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USA: GDP… PEGGIO DELLE APPARENZE!

Scritto il alle 09:16 da icebergfinanza

Come sempre alla fine di un ciclo economico, tutti guidano con un occhio allo specchietto retrovisore e non si accorgono del muro che sta venendo incontro.

Brusca frenata del Pil americano: solo +0,5% nel primo trimestre

NEW YORK – L’economia americana ha frenato bruscamente il passo nel primo trimestre dell’anno, crescendo soltanto dello 0,5% e dando ragione alla prudenza della Federal Reserve – riaffermata ieri al termine del suo ultimo vertice – nel programmare nuovi rialzi di tassi di interesse. La crescita trimestrale è stata la più debole degli ultimi due anni.(…) A frenare l’espansione è stata la combinazione di rallentamenti dell’export, causati dal rafforzamento del dollaro, e della spesa al consumo delle famiglie, in ansia nonostante i miglioramenti del mercato del lavoro. I consumi, due terzi del Pil, sono lievitato dell’1,9%, il peggior risultato dagli inizi del 2015. L’incertezza generale ha ridotto anche l’accumulo di scorte da parte delle aziende, che ha limato 0,33 punti percentuali dalla crescita. L’interscambio commerciale ha a sua volta ridimensionato di 0,34 punti il Pil, in risposta ancora alla marcia del 20% del dollaro su un paniere delle principali valute estere avvenuta tra il giugno 2014 e il dicembre del 2015 nonostante una flessione del 2,6% invece quest’anno.

Per i lettori di Icebergfinanza nessuna sorpresa, come più volte evidenziato la precisone del GDPNOW curato dalla Fed di Atlanta è millimetrica anche se credo che in fase di revisione nelle prossime letture verrà abbondantemente ridimensionata.

Per chi ci segue quotidianamente ricordo che lo scorso anno con la scusa del maltempo e delle tormente di neve che per due anni hanno colpito l’America, la BEA ha cambiato la metodologia di calcolo del PIL

The U.S. Is About to Change the Way It Calculates GDP

The way some parts of U.S. gross domestic product are calculated are about to change in the wake of the debate over persistently depressed first-quarter growth. In a blog post published Friday, the Bureau of Economic Analysis listed a series of alterations it will make in seasonally adjusting data used to calculate economic growth. The changes will be implemented with the release of the initial second-quarter GDP estimate on July 30, the BEA said.

Il riferimento era al luglio dello scorso anno , quindi gli ultimi tre trimestri sono stati calcolati con un modellino amico che tiene contro del tempo e della neve che quest’anno in realtà non c’è stata, anzi l’inverno è stato estremamente mite.

Poi si sa, i numeri sono numeri, se serve per la causa, una recessione può anche diventare uno zero virgola, una crescita recessiva e tutti vissero felici e contenti.

Cercando di venire incontro alle numerose richieste dei nostri sostenitori, il manoscritto di Machiavelli in uscita nel fine settimana, sarà un esperimento di semplificazione estrema, cercheremo di ridurre al massimo le congetture e i procedimenti astratti e deduttivi abbracciando esclusivamente la verità effettuale, la realtà, attraverso grafici e sintesi il più semplici possibili, non disdegnando ovviamente qualche considerazione filosofica.

Appuntamento nel fine settimana con tutti coloro che hanno sostenuto o vorranno liberamente sostenere il nostro lavoro. Buon fine settimana Andrea!

 

3 commenti Commenta
mirrortrading
Scritto il 29 Aprile 2016 at 09:34

Cercando di venire incontro alle numerose richieste dei nostri sostenitori, il manoscritto di Machiavelli in uscita nel fine settimana, sarà un esperimento di semplificazione estrema, cercheremo di ridurre al massimo le congetture e i procedimenti astratti e deduttivi abbracciando esclusivamente la verità effettuale, la realtà, attraverso grafici e sintesi il più semplici possibili, non disdegnando ovviamente qualche considerazione filosofica.

Bravo Andrea, nonostante ti sforzi di essere chiaro è sempre difficile capire.. calcola che chi legge non è un dottore in economia.
Aprezzo molto il tuo sforzo.

kry
Scritto il 29 Aprile 2016 at 22:05

Come Lee ha fatto notare su Wall Street Examiner:

Il tasso di variazione della riscossione dei sostituti d’imposta s’è avvicinato ad un livello che non solo segnala recessione, ma indica una depressione economica. Il 18 febbraio 2016, il tasso di variazione era -5.6% in termini nominali rispetto al corrispondente periodo di un anno fa. Stiamo parlando di un calo rispetto al -3.7% di una settimana prima, al +0.6% di un mese prima, al +5.8% di tre mesi fa e al +8.7% del febbraio 2015 […]. Aggiustato al tasso di crescita nominale delle remunerazioni ai dipendenti, il tasso annuo reale di variazione è ora circa -7.5/-8% anno su anno.

luigiza
Scritto il 1 Maggio 2016 at 15:10

kry@finanza,

Beh dai con un aiutino quelle cifre possono benissimo indicare Ripresa:
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