Probabilmente ben pochi se ne sono accorti in questi giorni, ben pochi hanno fatto caso a questo articolo…
Ad eccezione di Finlandia e Slovacchia, non esiste in Europa un sistema bancario esposto sul debito nazionale come quello italiano. Gli istituti guadagnano sui titoli di Stato, e lo Stato conta su un finanziatore costante. Ma, visto da Berlino, si tratta di un equilibrio instabile da smantellare.È per questo che il mese scorso a Bruxelles, riservatamente, è stato formato un «gruppo di lavoro». È una costola del Comitato economico e finanziario, gli sherpa dei ministri delle finanze europei (anche la Banca centrale europea è inclusa). Il compito del gruppo è indicare come le banche possano ridurre per gradi, negli anni, l’esposizione in titoli di Stato. La Bce segnala che sarebbe meglio avviare questa trasformazione quando la accetteranno anche le banche del resto del mondo, attraverso il Comitato di Basilea. Wolfgang Schäuble invece preferisce che l’area euro proceda da sola. Forse quello del ministro delle Finanze tedesco è solo un bluff per proteggere i contribuenti tedeschi da possibili esborsi, bloccando l’assicurazione europea sui depositi. Certo per ora gli è riuscito bene.
In un’altro articolo Schauble addirittura suggerisce alle banche tedesche di tornare a disfarsi dei titoli di Stato italiani, si per riempirsi di bund a tassi negativi immagino!
Chi sa di cosa stiamo parlando da anni, non può che sorridere, non a caso la scorsa settimana su Twitter ironicamente mi sono augurato che l’assicurazione europea sui depositi non vada a buon termine!
Con quali soldi l’Italia potrebbe ripianare il dissesto di banche come Deutsche Bank o Commerzbank, con quali capitali potrebbe chiudere le voragini con le banche politiche intorno come le sparkassen e le ladesbanken tedesche?
Qui sotto avete la sintesi della simpatia teutonica…
“I tedeschi sostengono di voler essere sicuri di che cosa sottoscrivono, di sapere cosa c’è nei bilanci delle banche altrui, anche se originariamente la loro richiesta era collegata al completamento della valutazione approfondita condotta dalla Bce. Questa si è conclusa ormai un anno fa.”
Non erano e non sono neanche sicuri del livello di spazzatura che c’è nelle loro banche, tenute nascoste più volte alle ispezioni della BCE, fugurarsi di quelle di altri.
(…) Angela Merkel lo aveva detto senza mezzi termini al Parlamento tedesco prima di partire per il vertice europeo di Bruxelles. «La mutualizzazione dell’assicurazione dei depositi bancari farebbe l’opposto di ridurre i rischi nel sistema finanziario. Per questo pensiamo che sia sbagliata e la respingiamo».Berlino alza il muro sul risparmio
Nel fine settimana in un’intervista sulla Stampa abbiamo osservato il ministro Padoan dire…
A Berlino non è un bel momento per le ragioni europeiste. Il ministro delle Finanze Schaeuble è contrario alla garanzia comune sui depositi bancari. Ma forse c’entra proprio il fatto che il nostro debito, detenuto in parte dalle banche, non cala. O no?
«Questo è un altro pezzo del problema. Nella loro visione ognuno dovrebbe agire per conto suo: i depositi francesi garantiti dai francesi, i tedeschi dai tedeschi, gli italiani dagli italiani».
E perché secondo lei?
«C’è ancora scarsa fiducia reciproca, fra governi e fra popoli. Eppure se non si condividono i rischi non solo non si completa l’Unione bancaria, ma nel lungo termine non sopravvivrebbe nemmeno l’Unione monetaria».
Nel lungo termine? Entro qualche anno l’euro sarà solo un inutile ricordo!
Icebergfinanza è stato uno dei pochissimi in Italia che sin dal primo attacco tedesco all’Italia nella primavera del 2011, quando per prime le banche tedesche ebbero l’ordine di disfarsi dei titoli di Stato italiani per scatenare il panico sul nostro Paese, scrive quotidianamente informando sulla vera dinamica che sta dietro l’attuale crisi europea.
Oggi è chiaro a tutti che l’esposizione delle banche tedesche alle bolle immobiliari e commerciali di mezza Europa, doveva essere occultata nascondendo la verità, ovvero che questa è una crisi di debito privato e non pubblico…
Questo è ciò che rende il caso tedesco particolare. Se fossero stati l’unico grande paese sviluppato occidentale con un morale finanziaria decente, avrebbero rappresentato un’ immagine di rettitudine.
Ma hanno fatto qualcosa di molto particolare: durante il boom del debito i banchieri tedeschi sono andati oltre i loro standard, ma solo fuori dalla Germania.
Hanno prestato i soldi per i mutuatari subprime americani, per gli speculatori del boom immobiliare in Irlanda, per il magnate bancario islandese che ha fatto cose che nessun tedesco avrebbe mai fatto. Le perdite tedesche sono all’ultimo conteggio di 21 miliardi di dollari con le banche islandesi, 100 miliardi di dollari con le banche irlandesi, 60 miliardi di dollari per vari subprime statunitensi e ancora non si bene per i titoli greci. (…) Nel loro paese, tuttavia, questi banchieri apparentemente folli all’estero si sono comportati con moderazione. Il popolo tedesco non ha permesso loro di comportarsi diversamente.
(…) Quello che le loro banche hanno fatto con i soldi dei tedeschi tra il 2003 e il 2008 non sarebbe mai stato possibile farlo in Germania, perché non c’era nessuno ad abboccare e prendere a prestito tutti questi soldi come facevano in California o in Grecia. Hanno perso ingenti somme dal 2003 in tutto ciò che hanno fatto fuori dalla Germania.(…) non erano bravi a farlo come quelli di New York, che avevano inventato tutti questi strumenti finanziari complicatissimi e facevano questo gioco da almeno trent’anni “. E’ stato come mettersi improvvisamente a giocare a poker grosse somme con dei giocatori professionisti. Il risultato era prevedibile alla fine.
Ma ascoltate ora perchè viene il bello di tutto ciò che sta accadendo…
(…) un punto di vista sulla crisi del debito europeo e la crisi greca, è che si tratti di un tentativo elaborato dal governo tedesco per conto delle sue banche per ottenere indietro i loro soldi senza richiamare l’attenzione su ciò che stanno facendo.
Loro sono stati bravi, hanno fatto tutto questo alla luce del sole, grazie al tacito consenso dei Vostri politici preferiti.
Solo ora in Italia, solo ora che l’inevitabile nemesi dell’austerità imposta dalla Germania insieme alla deflazione salariale sta distruggendo, giorno dopo giorno i bilanci della nostre banche, se ne parla in maniera palese, senza tanti giri di parole.
Un giorno senti il capo del Governo dire alla Merkel di finirla di fare le vittime, un altro senti il ministro dell’economia accusare la Germania di aver salvato le loro banche con oltre 250 miliardi di aiuti statali e ora inventarsi che il fondo di garanzia dei depositi è un fondo statale e non privato.
Concludiamo infine con il risveglio dell’ennesima bella addormentata su un Foglio di carta qualunque…
Il governo tedesco dice che le nostre banche andranno presto in pieno bail-in. E che non consentirà a nessuno di evitarlo. Tutto chiaro?
Sabato scorso, sul Corriere della Sera, è uscita un’intervista che vale una dichiarazione di guerra della Germania all’Italia. L’ha fatta Federico Fubini a Lars Feld, 49 anni, uno dei “cinque saggi” che consigliano il governo tedesco e probabilmente il più vicino al ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble.
«Lei prevede che in Italia ci sarà bail-in dei conti correnti, quindi contagio e poi una richiesta di aiuto al fondo salvataggi, con l’arrivo della Troika?». Feld risponde: «Prevedo un pieno bail-in. I tagli alle obbligazioni e ai conti correnti sopra i 100mila euro dovranno aiutare a ristrutturare le banche, perché la Commissione Ue impedirà salvataggi da parte del governo o sussidi nascosti agli istituti. Non saranno permessi. Ma non credo che l’attuale situazione porterà necessariamente a una richiesta di aiuto al fondo salvataggi Esm. Non prevedo un contagio. In ogni caso, staremo a vedere» (dice «staremo a vedere» e poi si mette a ridere).
Lasciamo perdere Federico Fubini e mettiamoci sopra un pietra pietosa!
E’ chiaro ora quello che sta accadendo, distruggiamo il sistema finanziario italiano, facciamolo implodere attraverso il Bail-In, facciamo pagare le pulizie di casa ai risparmiatori e poi mettiamoci in fila per comprare a prezzi di saldo le good bank italiane, cassaforti privilegiate del risparmio degli italiani.
Questo il Vostro Icebergfinanza ve lo scrive da lontano 2011, ma ovviamente è un blog telebano, pessimista, catastrofista, un blog che scrive solo fesserie, mica come l’informazione mainstream che per anni ha nascosto agli italiani la verità su quello che è realmente accaduto nel 2011.
Icebergfinanza non sarà tra Voi per sempre, l’informazione indipendente è una piccola oasi intorno alla quale stanno lentamente prosciugando l’acqua, come la consulenza indipendente. Loro invece saranno sempre con Voi, vi racconteranno quello che vogliono, vi insegneranno quello che vogliono. A breve farete corsi di massa per una migliore cultura finanziaria, perchè la colpa di quello che sta accadendo è solo del risparmiatore, del paziente che si affida al medico senza aver studiato prima medicina o come dovrà essere fatta l’operazione.
Solo un killer professionista poteva concepire il “bail in” andando oltre il capitale di rischio, colpendo i risparmi delle persone, solo un killer professionista!
Icebergfinanza da fastidio a molti, ma dovranno farsene una ragione sino dentro alle torri d’avorio della finanza, di questo sistema.
Come sempre buona Consapevolezza…e soprattutto buon Natale a tutti Voi che in questi giorni possiate riscoprire i VERI valori che fanno questa vita degna di essere vissuta.
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E’ da un bel pezzo che la Germania ha “dichiarato guerra” sia a noi che agli altri paesi europei piu’ deboli; logica conseguenza, del resto, di una sfrenata politica mercantilistica. Quella verso le banche, o meglio verso i correntisti, e’ solo l’ultimo passo. Purtroppo come sempre e’ inutile prendersela con gli altri ma occorre riflettere sulle responsabilita’ dei nostri politici presenti e passati, del ruolo imbelle e ormai inutile di Bankitalia e di noi stessi, ignavi e illusi.