Solo una banda di monelli isterici poteva reagire in questa maniera alle decisioni di ieri della banca centrale europea, solo un manipolo di drogati ormai abituati alle quotidiane iniezioni di droga della politica monetaria.
Nessuna sorpresa se non l’intensità del movimento, ma di questo parleremo a breve, prima continuiamo ad occuparci della realtà. Abbiamo scritto non più tardi di martedi che mentre la manifattura è in evidente recessione, l’industria dei servizi secondo loro continua ad andare che è una meraviglia.
Infatti…
“L’Ism servizi, l’indice che misura la performance del terziario negli Stati Uniti, è sceso a 55,9 punti a novembre, al di sotto delle previsioni degli analisti. L’indice di riferimento redatto dall’Institute for Supply Management è sceso di 3,2 punti rispetto ai 59,1 punti di ottobre. Da segnalare che un valore al di sopra della soglia dei 50 punti indica una fase di espansione della congiuntura. Guardando alle singole componenti, quella sull’andamento aziendale è sceso da 63 a 58,2 punti, quella dell’occupazione da 59,2 a 55 punti, quella dei prezzi è salita da 49,1 a 50,3 punti. La componente relativa ai nuovi ordini è diminuita da 62 a 57,5 punti.” America24
Direi che un ulteriore segnale è arrivato mentre ieri la Yellen ha dichiarato che la Fed nonostante tutto è costretta ad alzare i tassi per non perdere la faccia, salvo aggiungere…
“Rispondendo alle domande della commissione, Yellen ha spiegato che proprio il dollaro forte è “uno dei motivi per cui la politica monetaria americana proseguirà con un percorso graduale”.
E quindi ovviamente, ci si disfa del reddito fisso, in quanto continueranno ad alzare i tassi suppongo…
In attesa dell’uscita odierna dei dati sul mercato del lavoro, attenzione al sottoindice occupazione del settore terziario, che riguarda circa il 70 % dell’occupazione americana sceso ieri scesa ieri dal 59,2 al 55.
E torniamo ora a Mario Draghi con le decisioni della Banca centrale europea…
a) prosegue acquisto bond per la modica cifra di 60 miliardi al mese per altri sei mesi, sino a marzo 2017 o più in la se necessario, almeno sino a, 2020 aggiungo io
b) ridotto il tasso di interesse sui depositi bancari presso la BCE a MENO ZERO VIRGOLA TRENTA
c) per fare felice la Germania, viene estesa la tipologia di bond acquistabili dalla BCE, aggiungendovi le obbligazioni degli enti locali. Visto che in Germania i tassi a 2 anni sono negativi di oltre lo 0,40% ovvero oltre la soglia del 0,30% non resta che rastrellare le obbligazioni emesse dai vari land tedeschi.
d) come accadde con la FED la BCE reinvestirà nei mercati il capitale in scadenza e i proventi delle obbligazioni acquistate
La Bce taglia il tasso sui depositi e allunga il Qe fino al marzo 2017. Comprerà anche bond degli enti locali
In sintesi questo non è un QE2 ma un maquillage del QE1. Nel board della BCE qualcuno ha avuto l’ultima parola.
Non solo, qualcuno come sempre sapeva prima, visto che il Financial Times ha pubblicato la notizia in anticipo di NOVE MINUTI, una soffiata a metà come sempre, in uscita dal buco della serratura delle riunioni delle banche centrali…
«La Bce non ha tagliato i tassi». Gaffe del Financial Times crea scompiglio sui mercati
Loro la chiamano gaffe io avrei un altro riferimento da proporre…
Per il resto nulla cambia, la FED alzerà i tassi il 16 di dicembre e la nemesi continua.
L’isteria dei mercati non è altro che la sintesi metaforica di un gruppo di drogati delusi dal mancato aumento della dose quotidiana. Questa dose continua a tenere in piedi banche società e aziende decotte creando zombies, mostri che camminano.
Nelle sue previsioni la BCE ha peggiorato l’outlook per l’inflazione, non aveva scelta questa è la realtà. Ieri è stato il classico ” Buy the Rumor, Sell the News”
Manca ancora il dato odierno sull’ occupazione e poi una settimana la prossima di incertezza o di opportunità a seconda di come si vuole interpretare quello che è accaduto oggi, ma probabilmente il 16 sarà nuovamente … ” Buy the Rumor, Sell the News”
Non credo vi sia altro da aggiungere, noi continueremo ad osservare la realtà macroeconomica cercando di raccontarvi la verità.
Molte dinamiche interessanti si intravvedono dietro gli ultimi sviluppi dei mercati, ma di questo ne parleremo con gli amici sostenitori di Icebergfinanza in “Machiavelli e la fortuna 2016″ la stessa fortuna che il buon Niccolò non considerava il fato che regola i destini degli uomini, ma in realtà la forza di tutto ciò che sfugge al suo dominio.
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@ IcebergFinanza
Visto che in Germania i tassi a 2 anni sono negativi di oltre lo 0,40% ovvero oltre la soglia del 0,30% non resta che rastrellare le obbligazioni emesse dai vari land tedeschi.
…
non mi sembra una mossa casuale, ma dettata da priorità ingenti che di sicuro saranno state [fortemente] caldeggiate [lontane dai riflettori e dai clamori del parco buoi] direttamente nei confronti del board BCE da Merkel & Weidmann & c che conoscono benissimo lo stato reale delle loro casse rurali -sparkassen e landesbanken varie- dalle notizie che [mi] arrivano, per niente in salute(anzi, il contrario)…