“I bambini sono molto indiscreti ma hanno tanti segreti come i poeti nei bambini vola la fantasia e anche qualche bugia oh mamma mia… Quando i bambini fanno “ooh” che meraviglia, che meraviglia!
Fantastico davvero il dato uscito venerdì dal cilindro dell’occupazione americana…
Negli Stati Uniti sono stati creati 271.000 posti di lavoro, mentre gli analisti attendevano un rialzo di 183.000 unità.
Il dato è positivo, tanto più che le cifre dei mesi precedenti sui nuovi salariati sono state ritoccate al rialzo: in agosto e settembre sono stati creati complessivamente 12.000 posti di lavoro in più di quanto inizialmente stimato. La revisione dei mesi precedenti porta l’aumento mensile medio di posti di lavoro dei precedenti tre mesi a 187.000.
Inoltre i salari, che nei mesi precedenti si erano attestati in aumento più o meno rapidi, sono cresciuti di 9 centesimi a 25,20 dollari all’ora. Su base annuale crescono del 2,5%, più del range tra 1,9 e 2,2% segnato dal 2012 in poi e sopra la media del 2% degli ultimi sei anni. La durata della settimana media di lavoro è rimasta invariata a 34,5 ore.
Unico elemento di incertezza è il fatto che la partecipazione alla forza lavoro, dopo il calo del mese precedente, è rimasta al 62,4%, comunque il minimo da ottobre 1977, e molto al di sotto del 66% di prima della recessione. America24
… Inoltre i salari, che nei mesi precedenti si erano attestati in aumento più o meno rapidi, sono cresciuti di 9 centesimi a 25,20 dollari all’ora. Su base annuale crescono del 2,5%, più del range tra 1,9 e 2,2% segnato dal 2012 in poi e sopra la media del 2% degli ultimi sei anni.
Siccome venerdì tanti bambini con il nasino all’insù hanno fatto ooooooohhh nell’apprendere questo dato, guardiamolo da un’altra angolazione…
Visto che roba guadagni strepitosi da un mese all’altro, da un anno all’altro…
Se poi togliamo anche tutto il bruscio di sottofondo…
… ci accorgiamo che nulla in fondo è cambiato, non appena si intravvede un rialzo migliore delle aspettative si immagina chissà quale accelerazione puntualmente smentita nei mesi successivi.
Se volete avere una visione d’insieme della dinamica di aumento dei salari delle ultime recessioni, non dovete fare altro che dare un’occhiata qui sotto giusto per mettere le cose in prospettiva.
Vola la fantasia tra i bambini e anche qualche bugia mentre guardano salire i redditi, così cosa ne pensa mamma inflazione.
Interessante sarà osservare gli effetti di un dollaro stellare e di un nuovo indebolimento delle materie prime e soprattutto quanto a loro agio si sentiranno i mercati da qui alla metà di dicembre, appuntamento da non perdere con il FOMC di Babbo Natale.
cliccare sopra l’immagine per ingrandire. Thanks to Investing.com
Per noi non cambia nulla, anzi se la Federal Reserve mantiene la sua parola e aumenta i tassi le dinamiche diventano davvero interessanti soprattutto ora che l’andamento del dollar index potrebbe inescare una reazione a catena nei paesi emergenti. Per quanto riguarda L’oro, mi auguro che per gli amici di Machiavelli non ci sia alcuna sorpresa.
Vi do solo alcuni dati relativi agli effetti del rafforzamento del dollaro sugli oltre
NOVEMILAMILIARDIDIDOLLARI
di prestiti concessi alle imprese cinesi e dei mercati emergenti.
Ad esempio, il libor ad 1 anno, che è un punto di riferimento importante per il debito a tasso variabile, è aumentato del 63% negli ultimi 12 mesi (da 0,56% a ora 0,90%), e se si include l’apprezzamento del dollaro il tasso libor equivarebbe a 1,01% o all’aumento dell’85% della spesa per interessi. (Kessler Companies)
Le ultime notizie ci dicono che in Cina va tutto bene …
Le esportazioni sono diminuite del 6,9 per cento dal mese di ottobre dello scorso anno, in calo per il quarto mese consecutivo , mentre le importazioni sono scivolate del 18,8 per cento, lasciando il paese con un nuovo record elevato nell’avanzo commerciale di $ 61640000000
Gli economisti interpellati da Reuters avevano previsto le esportazioni in dollari cadere del 3,0 per cento e le importazioni a declinare del 16,0 per cento, in miglioramento rispetto al calo di settembre, rispettivamente del 3,7 per cento e 20,4 per cento.
L’esplosione deflativa continua, ma mi raccomando non ditelo in giro, ci vuole ottimismo Ragazzi. Visto che il buon senso spesso e volentieri se ne sta nascosto per paura del senso comune, usiamo l’ironia.
In America hanno assunto quasi 378.000 babbi natale tutti rigorosamente over 55, giusto per portare un pò di solievo a milioni di disoccupati spariti dalla forza lavoro…
Thanks to ZeroHedge.
Si lo so, sono sempre le solite cose che si ripetono e finiscila di tirare in ballo i soliti milioni di americani usciti dalla forza lavoro, si faranno regalare qualche vouchers o faranno la carità, suvvia, comunque vada è già un successo.
Nel 2014, il 12 per cento degli uomini fra i 25 e i 54 anni negli Stati Uniti (quasi uno su otto) non lavorava e non cercava un lavoro. È una percentuale molto vicina a quella dell’Italia e molto più alta di quella degli altri Paesi del G7: nel Regno Unito è l’8 per cento, in Germania e Francia il 7 e in Giappone appena il 4.
Nello stesso anno, sempre negli Stati Uniti, la percentuale di donne in età lavorativa primaria che non lavoravano e non cercavano un lavoro era del 26 per cento, più o meno come in Giappone e inferiore soltanto all’Italia. Insomma, la performance del mercato del lavoro Usa è sorprendentemente scadente per adulti che hanno responsabilità che dovrebbero rendere vitale guadagnare un reddito adeguato. Come si spiega?
Ma questa è un’altra storia che non interessa a nessuno.
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Ho la sensazione che ci sia una lotta furibonda all’interno dei “dominanti”.
L’intervista a Draghi sul Sole diceva fra le righe: “Dobbiamo cambiare Maastricht e chi ce lo impedisce lo asfaltiamo”.
Hanno capito che se non si fa una politica di investimenti e se non si alzano i salari cadono pure loro.
Bisogna vedere se non è troppo tardi ma vedo dei segnali anche i politica estera che le due fazioni della ruling class si stanno decisamente allontanando e probabilmente sono già entrate in conflitto.
Se ho visto giusto assisteremo a una fase di risveglio dei sindacati e di intensi scioperi (vedi Lufthansa in questi giorni) con la discreta benedizione di una parte dei santi del paradiso.