WEIDMANN: ITALIA E FRANCIA… BAMBINI PROBLEMATICI!

Scritto il alle 08:45 da icebergfinanza

Non so Voi ma io ho come la sensazione che in molti si stiano preparando a lasciare il Titanic, in silenzio, senza fare rumore lasciando qua e la qualche traccia per ricordare alla storia, io l’avevo detto.

La settimana scorsa ho scritto …

Icebergfinanza è stato il primo ed unico in Italia a partire dalla lontana primavera del 2011 quando ancora non si intravvedeva la crisi italiana, provocata ad arte dalla speculazione internazionale con la collaborazione della politica interna ed internazionale, dicevo l’unico che vi raccontava la reale esposizione delle banche francesi e tedesche e inglesi alla crisi subprime mondiale ed europea.

GERMANIA LANDESBANKEN: LA VERITA’ E’ FIGLIA DEL TEMPO

Ora a distanza di una settimana, altro giro, altro regalo…

È la Germania il Paese che ha speso di più per salvare le banche.

Quale tra i grandi Paesi ha speso di più per salvare le sue banche dal crack? Gli Stati Uniti, viene subito di rispondere. Non è così. La Gran Bretagna allora, possono correggere i più informati, al corrente che il Tesoro Usa alla fine ha riavuto indietro gli oltre 700 miliardi di dollari del piano Paulson. Nemmeno. La risposta a sorpresa, dopo calcoli che il Fmi ha appena pubblicato, è la Germania. I contribuenti tedeschi, convinti di aver pagato un prezzo pesante per soccorrere i Paesi spendaccioni …

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Via Eunews l’articolo completo

Peccato davvero che come sempre manchi la verità principale, ovvero che i contribuenti tedeschi non sono gli unici ad essere stati tartassati per tappare i buchi delle loro banche ma soprattutto quelli italiani.

Si perchè come abbiamo più volte ricordato, i soldi dei fondi di salvataggio europei, andavano si ai Paesi, alle banche greche, spagnole, portoghesi e irlandesi, ma poi tornavano alle banche tedesche e francesi che hanno alimentato bolle immobiliari e commerciali in mezza Europa periferica.

Il paranoico governatore della Bundesbank Weidmann ha definito “bambini problematici” italiani e francesi. Consiglio rispetto da parte di chi ha dimostrato di meritarsi l’appellativo di “idioti di Dusseldorf” da parte di Wall Street, contenta di aver rifilato la spazzatura finanziaria subprime ai tedeschi. Weidmann: Italia e Francia bambini problematici dell’Ue

Una delle tante voragini con la banca intorno … Commerzbank, da Bce nessun segnale allarme su patrimonio

Questo è il nostro contributo al salvataggio delle banche tedesche…

Questa è la dimensione del Vostro gentile contributo alla causa tedesca…

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Loro Vi ringraziano cosi…

«Pasticcio Italia, la svolta economica non è arrivata».

Il titolo dell’articolo è già un programma: «Bungle Bungle (gioco di parole che sta per «gran pasticcio» ma riecheggia un certo Bunga Bunga), l’impossibile svolta economica in Italia». L’idea di fondo è che con l’arrivo di Matteo Renzi a Palazzo Chigi l’Europa aveva cominciato a sperare nella possibilità di una svolta per la soluzione dei problemi economici dell’Italia. Cosa che non accadrà, secondo l’autore (Hans-Jürgen Schlamp, capo della redazione a Bruxelles, ex corrispondente da Roma), fino a che il Paese «non la smetterà di mentire a se stesso».

…fino a che il Paese «non la smetterà di mentire a se stesso»

Non credo serva aggiungere altro, Buona Consapevolezza, massima diffusione e che resti tra noi vi raccomando, il modello tedesco è l’essenza della verità figlia del tempo!

MACHIAVELLI INCONTRA FORREST GUMP un viaggio lungo tre anni.

Il Tuo sostegno è fondamentale per il nostro lavoro…

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta …

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34 commenti Commenta
kry
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 10:30

Un pampino proplematico che vede due pampini fare capricci ….. ahhh è proprio vero che è più facile vedere la pagliuzza negli occhi degli altri che non la trave nel proprio occhio. Occhio gente, state all’occhio.

glare
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 11:17

Joska Fisher ex ministro degli Esteri tedesco nel suo nuovo libro dal titolo “Scheitert Europa?” (L’europa Fallisce?) accusa il suo Paese di avere la memoria troppo corta, in questo accanimento contro i partner meridionali, dice :
“Sorprendente, che la Germania abbia dimenticato la storica Conferenza di Londra in cui l’Europa nel 1952 le abbonò tutti i debiti”
ma non solo scrive pure :”Bisogna prepararsi seriamente alla fine del progetto europeo”.

Ora per come ho sempre visto la Germania e i Tedeschi, li considero i bulli di Europa, popolo ottuso che si fa ragione solo con la Forza…hanno perso miseramente due guerre mondiali, è ora di lasciarli al loro infausto futuro per l’ennesima volta.

Noi Italiani saremo Traditori e Opportunisti, ma sappiamo quando è tempo di dire BASTA e qui è in vero giunto da un Pezzo.

gracav
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 11:34

Per l’Italia oltre confine 67 miliardi in due mesi: 30 ad agosto e 37 a settembre. La ripresa del deflusso è testimoniata dai saldi del sistema europeo delle banche centrali Target 2.

Forse si tratta del NOSTRO contributo all’ESFS???

yabadaba
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 11:46

Quando Deutsche Bank arriva a 20,05 euro per azione (metà del massimo 2014, realizzato il 15 gennaio) apro una bottiglia di Mumm (mio cognato è medico e astemio, per fortuna, anche con la crisi qualche colpo di questo tipo riesce ancora a metterlo a segno…), se qualcuno vuole farmi compagnia offro Mumm a tutti.

veleno50
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 11:54

Questa mattina un giornalone ultraconservatore ,tiratura quotidiana milioni di coppie, intitolava la Cina si compra l’Itaila. ieri il quotidiano economico più letto in europa titolava che dall’italia in due mesi sono usciti 67 miliardi e non in titoli di stato ma per lo più dalla borsa.e citava la percentuale persa in borsa in due mesi.il giornalone continuava i cinesi sono all’assalto con la baionetta alla conquista di Enel, Eni,banche,autobili,fincantieri ,finmeccanica ANCHE SE QUI NEL BLOG DICE CHE DI BANCHE ITALIANE NON CE NE SONO PIù. Perchè il tesoro italiano proprietario di quote di maggioranza relativa o assoluta non privatizza a noi italiani tutto questo ben di Dio.Il paese con il più alto risparmio al mondo non riesce a comprare quote di minoranza di aziende definite dal dottor Mazzalai gioielli? con ricchi dividendi da distribuire,uova dalle galline d’oro.,dico bene dottore.questo è buon senso ,la comunicazione è la cosa più importante in questo secolo che andiamo a vivere lei l’ha capito prima di tanti altri, sapete quante persone potrebbero mettere mani al portafoglio informandoli e dicendo loro la verità di cosa stanno acquistando e quante opportunità si possono creare nel risparmio privato.siamo un paese stracolmo di soldi è inconcepibile che nessuno si alzi una mattina e gridi ma che cazzo ve ne fate di tutta questa cartaccia maleodorante,puzzolente, fetente dovete pulirvi il se…e nell’aldilà.

silvio66
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 12:14

La germania non sarebbe entrata nell’euro a condizioni diverse. Vedi euro ma leggi marco. Gli errori drammatici che commettono in economia la stanno portando a sbattere per la terza volta in un secolo. L’impianto dell’euro, ormai lo riconoscono tutti, è fatto male e produce quegli squilibri che erano stati ampiamente previsti dalla letteratura molti anni orsono, ma ricordiamoci che gli effetti negativi sono amplificati dalla nostra situazione interna che è drammatica di suo. Inefficienze, sprechi, pressione fiscale alle stelle, solo per gli immobili sono triplicate in tre anni, sulle rendite più che raddoppiate, perpetuate da una classe politica ridicola, sempre riconfermata da noi peraltro, ci fanno soffrire ancor più la situazione generale. Tornando a bomba, avete visto le volatilità? il vix è solamente raddoppiato in una settimana…vediamo se leggo ancora qualcuno che si lamenta di non essere stato messo in guardia…Buona giornata marinai e mi concederete un singolo ma sentito grido…Italia a 5 Stelle!

glare
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 12:14

veleno50@finanza,

SANTE PAROLE…se avete liquidità cercate di comprare qui in Italia, beni e azioni reali che non siano di banche, se non vi fidate buttatevi sugli etf, ma non tenete cartastraccia…Se non avete più liquidità e con le tasse vi stanno ammazzando vendete ai cinesi anche le vostre Attività, ma reinvestiteli nel paese, il sapere non si può comprare..ci sono tanti gioielli anche di piccolissime dimensioni che si trovano in difficoltà perchè gli hanno tolto il fido.

I Pochi soldi che ho fatto e risparmiato..sono finiti tutti in Terreni Agricoli…così quando torno in Sicilia, rivedo le mie colline e dico..questo è mio se avete coraggio provatemele a togliere!

yabadaba@finanza,

e questa dovrebbe essere solo la punta…buona Bevuta..ma sarebbe meglio un Metodo classico o anche un Franciacorta..è giusto brindare con le nostre bollicine

yabadaba
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 12:20

glare@finanza,

Lo so, ma andrebbe spiegato ai pazienti del cognato, in particolare a uno che va giù di Mumm come se gli scendesse dal rubinetto….

gnutim
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 13:14

yabadaba@finanza,

che figata il grafico di DB…

Vanno bene oggi i mkt, qualcuno che si sta cakkando sotto?

Nooooooo questa volta è diverso

signor pomata
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 13:56

Gran bella lettura andrea e ancora tanti complimenti per le tue previsioni.
Io come detto in precedenza sono uscito con quasi tutto il capitale perche ritenevo gia sufficiente l” utile ma gli obbiettivi erano e sono ambiziosi.
Come detto mi sembrava una gran forzatura il rafforzamento del dollaro con quella velocità ma….di fatto fanno quello che vogliono e noi lo sappiamo.
Mi aspettavo un ritracciamento fisiologico cosa che sembra non debba esserci e se cosi sarà pazienza e buona fortuna per chi ha avuto più tenacia di me.
Poi mi ha sorpreso quello che hai detto del dollaro australiano……ho notato molti collocamenti da diversi enti in questi anni e il tutto mi farebbe pensare a una svalutazione prossima ventura.
Farebbe pensare ma potrebbe anche essere che siccome giocano con le materie prime al ribasso allora per far tornare i conti visto che se vuoi le materie prime australiane devi pagare in moneta australiana un rafforzarsi del dollaro australiano in questo caso ci potrebbe stare.
Parlo da persona poco esperta e nemmeno paragonabile al livello di andrea ma i cambi degli emergenti sicuramente si sono comportati in maniera strana o almeno strana per come mi aspettavo io, quando c” è burrasca lo zar e la lira turca svalutano immediatamente invece vedo che reggono….stranamente.
Comunque piove anche oggi….almeno per ora.
Un saluto andrea e ancora grazie per le alternative e le varie opzioni che ci indichi e per questo blog in cui si può discutere tutti alla pari del da farsi senza sentirsi sempre come piccoli studenti al cospetto del luminare….grazie.

atomictonto
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 14:07

Mi domando cosa giustifichi il (probabilmente lautissimo) stipendio di un Weidmann o uno Schauble.
In teoria in quelle posizioni dovrebbero esserci degli economisti più che preparati, invece ci sono questi 2 zucconi che CONTRO OGNI INDICAZIONE MACRO, contro ogni esperienza estera degli ultimi anni (FED, BoE, BoJ, PBoC etc…), contro ogni senso logico (o si capisce che prima o poi l’EU sarà unificata, avremo i conti e il fisco assieme oppure si crede nel contrario quindi lo si dica subito)…questi due vengono pagati per dire sempre NO.
Ormai non ha più senso, almeno gli riducano lo stipendio a livello di neo-assunto in banca, tirocinante fresco di laurea con voti bassi, insomma a livello di tortello che non capisce.

christiancm
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 14:07

Come hai detto tante volte volte tu è partito come un problema di eccesso di debiti privati che poi sono diventati anche un eccesso di debiti pubblici che sono diventi la stampa allegra di moneta che ha inflazionato i mercati… che uccise il gatto e si mangio il topo…
Mi sembra si avvicini il conto…

http://www.finanzacritica.it/2014/10/prime-difficolta-exit-strategy/

atomictonto
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 14:12

glare@finanza:
Joska Fisher ex ministro degli Esteri tedesco nel suo nuovo libro dal titolo “Scheitert Europa?” (L’europa Fallisce?) accusa il suo Paese di avere la memoria troppo corta, in questo accanimento contro i partner meridionali, dice :
“Sorprendente, che la Germania abbia dimenticato la storica Conferenza di Londra in cui l’Europa nel 1952 le abbonò tutti i debiti”
ma non solo scrive pure :”Bisogna prepararsi seriamente alla fine del progetto europeo”.

Ora per come ho sempre visto la Germania e i Tedeschi, li considero i bulli di Europa, popolo ottuso che si fa ragione solo con la Forza…hanno perso miseramente due guerre mondiali, è ora di lasciarli al loro infausto futuro per l’ennesima volta.

Noi Italiani saremo Traditori e Opportunisti, ma sappiamo quando è tempo di dire BASTA e qui è in vero giunto da un Pezzo.

Aggiungo che ho lavorato per anni coi Tedeschi e sono degli zucconi di legno impressionanti.
Il peggio è quando sbagliano, raro ma capita, a quel punto si chiudono a riccio, tipo testuggine Romana, e tirano dritto contro ogni logica, senso critico e semplice buon senso.
Ricordiamoci sempre che per capire che Hitler era un pazzo han dovuto vedere il loro paese ridotto a macerie fumanti e occupato da 10 milioni di militari stranieri…altrimenti gli zucconen sarebbero ancora li a difendere l’indifendibile errore loro.

yabadaba
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 17:21

atomictonto@finanza,

Oltretutto mentre un qualunque altro popolo con un pò di sale in zucca si sarebbe arreso molto prima, con loro i russi hanno dovuto arrivare al bunker di Hitler altrimenti quelli non capivano che avevano perso! Qualcuno che dicesse “ci arrendiamo” no, solo col capo suicida e il paese distrutto ci sono arrivati. Maledetti zukkonen!

stanziale
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 19:06

Complimenti ad Andrea per i nuovi grafici…il grafico del salvataggio delle banche dice tutto…noi abbiamo salvato con i nostri soldi(chiaramente a fondo perduto) le banche degli altri che sono restate degli altri, gli altri con i loro soldi hanno comprato le nostre banche che a maggioranza del capitale dopo gli aumenti (2010-2014), intesa unicredit e mps sono ora stranieri… mentre le banche tedesche e francesi restano a loro….complimenti anche a Draghi ed alla politica..Napolitano, Monti, Letta, Renzi ed il Berlusconi , quello calabraghe dal 2011 in poi . Dare 60 e passa miliardi alle nostre banche (cioe’ nazionalizzarle) no eh? Magari si evitava la fuga di 1 milione di giovani italiani….ma si puo’ essere piu’ stupidi? Fossero almeno finiti (invece no, nel silenzio generale), i versamenti al fondo salva banche tedesche….le tasse sulle case ce le hanno triplicate, il prossimo anno le sestuplicano? Il merito principale di cotanta arguzia ce l’ha comunque l’ineffabile pannolone del Colle.

stanziale
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 20:02

stanziale@finanza,

Mi correggo parzialmente, troppo ottimismo …..gli altri non con i loro soldi, ma con il nostro denaro, tramite le partite di giro, hanno comprate le nostre banche, e non solo le banche(persino gli spagnoli!).

laforzamotrice
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 21:23

Insomma, i tedeschi ci hanno fregato, e sono brutti sporchi e cattivi perchè invece di accettare di fallire sono riusciti ad evitarlo a spese dei fessi (noi). Evidentemente secondo voi avrebbero dovuto accettare sportivamente il fallimento delle loro banche, e del loro paese, perchè…, già perchè? Perchè i greci, gli spagnoli, gli americani li avrebbero ringraziati e aiutati vero? La germania ha i suoi difettti e i suoi pregi, come tutti, ma una cosa è sicura, essendo loro un popolo serio, e non un branco d’individui come noi reagiscono insieme, meno portati al si salvi chi può di noi. Per questo loro hanno resisitito sino a Berlino, perchè erano convinti di essere nel giusto, e perchè erano stati traditi quando si erano arresi nella prima guerra. Scelta intelligente? Forse no, ma almeno non si sono presentati come vincitori come abbiamo fatto noi Italiani, perchè anche se per molti è uno sciock, la seconda guerra mondiale, noi l’abbiamo persa. La nostra crisi nasce dal fatto che non abbiamo il fegato di affrontare i problemi, ma cerchiamo sempre di fare i furbi, un esempio su tutti: anzichè combattere assurdità come l’articolo 18 e il sindacato sopra le 15 unità, molto meglio rimanere piccoli o dividere le aziende in otto ditte più piccole con tutti i problemi gestionali che questo comporta.
Continuo a non capire una cosa, perchè se siamo cosi sfruttati dallo stato (e dalla germania) abbiamo cosi tanti soldi? E si che non mi sembra che si viva nell’indigenza e nel sacrificio, almeno a giudicare dalle auto, le case, gli abiti, i gioielli, le vacanze che fino a poco fa imperavano in Italia. In questo e altri blog economici, il problema principale è “come investo/ salvo i miei risparmi?” Ma se sono tutti cosi poveri e sfruttati, come mai hanno di questi problemi? Non credo che si parli di 1000 euro, vero? E nemmeno che li si siano accumulati togliendosi il pane di bocca e vivendo a lume di candela. Sembra ieri sul TG4 che intervistavano una povera famiglia sotto sfratto, nella cui casa si vedeva benissimo il tft 40 pollici, il pc portatile e cellulari. Ma pagare l’affitto no? Non sono tutti cosi, lo sò… ma molti, troppi, si.

laforzamotrice
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 21:27

Dimenticavo, altra scena tipicamente italiana, la meridionale che piangeva perchè sotto strozzini a cui aveva chiesto un prestito. Per cosa? Il matrimonio della figlia. Vi chiedo: lo stato dovrebbe intervenire?

aglio
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 21:54

Ho imparato che il film-documentario del “Più grande successo dell’euro” sarà proiettato nei prossimi giorni anche a Cogoleto (giov. 16) Bologna (ven 17) e Frosinone (sab 18).
Sono tutti incontri organizzati da “ARS – Associazione Riconquistare la Sovranità”, di cui però non so dire di più.
Ci sono maggiori dettagli qui:
https://www.facebook.com/pages/ARS-Associazione-Riconquistare-la-Sovranit%C3%A0/405491789536838

sherpa
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 22:29

laforzamotrice@finanza,

“…essendo loro un popolo serio e non un branco d’individui come noi, reagiscono insieme…”
“….Dimenticavo, altra scena tipicamente italiana, la meridionale che piangeva perchè sotto strozzini a cui aveva chiesto un prestito…..”

Vivo anch’io in Italia ma vedo anche dell’altro e mi da fastidio chi, serio com’è, predica bene su di noi ma razzola male, come chi risalta spesso e volentieri i difetti degli italiani, che esistono beninteso come esistono le disonestà tedesche grosse quanto le nostre, anzi di più ritenendosi loro più seri ed onesti di noi.

dorf001
Scritto il 14 Ottobre 2014 at 23:39

comunque sia, “LE TASSE SONO UN FURTO” – dott. Varone e prof. Padovani

Un grande successo per la numerosa partecipazione all’incontro/dibattito dal titolo “ Euro contro Costituzione” che si è svolto domenica 12 ottobre a Pescara ed al quale abbiamo presenziato. Oltre 150 persone presenti fisicamente e 1528 utenti collegati via internet, stando ai dati di http://www.abruzzolive.tv che ha curato la diretta streaming.

varone-3

In “cattedra” c’erano il dott. Gennaro Varone, magistrato della Procura di Pescara, ed il prof. Cesare Padovani, docente dell’Università de L’Aquila (nonché membro del Comitato Scientifico della nostra Scuola di Studi Giuridici e Monetari ).

L’impegno del dott. Varone nel diffondere la conoscenza sulla truffa ed incostituzionalità dell’Eurosistema è davvero encomiabile e a tale impegno si è aggiunto il supporto del prof. Cesare Padovani che ha dimostrato come sia matematicamente impossibile ripagare gli interessi sull’Euro che ci viene prestato e , di conseguenza, come le tasse vanno a “succhiare” sangue dall’economia reale per ripagare Debito Pubblico alle banche detentrici dei titoli di Stato. Un prelievo fiscale “usurante” dovuto a leggi ratificate per accontentare i voleri dei soci della BCE, come ha dimostrato il dott. Varone che su questo aspetto si è molto soffermato evidenziando l’impossibilità di poter rispettare il pareggio di bilancio dello Stato con l’Euro.

L’impossibilità di consentire ad una comunità sociale chiamata RES PUBBLICA di essere “sovrana” a tutti gli effetti e soddisfare i fabbisogni della propria economia ,senza una politica monetaria che impedisce di svolgere funzioni primarie sociali, di sicurezza, sanitarie, educative e di servizi.

“ Uno Stato non può definirsi tale se non ha la proprietà della sua moneta per svolgere le sue funzioni” Sono state le parole del dott. Varone, che ci hanno ricordato quelle di Ezra Pound.

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Il prof. Padovani ha illustrato come la massa monetaria in circolazione sia tutta di tipo “creditizio” e quindi a debito per gli Stati. L’ammontare della massa monetaria degli interessi esponenziali NON ESISTE FISICAMENTE IN CIRCOLAZIONE e quindi NON POTRA’ MAI ESSERE RESTITUITA se non con l’espropriazione dei beni che garantiscono i Titoli di stato, ossia, con il nostro valore produttivo ed umano e con i nostri beni immobili . Ma saremmo comunque ancora in debito. Proprio sul valore dell’uomo e del suo lavoro, il dott. Varone ha lanciato pesanti accuse alla classe politica che vuol continuare a restare in un sistema squilibrato dove, in nome della competitività, si ledono quei DIRITTI conquistati che altri Paesi hanno precedentemente abrogato, soprattutto nel mondo del lavoro.

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“ Una vera Unione si occuperebbe di collaborazione e cooperazione tra i vari Paesi e non di competitività tra gli stessi perché non si può competere con chi non ha le nostre stesse regole e con una moneta di cui non la proprietà e la gestione per poter compensare questi squilibri . Una moneta che prendiamo in prestito dal sistema bancario che LA CREA DAL NULLA, in cambio della garanzia dei nostri valori prodotti. Se i valori li produciamo noi perché lo Stato si fa prestare soldi per farli circolare?“

Appare fin troppo ovvia la truffa.

“Con il prelievo fiscale il sistema bancario si riappropria dei soldi prestati allo Stato, e se aggiungiamo anche che con il Pareggio di Bilancio lo Stato deve recuperare fiscalmente questi soldi per pagare il debito Pubblico alle banche, appare ovvio che lo Stato ed i cittadini non avranno più soldi per far circolare l’economia. I cittadini saranno costretti a chiedere prestiti per pagare tasse e non per fare investimenti; così il Debito Pubblico si trasferisce al settore privato. Come si può crescere e competere se si fanno debiti per pagare altri debiti? Appare dunque chiaro che , in questo sistema monetario, LE TASSE SONO UN FURTO perché non vanno allo Stato per svolgere le sue funzioni” ha concluso il dott. Varone.

Il tutto è stato illustrato matematicamente e graficamente dal prof. Cesare Padovani.

varone-1

I due relatori hanno concluso l’incontro invitando la gente a comprendere le problematiche facendo “formazione e informazione”. Ed è proprio questo lo scopo della nostra Scuola con i corsi che saranno svolti anche via web, telematicamente. Senza la formazione non vi è consapevolezza ed informazione.

In caso di diffusione su altri siti e blog si invita a citare la fonte

by DORF

kry
Scritto il 15 Ottobre 2014 at 08:42

Deflazione, deflazione chi sarà il prossimo ?? Ieri Uk oggi ….. https://it.finance.yahoo.com/notizie/cina-linflazione-scende-ai-minimi-062926509.html e con il petrolio andato a 82 si vedono segni di ripresa impressionanti.

kry
Scritto il 15 Ottobre 2014 at 09:24

ANDREA ce lo fai un post con i nuovi numeri relativi al nostro debito che sembra che cali e invece cresce. Ciao.

gnutim
Scritto il 15 Ottobre 2014 at 09:59

laforzamotrice@finanza,

perdonami ma non puoi fare di tutto un fascio, non puoi giustificare le tue idee con degli esempi che NON RAPPRESENTANO TUTTA la realtà, tu poni un esempio e io invece potrei portene un’altro che è l’esatto opposto. Quindi non sie credibile

In una europa dei popoli non dovrebbero più esserci nè italiani nè tedeschi, ma solo europei.
Questo non succede perchè sia i tedeschi, che gli italiani che i francesi (quasi tutti i paesi) NON VOLGIONO UNIRSI.
Punto e a capo.

E chi ha la meglio? il più forte, quindi la germania. Se fosse l’Italia noi stessi probabilmente ci comporteremmo allo stesso modo, ma ora è la Germania il vero problema all’euro.

Poi noi abbiamo ovviamente le nostre colpe perchè burocrati, parolai, campanilisti, evasori, ecc, ma ad ognuno la sua parte. Le gravi colpe delle Germania non le perdono

aorlansky60
Scritto il 15 Ottobre 2014 at 10:05

beh, alla fine fa piacere constatare che “2+2” fa sempre “4”… (alla faccia dei collusi che con le parole ti vorrebbero far perdere anche questa ultima incrollabile convinzione matematica…)

nel dubbio che non riesci a sciogliere perchè 1) appunto disorientato dalle parole di fumo sparse ad arte dai tanti burocrati-politici-boiardi che saturano l’aria e perchè 2) non hai a disposizione dati con i quali confutare; ebbene quando ne disponi ti si apre la mente (ancora grazie a Andrea MAZZALAI per la preziosa opera “illuminatrice” da lui compiuta fin’ora) :

– i tedeschi sono quelli che hanno speso maggiormente per risanare le proprie banche (le cui cause non stiamo a rivangare dato che le conoscete tutti quanti, qui) dalle perdite colossali accumulate da esse (e forse le sorprese non sono del tutto finite anzi potremmo nemmeno essere al secondo atto della commedia…)

– i tedeschi si sono dati parecchio da fare -con l’astuzia ESM- per coinvolgere tutti i partners dell’area euro affinchè questi finanziassero le perdite delle banche tedesche

Ragionamento che fila tutto logico e lineare. Come diceva il ten Colombo “tu cerca il movente e troverai immediatamente il colpevole”…

Ragionamento logico e lineare meno per noi italiani che in 5 anni di esborso ESM abbiamo cacciato 55 mld € a fondo praticamente “perduto”.

Tutti soldini che potevano essere utilizzati per curare e coprire molti problemi del ns paese -e ne abbiamo tanti- anzichè andare a risolvere quelli tedeschi.

glare
Scritto il 15 Ottobre 2014 at 10:09

kry@finanza,

Il prossimo dovrebbe essere La Cina..o il dragone rosso come lo amo chiamare sempre, li non vi sarà una vera e propria deflazione in stile Giappone o Europa, in questo momento vi è un controllo forzato sui prezzi..sono in fase di contrazione interna, non possono ridurre ulteriormente il prezzo del lavoro o il valore dello yaun ma possono almeno in parte controllare il prezzo degli oggetti essendo oggi la fabbrica del mondo.

In cina sono in un periodo di crisi prestrutturale, i nodi della crescita a due cifre sono giunti al pettine, vi è un mercato immobiliare gonfio come quello di dubai e pronto ad esplodere, la popolazione sebbene oggi percepisca in media stipendi di 400$-500$ ha visto fortemente ridursi il potere d’acquisto negli ultimi 5 anni, inoltre questo sistema similcapitalista ha prodotto più differenze che quello agrocomunista del secolo scorso.
Vi sono interi quartieri dormitori, fatti di poveri e infelici, pronti ad esplodere al primo cambiamento; il governo è a conoscenza e da circa 2 anni sta correndo ai ripari, ma gestire una popolazione di oltre 200 Mln di poveri urbani, non è facile e quindi a breve la CIna potrebbe avere un piccolo ridimensionamento tale da farla scendere dalla 1° nazione per GDP.

Il prezzo petrolio è legato alle economie del mondo con queste percentuali

Usa 33%, in modesta crescita, outlook negativo
Cina !3% in modesta crescita, outlook negativo
Europa 22% in recessione, outlook negativo (Italia, Francia e Germania oltre l’12% in DECRESCITA non RECESSIONE)
Giappone 5% in stagnazione, outlook stabile
Brasile 3% in modesta crescita, outlook positivo
Russia 4% in modesta crescita, outlook negativo
Sud Africa 2% in modesta crescita, outlook positivo
Turchia 3% in mode crescita, outlook stabile
Australia 2% in modesta crescita, outlook stabile
Canada 1% in modesta crescita, outlook positivo

Oggi la Cina costituisce il 40 % di traino del’intero GDP Mondiale!

Queste piccolo schema riassuntivo, mi è venuto in mente proprio questa notte..quando stavo cercando di capire dove stiamo andando, il resto lo lascio a voi..

Ricordatevi però che prima o poi il Petrolio diventerà un BENE RIFUGIO è solo questione di pochi mesi.

aorlansky60
Scritto il 15 Ottobre 2014 at 10:33

yabadaba@finanza: atomictonto@finanza, Oltretutto mentre un qualunque altro popolo con un pò di sale in zucca si sarebbe arreso molto prima, con loro i russi hanno dovuto arrivare al bunker di Hitler altrimenti quelli non capivano che avevano perso! Qualcuno che dicesse “ci arrendiamo” no, solo col capo suicida e il paese distrutto ci sono arrivati. Maledetti zukkonen!

a titolo di coerenza e veridicità storica va detto che non tutti i tedeschi furono ciechi ed ottusi aderendo al nazismo;
qualcuno ancora con un pò di sale e lungimiranza in zucca era rimasto, per esempio il col. von Stauffenberg insieme a tutti quei coraggiosi del suo staff che appoggiarono la sua iniziativa di togliere di mezzo hitler, coraggio che pagarono al prezzo della loro vita. (allo stesso feldmaresciallo Rommell fu concessa la via del suicidio anzichè una più infamante condanna a morte, dato che era stato trovato implicato nel progetto)

madmax
Scritto il 15 Ottobre 2014 at 12:12

Il problema dell’Italia, come ragionano troppi Italiani.
Vivo dal 1992 all’estero, ma le radici ed il cuore restano in Italia, insieme alle tasse che pago per il mio appartamento.
Sapete cosa ho notato? Un maledetto baco di ragionamento di tanti italiani, il tanto peggio tanto meglio. Lo si legge pure tra le righe di tanti post, che tutto crolli che il paese affondi, tanto meglio, come se noi, i nostri figli amici e genitori non ne fossimo toccati. Rarissimamente vedo un Italiano che e’ fiero del proprio paese, lo so co sono ladri, mafiosi, corrotti e corruttori, ma li trovi da tante altre parti e loro non rappresentano l’Italia.
La logica del tanto peggio fa le a sull’invidia pura se tutto va male allor pure per il mio vicino andra’ male e questo mi consola. Ma siete fuori di capoccia?
Insomma per una volta provate a pensare che il tanto peggio non fa altro che rendere la vita a tutti peggiore sopratutto ai piu’ deboli. Provate per una volta a dire voglio farcela in qualsiasi cosa voi facciate e mettete tutte le vostre energie, non lasciate spazio alla logica tanto peggio tanto meglio perche’ con quella non si va da nessuna parta ma sicuramente e’ quella che ci assolve pure dai nostri fallimenti personali e dall’ignavia italica.
Saluti

aorlansky60
Scritto il 15 Ottobre 2014 at 14:28

@Gnutim : “In una europa dei popoli non dovrebbero più esserci nè italiani nè tedeschi, ma solo europei.
Questo non succede perchè sia i tedeschi, che gli italiani che i francesi (quasi tutti i paesi) NON VOGLIONO UNIRSI.”

…come non darti ragione per quello che hai scritto ???

Il problema -o parte rilevante del problema- stà tutto lì.

Ma come riuscire a cancellare secoli di aspre rivalità storiche (Francia, Inghilterra, Spagna, Germania ne sanno pur qualcosa; non cito l’Italia perchè nazione troppo giovane rispetto alle 4 grandi europee formatesi Stato molto tempo prima della nostra) in poco più di una dozzina di anni??? impossibile. Nemmeno tra 50 anni. E in quel micidiale calderone che chiamano Europa o Euro intendono far confluire paesi che poco c’entrano con essa, come Turchia e/o paesi dell’est europa fino a pochi decenni fà legati al patto di Varsavia, paesi peraltro che come la Polonia vedono pure un ingresso della Nato al loro interno così da solleticare la vicina Russia…

Oltre questo già di per se sufficiente a far comprendere quanto possa essere problematica l’idea di unione in un continente come quello europeo, vi è da aggiungere che quando gli interessi economici sorridono a tutti nessuno escluso, allora tutti quanti diventano buoni amici o sono disposti a diventarlo, ma… ma in tempi come questi in cui tutti hanno da difendere i propri interessi (alcuni dei quali anche parecchio “sporchi”) ecco che allora la teoria dell’unione europea si trasforma in utopia e va a farsi friggere.

laforzamotrice
Scritto il 15 Ottobre 2014 at 19:07

Ma perchè dite che la Germania è più forte di noi? Per me non è detto che lo sia, certo con il nostro dividerci in mille fazioni e gruppi d’interesse loro hanno gioco facile, cosi come lo hanno gli USA con un europa litigiosa. Le alleanze per funzionare richiedono rispetto reciproco, e questo nasce dalla forza, alleanze tra topi e gatti non funzionano. Se noi Italioti imparassimo a diventare un popolo unito, le cose cambierebbero qui e in europa e forse anche nel mondo.

madmax
Scritto il 15 Ottobre 2014 at 20:37

@La forza motrica,
Basta rileggere le parole del nostro inno nazionale:

Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un’unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l’ora suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L’Italia chiamò.

madmax
Scritto il 15 Ottobre 2014 at 20:37

Scusa per la storpiatura del nome

aorlansky60
Scritto il 16 Ottobre 2014 at 08:54

“Ma perchè dite che la Germania è più forte di noi?”

Provo a esporti la mia teoria -supportata peraltro dalla storia-

Come è noto, sia Germania che Italia ripartirono dalla seconda metà degli anni 40 rasi al suolo per come erano stati gli esiti finali dell’ultimo conflitto mondiale; per di più, la Germania fu smembrata in due territori, quella federale ovest e quella “democratrica”(molto democratica…) est, fattore già di per se aggravante a minare il potenziale di un paese.

Se l’Italia conobbe il suo periodo di “boom” economico a cavallo anni 50 e 60, quello paragonabile della Germania fu straordinariamente più grande; dopo un naturale periodo di tempo necessario a metabolizzare quello che in fin dei conti non era stata una scaramuccia come la II world war e dalla quale loro finirono perdenti, partirono a testa bassa come una furiosa locomotiva già dai primi anni 50 (a far leva in questo entrano in causa, naturalmente, anche gli aiuti economici che gli USA fornirono loro, gli stessi peraltro di cui potè godere anche l’Italia); è in quel contesto che il popolo tedesco si mostrò veramente unito, desideroso di mostrare la propria volontà di rinascita e supremazia al mondo intero, un altra volta ancora dopo essersi alzato dalle ceneri della prima guerra mondiale cui l’avevano costretta le potenze alleate -Francia e Inghilterra in primis- con lo scriteriato trattato di Versailles del 1919; sotto questa spinta poderosa gli effetti della guerra erano già spariti dopo 10 anni a vista d’occhio, proponendo un paese -stò parlando solo della parte ovest- che si era arricchito incredibilmente già nel giro di pochi anni, con percentuali di povertà relative più basse rispetto ad altri paesi europei che magari erano usciti vincenti dal II conflitto. Dagli anni 70 la Germania e la sua economia si allineano praticamente ai maggiori paesi Europei -Francia e UK- diventando di fatto il paese nr.1 per economia trainante(inizio anni 80) da lì a poco.

Niente male per un paese che era uscito raso al suolo (e sconfitto nel maggiore conflitto che storia umana abbia annoverato) solo 30anni prima. In quel preciso momento storico -metà anni 70- la posizione dell’Italia non si poteva assolutamente paragonare a quella della Germania (avendo l’italia anche problemi interni di tipo politico/sociale con cui dover fare i conti ogni giorno). Ecco dove stà la differenza amio avviso. Ecco perchè ci si può spingere a dire che, si, i tedeschi dispongono di una spinta in più che all’italia manca. Poi, per le ragioni che determinano questo dato di fatto, si può iniziare a discuterne.

Tempo fa parlai con un signore saggio e colto più anziano di me, che mi disse un particolare che trovai molto significativo e che ancora ricordo : “I Tedeschi sono contenti quando gli metti addosso una divisa.” Forse in questa frase è riassunta tutta la compattezza e la diligenza che determinano la supremazia naturale dei tedeschi a volere primeggiare rispetto agli altri popoli europei.

silvio66
Scritto il 19 Ottobre 2014 at 12:53

glare@finanza,

..la discesa a 80 parrebbe suffragare la tua tesi in effetti, da seguire con lente.

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