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DRAGHI AIUTA LA GRECIA
Questa è la famosa immagine dell’unico pensionato disperato in fila in tutta la Grecia, una Grecia che ha accettato in maniera dignitosa la situazione senza creare scontri e violenza, che i media internazionali hanno fatto girare per giorni, per mistificare la realtà.
Vi ricordate alcuni giorni fa quando scrissi che nel caso le banche fossero riuscite ad aprire i cittadini greci si sarebbero precipitati a ritirare anche gli ultimi risparmi, sino all’ultimo euro rimasto?
Ebbene ieri abbiamo scoperto che non sarà affatto così, anzi…
La Bce aiuta le banche greche. Draghi: Atene resterà nell’euro
«Ci sono le condizioni per alzare la liquidità alle banche greche», ha dichiarato Mario Draghi alla fine del Consiglio direttivo. «Le cose sono cambiate»
Siamo certi che la Grecia restituirà il suo debito in scadenza. Per forza hanno fatto una partita di giro, un prestito ponte che serve a mala pena per saldare il FMI e la BCE, il gioco delle tre carte, dare e avere nello spazio di un istante.
Un pò come negli ultimi giorni dove un manipolo di studiosi del nulla si sforza di far comprendere al mondo che i soldi dati alla Grecia sono spariti nel nulla, mica li hanno presi le banche tedesche e francesi…
VERGOGNA! LA GRECIA SI E’ TENUTA TUTTI I SOLDI…
Uno spettacolo nello spettacolo iniziato dichiarando che le banche greche sono solvibili con un’ammissione …
«L’Unione monetaria è imperfetta e fragile»
«È fuori questione che un alleggerimento del debito per la Grecia sia necessario», ha ammesso, aggiungendo che sulle modalità «ci concentreremo nelle prossime settimane».
Ma suvvia abbuona il rimborso in scadenza il 20 di luglio se è necessario un alleggerimento.
Tornando alle banche … rimarranno in vigore il tetto ai prelievi bancomat e il divieto di effettuare bonifici verso l’estero, introdotti per evitare un’ulteriore emorragia di capitali visto che i depositi sono calati a meno di 120 miliardi di euro dai 160 del dicembre 2014. Quei paletti, ha detto Draghi, sono stati decisi “per evitare un panico bancario e difendere i correntisti“, ma “pesano sulla crescita economica”. Per questo ora “è nell’interesse dell’economia greca di rimuovere il più rapidamente possibile il controllo dei capitali”, anche se bisogna “farlo in modo prudente” per “evitare il rischio di un panico bancario che colpirebbe i piccoli correntisti”.
Scommettiamo che il controllo dei capitali non verrà rimosso per molto tempo ancora?
Oggi i tedeschi approveranno l’ennesimo salvataggio delle loro banche e dei loro risparmi, mentre gli italiani continueranno a scoprire le sorti della loro democrazia nei talkshow o sui giornali infarciti di gossip, in attesa di vedere uscire per l’ennesima volta dagli armadi lo scheletro del GREXIT già preparato nei minimi dettagli.
Oggi sono tutti d’accordo, il debito greco è insostenibile, va ridotto, tagliato, ristrutturato, allungato, diluito, ma dove era tutta questa gente negli ultimi anni?
Chissà che ne pensa la Germania e soprattutto come finirà la favola della Cenerentola greca che a mezzanotte è tornata straccia e lacera come sempre votando l’ennesima zucca vuota, che qualcuno ha provato a trasformare in una carrozza.
E a settembre e ottobre si torna ad elezioni, sempre che siano concesse ovviamente.
State sintonizzati, la favola greca continua!
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..at the end of the story the Greek debt will be restructured one way or the other (because it is clearly unsustainable), but the very problem is a political one: SAVE THE FACE and the credibility of the system.
Sul fatto che Draghi aiuti la Grecia ho qualche dubbio: per esempio oggi su Il Fatto P.G.Gawronski spiega che “Lo Statuto della Bce indica fra gli obiettivi la “stabilità finanziaria”, innanzitutto delle banche. La Bce ha dichiarato nell’ottobre 2014 che le banche greche
erano del tutto solvibili: perciò aveva il dovere statutario di fornire tutta la liquidità di
cui avevano bisogno; anzi doveva annunciare che non sarebbe mancata, bloccando il panico.
Se poi riteneva che qualche banca greca non fosse più solvibile, aveva il dovere di sottoporre
la o le banche in questione alla procedura di ristrutturazione prevista in questi casi.
Al contrario, fin dai giorni successivi alla vittoria elettorale di Tsipras, alcuni membri del
consiglio direttivo (come il rappresentante finlandese) hanno messo in dubbio la loro
disponibilità a fornire liquidità, alimentando la corsa agli sportelli. La chiusura dell’Ela
–la liquidità di emergenza della Bce – che ha precipitato la crisi bancaria il 28 giugno, è
stata collegata alla scarsità di collaterale a disposizione delle banche greche da offrire in garanzia: ma se così fosse stato, la liquidità della Bce andava chiusa caso per caso, banca per
banca. E la riapertura dell’Ela giovedì scorso, dopo la resa della Grecia, dimostra la pretestuosità di tali argomenti: dal 28 giugno ad oggi i collaterali si sono semmai fortemente deteriorati”.
Io sono ignorante in finanza ma la BCE appare “pignorante”: o no?
Grazie
La BCE è un organo politico e non ha nessuna indipendenza. Chi lo nega è uno dei soliti pennivendoli a servizio del potere ovvero immondizia intellettuale!
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Tsipras ha detto chiaramente in una intervista che per cercare sostegno alla Grexit ha fatto il giro delle sette chiese, pure in Cina è andato, ma nessuno gli ha detto vai che ti appoggiamo.
Anche questa volta USA-Germania 1 a 0….. 🙂
Mi sa che ha ragione John Ludd, la culona è un agente della CIA.