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GRECIA: OXI DAY IL TRIONFO DEL NO!
Forse in pochi lo sanno, ma in Grecia il 28 ottobre di ogni anno, dal 1940 si celebra il Giorno del No, il giorno in cui si ricorda il rifiuto del primo ministro greco di lasciar entrare in Grecia le truppe di Benito Mussolini, un territorio strategicamente utile per contrastare l’esercito inglese.
85 anni dopo, circa il 67 % dei giovani greci dai 18 ai 35 anni, i principali destinatari dell’eredità tossica del debito pubblico greco hanno votato OXI, NO, lasciando un chiaro segnale alla plutocrazia europea e ai mercati, dopo giorni e settimane di terrorismo gratuito.
Ieri in serata i soliti commenti sui mercati chissà cosa diranno, chissà cosa faranno, chissà come rideranno i greci quando troveranno le banche chiuse, senza pane e medicinali e il tetano che gira per le strade.
Da Atene sono scappati tutti in preda al panico, questo è quello che passa il convento del giornalismo italiano, leggetevelo fa davvero paura…
Fubini: “Nessuno sale più all’Acropoli. Da ieri ormai non ci salgono i turisti, i cui torpedoni sono scomparsi … pic.twitter.com/xG7eVtItcP
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) July 4, 2015
Badate bene si è trattato di un trionfo dei NO in mezzo a minacce di ogni tipo e soprattutto a BANCHE CHIUSE, con la minaccia che non avrebbero mai riaperto.
In Italia non sarebbe mai successo! MAI, possibilità sotto ZERO!
Nessuna sorpresa quindi se i tedeschi, in preda al panico, abbiano mandato avanti l’ultimo loro uomo che dovrebbe rappresentare ogni popolo europeo, per l’ultima minaccia…
“Dopo il referendum la Grecia continua a essere nell’euro, ma se dicono ‘no’ saranno costretti a introdurre un’altra valuta perché l’euro non sarà disponibile come metodo di pagamento”, ha spiegato nell’intervista diffusa oggi, ma che era stata registrata giovedì. “Nel momento in cui si introduce una nuova moneta, si esce dalla zona euro. Sono questi gli elementi che mi fanno auspicare che la gente non voterà per il no” (Adkronos)
Chissà forse ha ricevuto l’ultimo disperato appello della sua banca centrale, la Bundesbank…
Bundesbank: “Con uscita della Grecia dall’euro buco nel bilancio…
Ma è un buco nel bilancio o addirittura un buco con tutta l’intera banca centrale intorno? 😉
” Siamo in guerra” ha detto il ministro dell’economia Varoufakis, siamo in guerra sottolineamo noi da ormai cinque anni, questa guerra ben visibile in questo grafico pubblicato da RBS …
La Grecia unico Paese al mondo è entrata in una depressione, con il crollo del sul PIL che la storia accosta solo ad altre terribili depressioni o guerre.
Ci sono poi alcune slides che alcuni di Voi hanno già visto a Bologna che testimoniano per quale motivo siamo in guerra e quali sono i danni prodotti da questa immensa e criminale socializzazione delle perdite…
Non solo, in Europa…
Speriamo che ora, se qualcuno ha il piacere di riportare questi dati. abbia la cortesia di citare la fonte…. GRECIA: LA CITAZIONE DEL GRILLO!
Ma evidentemente come mi scrive un amico su twitter…” anche nel ‘700 si usavano le musiche altrui con disinvoltura…Grillo è un uomo antico” 😉
Seduta sulle macerie di Atene, la Merkel riflette sorniona …
… in realtà è seduta sulle sue macerie, le macerie della sua Germania.
Ha fallito, come hanno fallito tutti quei manichini che girano per le stanze ovattate dell’Europa delle merci e dei capitali, nascondendo la verità dell’insostenibilità di una costruzione iniziata dal tetto invece che dalle fondamenta.
Il popolo greco, ha umiliato tutti coloro che pensavano di poter mettere in riga un manipolo di monelli che vale solo il 2 % dell’intera economia area euro.
E con loro uno stuolo di economisti, analisti, giornalisti ed editorialisti a libro paga delle lobbies europee. Cosa farà la BCE dopo aver minacciato il popolo greco, cosa faranno i mercati e cosa accadrà domani è tutta un’altra storia, la democrazia è nata in Grecia e per fortuna, qui è tornata per celebrarne il ricordo e la rinascita.
Il resto è puro contorno!
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La democrazia non è morta la Grecia lo ha dimostrato, ma Andrea giustamente fa notare che la stessa cosa non sarebbe successa in Italia.
Io di questo mi vergogno come Italiano, perchè in Grecia Davide ha battuto Golia, qui invece gli interessi personali, le lobbies, le mafie e il malaffare avrebbero orientato in un’altra direzione il voto.
E questa per colpa degli Italiani popolo di vigliacchi, voltagabbana, sempre pronti a cercare di salire sul carro dei vincitori.
E che importa se il carro si sta schiantando contro un muro. L’importante è esserci.
Hano pensato che i greci si sarebbero piegati e accettato le misure, e questa loro convinzione gli e’ scoppiata in faccia.
Ora hano un governo Siryza assolutamente saldo al governo, perche’ questo referendum oltre che una staffilata in faccia ai burocrati, e’ stata una sonora conferma di fiducia a Tsipras. CHe Varoufakis sia personalmente stato fatto allontanare , evidenzia solo la patetica piccineria di questi burocrati, come se bastasse allontanare l’uomo per allontanare le idee che muovono il governo ellenico.
Se poi davvero come dice Dante5 ora vogliono martirizzare la grecia, che stiano invece attenti alle bombe nucleari finanziarie innescate sotto alle loro banche, specie quelle tedesche. Potrebbe finire che fuori dall’europa ci sia l’unico posto relativamente al sicuro dalle onde d’urto piu’ catastrofiche.
Bhè, quando anche l’establishment ammette le cose allora è segno che cambiamenti sono in arrivo……
se poi o cambiamenti saranno buoni o cattivi…questo è nella mente di Dio (as usual)
Caro Andrea, ma tu di questo che pensi ?
http://themillenniumreport.com/2015/06/a-derivatives-bomb-exploded-within-the-last-two-weeks/
Sembra che sia successo qualcosa di brutto nei mercati OTC lo scorso mese, e questo sarebbe dietro la cacciata di uno dei CEO di Deutsche Bank.
Non sono un complottista e non so se effettivamente sia successo qualche grosso casino (oltre quelli che hanno già) sul mercato OTC, ma piu’ che sui derivati a copertura rischio sui tassi di interesse mi concentrerei sui derivati operati a copertura del rischio sul prezzo del greggio, che da una parte stanno “salvando” l’industria dello shale oil in USA, ma che qualcuno sta pagando e salatissimo. Ora io non so quali siano le controparti in questione, e potrebbe tranquillamente esserci anche Deutsche, ma vista la mole dei medesimi non posso chiaramente escludere che ci sia qualcuno che stia affogando.
La verita’ e’ che non sanno come fare…se riaprono le banche in grecia, riprende il bank run. Se non riaprono non si riprende l’economia,e i debiti, che a questo punto sono autorizzato a pensare NON POSSONO condonare, aumentano. Grazie tedeschi, come sempre siete dei geni.
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Rilancio il commento del post precedente, visto che non se lo è filato nessuno:
“Grillo e C. sono andati ad Atene per fare una comparsata e prendere voti, lo studente fuori corso Di Maio ieri sera su La 7 ha fatto una specie di comizio, il lider maximo ha sparato due battute da comico a riposo, diverso è stato il caso di Fassina, che è andato con un intento di testimonianza, e degli esponenti di Sel, organici a Syriza. Hanno avuto tutti il giorno da leone, ma nella savana ogni mattina come ti alzi devi iniziare a correre, non ci si può crogiolare troppo sugli allori…per me ben in pochi lo hanno capito.
Già ieri sera il leone tedesco ha emesso alcuni temibili ruggiti, subito imitato dai leoncini (o gatti spelacchiati) del blocco germanico ex-sovietico, oggi si attende la risposta delle pecore belanti latine (una delle quali stasera è stata invitata ad una colazione di lavoro dalla leonessa del Brandeburgo…avrà capito che è parte del menu?!).
Fuor di metafora: ora l’intento del gruppo nordico è uno solo: martirizzare la Grecia e costringerla alla Grexit nel modo più doloroso possibile. Questo non servirà tanto da esempio per i pigri mediterranei che restano, quanto da prologo per i medesimi, ma anche qui quanti lo capiranno?!
Buona consapevolezza a tutti (non voglio rubare gli slogan ad Andrea…)