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GRECIA: IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA!
In direzione ostinata e contraria sino all’ultimo o quasi, come scrive Claudio Fabbretti. il direttore di OndaRock, l’eredità di un poeta non allineato, che usava la forza dissacrante dell’ironia per denunciare l’ipocrisia di quella stessa borghesia cui apparteneva. Un disperato messaggio di libertà e di riscatto contro “le leggi del branco” e l’arroganza del potere.
Una sintesi perfetta di quello che sta accadendo alla Grecia, mentre uno dei padri del famigerato moltiplicatore che ha assassinato il popolo greco, colluso o ignaro che sia, il capo economista Blanchard lascia il FMI
La sensazione è che la Grecia non andrà oltre il 5 di giugno, non c’è nessuna possibilità, il gioco è finito e forse è durato anche troppo.
Hanno utilizzato fondi di riserva di liquidità presenti presso il Fondo monetario internazionale per ripagare i 750 milioni dovuti allo stesso Fmi, fondi che devono essere reintegrati entro alcune settimane. Ha pagato stipendi e pensioni chiedendo a consolati e ambasciate di restituire tutti i fondi inutilizzati.
Finanza creativa, come quella del nostro capo del Governo, un trecartista di fama mondiale, uno che dopo essere riuscito a spacciare 80 euro a ridosso delle elezioni europee ora ci riprova con altri 500 euro ai pensionati come se fosse un regalo, per l’ennesimo voto di scambio.
Non solo utilizzeranno i soldi destinati a regalare brioches ai poveri…“Utilizzeremo i 2 miliardi per le misure contro la povertà”.
La situazione della Grecia “non è sostenibile”, secondo il membro della Bce Yves Mersch. “Siamo alla fine del gioco” in Grecia, dove – ha aggiunto – la situazione è “grave”.
Ci mancavano solo le belle addormentate del senno di poi, le agenzie di rating, a ricordare al mondo che si aspettano che il Governo superi l’attuale crisi di liquidità senza impatto sui bond detenuti dai privati, ma che il default è una possibilità reale”.
Il “chicken game” continua … Grecia: Syriza,non accetteremo ultimatum
Grecia, il tempo sta per finire ma Tsipras non cede
Cresce il pressing sulla Grecia
Chiunque dotato di un minimo di buon senso capirebbe che il gioco è finito, mettere mano al mercato del lavoro e alle pensioni in mezzo ad una terribile depressione sono richieste da avvoltoi che la Grecia non accetterà mai, come i tedeschi non accetteranno mai di perdere altri miliardi oltre ai 60 ormai destinati ad andare in fumo.
Ecco una sintesi finale via Benn Steil and Dinah Walker
La logica dei numeri direbbe che non lasceranno mai fallire la Grecia, troppi miliardi in ballo il 2,4 % del pil italiano e quasi il 2 % di quello tedesco e francese, per non parlare del rischio politico, un default e uscita in salsa greca darebbe via libera ovunque e sarebbe la fine dell’euro, anche se loro vi raccontano di no.
Grecia: “Syrizexit” o salvataggio in extremis? – Eunews
I creditori continuano a tenere i rubinetti chiusi. Di conseguenza, i mercati finanziari hanno iniziato a speculare che il governo greco non sarà in grado di rispettare le prossime scadenze e sarà costretto a fare default. I tassi di interessi sono saliti alle stelle, rendendo il servizio del debito insostenibile e sottraendo al governo la possibilità di rifinanziarsi sui mercati. Trattasi di una classica profezia che si autoavvera: è la speculazione stessa dei mercati che sta creando le condizioni per un default. Ma questo è unicamente il risultato del rifiuto dei creditori di offrire liquidità al governo greco. È per questo che la Grecia potrebbe vedersi costretta a fare default. In altre parole, sembra proprio che i creditori stiano volutamente cercando di spingere la Grecia verso il default.
“A che pro?”, uno potrebbe chiedersi. De Grauwe non azzarda una risposta, che però non è difficile da ipotizzare: destabilizzare il nuovo governo greco, con l’obiettivo di farlo capitolare o ancora meglio di farlo cadere, ottenendo così un “cambio di regime” nel paese. Un colpo di Stato soft, insomma. La pensa così Mark Weisbrot, co-direttore dell’autorevole Center for Economic and Policy Research di Washington:
Ormai anche i media mainstream parlano apertamente del fatto che le istituzioni dell’Ue stanno utilizzando la minaccia di tagliare i fondi al governo e alle banche del paese per far capitolare la Grecia. Ma questa narrazione ignora un punto cruciale: mentre il governo greco non può far nulla per rimpiazzare i suoi partner al tavolo dei negoziati, gli ufficiali europei sembrano intenzionati a fare esattamente questo. E sta diventando sempre più chiaro che tutta la loro strategia è improntata proprio al raggiungimento di questo obiettivo… Il piano è danneggiare a tal punto l’economia greca nel corso del negoziato da far perdere consenso al governo e infine farlo cadere.
Una delle ipotesi cui si sta lavorando è un default senza uscita dall’euro, con l’introduzione di una sorta di mini assegni ad uso interno, combinato con “piano umanitario”, un programma di emergenza della Ue, che scongiurerebbe un prevedibile collasso delle banche e garantirebbe aiuti per la popolazione. Ma che presupporrebbe un cambio di governo o, addirittura, un esecutivo tecnocratico. La Stampa
La Grecia si prepara al default dentro l’euro
Non resta che attendere, troppe sono le variabili in gioco, quello che è certo ormai è che non finirà bene e qualcuno prima o poi ne dovrà rendere conto. In direzione ostinata e contraria ovviamente!
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madmax:
Ahhh sappiate che i salvatori della Grecia sono gia’ arrivati nel mediterraneo!Cercate su google Joint Sea 2015-1 ovvero le prime esercitazioni navali congiunte Cinesi e Russe nel Mediterraneo!
Se qualcuno deve dare una mano alla Grecia gli fa vedere che tale supporto va fino in fondo
Scommetto 100 a 1 in una linea di credito all’ultimo minuto da parte della Cina.
Lo penserei pure io, ma non mi torna con il fatto che gli uanagana, come dice JL, lo lascino passare, va a finire che fanno saltare il didietro pure a noi.
Alla cina non frega una mazza della grecia, è un paese asiatico con i suoi problemi in asia. Idem la Russa che da grande potenza miliatare ma non economica si insinua solo per disturbare e rafforzre il potere negoziale con la germania che è l’unico paese in Europa che conti qualcosa. Ha in corso un avanzato piano economico/strategico con la Turchia, paese di un certo peso, che odia ricambiato la Grecia. I gasdotti che arriveranno in Turchia passeranno diretti in Bulgaria, paese ultra deluso dall’EU e dagli americani, non dalla Grecia come spera il “pollo” Tsipras. E dalla Bulgaria, su verso la Serbia paese ancora amico e il centro Europa.
L’idea che qualcuno da fuori possa venire a salvarli è propria dei piccoli uomini come Tsipras il quale si è fatto eleggere con un programma impossibile, pensando che un misero debitore possa spuntarla con un potente creditore. Povero fesso; spiace per chi lo ha votato, ma poi chi erano ? In buona parte piccola borghesia che prima votava Papandreu, per l’appunto. gente che vuole una cosa e il suo contrario. Peggio di così, Tsipras non poteva fare. Ora assai probabilmente farà default rimanendo nell’EU, la catastrofe totale per lui e il suo paese e il trionfo di Schauble e i suoi amici, maiali finchè vuoi ma per vincere bisogna usare la testa.
John,
Non posso permettermi di giudicare un’elezione di un altro paese, anche se magari non sono d’accordo, altrimenti finirei proprio per essere un imperialista che dice quale governo sia giusto o meno e magari cambiarlo quando non mi piace sulla falsariga di tutte le dittature del Sudamerica dopo governi di sinistra non graditi…magari pure catto comunisti!
Il problema che nessuno vede, o vuole vedere è il progressivo sfaldamento del monolitico gigante US in termini di moneta.
Dici poco una operazione navale militare di Russia e Cina nel Mediterraneo?
Nessuno dei due ha un minimo territorio ma se ne vanno a zonzo per il mediterraneo, assieme! Ricordi che faceva 20 anni fa la 6 flotta? Era ovunque vi fosse una situazione di tensione, come a dire: guardate che siamo qua. Nel frattempo la Polonia annuncia il reclutamento delle riserve per fine anno e la Lithuania reintroduce la coscrizione obbligatoria abolita qualche anno fa.
Con il dollaro come moneta di riferimento gli US potevano dormire tranquilli, poi è arrivato l’Euro e chiunque abbia solo osato dire di vendere petrolio in Euro ha fatto una brutta fine vedi Saddam. Ma per quanto facciano per distruggerlompoi arriveranno altre monete, lo Yuan cinese, o la moneta dei nuovi BRIC, ricorda il piano per la loro IMF da 100 miliardi.
Infatti del biglietto e verde, sempre meno si fidano anche a causa del QE infinito (nessuno sa quanti dollari ci siano al mondo) e della mirabolante crescita del debito US il mondo si sta di fatto de-dollarizando.
Le notizie che passano sui media mainstream no parlano di tante cose, ricordavi il quasi default dell’Argentina di qualche tempo fa? Sistemato con una linea di credito di 7.5 miliardi di USD guarda caso dalla Cina. Altri 10 miliardi dati al Venezuela, e pure li una volta che tolto il cappio al collo del default è evitato del paese non se ne parla più cosa sono altri 10 miliardi per la Grecia in cambio del Porto del Pireo? Che magari usano poi come base navale?
L’accordo commerciale recente tra Russia e Cina (inclusi nuovi gasdotti verso la Cina) è il risultato di un avvicinamento tra le due potenze molto complementari è frutto di quel becero embargo che danneggia solo gli EU, compravamo il gas negli anni 70 in piena guerra fredda con Breznev (o chi per lui o come si scrive) ed oggi era diventato un problema? Solo perché gli US devono vendere il loro shale gas? Che dabbenaggine!
Per quello che riguarda il gasdotto, Southstream è morto solo apparentemente, passerà in Turchia come dici, ma…qua sta la sorpresa non passerà dalla Bulgaria, o meglio il gas che arriva in Bulgaria sarà solo per loro senza ulteriore transito….mentre transiterà’ proprio dalla Grecia 🙂
Comunque per me è sbagliato il concetto che i Greci devono essere salvati! Ripeto hanno un debito caccola, solo 332 miliardi, a fronte del PIL dei 28 di 13000 miliardi, diciamo il 2% del PIL di tutta le EU con un po’ di volontà politica lo avrebbero già risolto…ma si sa la cocciutaggine calvinista non regala nulla a nessuno ed il concetto del perdono cattolico non esiste.
Li hanno ammazzati con cure da cavallo e chiedono altri sacrifici, costi quel che costi, così facendo li rimandiamo dritti verso la dittatura che non dimentichiamolo duro’ fino al 1974.
Comunque nessun rancore, per questi esercizi di dialettica economica che si sa solo il futuro svelerà … essendo la verità figla del tempo come dice il Capitano.
ormai sembra quasi ci sia un tifo da stadio. Si cade facilmente nella chiacchiera dove il contributo informativo è zero, puro rumore di fondo. Ma se proprio devo giocare allora tento di essere almeno razionale. Non credo cha la Cina voglia soppiantare il dollaro con lo yuan. Non ha un mercato finanziario evoluto, non ci sono neppure bond in yuan trattabili, e poi perchè mai dovrebbe rinunciare alla propria politica mercantilista ? Non ho dubbi che siano preoccupati della deriva della politica militarista americana e che si siano comprati oro a go go come precauzione, ma non per creare una moneta gold backed. Perchè mai ? Al governo cinese come a tutti quanti piace poter creare tutto il credito fiat possibile e impossibile. La Cina, come la Russia, vuole un posto a tavola, vuol fare parte del grande gioco e contare in proporzione alla propria economia, non restarne fuori, vuole contare nel FMI e si applica nell’ottenerlo. A me fanno tenerezza tutti quelli che non vedono l’ora che questa o quella potenza faccia un occhio pesto all’ammerica o alla cermania. Non credo proprio, vogliono un posto a tavola. Credo lo otteranno. Sulla grecia c’è tanta aria fritta in giro, sono passati anni, sarei deluso se i mammasantissima non li avessere spesi per prepararsi. La crande cermania e la sua europa a fondo per via della grecia ? possibile ma ci credo solo dopo che l’ho visto accadere, e pure potrebbe accadere il contrario di quel che si pensa; i mercati sono gestiti dall’alto, vanno dove li mandano, non esistono più “i liberi mercati” dal 2009. Tutte le decisioni non sono più nè saranno di natura finanziaria ma puramente politica e i rapporti di forza non li determina quel fessacchiotto di Tsipras. Questo è quel credo, non ho prove, nè dati a supporto, ergo non è il mio esercizio preferito.
Temo che allora vedremo molte soprese fra non molto tempo.
Mi chiedo inoltre come tu possa dare del fessacchiotto a gente come Tsipras e Varoufakis cosi’ alla leggera, John. Non e’ da te.
Tsipras è un fessacchiotto, Varoufakis no di sicuro, ma oggi come oggi faccio fatica a comprenderlo. Quanto siano in simbiosi non lo so, credo meno di 6 mesi fa. Forse il termine fessacchiotto è improprio ma se fai una campagna elettorale dove al punto uno c’è “rimaniamo nell’euro” e al punto due “rinegoziamo il debito” dubito uno possa essere definito un furbacchione. Ti metti nelle mani dei creditori ancor prima di partire. Alla fine “subiranno” l’accordo definito dagli altri e dovranno persino cercare di cantare vittoria. Nel frattempo hanno sprecato mesi facendo il gioco degli altri. Sospetto che alla fine la cancelliera imporrà la sua pace e sembrerà una grande e faticosa concessione, mentre invece è un 6 – 0 per lei; fa lo stesso gioco da quanto io ricordi con tutti, anche con gli uanagana e con vladimiro ultimamente. Disgustosamente abile ma è politica mica carità. Syriza invece no e per me non durano. Mi rendo conto quanto sia facile sparare commenti a costo zero da un blog, ma questo è quello che ci è concesso, mica di più.
io sono molto gentile poi, Bagnai, per dirne uno, usa ben altri termini. Ho l’impressione che le possibilità di deviare la traittoria di questo e altri treni siano tendenti allo zero kelvin. Ciao.
Gli americani ci ridono dietro. Lo meritiamo. Un pasticcio come l’eurozona non si era mai visto, non su questa scala perlomeno. Seicento milioni di fessi benestanti si sono fatti fregare dai furbi di tutto il mondo. Si potrebbe aggiungere al grafico il quanto e il come è aumentata la nostra esposizione al debito greco dal 2009 in poi. Così tanto per evidenziare il patriottismo della classe politica italiana che dopo aver elargito decine di miliardi ai furbi non trova cinque miliardi per i poveri fessi, solo per stare alla stretta attualità. La moneta complementare risulterebbe utile anche in Italia oltre che in Grecia. Dovrebbe essere introdotta su scala continentale. Ma l’inflazione? quando si presenterà la affronteremo che altro. Si sanno le cose da fare. Conviene farne altre tutto qui.
Buona serata
perchè mai dovrebbero ridere ? in fondo l’euro è roba loro, nulla si muove nel campo di papaveri del padrone se lui non vuole. Magari dopo la firma del TTIP la gente capirà, mmhhh … ho scritto una fesseria … riproviamo … forse qualcuno qua e là capirà … ecco così forse forse …
John,
Non e’ tifo ma passione 🙂 un uomo senza passioni e’ un uomo morto 🙂 ed il sentimento spesso fa piu’ della ragione.
La Cina ha 3000 anni, non sottovalutarlo, il fattore cultura, quello che noi italiani snobbiamo e calpestiamo puo’ essere un collante enorme in un paese.
Nel libro dei Tre Regni, fantastico romanzo per chi vuole capire la Cina una frase e’ memorabile: gli imperi nascono, gli imperi crescono, gli imperi muoiono. Questo accade per tutti gli imperi compreso un giorno per quello nato da milioni di immigrati ad inizio del 1900.
Lo Yuan non soppiantera’ il dollaro, non non ce lo vedo, ma lo sta eliminando come valuta di mezzo, con tanti contratti swap bilaterali permette ai partner commerciali di eliminare la valuta intermedia.
Hai ragione a dire che non hanno la convertibilita’ o bond quotati ma forse proprio questo non vogliono. Oggi ragioniamo sempre come se il modello attuale fosse l’unico possibile, l’uso dei mercati, l’uso della moneta come merce (e non come semplice mezzo di pagamento), in definitiva hanno capito che se giochi con le regole del mercato perdi sempre per cui si fanno le proprie.
Buonasera a tutti!
Commento molto saggio. Aggiungo che in questo momento la Cina è la fabbrica del mondo e che quindi è assolutamente ovvio che non vogliano modifiche radicali dello status quo. Ivi compresa la valuta di scambio.
Ma sanno benissimo che è una questione di tempo, e si stanno preparando anche a tirare il collo ai “loro” capitalisti da borsa.
Insomma, come il proverbio racconta, sono sulla riva del fiume aspettando che passi il cadavere dell’Occidente.
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Ahhh sappiate che i salvatori della Grecia sono gia’ arrivati nel mediterraneo!
Cercate su google Joint Sea 2015-1 ovvero le prime esercitazioni navali congiunte Cinesi e Russe nel Mediterraneo!
Se qualcuno deve dare una mano alla Grecia gli fa vedere che tale supporto va fino in fondo 🙂
Scommetto 100 a 1 in una linea di credito all’ultimo minuto da parte della Cina.