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LA PAZIENZA DELLA FEDERAL RESERVE!

Scritto il alle 10:00 da icebergfinanza

 

Ieri la Federal Reserve ha usato il pennello per sfumare il quadro dell’economia americana e soprattutto le aspettative dei mercati sui rialzi dei tassi, ricordando ai suoi pargoli che sarà molto paziente prima di fare fesserie, senza peraltro togliere l’espressione saremo pazienti per un tempo considerevole.

La pazienza non è altro che la consapevolezza che l’economia americana resta fragile, nonostante le apparenze o le manipolazioni dei dati macroeconomici.

PER NATALE UN PACCO DI MENZOGNE!

Quello che forse in pochi hanno notato è che la Yellen ha dichiarato che non verrà presa alcuna decisione prima della primavera, ovvero nei prossimi due incontri, quando i mercati non si attendono alcun rialzo prima dell’estate e non della primavera.

Per quanto riguarda il miracolo economico americano si sono divertiti a spostare le virgole…

GDP projections of Federal Reserve Governors and Reserve Bank presidents
Change in
Real GDP1
2014 2015 2016 2017
Dec 2014 Meeting Projections 2.3 to 2.4 2.6 to 3.0 2.5 to 3.0 2.3 to 2.5
Sept 2014 Meeting Projections 2.0 to 2.2 2.6 to 3.0 2.6 to 2.9 2.3 to 2.5
June 2014 Meeting Projections 2.1 to 2.3 3.0 to 3.2 2.5 to 3.0 n.a.

Source:Calculatedrisk

…sognano ancora di raggiungere un miraggio la crescita del 3 %.

Le previsioni della Federal Reserve dall’inizio della ripresa sono state smentite 8 volte su 10, direi che possiamo tranquillamente cestinarle.

Inoltre ha dichiarato che un intervento sui tassi non deve necessariamente essere preso durante le riunioni che prevedono la conferenza stampa finale come quello di ieri ma che la Fed può comunque programmare un incontro in qualunque momento anche se non programmato. Chi ha orecchie per intendere intenda!

La Yellen non ha espresso alcuna preoccupazione per il declino del petrolio, sostenendo che potrebbe avere effetti postivi sull’economia americana.

Ma certo…Do Americans still think gas prices are too high? – CBS News

Il 73 % degli americani, ripeto il 73 % degli americani ha dichiarato che non utilizzerà i risparmi che provengono dal calo del prezzo della benzina per ulteriori acquisti.

Più chiaro di così si muore!

Nessun problema per gli Stati Uniti dal rischio default russo, secondo la Yellen, ovviamente, ma di questo parleremo nel prossimo post, insieme al default russo.

La Fed si scioglie da ogni impegno

Nel 2015 la stretta…
Le proiezioni economiche di dicembre, del resto, non sono molto diverse da quelle di settembre, anche se l’inflazione di fondo, core – che esclude il costo dell’energia – e la disoccupazione del 2015 saranno un po’ più basse rispetto fino a quanto finora previsto. Più incisive solo le variazioni nelle previsioni sull’inflazione complessiva, a causa del ribasso del petrolio.Non sembrano in ogni caso cambiate le intenzioni dei governatori: su 17, sono solo due – come a settembre – a prevedere il primo rialzo nel 2015.

Per la fine dell’anno prossimo, uno dei componenti del Comitato si aspettava tassi vicino al 3% a settembre (nessuno oggi), dieci tra l’uno e il 2% (oggi sono nove), e sei tra lo zero e l’un per cento (oggi sono otto): sembra davvero un Comitato più indulgente per l’immediato futuro anche se marginalmente più rigido per i mesi successivi.

Che la festa continui, noi sappiamo già come andrà a finire grazie alla storia!

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7 commenti Commenta
phitio
Scritto il 18 Dicembre 2014 at 14:14

Intanto, per chi e’ interessato ai ricorsi storici, ecco qui una bella storia per intenditori.

Proprio vero che quando c’ein ballo avidita’ e illusione, commettiamo in continuazione gli stessi errori

http://thearchdruidreport.blogspot.it/2014/12/deja-vu-all-over-again.html

johnnymino
Scritto il 18 Dicembre 2014 at 15:12

Su Zerohedge, qualche giorno fa c’era un post che sottraeva le assunzioni riguardanti lo shale gas e shale oil dalle assunzioni totali, era impressionante!
Se ora si mettono a licenziare anche gli operatori del settore “shale” ci sarà bisogmo del QE4, altro che alzare i tassi.

trandafil
Scritto il 18 Dicembre 2014 at 15:36

ma impressionante de che!

l’industria petrolifera USA impiega circa un milione di addetti, che sembra un grosso numero ma è circa l’1% della forza lavoro, anche nella peggiore delle ipotesi sul prezzo del petrolio la perdita occupazionale sarà comunque minima.. e il prezzo del greggio chiaramente rimbalzerà, perché ai più fa comodo più alto (compresi i paesi consumatori come il nostro che sono sull’orlo della deflazione).

in questo biennio il PIL nominale USA crescerà dell’8/10 % !
anche una forte correzione dell’azionario non danneggerà l’economia americana più di tanto, fatevene una ragione !

ps: ma che la forza lavoro italiana è scesa a meno di un terzo della popolazione lo dite mai?

trandafil
Scritto il 18 Dicembre 2014 at 15:38

ah dimenticavo!

ZH va preso con le molle, c’è scritta anche tanta robaccia..

phitio
Scritto il 18 Dicembre 2014 at 15:47

trandafil@finanza,

il prezzo rimbalza SE i clienti hanno soldi per comperare, altrimenti ciccia.

reragno
Scritto il 18 Dicembre 2014 at 15:58

trandafil@finanza,

Solo dell’8/10%? Ma allora sei pessimista…………Io pensavo almeno ad un 6% all’anno.

Spero solo che fra due anni tu sia qui a confutare con i dati reali le tue rosee previsioni.
Auguri!

kry
Scritto il 18 Dicembre 2014 at 16:28

trandafil@finanza,

Immagino che con un milione di persone che restano a casa cala anche la percentuale di disoccupazione.

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