BLACK FRIDAY FLOP! CROLLANO LE VENDITE IN AMERICA

Scritto il alle 12:00 da icebergfinanza

 

Per un’intero anno abbiamo ascoltato in religioso silenzio la litania di un’America, fabbrica delle illusioni dove volano occupazione e crescita economica, ma non si sa perchè la gente è insoddisfatta, delusa, amareggiata, la classe media disintegrata al punto tale di aver letteralmente voltato le spalle al vecchio mito di Obama, una speranza stracciata.

Poi all’improvviso mentre per un’intera settimana polli mangiavano tacchini e la benzina collassava per fare spazio alle tasche dei fortunati americani, la puntuale e terrificante verità figlia del tempo arriva…

Flop del Black Friday in Usa: vendite a -11%, anche quelle on line

NEW YORK – L’atteso boom delle vendite nel weekend di Thanksgiving e Black Friday non c’è stato. Gli americani hanno anzi speso meno dell’anno scorso.

Secondo una stima preliminare della National Retail Federation di cui riferisce il New York Times, tra negozi e web si considera un calo dell’11 per cento, ovvero 50,9 miliardi di dollari rispetto ai 57,4 miliardi dello scorso anno.

E questo anche se molti centri commerciali hanno aperto prima dello scorso anno al Thanksgiving Day e molte grandi catene hanno offerto grossi sconti, sia online come nei punti vendita.

Quella che non ha avuto invece un flop è stata la vendita delle armi. In un solo giorno ci sono state 144 mila richieste di autorizzazione all’acquisto di un’arma.

Che stiano preparando una rivoluzione?

Ieri su twitter ho scritto… ” Ci vuole coraggio per credere in un cambiamento, quando questo sistema ormai ha DEVASTATO il cervello della gente …

Come ha scritto un follower doppia tristezza se si pensa che questi si agitano per acquistare un televisore che friggerà ancor di più le loro fragili menti.

Nel frattempo in Italia, mentre si stabilisce il nuovo record di disoccupazione superando il 13 %, il Governo e Renzi, attaccano l’Istat diffondendo dati fasulli o meglio interpretazioni fasulle, …sai la disoccupazione sale, perchè c’è più fiducia nel mio governo e tutti corrono a cercare lavoro, ad iscriversi nelle liste di collocamento, perchè sai c’è speranza e quando tutti lo fanno si alza la disoccupazione!

Non che da noi vada meglio  SPECIAL REPORT / Perché i supermercati italiani vuoti terrorizzano l’Eurozona sia ben chiaro, probabilmente erano tutti dall’estetista della Moretti a farsi la ceretta.

Si chiama deflazione, lo so che non siete abituati a pronunciarla, ma sarà necessario adeguarsi, lo insegna la storia.

Suvvia non fate quella faccia il petrolio è calato di oltre il 30 %, questa mattina è giù del 14 % dalla riunione dell’OPEC, affrettatevi a fare il pieno, con lo sconto del 5 % se no a qualcuno viene in mente di stabilizzarlo aumentando le accise oppure nei prossimi anni con la clausola di salvaguardia…

NEL 2016 – l’Iva ordinaria (che oggi è del 22%, ossia per gran parte dei beni di consumo) passerà al 24%; – l’Iva agevolata (che oggi è al 10%) salirà al 12%.

NEL 2017– l’Iva ordinaria salirà dal 24% al al 25% – l’Iva agevolata sfiorerà il 13%.

NEL 2018 – l’Iva ordinaria arriverà dal 25% al 25,5%. – l’Iva agevolata resterà al 13%.

(ANSA) – ROMA, 30 NOV – “Sono convinto che questa legge di stabilità consentirà all’Italia di avviare quell’inversione di tendenza, in termini di crescita economica e occupazionale, attesa da anni e di affrontare il 2015 con una fiducia accresciuta”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, dopo il via libera della Camera alla manovra.

Per uno che non ne ha indovinata una negli ultimi tre anni è tutto un programma!

Sai che boom dell’inflazione, prima del default definitivo!

Per chi vuole contribuire liberamente al nostro viaggio cliccando qui sopra  è in arrivo l’analisi “Machiavelli 2015: esplosione deflattiva!” orizzonti e visioni per il 2015.  Il Tuo sostegno è fondamentale per il nostro lavoro…

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21 commenti Commenta
atomictonto
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 12:59

Veramente il calo del BF pare attribuibile agli scontri e alle numerose proteste messe in atto, proprio bloccando o rendendo difficile l’accesso ai centri commerciali, per il caso di Michael Brown a Ferguson che si sono verificate a New York (3 diverse azioni), Washington, Atlanta, Saint Louis, Los Angeles, San Diego e molti centri minori…ma comunque. 🙂

futre
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 13:26

atomictonto@finanza,
… e per le vendite on line che calano che spiegazione usano?

kry
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 13:27

Sembra che il freddo e il gelo abbiano ritardato le consegne rendendo inoltre inutilizzabili numerose centraline telefoniche e non dimentichiamoci dell’ultimo attacco informatico che ha letteralmente bloccato numerose linee internet. Che sfortunati questi americani, recupereranno di sicuro con il prossimo QE.

aorlansky60
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 13:43

c’è una cosa che mi fa rabbrividire quardando l’immagine con cui Andrea ha scelto di corredare il suo articolo :

1) cercate di immaginarvi il livello culturale della mid class americana (presumibilmente medio/basso)

2) associatelo a quell’immagine di ingordi consumatori che con la bava alla bocca si avventano presso le maggiori catene di distribuzione americane nei giorni propizi…

3) trasferite immagine e concetto a quelle 144.000 richieste giornaliere di rilascio nulla osta per acquisto arma da fuoco.

non serve aggiungere altro.

(beninteso, non sono affatto contrario ad uso e possesso di armi da fuoco nel canale civile, purchè la pratica sia responsabilizzata e soprattutto disciplinata a dovere; non mi sembra il caso degli states, a sentire le cronache e le cifre di morti ammazzati per armi da fuoco negli ultimi tempi, considerando che ad uccidere non è l’arma ma COLUI che vi sta dietro.)

aorlansky60
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 13:47

Chiarimento : Per “uso” di “armi da fuoco” intendevo esclusivamente pratica venatoria e pratica sportiva (poligono di tiro), non il tiro al bersaglio ad uso indiscriminato come sembra emergere negli USA.

aorlansky60
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 13:57

…questo piacerà sicuramente a Veleno 😉

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-11-30/il-paradosso-due-italie-ricchezza-privata-record-a-4mila-miliardi-e-debito-pubblico-massimi-171629.shtml?uuid=ABZXB3JC

…con una ricchezza privata simile, come possiamo non essere i migliori garantisti del ns poderoso deb pubbl (la cui cifra scompare di fronte a QUESTA) ???

buf
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 15:05

aorlansky60:
…questo piacerà sicuramente a Veleno

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-11-30/il-paradosso-due-italie-ricchezza-privata-record-a-4mila-miliardi-e-debito-pubblico-massimi-171629.shtml?uuid=ABZXB3JC

…con una ricchezza privata simile, come possiamo non essere i migliori garantisti del ns poderoso deb pubbl (la cui cifra scompare di fronte a QUESTA) ???

…se mettiamo in conto la ricchezza privata allora bisogna mettere in mezzo anche il debito privato.
Cosa facciamo, approfittiamo dei risparmi di chi è stato parsimonioso e facciamo l’occhiolino a chi ha sperperato tutti i soldi e si è indebitato?

veleno50
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 16:36

aorlansky60,

Come dice qualcuno la verità è figlia del tempo.ciao
buf@finanza,

nessuno vuole portarti via il panino ,c’è un però, se i miei bambini hanno fame ti chiedo di darmi 1/5 di panino, se rifiuti rischi che il panino te lo porto via tutto .ciao
atomictonto@finanza,

Un meno 10% di vendite non è poco, ma non è nemmeno una percentuale disastrosa, con l’avvicinarsi del Natale i conti sulle vendite si fanno a fine anno con le percentuali più esatte.Se poi Venerdi gli incedenti hanno causato un rallentamento nella percentuale delle vendite puoi avere ragione,anche se qualcuno ironizza simpaticamente. ciao
aorlansky60,

Sulla disoccupazione quando qualcuno scriveva che in America la gente non si presenta più a chiedere il lavoro perchè sfiduciata quindi la disoccupazione è maggiore di quello che vogliono far credere .In Italia il contrario c’è un aumento di richiesta di lavoro per la fiducia di questo governo dicono i governanti quindi si alza la disoccupazione. dove stà la verità ,forse in mezzo o no?ciao

icebergfinanza
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 17:43

atomictonto@finanza,

…per il calo delle vendite online che ci inventiamo si sono ghiacchiati i byte? 8)

giobbe8871
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 18:08

ciao Andrea,
icebergfinanza,

hai scritto un ANALISI ECCEZIONALE , complimenti.

specie quando dici :
La strategia migliore per i prossimi anni rispetto all’Europa è posizionarsi per far fronte alla cosiddetta “ giapponificazione” dell’Europa!

giobbe8871
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 18:09

anch’io guardo la Gallina italiana dalle uova d’oro ….
icebergfinanza,

giobbe8871
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 18:17

icebergfinanza,

nelle ultime settimane riflettevo appunto sul come COMPORTARSI , difronte ad una giapponificazione, sempre più simile a quello accaduto nella Grande Depressione …quando la Germania fu travolta dalle banche US che “urlavano” di rientrare dai prestiti facilmente elargiti negli anni prima.

…e la perfida zia Albione che volle adottare una DEFLAZIONE in Europa “chiedendo solidarietà” all’Italia, con la Lira Quota 90 ( correva l’anno 1926-1936 con Mussolini)

quesalid
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 18:45

…anche lato investimenti la prospettiva è quella che è…..

US private investment spending is usually ~15% of US GDP or $2.8trn now. This investment consists of $1.6trn spent annually on equipment and software, $700bn on non-residential construction and a bit over $500bn on residential. Equipment and software is 35% technology and communications, 25-30% is industrial equipment for energy, utilities and agriculture, 15% is transportation equipment, with remaining 20-25% related to other industries or intangibles. Non-residential construction is 20% oil and gas producing structures and 30% is energy related in total. We estimate global investment spending is 20% of S&P EPS or 12% from US. The Energy sector is responsible for a third of S&P 500 capex. 35% of S&P EPS from investment and commodity spend, 15-20% US

http://www.zerohedge.com/news/2014-11-30/imploding-energy-sector-responsible-third-sp-500-capex

mirrortrader
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 18:48

veleno hai i paraocchi grande come ua casa?

madmax
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 20:46

Differenza tra fiducia e rassegnazione!
Faccio un discorso staccato da ogni logica economica, perche’ se voglia o che l’uomo e non l’economia sia il perno di tutto occorre che qualche volta ci fermiamo a riflettere sull’uomo.
Credo che noi siamo sempre divisi tra amore per l’ordine e desiderio di caos per cui allo stesso modo pendoliamo tra fiducia e rassegnazione. Parto dalla seconda la rassegnazione che ci fa abbassare la testa e dire che nulla potra’ mai cambiare, che l’ordine delle cose e’ fisso e noi non contiamo nulla ma il secondo e piu importante sentimento e’ quello della fiducia.
Senza fiducia, ovvero la speranza del futuro non si va avanti, ma la fiducia intesa come capacita’ di affrontare e risolvere i problemi ed e co che allora punto sempre sull’uomo che nonostante tutto va avanti e ci prova a giocarsi il futuro. Cosa voglio dire? Che possiamo stare qua a compiacerci che i dati sono negativi, pessimi o peggiori ma questo non risolvera’ la situazione! Per cui anche nei momenti piu’ bui non perdo mai la speranza e la fiducia, dopo la notte arriva sempre l’alba come diceva il Comandante Bulow 🙂

kry
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 21:18

veleno50@finanza,

Ciao Veleno per quel che vale 2 commenti Danilocarno e Nuke The Whales …… http://www.rischiocalcolato.it/2014/12/se-va-tutto-bene-usa-perche-il-black-friday-e-stato-un-flop.html

dorf001
Scritto il 1 Dicembre 2014 at 23:48

kry@finanza,

hei kry intendi questo?

Nuke The Whales

Tira una brutta aria, e non solo negli States.
Vi dico come funziona in Russia, nel settore delle armi.
Senza un permesso speciale, rilasciato davvero a pochissimi, nessuno può comprare una pistola o un arma a canna corta, anche le guardie giurate girano con il Kala.
Per comprare legalmente una carabina occorre avere il porto d’armi da tot anni, prima si può comprare un fucile a canna liscia con caricatore massimo da 5 colpi.
In ogni caso i caricatori non possono avere una capienza massima di dieci colpi.
Malgrado questo il tasso di omicidi in Russia, soprattutto nelle periferie e nelle zone vicino ai paesi baltici non ha niente d invidiare agli States.
Diciamo che, con meno pistole in giro i delinquentelli si ammazzano a coltellate o a fucilate.
Negli Usa si respira comunque aria da “fine impero” e i dati della statistiche soffrono dell’effetto “Trilussa”.
Girano meno soldi, i lavoratori ricevono stipendi mediamente più bassi e il PIL sale.
Alla fine la gente si stufa di sentirsi raccontare balle, anche da loro.

ehh mi sembra azzeccato. specie l’ultima riga.

la gente si stufa a farsi raccontar balle.

mentre qui in italia si gode ancora a farsi raccontar balle.

mi hai capito vero? solo il popolo più stupido del mondo, può cascarci.

italia docet.

preghiamo fratelli.

madmax
Scritto il 2 Dicembre 2014 at 07:23

Visto che si parla di omicidi oggi in Italia gli omicidi sono ai minimi da tanti anni, nonostante la percezione diversa ci si ammazza piu’ in Uk e tanti altri paesi EU, rallegriamoci di questo 🙂

Tratto da il Post-Dicembre 2013
L’Italia può dire addio a un altro suo record, ma stavolta c’è da rallegrarsi: nel 2013 il nostro Paese registra il tasso di omicidi più basso degli ultimi 150 anni. Per le strade di casa nostra non si spara più come una volta: oggi l’Italia ha meno morti ammazzati di Gran Bretagna, Francia, Danimarca e Belgio. A uccidere di meno sono gli immigrati e gli uomini della criminalità organizzata. «Se guardiamo agli oltre 1.770 omicidi del 1990 – spiega il sociologo Marzio Barbagli, che sta conducendo una ricerca sulla criminalità con dati inediti – ci accorgiamo che è in corso una rivoluzione straordinaria». In effetti gli omicidi nel 2012 sono stati 528 e quest’anno saranno ancora meno.

kry
Scritto il 2 Dicembre 2014 at 09:16

dorf001@finanza,

Che trova conferma in quello di danilocarno che arriva direttamente dagli USA.

aorlansky60
Scritto il 2 Dicembre 2014 at 09:19

Andrea MAZZALAI ha scritto :

“Ci vuole coraggio per credere in un cambiamento, quando questo sistema ormai ha DEVASTATO il cervello della gente…”

… … … … …

è proprio questo il punto, Capitano. Oltre ad essere un autorevole riferimento in fatto di temi economici, sei un attento osservatore della realtà circostante. Ed i tuoi occhi ti hanno detto chiaramente la conclusione che hai scritto, davvero triste ma tan’tè.

Io non so quanto tempo dovrà ancora passare prima di assistere ad una sorta di rinascenza; probabilmente devono ancora accadere fatti più cruenti di quanto le cronache ci raccontano al momento.

Cerchiamo di essere comunque ottimisti come consiglia Madmax, ma soprattutto vigili. Ripeto : vigili.

kry
Scritto il 2 Dicembre 2014 at 09:34

aorlansky60,

“Siate vigilanti dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”. — MATT. 25:13.

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