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MACHIAVELLI 2015: ESPLOSIONE DEFLATTIVA

Scritto il alle 08:00 da icebergfinanza

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Il buon Machiavelli amava scrivere che…

” E’ non mi è incognito come molti hanno avuto et hanno opinione che le cose del mondo sieno in modo governate dalla fortuna e da Dio, che li uomini con la prudenzia loro non possino correggerle, anzi non vi abbino remedio alcuno; e per questo, potrebbono iudicare che non fussi da insudare molto nelle cose, ma lasciarsi governare alla sorte. ” 

(…) Nondimanco, perché el nostro libero arbitrio non sia spento, iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l’altra metà, o presso, a noi.

Per Machiavelli non era la sorte o la fortuna a regolare il destino degli uomini, ma il mistero e la forza di tutto ciò che sfugge alla loro comprensione e consapevolezza, una forza che solo il coraggio e la virtù possono limitare.

Se si guarda a quanto sta accadendo a Genova, al territorio italiano ma non solo, si potrebbe dire che la fortuna o la sorte centrino ben poco con la virtù dell’uomo, un uomo incapace di ascoltare la storia, i bisogni del territorio, incapace di operare per il bene comune, capace di svendere la sua virtù per un momento di gloria o un pugno di euro.

Come riporta Wikipedia … il termine virtù in Machiavelli cambia significato: la virtù è l’insieme di competenze che servono al principe per relazionarsi con la fortuna, cioè gli eventi esterni.

La virtù è quindi un insieme di energia e intelligenza, il principe deve essere intelligente ma anche efficace ed energico.

La virtù del singolo e la fortuna si implicano a vicenda.

Molti avvenimenti nelle ultime settimane stanno cambiando le prospettive all’orizzonte, un’esplosione deflattiva è insita negli ultimi avvenimenti, come decisive saranno le prossime settimane.

Nulla cambia nella nostra visione di fondo, la rotta è ben salda, venti e correnti ci portano nella stessa direzione.

Abbiamo deciso di prenderci ancora un paio di settimane di tempo per elaborare meglio alcune dinamiche in atto, anticipando all’inizio di dicembre le nostri visioni per il prossimo anno, certi che nulla è governato solo dalla fortuna…

e che li uomini  con la prudenzia loro possino correggerle, anzi vi abbino remedio; e per questo, potrebbono iudicare che fussi da insudare molto nelle cose…ovvero governare la sorte.

Grazie ancora a tutti coloro che hanno contribuito a questo fantastico viaggio.

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5 commenti Commenta
dorf001
Scritto il 16 Novembre 2014 at 18:33

per il CAPITANO.

“Non credete a ciò che avete udito;
non credete alle tradizioni solo perchè sono
state tramandate da generazioni;
non credete in qualcosa solo perchè
ne è corsa voce o molti ne hanno parlato;
non credete semplicemente perchè vi viene citata
un’affermazione scritta di un qualche antico saggio;
non credete nelle congetture;
non credete in ciò che considerate vero
perchè vi ci siete attaccati per abitudine.
Non credete semplicemente all’autorità
dei vostri maestri e degli anziani.
Dopo osservazione e analisi, quando la verità
che avete trovato si accorda con la ragione
e contribuisce al bene ed al miglioramento di ognuno,
allora accettatela, praticatela e vivetela secondo essa”.

BUDDHA

2500 anni fà

d
Scritto il 16 Novembre 2014 at 18:41

Global currency reset underway… still not, but coming soon…
Prima dello tsunami l’oceano si ritira. Guai ai curiosi che raccolgono conchiglie.

madmax
Scritto il 16 Novembre 2014 at 20:42

Non è la coscienza che determina la vita, ma la vita che determina la coscienza.
K.M.

madmax
Scritto il 16 Novembre 2014 at 20:46

Nelle crisi commerciali viene regolarmente distrutta una gran parte non solo dei prodotti già ottenuti, ma anche delle forze produttive che erano già state create. Nelle crisi scoppia un’epidemia sociale che in ogni altra epoca sarebbe apparsa un controsenso: l’epidemia della sovrapproduzione. La società si trova improvvisamente ricacciata in uno stato di momentanea barbarie; una carestia, una guerra generale di sterminio sembrano averle tolto tutti i mezzi di sussistenza; l’industria, il commercio sembrano annientati, e perché? Perché la società possiede troppa civiltà, troppi mezzi di sussistenza, troppa industria, troppo commercio.
Scritto del 1848

aorlansky60
Scritto il 17 Novembre 2014 at 10:34

“Se si guarda a quanto sta accadendo a Genova, al territorio italiano ma non solo, si potrebbe dire che la fortuna o la sorte centrino ben poco con la virtù dell’uomo, un uomo incapace di ascoltare la storia, i bisogni del territorio, incapace di operare per il bene comune, capace di svendere la sua virtù per un momento di gloria o un pugno di euro”.

… … … …

È inutile che la (molta) gente di Genova e di altre realtà -come per es. Milano- del ns territorio recentemente colpite da noti episodi di maltempo se la prendano con le istituzioni attuali, perchè le vere origini delle responsabilità di questi disastri partono da molto lontano indietro nel tempo, almeno dagli anni 60 quando assurdi e folli piani regolatori locali concessero di costruire e cementificare coprendo il letto naturale dove scorrono molti dei torrenti ai quali si dà la colpa -insieme alla pioggia- delle alluvioni di questi giorni; è pur vero che la quantità d’acqua piovuta recentemente in Liguria è paurosa e completamente fuori norma, i dati dicono che nelle ultime 4 sett.ne sono piovuti 800mm di pioggia, quando la media annuale statistica di quel territorio si aggira sui 1000mm e questo rende bene l’idea della eccezionalità del caso, però è anche vero che quando una comunità è stolta al punto da perdere completamente la saggezza e permette di costruire dove non si deve, vale a dire letteralmente sopra un torrente (a Genova più di uno) che è da millenni che si è scavato quel letto, allora poi si devono accettare anche le logiche conseguenze, come quelle sotto gli occhi di tutti: il torrente ingrossato deve defluire in qualche modo, facendosi beffe delle fragili opere dell’uomo. In natura non esiste forza più dirompente di milioni di metri cubi di acqua che spingono contemporaneamente nello stesso punto e nello stesso momento, questo l’uomo dovrebbe già averlo imparato da un pezzo!… eppure, tutte le volte, specialmente in italia siamo sempre periodicamente a parlare di questi disastri…

Recentemente ho udito il punto di vista in merito di uno dei pochi uomini saggi che ancora si aggirano e fanno udire la propria voce, vale a dire PIETRO CORONA, che nel caso di Genova ha detto molto chiaramente che l’unica soluzione logica è quella di abbattere tutte le case costruite sopra i torrenti, ridando così il letto naturale a questi, e spostare da un altra parte più sicura tutta quella gente a cui è stato concesso di vivere letteralmente “sopra l’acqua”.

Tutte le altre soluzioni sono compromessi che metteranno sempre in pericolo la vita delle persone, e ci ritroveremo magari in futuro ancora qui come altrove a dibattere delle responsabilità da dare alla “troppa pioggia”, alla Natura “cattiva e assassina” o al “cattivo e infido” torrente di turno, tutti quanti dimenticandosi ipocritamente dove sono le vere colpe.

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