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DEUTSCHE BANK STRESS TEST: MIRACOLO A BERLINO!

Scritto il alle 14:00 da icebergfinanza

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Come volevasi dimostrare, lasciando da parte la deflazione, in Germania, Francia ed Inghilterra, le banche con la maggiore esposizione in termini assoluti ai paesi periferici, hanno praticamente passato quasi tutte gli stress test del Paese delle Meraviglie.

Ovviamente su 25 ben 9 sono italiane e qui mi fermo per solidarietà a tutti gli azionisti del Monte dei Fessi di Siena che per l’ennesima volta saranno costretti a mettere mano al portafoglio per sostenere una banca distrutta dalla politica e dall’avidità di quattro esaltati, ovviamente senza che nessuno se ne accorgesse in sede di vigilanza!

Ma torniamo a noi!

Dalla valutazione delle attività di bilancio (Aqr, asset quality review), e dagli stress test, condotti assieme all’autorità europea Eba, sulla base dei dati di bilancio al 31 dicembre 2013, è emerso che a livello europeo sono le 25 banche bocciate, con una carenza di capitale di 25 miliardi. Come si legge in una nota, «12 di queste 25 banche hanno già coperto questo “shortfall” con aumenti di capitale per un totale di 15 miliardi nel 2014».Bce, bocciate 25 banche in Europa

Bene alcuni giorni fa su Bloomberg

Testing Europe’s Stress Tests – Bloomberg View

Shortfall ovvero carenza di capitale, ma quale sarebbe questa carenza di capitale secondo Bloomberg…

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Quindi tutti vedono ciò che la BCE non vede.

Research by economists at Switzerland’s Center for Risk Management at Lausanne offers an indication. By simulating the way the market value of banks’ equity tends to behave in times of stress, they estimate how much capital banks would need to raise in a severe crisis.

The answer, as of Oct. 17, for just 37 of the roughly 130 banks included in the ECB’s exercise: 487 billion euros ($616 billion). Deutsche Bank, three big French banks and ING Groep NV of the Netherlands are among those with the largest estimated shortfalls.

Ovviamente è pieno di banche italiane!

Ieri mi sono commosso, per la prima volta in quattro anni non mi sono sentito più solo…

Il paradosso delle banche tedesche: hanno più derivati che crediti…

 

Basta quindi avere come nel caso di Deutsche solo 47 miliardi di capitale per superare i requisiti di forza patrimoniale. Con un rapporto tra capitale e attivo totale di solo il 3% Deutsche appare una banca più che solida. Ma solo perché oltre 1.200 miliardi di attività di bilancio sono di fatto escluse dal computo per determinare quanto capitale occorre per superare i test della Bce. Il quadro di Deutsche Bank è esemplificativo dell’intero sistema bancario tedesco.

L’altro big la Commerzbank, ha attivo a rischio per poco più di 200 miliardi, ma ha un bilancio doppio pari a 561 miliardi. E anche qui con solo 20 miliardi di capitale, la seconda banca tedesca appare più solida di banche del Sud Europa. Come se azioni, bond, derivati siano esenti dal rischio di perdite e quindi di erosione di capitale.
Una delle Landesbank considerate più in bilico dagli analisti prima degli stress test, la Hsh Nordbank ha capitale per soli 3,8 miliardi che bastano a farle superare il test, perché parametrati su un attivo a rischio (Rwa) di 38 miliardi. Peccato che l’intero bilancio della banca sia di ben 110 miliardi.

Di fatto ciò che rende più solide le banche germaniche è la loro bassa esposizione al credito, non certo l’abbondanza di capitale che anzi è tenuto ai livelli minimi indispensabili. Quel che lascia perplessi è che le attività di trading finanziario siano di fatto considerate meno pericolose. Finché i mercati salgono nessun problema per i bilanci di banche come le tedesche imbottite di Bund, azioni, titoli strutturati.

Ma i mercati non possono salire sempre. Siamo poi così sicuri che banche più propense alla speculazione finanziaria che al credito all’economia reale non siano anch’esse una minaccia sistemica?

Qui la sintesi di una giornata di ordinaria follia da Paese delle meraviglie, la deflazione non esiste e il bilancio di Deutsche Bank e Commerznbank sono solo fantasmi creati dall’immaginazione.

Per il resto ci penseremo noi insieme a Machiavelli a fare luce in mezzo al sistema bancario ombra europeo.

Buona fortuna, ne abbiamo estremo bisogno!

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13 commenti Commenta
veleno50
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 17:37

La bce si prepara ad assumere nuovi compiti in materia di vigilanza bancaria MECCANISMO DI VIGILANZA UNICO(MVU).Le principali finalità dell’MVU consistono nel salvaguardare la sicurezza e la solidità del sistema bancario europeo nonchè nell’accrescere l’integrazione e la stabilità finanziaria in europa. la bce sarà preposta ad assicurare il funzionamento efficace e coerente dell’MVU,in cooperazione con le AUTORITà NAZIONALI COMPETENTI dei paesi partecipanti dell’UE.Chi parteciperà? i paesi dell’area euro aderiscono automaticamente.Quali soggetti saranno sottoposti a vigilanza? la BCE sottoporrà a vigilanza diretta le banche considerate enti creditizi significativi.Dai primi di novembre 2014 sarà tutto operativo, io domando cosa sono serviti gli stress test se dal primo di novembre entra in campo MVU che ha lo stesso compito di verificare la solidità delle banche europee con dati ancora più aggiornati e come dice lei, deflazione ,ribasso del pil , aumento dei crediti inesegibili,etc. bye

stanziale
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 18:13

Mi scuso con il buon Fumagalli, ieri l’ho trattato un po’ sopra le righe. Pero’ confermo il mio pensiero, detto a caldo. Una enorme presa in giro, le banche greche portoghesi e spagnole (nonche’ ovviamente le fallite tedesche) meglio delle nostre….quando mai, chi puo’ crederci? Come avevamo ben capito prima, ci avrebbero fregato, in un modo o nell’altro. E’ andata nel modo piu’ classico, con 9 banche su 25 e mps la peggiore di tutte(sempre secondo l’ente privato, MOLTO privato, guidato dall’ineffabile Drago Mario), gli spread di mps, banche societa’ industriali italiane e stato italiano resteranno alti, e potranno continuare a depredare questo popolo di cornuti e contenti. Ci sarebbe pero’ un piccolo particolare che non quadra molto, se le nostre sono le peggiori perche’ lo stato italiano ha versato (almeno) 60 miliardi per salvare le banche degli altri? sarebbe un bella domanda, ed una bella vertenza da intraprendere , da una qualche associazione consumatori, qualora ce ne fosse una, un attimino indipendente (ma non credo proprio, purtroppo)….eh si, una bella causa di risarcimento chiesto agli amministratori italiani che hanno firmato questi bei trattati che ci hanno fatto versare 60 miliardi, senza i quali lo scenario futuro italiano ipotizzato dalla bce sarebbe stato molto migliore…..infatti con 60 miliardi avremmo molti meno disoccupati, piu’ entrate per lo stato, le banche meno sofferenti, non ci sarebbe stata tutta questa recessione ed i rating sarebbero stati migliori…doppia, che dico, tripla presa per il culo….mps penalizzato perche’ ha in pancia i btp italiani, l’italia penalizzata e prevista in ulteriore recessione perche’ ha dato 60 miliardi agli altri invece di pensare a se stessa, il tutto praticamente certificato dalla bce….
allora, cari italiani, che facciamo, dopo tutto questo: continuiamo a versare 2 miliardi al mese al fondo salva banche degli altri?

dfumagalli
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 19:37

stanziale@finanza:
Mi scuso con il buon Fumagalli, ieri l’ho trattato un po’ sopra le righe. Pero’ confermo il mio pensiero, detto a caldo. Una enorme presa in giro, le banche greche portoghesi e spagnole

Il tuo pensiero non si applicava a me, né ieri né oggi.

Io non vivo più in Italia (e ne sono contento), per cui la coda a pagare le nazionalizzazioni, i bond e quant’altro io non la farò mai.
Anzi, vivo in un Paese che è stato abbastanza furbo da farsi pagare dall’Italia decine di miliardi per rimettersi in quadro. Il tutto nel rispetto cristallino delle normative europee.

Che colpa ne abbiamo noi, se voi in Italia non riuscite nemmeno a chiedere i soldi come fanno tutti gli altri? Mentre Big Jim di plastica andava a battere il naso per un “zero virgola” di sconto, qui si sono presi 125 miliardi su due piedi, senza problemi.

E ora, ti consegno il cappellino dove mettere dentro metà rabbia impotente e metà soldi per andare a pagare l’ennesima stravaganza che si inventeranno per salvare il sedere alle banche italiane… e non solo.

dante5
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 20:22

veleno50@finanza,

Ciao Veleno, ieri ho risposto alla tua replica di sabato nello stesso post. Hai letto la mia risposta? Se non lo hai fatto ti prego di farlo perché ci tengo. In particolare ti spiego che il termine “vecchiaccio” non era offensivo e se mi hai male interpretato me ne scuso. Bye

stanziale
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 20:27

dfumagalli@finanza,

dfumagalli@finanza,

dfumagalli@finanza,

ok, mi prendo il cappellino…in effetti non ho nulla da aggiungere, almeno sono cornuto(meta’ soldi) ma non contento (meta’ rabbia impotente)…vediamo quanto durera’ ancora il truffone che hanno messo in piedi, si spera duri ancora per poco e di migliorare poi, almeno lo speriamo noi in italia, quelli consapevoli (ancora troppo pochi). Sto’ girando ad amici il grafico di bloomberg sulle banche riportato nel post del capitano.

veleno50
Scritto il 27 Ottobre 2014 at 22:23

dante5@finanza,

Dante senza rancore alla prossima. buona notte.

aorlansky60
Scritto il 28 Ottobre 2014 at 08:15

@Stanziale :

ti avevo risposto ieri sul thread precedente a questo, e ancora una volta non posso che essere d’accordo circa quanto fai osservare :

“se le nostre sono le peggiori perche’ lo stato italiano ha versato (almeno) 60 miliardi per salvare le banche degli altri? ”

aggiungo che di quel pesante contributo richiesto -Italia è al 17%, se non ricordo male, per quote BCE- a noi non è ritornato praticamente nulla, come hai successivamente fatto osservare tu stesso “con 60 miliardi avremmo molti meno disoccupati, piu’ entrate per lo stato, le banche meno sofferenti…”

piuttosto, vorrei spostare il target dove il grafico posto dal Capitano parla inequivocabilmente (così come attendibile è la fonte di provenienza, Center for Risk Management Lausanne):

qui siamo tutti a parlare e a ricordare che, si, la Germania è quella che più ha preteso come contributi per tappare le falle delle proprie banche, però è la Francia a far più paura ed infatti il grafico “by country” parla chiaro, così come parla chiaro il fatto che i 3 suoi principali istituti sono in cima del grafico “by istitutes”… e la Francia in questo momento è il gigante scricchiolante dell’unione europea, messa assai peggio della Germania…

kry
Scritto il 28 Ottobre 2014 at 10:15

aorlansky60,

A Berlino fanno miracoli come a Parigi. Miracoli supportati da montagne di menzogne quanto di debiti. Il debito francese dal 2011 sta aumentando in proporzione più del nostro. Leviamo i 60 mld e teniamo conto che noi paghiamo annualmente 30 mld anno d’interesse più di loro ( solo perchè siamo meno credibili ) e se noi stiamo piangendo altri ci raggiungeranno e immagino in maniera più drammatica. Tutti i nodi vengono al pettine …. solo che al momento siamo gli unici che si fanno pettinare e nemmeno con il nostro pettine.

glare
Scritto il 28 Ottobre 2014 at 11:06

E’ chiaramente una scalata al sistema bancario comprendendo pure le piccole cooperative; possibile che nessuno dica le cose come stanno.
Sono ormai molto più che disgustato, mi chiedo se i servizi segreti italiani sono alla conoscenza di ciò, mi chiedo se i più alti generali stiano capendo cosa sta accadendo giorno dopo giorno.
Un paese in cui la rete elettrica è in mano ai cinesi, il sistema manifatturiero in gran parte in mano ai cinesi, slavi e arabi, il sistema industriale dalle auto alla farmaceutica in mano agli americani e inglesi ..da oggi anche le nostre banche diventeranno di terzi..

Volete organizzarvi per una minima resistenza, un conto è essere una colonia o un protettorato, un conto è essere smembrati.

aorlansky60
Scritto il 28 Ottobre 2014 at 11:24

@ Kry :

nulla da ribattere -anzi ineccepibile proprio- quanto hai appena scritto; rimane il dubbio di dove si andrà a parare, perchè altri due anni (2015 e 2016) allo stesso livello del 2012-2014 e non so quanto potrà ancora essere la tenuta dell’intero sistema.

Resta tutto da vedere quanto sarà la pazienza e il livello di sopportazione di 60 milioni di cittadini italiani e di altrettanti francesi, se l’economia reale non migliora. Ma mentre gli italiani sembrano più autolesionisti nell’accettare regole dettateci da altri, non posso dire la stessa cosa dei francesi che quando s’ink… lo fanno per davvero tutti quanti uniti (come prova la Storia); l’ho scritto spesso ultimamente qui, la Francia potrebbe rivelarsi l’anello di rottura della catena : se la sua popolazione rimarrà esasperata nei prossimi due anni in conseguenza del regime di austerità impostole dai tedeschi, nel 2017 ci sono le presidenziali francesi con il Front Nationale che scalpita; e conosciamo bene la critica situazione economica francese, con il rapp def/pil al 4,4% (per non parlare di un deb pubbl che ha recentemente sfondato quota 2 bilioni di €) tale da non prevedere ampi margini di manovra se non quello di sbottare verso chi detta le regole, come recentemente accaduto…

A proposito, c’è da rimanere sempre più dubbiosi anche sulle regole su cui si basa la cosiddetta unione europea : se il gioco (sporco) per fare apparire meno problematiche le proprie pecche -Germania e Francia, vedi ultimo “stress test” bancari- è quello di puntare i riflettori verso paesi -Italia e Spagna- che comunque da pecche non sono esenti, il tutto non mi dice affatto bene.
Un unione che palesa malesseri e sotterfugi tali non ha molto futuro.

Mi sa che potremmo essere testimoni viventi, da qui a due-tre-quattro anni (se le cose non migliorano) di un turning point storico micidiale a livello europeo come non se ne vedeva da un sacco di tempo. Spero di essere smentito in questo, perchè di solito questi cambiamenti non avvengono affatto senza disordini.

kry
Scritto il 28 Ottobre 2014 at 11:44

aorlansky60,

E stiamo parlando solo dell’aspetto della finanza. Quando busserà alla porta la problematica energetica tra due tre anni ….. dovremo guardare a come sopravvivere.

veleno50
Scritto il 28 Ottobre 2014 at 11:59

aorlansky60,

Non capisco questa insistenza sul nulla ,non contano un c…o questi stress test.tra una settimana entra in campo un’altra squadra di controllo.è come aver fatto un processo a Forum e poi doverlo fare bye con un vero tribunale.

aorlansky60
Scritto il 28 Ottobre 2014 at 12:26

@Veleno :

insistenza? quale insistenza???… e chi se ne frega degli stress test???!!! (scusa il lessico, non è rivolto a te Veleno) .

il mio discorso verteva esclusivamente sui grafici che Andrea Mazzalai ha postato in questo thread, che parlano da soli,
almeno per chi ha occhi per leggere e non interessi da nascondere (questo rivolto a tedeschi e francesi…) .

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