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LA SCOZIA E L’UOMO NERO!

Scritto il alle 07:34 da icebergfinanza

 

La Scozia insieme all’Irlanda occupano un posto indimenticabile nei miei ricordi e in quelli che amano la natura selvaggia e il fascino della storia. Non ho affrontato l’argomento dell’indipendenza in quanto sono certo che non accadrà, in fondo basta manipolare qualche dato e la Scozia continuerà comunque la sua storia all’interno dell’Unione.

Abbiamo visto che grazie alla finanza e ai media non c’è alternativa, il disastro è dietro l’angolo ovunque che si tratti della Grecia o della Scozia, la finanza ormai controlla tutto e la politica è solo pura illusione…

Scozia, la grande paura delle banche d’affari. “Disastro

MILANO – Hanno ben pochi dubbi gli analisti delle grandi banche d’affari sullo scenario che potrebbe risultare nel caso di una vittoria degli “indipendentisti”. E non soltanto perché la Scozia si terrebbe i proventi fiscali dall’estrazione delle ingenti risorse petrolifere del mare del Nord. Ma anche per il clima di sfiducia che si verrebbe a creare sulla sterlina e sui titoli di stato britannici.

 Ma è tutta la comunità finanziaria a sostenere le tesi contrarie degli indipendentisti secondo cui grazie ai proventi del petrolio, la Scozia potrebbe ridistribuire ricchezza in modo più equo.

Più drastico il giudizio di Goldman Sachs che parla di “conseguenze disastrose per l’Economia”. (…)

Secondo un report di Credit Suisse, la Scozia piomberebbe in una profonda recessione. Non solo ci sarebbe un elevato rischio di fuga di capitali (gli istituti di credito scozzesi che hanno asset per 12 volte il Pil del paese), costringendo la Bank of England ad intervenire. E sempre secondo Credit Suisse, non è detto che i proventi del petrolio rimarrebbero tutti al governo scozzese: potrebbe potenzialmente esserci una disputa legale sulla proprietà delle riserve dell’oro nero del mare del Nord.

E via dicendo, l’uomo nero è ovunque, solo con noi avrai uno Stato sociale equo, ovvero quello che vogliamo noi, quello PRIVATO!

Sorry ma questa è la triste realtà, come diceva il buon Wallace ...Siete così presi nel dividervi gli avanzi della tavola del re che avete dimenticato il diritto che Dio ci ha dato a qualcosa di più grande!  

Di più grande e più equo di questo sistema!

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17 commenti Commenta
dfumagalli
Scritto il 18 Settembre 2014 at 08:36

Mamma mia come fai sempre a trovare e dire la verità?

reragno
Scritto il 18 Settembre 2014 at 08:42

Condivido al 100% quello che ha scritto Andrea.

Apro un dibattito e vorre sentire la vostra opionione:
Ddato per assodato che il potere è in mano alle lobbies finanziarie massoniche e che la politica le fa da contorno, come può la popolazione di ogni paese, dell’Europa o più in generale del mondo ribellarsi al nuovo ordine costituito?

gnutim
Scritto il 18 Settembre 2014 at 09:06

reragno@finanzaonline,

è triste dirlo ma penso sia proprio lo smembramento, dato che l’unione ultimamente non ha portato a nulla. L’unione di solito fa la forza. Ma l’unione che esiste oggi è solo una mera delega a qualcun’altro di gestire ciò che non vogliamo gestire, ovvero il bene comune.

Poi però ci lamentiamo della cosa comune.

Quindi ci sono due possiiblità:

1) provare a staccarsi dagli altri e provare a gestire tutto in casa, ma con un sistema così globalizzato direi che è parecchio dura, il ritorno alla calende è un nonsense

2) Più auspicabile è tornare tutti in piazza e restare immobili e in silenzio fino a quando il sistema non crolla. Sembrerà una cavolata, ma è una guerra non violenta e silenziosa che distrugge il nemico tanto quanto le armi.

Il problema è svegliare i nostri soldati che dormono sonni profondi

veleno50
Scritto il 18 Settembre 2014 at 09:16

Deciderà il popolo scozzese in libertà e le conseguenze catastrofiche che dicono le banche d’affari citate valgono una pippa in confronto all’orgoglio dell’indipindenza.sono un po più di 5 milioni la Lombardia a più di 9 milioni di abitanti quindi non esageriamo con la catastrofe finanziaria.finalmente un problema anche per gli inglesi.bay

giulio0808
Scritto il 18 Settembre 2014 at 09:16

dfumagalli@finanza,

Per trovarla bisogna studiare e documentarsi tanto, come fa Andrea, per dirla ci vuole il coraggio, come lo ha sempre avuto Andrea

gnutim
Scritto il 18 Settembre 2014 at 09:22

http://sentinelleinpiedi.it/

reragno
Scritto il 18 Settembre 2014 at 09:28

gnutim@finanza,

Da approfondire. Stasera a casa lo guardo con calma.
Grazie.

icebergfinanza
Scritto il 18 Settembre 2014 at 09:39

Sento spesso dire bisogna muoversi bisogna fare questo o quello ma incominciare dal proprio ambiente avere il coraggio di andare controcorrente cambiando atteggiamento e mentalità no vero? Molti di coloro che passano e leggono non fanno neanche la fatica di clikkare un tasto per condividere figurarsi intraprendere un’iniziativa nel proprio ambiente o offrire la propria competenza nel sociale. Dispiace dirlo ma è così ma non per molti per fortuna che quotidianamente si danno da fare per cambiare il sistema in silenzio. Io in loro credo ed è per questo che nonostante tutto credo ancora nell’uomo.

cellula labile
Scritto il 18 Settembre 2014 at 10:48

Carissimo Andrea aggiungi il fascino di Sean Connery , la cornamusa, il mostro di Loch Ness, il Kilt e per i più giovani il castello di Harry Potter e il quadro è completo.
Buona giornata a tutti.
anna

laverita
Scritto il 18 Settembre 2014 at 11:31

DA POST ITALIA BOMBA NUCLEARE…
“Spero solo di trovare il tempo e un editore importante per raccontare la più colossale frode della storia in un nuovo libro, il resto è storia quotidiana.”
PROPOSTA GIA’ FATTA IN PASSATO:
1) per favorire il supporto necessario alla pubblicaizone chi ha interesse da una pre-adesione impegnandosi a versare ad es. 10 euro (o al prezzo presunto di vendita)
2) se si raggiunge un numero ritenuto da Andrea sufficiente si procede al versamento della somma garantendo così la casa editrice
3) Chi ha versato riceverà in regalo il libro garantendo così un numero minimo di copie.
Non mi sembra una cosa difficile

reragno
Scritto il 18 Settembre 2014 at 12:10

laverita@finanza,

Personalmente sottoscrivo la proposta e mi impegno ad acquistarne 5 copie.

icebergfinanza
Scritto il 18 Settembre 2014 at 12:44

Pochi di Voi quasi nessuno l’ha notato ma su questo
sito su questo blog non appare nessuna pubblicità un sacrificio non indifferente! Dedicato agli idioti che ogni tanto passano di qui e intravvedono la grande truffa!

stanziale
Scritto il 18 Settembre 2014 at 13:29

reragno@finanzaonline,

Anch’io(reragno)…per quanto riguarda lo smembramento del post di Gnutim, ricollegandosi anche al picco delle risorse prossimo, ed alle comunita’ medio.piccole gia’ riecheggiate da Andrea, forse forse il ritorno al passato sarebbe la cosa piu’ proficua, al tempo dei comuni…infatti quando c’era la grande venezia, gli stati italiani avvano il reddito procapite piu’ alto nel mondo…ora al nwo gli torna facilisssimo comandare a bruxelles, e se un capo di governo si ribella fanno un bel golpe, e se continua un bell’attacco di aria o terra….li vorrei vedere a bombardare uno per uno vari comuni, che si ribellano a giorni alterni, imporgli il ttip….gli rimarrebbe molto piu’ difficile, ecco perche’ hanno voluto l’eurss…

dante5
Scritto il 18 Settembre 2014 at 19:17

Della Scozia scriverò domattina a risultati ormai noti, anche se tutto sommato le minacce mafiose della finanza internazionale credo abbiano già fatto il dirty job, insieme alle promesse caramellose dei tre gnomi giunti espressamente da Londra per promettere quello che gli scozzesi hanno da sempre, ossia il mare ed i monti,, solo che ora hanno capito di avere anche tanto petrolio, e questo li ha resi più audaci (“brave”) che in passato. Ok, alla fine un politico anglosassone è costretto se non vuole perdere la faccia (e di conseguenza lo scranno) a mantenere le promesse esplicite, così Cameron o Milliband (certo non Clegg), chiunque vinca le prossime elezioni britanniche, sarà costretto a mantenere per quanto gli sarà possibile le promesse fatte in punto di morte…del Regno Unito e gli scozzesi avranno comunque ottenuto molto di quello che interessava loro, indipendentisti compresi.
Oh, non mi associo di certo a coloro che tifano indipendenza per odio nei confronti degli inglesi, sono un popolo di gran b..rdi ma alla fine nel mondo moderno sono tra i meno peggio, governanti inclusi, dal nostro punto di vista potrebbero essere meglio, ma io personalmente preferisco di gran lunga il loro sistema al nostro, almeno là la parola “democrazia” non è stata ancora svuotata completamente di valore.
Certo, dal punto di vista sentimentale il mio cuore è totalmente con gli indipendentisti di Salmond, conosco bene la storia britannica e condivido tutte le ragioni storiche del si, poi gli scozzesi mi sono molto simpatici, così come gli irlandesi. Diciamo che se la mente ragiona freddamente molte delle minacce dei bombaroli finanziari non sono armi spuntate, il mostro UE sarebbe pronto a farla pagare al popolo irredentista, così come le istituzioni finanziarie sono troppo legate a Londra ed alla City per vederla in qualche modo sminuita. Ok, diciamo che il prossimo break che farò in Scozia lo farò in una nazione sempre meno legata a Londra per effetto della “devo-Max” che sarà concessa quanto prima ma ancora formalmente britannica, se poi domattina arriva la “bomba” a sorpresa sarò tra i primi a commentare…

flynow
Scritto il 19 Settembre 2014 at 12:54

Vorrei provare a proporre una suggestione. Queste richieste di indipendenza hanno il sapore delle varie leggi e norme proposte dai governi, allo scopo di dare una “parvenza” di liceità all’azione dello stato quando ad esempio rende lecito “l’omicidio antropologico” della persona.

Mi riferisco al parallelo con la legge sulla privacy: lo stato protegge il cittadino coprendo la sua identità religiosa, quando tutti noi sappiamo bene che ad esempio per un cristiano il desiderio è “evangelizzare” non nascondersi dietro una falsa identità; poi vediamo come al contrario l’identità economica personale, del risparmio ecc. viene sbandierata per tutto il continente poiché informazione resa “pubblica” autorizzata e non tutelata dalla legge. Credo ci sia un grosso problema di giustizia sociale, e di uso altamente distorto -disonesto- del potere.

L’apparente autorizzazione all’indipendentismo mi sembra possa avere la stessa funzione, “acquietare gli animi”, ovvero credo vengano autorizzati referendum con obiettivi impossibili da raggiungere visto il differenziale comunicativo tra chi gestisce il potere mediatico e chi lo subisce, fare schiantare le proposte –in tempo pace, e stabili equilibri- per poi metterci sopra una pietra definitiva. Lo scopo credo sia quello di evitare che vengano proposti quando probabilmente la “temperatura sociale” arriverà al limite della gestibilità politica dei cittadini da parte degli stati, ed il jolly è già stato giocato in modo inefficace.

Ricordano niente gli innumerevoli referendum italici “sul nulla” propinato per “essenziale” poi gestito con abrogazioni e nuove leggi in base ai risultati. La democrazia globale è “morta e sepolta”, serve un’azione concreta, sia divulgativa ma che comprenda anche una sua struttura operativa chiara, tutto il resto credo siano chiacchiere.

magro
Scritto il 20 Settembre 2014 at 10:42

icebergfinanza: Pochi di Voi quasi nessuno l’ha notato ma su questosito su questo blog non appare nessuna pubblicità un sacrificio non indifferente! Dedicato agli idioti che ogni tanto passano di qui e intravvedono la grande truffa!

gli idioti che ogni tanto passano da qui e intravedono la grande truffa hanno tutto l’interesse ad inventarla, ed io una mia idea ce l’ho, penso che la tua … marmellata di albicocche sia rimasta sullo stomaco a qualche tuo collega, che ci vuoi fa’, sono complottista

gnutim@finanza,

mi scuso, ma penso non ci sia niente da fare.
ci sono forze preponderanti che stanno spingendo il mondo in una data direzione, e sono organizzati molto bene, uomini in ogni posto chiave, e dall’altra parte una massa di pecoroni che hanno talmente paura di vedere quello che sta succedendo che sono disposti a dare addosso a chiunque provi a mostrarglielo.

in questo senso Andrea la mia esperienza fino ad ora è che non serve a niente cliccare mi piace, non serve a niente mettere un link, l’unica cosa che serve è dare un contributo a te per continuare a scrivere. chi è riuscito a trovare il coraggio di vedere cerca da solo, l’importante è che trovi, e qui entra in gioco il tuo ruolo fondamentale, chi il coraggio non l’ha trovato è inutile che lo insegui per fargli vedere a forza perchè oltre a non concludere niente rischi pure di beccarti una randellata in testa.

qualche giorno fa ho sentito Sacconi descrivere le modifiche che intendono fare allo Statuto dei Lavoratori, e ha parlato anche dell’abrogazione della norma che prevede di controllare i lavoratori a distanza, “per favorire il telelavoro”, ha detto, grande cavolata, perchè mettere le telecamere in casa dei telelavoratori sarà l’ultima cosa che riusciranno a fare, le telecamere le vogliono mettere nelle nuove fabbriche che sperano di creare con operai pagati a 400 euro al mese per 12 ore al giorno di lavoro, tanto per attrarre capitali stranieri. stiamo entrando in un nuovo medioevo, questi sanno che il sistema finanziario salterà e che l’unico modo di non restare in mutande per loro è ridurre in mutande il 95% della popolazione, e lo faranno.

Detto questo, se vogliamo trovare un sistema per far sì che Andrea pubblichi il suo libro io ci sto. Saluti a tutti.

magro
Scritto il 20 Settembre 2014 at 10:53

magro@finanza,

mi scuso, volevo dire “abrogazione della norma che prevede il divieto di controllare i lavoratori a distanza, ovviamente”

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