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FRANCIA: BAGUETTE ECONOMY

Scritto il alle 12:30 da icebergfinanza

Si lo so, lo so alla Francia non accadrà mai nulla, mica è l’Italia che può esplodere senza causare danni!

Nel ritratto delle cose di Francia, Nicolò Machiavelli scriveva … E Francesi per natura (…)  sono insopportabili di disagi e incomodi loro; e col tempo straccurono ( trascurano) le cose in modo che è facile, col trovargli in disordine, superargli. (da Scritti politici: Il ritratto delle cose di Francia).

e col tempo straccurono ( trascurano) le cose in modo che è facile, col trovargli in disordine, superargli…

Francia: Pmi manifatturiero scivola a 47,8 punti a giugno Discesa preoccupante per l’indice Pmi manifatturiero francese che a giugno si è attestato a quota 47,8 punti dai 49,6 del mese precedente. Si tratta della lettura preliminare diffusa da Markit. Il consensus era a 49,5 punti

Vuoi mettere con il PMI americano salito sino oltre i 57 punti, come non si vedava dal 2010 e le Vendite case esistenti Usa +4,9% a maggio, secondo rialzo di fila  finalmente ha finito di nevicare in America, era ora!

Markit Flash France Composite PMI 23 giugno 2014 08.00
Markit Flash France Composite PMI (Français) 23 giugno 2014 08.00

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Ovviamente nulla di particolare in fondo si sale e si scende, l’economia francese è agonizzante ma non fa niente, tanto ci pensa Draghi.

Pensa te Hollande è talmente preoccupato che ha dovuto correre dalla Merkel per evitare la disintegrazione del sistema finanziario francese France seeks Germany’s support on BNP Paribas case che si è frullato 30 miliardi di dollari con i paesi canaglia. ma siccome ora è troppo grande per fallire, se la multa è troppo alta rischia l’intero sistema finanziario globale dicono loro. Dalla regia del FT mi dicono che anche Unicredit rischia.

E’ proprio vero che non cam,bierà mai nulla serve un popolo di idioti per continuare a teorizzare e perpetrare, l’azzardo morale.

Quindi riassumendo la Francia è in recessione e il suo Governo progetta ben 50 miliardi di tagli alla spesa pubblica… La Francia tornerà nei parametri Ue solo nel 2015.

…tagli alla spesa pubblica per 50 miliardi; rispetto delle regole europee;(…) Un programma rigoroso, inevitabile per un paese che ancora quest’anno avrà un deficit pubblico del 3,8 per cento dopo il 4,3% del 2013. Per quanto ripetitive, le cifre servono a dare un’idea : la crescita dovrebbe essere dell’1 per cento quest’anno e del 1,7% nel 2015.

Ottimisti davvero i francesi non c’è che dire, visto il trend dei primi mesi dell’anno.

 

 

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9 commenti Commenta
mordor1979
Scritto il 24 Giugno 2014 at 13:06

Con l’economia in forte calo e la Le Pen primo partito la vedo messa proprio bene la Francia e di conseguenza il futuro dell’Unione…

guidone
Scritto il 24 Giugno 2014 at 13:48

Anche il buon Marty punta il dito sulla Francia

http://armstrongeconomics.com/2014/06/24/why-european-banking-system-is-doomed/

kry
Scritto il 24 Giugno 2014 at 18:14

Certo che per come stan messi i rendimenti del decennale all ‘ 1,78% ( +45 rispetto al bund ) non mi sembra così elevato. Sarà l’influenza ottimistica proveniente della spagna che paga 11 meno di noi. Mi sa che son tutti ottimisti tranne gl’italiani

dorf001
Scritto il 24 Giugno 2014 at 20:24

kry@finanza,

ma tu stai ancora li’ a pensare ai rendimenti? sai come fanno gli stati x recuperare soldi? facendo entrare immigrati. un momento. SC. no i poveracci, mq quelli d’oro.

pensi sia una barzelletta? no no tutto vero. follia tipo quella di mettere droga e puttane nel PIL.

Immigrati, sì, ma facoltosi

La Lettonia è stato uno dei primi paesi a vedere una fonte di guadagno potenziale nell’appartenenza all’Unione Europea. Dal 2010, questo piccolo paese sulle rive del mar Baltico è diventato uno dei porti d’accesso all’Eldorado europeo. Nella capitale Riga, lontano dalle spiagge di Lampedusa e dei suoi “boat-people”, i candidati al permesso di soggiorno sbarcano invece negli uffici lettoni dell’immigrazione con il proprio agente immobiliare e l’interprete. La maggior parte sono russi e cinesi. La conditio sine qua non per ottenere un permesso di soggiorno è possedere un bene immobile sul suolo lettone – d’un valore minimo di 150 mila euro nella capitale, della metà di tale cifra in provincia.

Alcuni, meno numerosi, hanno scelto una delle altre opzioni offerte: investire in un’azienda nazionale o piazzare 300 mila euro in una banca lettone. In cambio, un permesso di soggiorno di 5 anni che, in seguito, può diventare definitivo. …..

Per il governo questa manna finanziaria deve aiutare a risanare l’economia nazionale, ma anche a sostenere la demografia. In dieci anni, il paese ha perso più del 10% della sua popolazione, in parte a causa di un saldo migratorio negativo. Tra il 2010 e il 2011, data d’inizio d’entrata in funzione del dispositivo, il numero di permessi di soggiorno è raddoppiato. Il primo anno, sono stati consegnati[1] 1700 certificati di residenza rispondenti ai criteri d’investimento economico. Abbastanza per rilanciare gradualmente l’immigrazione – facoltosa – verso questo paese. Per il poco che la gente ci resta! Agli arrivanti non è imposta nessuna condizione di residenza sul territorio nazionale: in quanto residenti di un paese dell’Unione Europea e dell’area Schengen, sono liberi di spostarsi in Europa[2]. In base a certi criteri, possono anche ottenere un diritto di soggiorno in un altro Stato membro. Basta provare che possiedano le risorse necessarie e un’assicurazione sanitaria, spiega Cecilia Malmström, commissario europeo per gli Affari Interni.

La Lettonia non è il solo paese in Europa a proporre i nuovi visti. Quanti altri praticano questo scambio nell’Unione? Due? Cinque? Una quindicina! Ungheria, Portogallo, Malta, Paesi-Bassi…da nord a sud, dai più toccati dalla crisi ai più risparmiati. La maggior parte hanno iniziato tale pratica tra il 2010 e il 2014, certi vedendoci un mezzo per attirare nuovi capitali, altri per ridinamizzare un mercato immobiliare duramente colpito dalla crisi, come la Spagna. Le condizioni iniziali variano da un paese all’altro: investimenti finanziari nell’industria, aiuto al riscatto del debito pubblico, acquisizione di un bene immobile…Si tratta soltanto di essere ricchi.

Accogliere i ricchi e i truffatori

La differenza sta negli importi imposti e nel monitoraggio dei nuovi residenti. Nei Paesi-Bassi, dove il sistema esiste da ottobre 2013, la soglia imposta è tra le più elevate 1,25 milioni di euro piazzati nell’economia locale per ottenere un visto definitivo. Quasi allo stesso livello della Spagna che, da settembre 2013, chiede due milioni di euro di riscatto del debito pubblico. Per i “più modesti”, la penisola iberica concede anche permessi di soggiorno per un investimento immobiliare di 500 mila euro. Dal canto suo, Cipro propone dal 2012 dei permessi di soggiorno per l’acquisto di un bene per 300 mila euro, ma esige che i candidati abbiano la fedina penale immacolata, per prevenire le cattive sorprese.

Dall’Irlanda a Malta: come ci si compra il diritto di vivere in Europa? ..

vai vai leggi tutto e divertiti.

europa, continente di deficenti. ormai siamo cosi’. cacca pura.

kry
Scritto il 24 Giugno 2014 at 21:20

dorf001@finanza,

Si lo so, lo so è che a Malta sono avanti rispetto alla vendita del diritto sono già al passaporto….. https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=malta%20comprare%20il%20passaporto

dorf001
Scritto il 25 Giugno 2014 at 00:12

kry@finanza,

guarda che c’era pure malta nel link che ho mandato. malta la patria di benetazzo lo speculatore e traditore. è una follia che sta gente pur di avere soldi si venderebbe pure sua madre. un branco di dementi. guarda te l’ho già detto, la soluzione x uscire dal casino è semplice. l’ha inventa ancora nel 1985 AURITI. moneta al popolo. cioè sovranità monetaria epperò la moneta va dichiarata del popolo, no dei banchieri. le tasse potrebbero sparire, al masimo le metto al 10%. non serve di più. tutte le tasse su tv, bollo auto, accise sulla benzina, e varie, spariscono tutte. non servono. e non serve neanche la borsa. comunque se ho la sovranità monetaria non serve x nulla che stampi bot, btp e simili. a che prò???

me lo stampo io il denaro che mi serve. punto. alt un attimo. AURITI ha sempre detto della rarità della moneta. non si deve stampare più di quello che serve. leggi le sue teorie e saprai che vuol dire. ma basta che senti nino galloni siamo più o meno li’.

e il debito non si paga. la sai no la teoria del debito odioso o detestabile. guarda sto video di 90 secondi e capirai che vuol dire. qui : http://www.youtube.com/watch?v=YegVRZnxGvE

ti ricordo che è stato prodi a buttarci dentro questa euro fogna. in questo euro di merda. senza nemmeno farci fare un referendum. chiedere se volevamo farci inchiappettare da questi banchieri criminali. e si dice democratico??? barnard dice che dovrebbe andare in siberia. e ha ragione. è ancora troppo poco. invece è ancora li’ a 80 anni che spara minchiate.
KRY non mancano le teorie e neanche le preve fatte sul campo. vedi AURITI col SIMEC.

poi sai, la gente o gentaglia, gode a buttare tutto in vacca. saran tutti masochisti. quindi più vaselina x tutti.

buon godimento.

DORF

gnutim
Scritto il 25 Giugno 2014 at 00:41

mondiali finiti, che gli italiani si sveglino e vedano prima cosa sta progettando renzi per sfilarci altri quattrini di tasca?

leggere riduzione incentivi agli impianti fotovoltaici

kry
Scritto il 25 Giugno 2014 at 08:33

dorf001@finanza,

Per malta si tratta di passaporto e non solo di un visto. Per la moneta in italia non si tratta solo di euro si o no e/o

di politici inaffidabili si tratta anche di rispettare le regole valide per tutti.
gnutim@finanza,

http://ugobardi.blogspot.it/2014/06/renzi-continua-fare-danni-spegnere-le.html

gnutim
Scritto il 25 Giugno 2014 at 08:55

kry@finanza,

ovviamente… 😉

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