Mentre sui mercati finanziari, i titoli decennali greci tornano a distanza di circa tre anni e mezzo ai livelli in cui erano prima dell’inizio della crisi greca e la prima nuova emissione di titoli irlandesi dopo la fine del programma di sostegno europeo – con la gentile collaborazione dei nostri 50 miliardi versati ai vari fondi di salvataggio -, va a ruba con richieste pari a quasi quattro volte l’ammontare richiesto che determina un rendimento di circa il 3,60 % ben più basso di quello richiesto ai sammaritani italiani, noi andiamo a riascoltare le parole di uno dei più illuminati e fecondi studiosi della storia dell’unità europea.
Nel settembre del 2011 poco prima di diventare il curatore fallimentare del nostro Paese il professor Mont,i dopo aver dichiarato sino alla fine che il nostro Paese ha rischiato di fare la fine della Grecia, ovvero di non poter più vendere i nostri yougurt e il formaggio feta al mondo intero, a l’Infedele di Gad Lerner su La7 ha esclamato
“Oggi stiamo assistendo al grande successo dell’euro e la manifestazione più concreta di questo successo è la Grecia, costretta a dare peso alla cultura della stabilità con cui sta trasformando se stessa”.
Visto che la situazione stava già degenerando e non mi pare come dimostrano le immagini che stesse parlando un ventriloquo maneggiando una marionetta del professore, vi invito a vedere direttamente il video, per una maggiore consapevolezza, mentre dietro le quinte sento già qualcuno che si agita magari per aver estrapolato un discorso …
Non che la Grecia negli ultimi anni, sia stata un esempio virtuoso di come una Nazione deve amministrare il suo glorioso passato e progettare il futuro dei suoi figli, ma ovviamente, come sempre quando si sganciano le bombe ideologiche della demenziale “austerità espansiva ” progettate durante la famigerata notte degli ” Alesini volanti “, gli effetti collaterali fanno parte del programma di democratizzazione degli straccioni europei…
Come nel dopoguerra ci si riscalda con la legna
Nella capitale otto condomini su dieci non comprano più il gasolio. In compenso i cittadini per riscaldarsi ricorrono all’uso smodato di camini e stufe a legna, metodi di riscaldamento del dopoguerra che comportano anche molti incidenti: morti da ossido di carbonio o incendi di case e una vera e propria emergenza sanitaria dovuta all’inquinamento atmosferico. Negli ultimi giorni, infatti, a causa dei gas emanati dalla combustione della legna, lo smog nell’atmosfera di alcune città greche come Salonicco e Larissa ha superato i livelli di guardia.
Cena a lume di candela Rimane il riscaldamento con l’elettricità che per molti è impossibile a causa degli alti consumi che in genere hanno le stufette. Ma c’è anche chi non ha più l’energia elettrica. Grazie al provvedimento del governo, chi non ha pagato la tassa sulla casa, il famoso “Charatsi”, è stato privato della fornitura elettrica. In totale sono almeno 300mila le famiglie senza luce e ad Atene, come in altre città, non è strano vedere i commensali che cenano a lume di candela.
Non solo per risolvere il problema i solerti burocratici greci hanno vietato in alcune città l’uso delle stufe e dei caminetti, suggerendo al popolo greco di strofinarsi uno con l’altro per scaldarsi o magari di andare in vacanza in Egitto.
Come spesso accade la realtà supera la fantasia e non importa se la Troika e il Fondo Monetario Internazionale hanno candidamente ammesso ufficialmente di aver completamente fallito i calcoli e i loro moltiplicatori per ristabilire un minimo di decenza in Grecia, un pò come se il vostro dentista per risolvere un ascesso vi cavasse quasi tutti i denti e quando si accorge dell’errore vi suggerisce di togliervi la mandibola.
Ovviamente loro arriveranno e chiederanno di toglierVi la mandibola, non importa gli errori di calcolo, l’importante è che la “shockeconomy” della plutocrazia mondiale continui…ITALIA… IL GRANDE COMPLOTTO!
Instead of increasing intra-European harmony and global peace, the shift to EMU and the political integration that would follow it would be more likely to lead to increased conflicts within Europe. Martin Feldstein, “EMU and international conflict”, Foreign Affairs, vol. 76, n. 6, p. 61, November/December 1997
Non so Voi, ma io sto studiando la storia della Repubblica di Weimar e qualche brivido non manca, soprattutto se studiando la storia della Grande Depressione e della Lost Decade giapponese uno qualunque come il sottoscritto è riuscito a comprendere prima di molti altri quello che sarebbe accaduto.
Nel frattempo cerchiamo di rimettere in fretta ordine non nell’ascesso ma nella metastasi che abbiamo nel nostro cervello, il cervello del nostro Paese, prima che sia troppo tardi…
MONDO
Gli effetti choc della crisi
Sopravvivere in Grecia
Case vendute a prezzi stracciati. Appartamenti riscaldati con la legna perchè non si hanno i soldi per il gasolio. Trecentomila famiglie senza energia elettrica che cenano a lume di candela. Ecco come si vive in Grecia nel 2014 proprio quando il paese sta per prendere il timone dell’Unione Europea
Un appartamento di 100 metri quadri in pieno centro ad Atene in vendita a 18mila euro ma nessuno lo vuole. Non ruderi da ristrutturare, ma case pronte per essere abitate. È il panorama del mercato immobiliare della Grecia ai tempi della crisi. I prezzi delle case sono crollati del 50-70%. Nei quartieri centrali, quelli più prestigiosi, tantissimi gli appartamenti vuoti o abbandonati al degrado. Dal 2007 ad oggi le compravendite sono scese dell’80% e chi ha la fortuna di avere una casa di proprietà spesso non ha però i soldi per riscaldarla.
Come nel dopoguerra ci si riscalda con la legna
Nella capitale otto condomini su dieci non comprano più il gasolio. In compenso i cittadini per riscaldarsi ricorrono all’uso smodato di camini e stufe a legna, metodi di riscaldamento del dopoguerra che comportano anche molti incidenti: morti da ossido di carbonio o incendi di case e una vera e propria emergenza sanitaria dovuta all’inquinamento atmosferico. Negli ultimi giorni, infatti, a causa dei gas emanati dalla combustione della legna, lo smog nell’atmosfera di alcune città greche come Salonicco e Larissa ha superato i livelli di guardia.
Cena a lume di candela
Rimane il riscaldamento con l’elettricità che per molti è impossibile a causa degli alti consumi che in genere hanno le stufette. Ma c’è anche chi non ha più l’energia elettrica. Grazie al provvedimento del governo, chi non ha pagato la tassa sulla casa, il famoso “Charatsi”, è stato privato della fornitura elettrica. In totale sono almeno 300mila le famiglie senza luce e ad Atene, come in altre città, non è strano vedere i commensali che cenano a lume di candela.
Migliaia di bambini senza vaccini
Con un esercito di disoccupati, la crisi economica si è trasformata ormai in una pesantissima crisi sociale ed esplodono le disuguaglianze. Migliaia di genitori, dopo aver perduto con il posto di lavoro l’assistenza sanitaria, sono stati costretti a non sottoporre più i loro bambini alle vaccinazioni di base. Secondo Nikitas Kanakis, rappresentante greco dell’associazione internazionale Doctors in The World “I bambini privi di assicurazione sanitaria e non vaccinati stanno correndo un grave pericolo oltre al fatto che non possono più andare a scuola perché la frequenza è subordinata alla esibizione dei certificati di vaccinazione”.
– See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/sopravvivere-Grecia–b51e7c7b-2739-4d45-be8a-8ee9e485aa86.html#sthash.D7Vjv1WP.dpuf
MONDO
Gli effetti choc della crisi
Sopravvivere in Grecia
Case vendute a prezzi stracciati. Appartamenti riscaldati con la legna perchè non si hanno i soldi per il gasolio. Trecentomila famiglie senza energia elettrica che cenano a lume di candela. Ecco come si vive in Grecia nel 2014 proprio quando il paese sta per prendere il timone dell’Unione Europea
Un appartamento di 100 metri quadri in pieno centro ad Atene in vendita a 18mila euro ma nessuno lo vuole. Non ruderi da ristrutturare, ma case pronte per essere abitate. È il panorama del mercato immobiliare della Grecia ai tempi della crisi. I prezzi delle case sono crollati del 50-70%. Nei quartieri centrali, quelli più prestigiosi, tantissimi gli appartamenti vuoti o abbandonati al degrado. Dal 2007 ad oggi le compravendite sono scese dell’80% e chi ha la fortuna di avere una casa di proprietà spesso non ha però i soldi per riscaldarla.
Come nel dopoguerra ci si riscalda con la legna
Nella capitale otto condomini su dieci non comprano più il gasolio. In compenso i cittadini per riscaldarsi ricorrono all’uso smodato di camini e stufe a legna, metodi di riscaldamento del dopoguerra che comportano anche molti incidenti: morti da ossido di carbonio o incendi di case e una vera e propria emergenza sanitaria dovuta all’inquinamento atmosferico. Negli ultimi giorni, infatti, a causa dei gas emanati dalla combustione della legna, lo smog nell’atmosfera di alcune città greche come Salonicco e Larissa ha superato i livelli di guardia.
Cena a lume di candela
Rimane il riscaldamento con l’elettricità che per molti è impossibile a causa degli alti consumi che in genere hanno le stufette. Ma c’è anche chi non ha più l’energia elettrica. Grazie al provvedimento del governo, chi non ha pagato la tassa sulla casa, il famoso “Charatsi”, è stato privato della fornitura elettrica. In totale sono almeno 300mila le famiglie senza luce e ad Atene, come in altre città, non è strano vedere i commensali che cenano a lume di candela.
Migliaia di bambini senza vaccini
Con un esercito di disoccupati, la crisi economica si è trasformata ormai in una pesantissima crisi sociale ed esplodono le disuguaglianze. Migliaia di genitori, dopo aver perduto con il posto di lavoro l’assistenza sanitaria, sono stati costretti a non sottoporre più i loro bambini alle vaccinazioni di base. Secondo Nikitas Kanakis, rappresentante greco dell’associazione internazionale Doctors in The World “I bambini privi di assicurazione sanitaria e non vaccinati stanno correndo un grave pericolo oltre al fatto che non possono più andare a scuola perché la frequenza è subordinata alla esibizione dei certificati di vaccinazione”.
– See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/sopravvivere-Grecia–b51e7c7b-2739-4d45-be8a-8ee9e485aa86.html#sthash.D7Vjv1WP.dpuf
ROMA – Il suo archivio svela i rapporti riservati con alti prelati, funzionari dell’ intelligence , militari della Guardia di Finanza, imprenditori e politici. Perché Paolo Oliverio, arrestato agli inizi di novembre con l’accusa di aver pilotato nomine e affari dell’ordine religioso dei Camilliani, era in realtà il commercialista di fiducia di esponenti delle istituzioni e uomini d’affari. Ma anche – dice l’accusa – il «riciclatore» dei soldi della ‘ndrangheta e di alcuni esponenti della criminalità romana. Custode di numerosi segreti, come dimostrano le migliaia di file trovati nei suoi computer e nelle chiavette Usb sequestrate al momento dell’arresto. E adesso sono in molti a temere quello che ne verrà fuori. Anche perché il giudice delle indagini preliminari gli ha negato la scarcerazione proprio in attesa «dell’esito delle verifiche su questi legami» affidate dal pubblico ministero Giuseppe Cascini agli investigatori delle Fiamme Gialle guidati dal colonnello Cosimo De Gesù. Del resto lui stesso, ostentando spavalderia al momento della cattura, lo aveva anticipato ai militari che portavano via le apparecchiature informatiche: «Se li aprite viene giù l’Italia».
Se li aprite, viene giù l’Italia! Tranquilli l’Italia non verrà mai giù in quanto mezza Italia dorme davanti alla televisione tra una soap opera e una telenovelas anestetizzata dalla plutocrazia italia, mentre l’altra si fa i suoi affaracci fregandosene completamente di tutto.
In un’intervista al Manifesto Luciano Gallino alla domanda …
Uscire dall’euro è una risposta adeguata per contrastare le politiche di austerità?
Queste politiche sono un suicidio programmato, ben venga qualunque intervento per allieviarne le conseguenze. L’euro è un problema, ma non bisogna farla troppo facile. È nato con gravi difetti e resta una moneta straniera. È una cosa da pazzi, non succede in nessun posto al mondo. Avere una moneta meno rigida aiuterebbe molto, ma uscire dall’euro è un’idea insensata. Il Marco sarebbe rivalutato del 40%, milioni di contratti tra enti privati e pubblici dovrebbero essere ridiscussi. Ci vorrebbero 20 anni per farlo, entreremmo in una spirale drammatica. Credo che oggi ci siano altre urgenze in Italia e in Europa. Luciano Gallino: Contro la mistica dell’austerità | il manifesto
Proprio sicuro… milioni di contratti tra enti privati e pubblici dovrebbero essere ridiscussi.
A questo punto chiedo l’aiuto a qualche Compagno di viaggio,
a chi conosce personalmente o ha conoscenze importanti, in qualche grande studio legale non solo in Italia ma soprattutto all’estero cosa accadrebbe realmente o si tratta solo di leggende metropolitane?
Se ce lo raccontate senza paura …viene giù l’Italia!
Nel frattempo è in preparazione il matrimonio di Machiavelli con Madame Volatilite’ il nuovo manoscritto dedicato ai sostenitori di Icebergfinanza, visioni e orizzonti per un 2014 che si preannuncia davvero esplosivo!
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Inoltre Vi aspettiamo tutti per la nuova avventura su METEOECONOMY per condividere insieme nuove informazioni e analisi non solo economico/finanziarie attraverso la tempesta perfetta.
SIGNORI SIGNORI MIE voi avete tutte le ragioni di questo mondo , ma alla fine la situazione greca passa all’opinione pubblica europea dei cechi ,e sordi come una vittoria dove il disastro è stato scampato ecco perche fin quando i popoli non si solleveranno in massa contro tutti questi abusi dove se tu normale cittadino schiatti non frega una mazza a nessuno , ( esempio vedi il caso del pilota Schumacher che pippa stratoserica che ne stanno facendo sugli organi di stampa , indagine, contro indagine e la pista , e gli sci ma se era uno normale figuriamoci ERA GIA MORTO e seppellito ) quindi se non ci sara una consapevolezza che sono i cittadini che devono decidere del proprio presente e futuro e i signori politici che della gente non interessa nulla ma sono dediti solo ed esclusivamente a tutelare i propri interessi devono essere messi da parte, con il voto e se il voto non basta si deve scendere nelle piazze e dimostrare democraticamente per cambiare forze questo mio pensiero è utopia ma stiamo andando nella direzione dove o ci si solleva tutti in massa e svoltiamo o andremo soltanto verso il disastro piu completo è solo questione di tempo
Una soluzione potrebbe essere che TUTTI i paesi della unione si mettano d’accordo che l’euro e’ stato un fallimento
e decidano di ritornare alle monete nazionali.
ciao capitano. ahh galllino mi delude. che cavolo dice? vuoi un pò di info? eccole qua. leggere il libro da 140 pag di badiale & tringali. prefazione di bagnai.
la trappola dell’euro. la crisi, le cause, le conseguenze, la via di uscita. qui fanno parlare pure zingales. ci sono tutte le obiezioni che portano gli amanti di questa euro fogna. e loro, una ad una, le smontano. prove alla mano. con calma e correttezza. esattamente come fai tu caro il mio mazzalai da anni su questo blog.
1) la crisi attuale non dipende dal debito pubblico, bensi’ dall’euro.
2) cresce il fronte dei critici dell’euro
3) più europa???
4) una analisi generale e il caso della grecia.
5) il fiscal compact, le riforme della costituzione e della legge elettorale.
6) l’euro e il mercato del lavoro.
7) le prevedibili conseguenze del fiscal compact, dell’austerità e degli interventi della BCE.
8) eurobonds e rifrome dell bce risolverebbero la crisi?
9) alcune obiezioni. a quelli che son terorizzati dall’uscita dell’euro. bugiardi!!! note mie queste.
10) euro e UE. nota mia. ci sono almeno 10 obiezioni che loro smontano con facilità.
11) conclusioni. l’urgenza di una alternativa. queste ultime 10 pagine del libro sono illuminanti.
consiglio questo libro a tutti.
hei stanziale, questo è il libro per te. fidati. compralo a occhi chiusi.
E sempre a dar la colpa all’Euro…:
1- assumo 40.000 forestali: è colpa dell’Euro e della Germania
2- faccio ospedali che costano 10volte il budget: è colpa dell’Euro e della Merkl
3- il mio stenografo della Camera prende come Obama: è colpa dell’Euro cattivone
4- pago pensioni milionarie non coperte dal reale versato: è colpa dell’Euro
5- gestisco tutto alla Caxxxa di can: è colpa del fiscal compact cattivone…
6- abbiamo sperperato per 40: è colpa dell’Euro brutto e cattivo
ma dai, lasciate stare con queste storie sull’Euro cattivo. Potranno esserci degli errori e sono d’accordo, ma il punto centrale è che solo uno. Se per 50 anni si sono spesi, sperperati soldi alla faccia delle generazioni future…non è colpa dell’Euro o della Germania o degli squali di wall street, è colpa Nostra.
Sono daccordo con te. Per curiosità, dieci mesi orsono chi hai votato? Fra tre mesi alle europee chi voterai? Tanto per capire se ci fai o ci sei, naturalmente sempre con cordialità.
i morti in grecia li volevano, e per un motivo energetico ben preciso: sul territorio greco doveva passare tutto il corridoio sud del gas, e la grecia sarebbe entrata nell’ ottica d’ influenza russa
AGGIUNGO IL POST DELL’AMICO DREAM THEATRE:
http://intermarketandmore.finanza.com/grecia-al-collasso-poverta-ai-massimi-storici-ma-i-mercati-premiano-atene-60715.html/comment-page-1#comment-132212
facciamo consapevolezza!!!!