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REALTA’ FONDAMENTALE OLTRE L’ILLUSIONE
La scorsa settimana gli analisti di Goldman Sachs ha condiviso la revisione al ribasso delle aspettative di crescita dell’economia americana tanto per cambiare soprattutto per un’errata interpretazione dell’influsso negativo che aumenti di tasse e tagli di spesa avrebbero prodotto nel primo trimestre 2013.
Thanks to CalculatedRisk
Il tutto riporta ottimistiche previsioni ad una crescita media del 2 % nel corso dei primi tre trimestri dell’anno con un risultato finale appena oltre il 2 %. Quindi rilassatevi quando sentite qualche simpatico governatore regionale che si agita per la massa di liquidità che la Federal Reserve immette mensilmente nell’economia, i programma non cambierà e proseguirà sino alla fine ed oltre nel 2014, perché l’economia americana ha disperatamente bisogno della droga monetaria.
Inoltre rilassiamoci perchè …Gli Stati Uniti non avranno bisogno di alzare il tetto del debito federale fino a novembre, grazie a un improvviso miglioramento dei conti pubblici. Il Congressional Budget Office, l’organismo di analisi del Congresso, ha stimato che il deficit americano sarà nell’anno fiscale che si chiude a settembre quasi dimezzato rispetto all’anno scorso, pari a 642 miliardi di dollari contro i 1.100 miliardi del 2012.
Chiunque abbia letto il mio libro o abbia assistito ad una delle mie conferenze sa che il denominatore comune di tutte le grandi crisi delle storia ma soprattutto di quelle più devastanti concluse con una depressione è sempre stato un eccesso di debito e un’imponente disparità di ricchezza.
Siccome la storia non tende a ripetersi quasi mai ma ama maledettamente fare la rima andiamo a dare un’occhiata alla lezione del professor Hunt Lacy, di Hoisington Investment Management, un’altra delle nostre stelle polari, attraverso il sito
StreetTalk Live: Home di Lance Roberts…
” Cominciamo facendo un viaggio a ritroso nella storia. Nel 1930 ci fu una svalutazione del 60% del dollaro statunitense con l’economia che lottava con la depressione. Franklin D. Roosevelt ha ritenuto che la cura per il malessere economico erano più tasse e più spesa pubblica.
Il conseguente aumento delle imposte in definitiva ha distrutto la crescita economica, ma alla fine l’entrata nella seconda guerra mondiale ha salvato l’America.
Ci sono importanti analogie tra il periodo di allora e adesso. In entrambi i casi si è verificato un grave problema ciclico combinato con un importante eccesso di debito.
Nel 2013 – imposte pagate aumenteranno di 275 miliardi dollari che rappresenta circa l’1,7 % del PIL
Pertanto, se si assume che non vi è alcun effetto moltiplicatore per questa percentuale , allora c’è una forte possibilità che la crescita economica nominale scenderà al 2% alla fine dell’anno. Questo non include eventuali impatti dei tagli di spesa nell’ambito del programma “sequester” o una minore spesa sanitaria.
La previsione standard per la crescita economica di quest’anno, sia da parte della Federal Reserve e dalla maggior parte degli economisti, è che la crescita lenta del primo trimestre sarà sostituita da un rafforzamento graduale attraverso il resto dell’anno. Questo è assolutamente sbagliato.
Gli aumenti delle tasse, e, infine, le imposte pagate, hanno un effetto ritardato sull’economia generale, gli individui sono reattiva – non proattivi. Quando le aliquote fiscali aumentano gli individui non percepiscono immediatamente le maggiori imposte che dovranno pagare. Piuttosto, essi continuano il loro comportamento fino a quando l’impatto delle aliquote fiscali più elevate è avvertita da bassi livelli di reddito discrezionale. E allora gli individui incominciano ad adeguare i loro comportamenti come consumatori.
Nella situazione economica attuale abbiamo una perdita del tenore di vita. I salari, nel complesso, non sono riusciti ad aumentare a un ritmo sufficiente per compensare l’inflazione e, quindi, un aumento delle imposte nel primo trimestre verrà visualizzato come un freno alla crescita economica nei trimestri successivi.
In realtà, la storia dimostra che quando ci sono aumenti permanenti di aliquote fiscali l’effetto netto sarà una perdita di 2/3 dollari di PIL per ogni $ 1 in tasse. Ciò significa che un aumento di 275 miliardi dollari in tasse in realtà si traducono da un 550 ad un 825 miliardi dollari come ostacolo alla crescita economica.
Inoltre, l’effetto di maggiori imposte, e il trascinamento sulla crescita economica, non sarà contenuta solo quest’anno, ma sarà continuerà per i prossimi 2 anni.
Come ho detto prima, l’impatto delle maggiori imposte sui consumi è probabile che sia molto più incisivo di quanto attualmente stimato…
Mi fermo qui, la nemesi continua, ieri nella Grande Depressione oggi nella Grande Recessione, la verità è figlia del tempo!
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io mi aspetto che la Fed di Ben Bernanke oggi ( post 20 settembre 2013 Lebensraum ) dimezzi il QE
in modo da far scendere un poco i mercati
notizia importante. voi sapete cosa dicono alla camera dei deputati? no? behh allora sentite come gliele canta un depputato grillino al pesce lesso letta!!!
Il signoraggio bancario entra nelle istituzioni italiane
qui il video : http://www.youtube.com/watch?v=6kPzQBU2uOI&feature=youtu.be
ascoltate bene.
DORF
e se non vi basta, ve lo spiega anche una bambina di 12 anni. sveglia : http://www.youtube.com/watch?v=EI8blKptAJ0
DORF
Secondo un report di GS S&P a 1700 entro fine anno a 1900 nel 2014 e oltre 2000 nel 2015 ed il petrolio a 200 $/barile nel 2008
segui al millesimo quello che ti racconta GS e diventerai ricchissimo e felice, la tua azienda sarà leader galattico e ti faranno cavaliere del lavoro
Ciao…. scusate se sfrutto lo spazio per una domanda: qualcuno tra voi ha già letto Endgame di John Mauldin? Io lo sto leggendo ora e temo di essere un anno in ritardo… vorrei confrontare quello che ci sto capendo io, con qualcuno più esperto…
Ciao!
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Andrea tu sei stato il primo nel web , ed in Italia ad affermare delle analogie tra l’attuale crisi e quel che successe tra 1936-37, ecc…