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ESM TRAPPOLA MORTALE!
Se ancora qualche bella addormentata nei boschi dei Vostri dintorni dorme beatamente sognando più Europa, questa Europa, svegliatela delicatamente facendole leggere l’ultima analisi Bankitalia intitolata …. Finanza pubblica, fabbisogno e debito, n. 18 – 2013 che troverete QUI
La sintesi invece sta tutta qui in questo grafico…
Per semplificare facciamo due conti in attesa del nostro Machiavelli…
Lo scorso anno abbiamo versato 5,7 miliardi nel fondo permanente ESM con oltre 14,3 miliardi in arrivo da versare complessivamente entro il 2014 ovviamente coperti con l’emissione di nuovi titoli di stato che si sommano a quei oltre 10 miliardi che vedete sullo sfondo azzurrino relativi a prestiti bilaterali intergovernativi con la Grecia.
Il tutto con contorno di quasi altri 40 miliardi considerati come passività e quindi debito pubblico dalla Banca d’Italia emesse dal fondo EFSF per la quota spettante all’Italia
Come dicono loro…
I due Trattati, rispettivamente sul “Meccanismo europeo di stabilità” e sul “Fiscal Compact”, costituiscono due tasselli essenziali, che è ora necessario rendere pienamente operativi, di un percorso lungo che prevede di necessità ulteriori importanti tappe”. Lo afferma Grilli secondo cui “come mostrano chiaramente le perduranti instabilità dei mercati, le risposte fornite non sono ancora pienamente soddisfacenti”.Lo sforzo finanziario dell’Italia per il fondo europeo Esm “é pari a 14,33 miliardi di euro di capitale ‘paid-in’, da versare entro il 2014 con le seguenti scadenze: 5,73 miliardi nel 2012 e nel 2013 e 2,87 miliardi nel 2014”.Lo dice il ministro dell’economia Vittorio Grilli ricordando come “il capitale totale conferito nell’Esm sia pari a 700 miliardi di euro, di cui 80 di capitale versato (paid-in) e 620 di capitale “a chiamata”,che assume funzioni assimilabili a quelle di garanzia”.Grilli ha poi ricordato che, come previsto nel Def, “l’incremento di debito dell’Italia dovuto ai programmi di assistenza in corso (Irlanda, Portogallo e Grecia) e ai versamenti dovuti per il fondo europeo Esm sarà pari a circa 3 punti percentuali di Pil nel 2015 (a regime)”. A questi “andranno aggiunti i contributi per l’intervento per la ricapitalizzazione delle banche in Spagna, il cui ammontare non é stato ancora definito” e che la Ue ha stabilito in massimi 100 miliardi di cui una prima tranche già a fine luglio. L’incremento di debito non verrà conteggiato per il rispetto del patto di stabilità ha quindi aggiunto.La posizione dell’Italia nelle trattative in Europa è stata “favorevole al rafforzamento della disciplina fiscale nella consapevolezza che si trattasse, per l’Italia come per molti altri paesi europei, di una strada obbligata di risanamento delle finanze pubbliche”. Secondo il ministro dell’Economia si tratta di un cammino “che sarebbe stato necessario percorrere comunque, indipendentemente dai vincoli esterni, per il bene del Paese, per affrontarne con determinazione le vulnerabilità”.
Leggi su: BusinessVox
Per il bene del Paese questo ed altro! Peccato che ci siano voluti oltre 12 mesi per concludere poco o nulla su 40 miliardi di debiti delle PA per non parlare poi di quell’autentica fesseria che andava sotto il nome di patto di stabilità interno , nei confronti delle nostre piccole e medie imprese, il più colossale suicidio politico/finanziario della nostra storia.
MILANO – L’idea di far ripagare direttamente ai cittadini una quota delle anticipazioni alle Regioni con l’aumento dell’addizionale Irpef è caduta con le prime bozze del decreto sui pagamenti. Una parte del rischio fiscale cacciato dalla porta, però, può rientrare dalla finestra, soprattutto nelle Regioni impegnate in piani di rientro dall’extradeficit sanitario.
L’assegno statale per far ripartire la macchina dei pagamenti parte solo se la Regione approva «misure, anche legislative, idonee e congrue» per coprire il rimborso. Per le Regioni in lotta con il rosso della sanità, poi, resta in vigore il comma della spending review (articolo 16, comma 12-septies del Dl 95/2012) che permette di superare con l’addizionale il limite attuale dell’1,73% per arrivare fino al 2,33% (2,63% se il deficit è tale da far scattare anche le super-aliquote automatiche): il tetto salirà al 2,33% per tutti dall’anno prossimo, per attestarsi al 3,23% nel 2015. di Gianni Trovati – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/iPU5R
Un’autentica farsa… qualcuno sta facendo i conti senza l’oste!
In settimana per tutti coloro che hanno sostenuto o vorranno sostenere liberamente il nostro viaggio in settimana in arrivo una nuova importante puntata di ” Machiavelli e il pilota automatico” orizzonti e visioni per i prossimi due mesi.
Per chi volesse sostenere liberamente il nostro viaggio è disponibile MACHIAVELLI 2013 UN ANNO DOUBLE FACE un post da non perdere sulle prospettive geopolitiche, macroeconomiche e tecniche di un anno che si preannuncia decisamente DOUBLE FACE!
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http://www.youtube.com/watch?v=4g4MWD_UNE4 Eccellente come al solito Borghi, che propugna l’UNICA soluzione possibile: uscita dall’euro e dall’unione monetaria. Incredibile “John Maynard” Polillo…..che sembra l’esponente di un governo laburista inglese o socialdemocratico tedesco anni ’60!! Ma è lui o il fratello gemello?
mi associo a daviosq, non so per quanto temp posso resistere a subire passivamente questi autentici assassini di popoli e generazioni future…
adesso addirittura pensano di mettere Monti al Quirinale, ma ki kakkio abbiamo votato? ma siamo un popolo di dementi o rincoglioniti?
Dai su consoliamoci http://www.finanza.com/Finanza/Dati_Macroeconomici/Italia/notizia/Italia_a_febbraio_bilancia_commerciale_in_surplus_per_11_m-394301 e aggiungiamo: In deciso calo l’indice Zew tedesco. Ad aprile l’indice Zew sulle aspettative economiche si è attestato a 36,3 punti dai 48,5 punti del mese precedente che rappresentavano i massimi dall’aprile 2010. Le attese del mercato erano per un calo a 42 punti.
Nonostante tutto abbiamo i mezzi per tirarci fuori in maniera ordinata da questo pantano, che in realtà è una “trappola” fatta e finita.
Banalmente, basterebbe prendere i 50 mld che dovremo tirare fuori per il Fiscal Compact e con le mosse giuste creare un paio di milioni di nuovi posti di lavoro.
Non è fantascienza, bastano i conti della massaia…: http://lemieconsiderazioniinutili.blogspot.it/2013/04/tre-milioni-di-nuovi-posti-di-lavoro.html
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Andrea ultimamente mi fa sempre più male al cuore leggere i tuoi post, sto davvero perdendo ogni speranza che come popolo possiamo trovare una giusta rotta. Io non credo di far parte delle “belle addormentate nel bosco”, ma ogni giorno e sempre più rendendomi conto di quanto menefreghismo e rifiuto all’intelligenza c’è in giro rimpiango di non esserlo. Non so se in te alberghi ancora qualche barlume di certezze che qualcosa cambierà in meglio, beato te! Da buon ottimista ti posso dire che la mia “luce” sta terminando.