DAVOS…LA NOSTRA WATERLOO!
Sul Sole 24 Ore di oggi si può leggere la barzelletta del secolo ovvero…
“A Davos la ricetta per fare ripartire l’economia” …ovvero un club esclusivo di ricconi, politici, banchieri con contorno intellettuale asservito che ogni anno si ritrova come quattro amici al bar per divagare in mezzo alle macerie sociali che il sistema economico/finanziario da loro presieduto in questi anni hanno prodotto.
Tanto per cambiare sembra che sarà Monti a pronunciare il discorso inaugurale nell’edizione numero 43, da domani al 27 gennaio, dal titolo Resilient Dynamism. Parteciperanno 40 capi di Stato e di governo, 2.500 leader di politica ed economia.
Credetemi non sto esagerando, questa è gente che ha aiutato il sistema a socializzare le perdite e privatizzare i guadagni, trasferendo il potere in mano ad un manipolo di finanziari e banchieri che oggi insieme a qualche marionetta politica decide le sorti delle Nazioni.
Per festeggiare vi aspettiamo tutti su ICEBERGFINANZA COMPIE 6 ANNI!
Come ama ricordare il nostro buon Taleb…
A coloro che guidavano uno scuolabus bendati (e l’hanno sfasciato) non dovrebbe essere mai più permesso di guidare un altro scuolabus. L’establishment economico (università, autorità di regolamentazione, funzionari governativi, economisti al servizio di varie organizzazioni) ha perso la propria legittimità a seguito del fallimento del sistema. Sarebbe imprudente e insensato da parte nostra se ci affidassimo alle capacità di questi esperti per uscire da questo caos. Al contrario, bisogna individuare le persone intelligenti e con le mani pulite.
Non aggiungo altro il resto a Davos è puro gossip!
Per chi volesse sostenere liberamente il nostro viaggio è disponibile MACHIAVELLI 2013 UN ANNO DOUBLE FACE un post da non perdere sulle prospettive geopolitiche, macroeconomiche e tecniche di un anno che si preannuncia decisamente DOUBLE FACE!
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…esperti ?
si su come garantirsi la pensione!! 😆
http://www.youtube.com/watch?v=UwQU7MfMZaQ
scusate l’OT di prima,
ma la gente deve sapere che cosa, non chi,
andranno a votare a febbraio!!
👿
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Ma non è mai cambiato nulla, la storia ci dice che i destini degli uomini “normali” sono sempre stati nelle mani di un manipolo di persone di una piccola Elite con intorno una corte si servi e lacchè.
La differenza tra oggi ad i secoli passati, fino a soli 70 anni fa è che allora i poveri, ovvero quasi tutti, lavoravano 14 ore al giorno per riuscire si e no a mettere insieme le calorie per la sopravvivenza, vivevano in case fredde malsicure malsane senza servizi igenici, l’istruzione era inesistente la maggior parte degli uomini erano analfabeti e praticamente tutte le donne. Si possedeva il vestito che si aveva indosso e le scarpe non erano un bene contemplato. Se ti ammalavi morivi, se non eri in grado di lavorare morivi.
In un certo senso potremmo dire che negli ultimi 70 anni, dalle nostre parti, sono migliorate molto di più le condizioni dei poveri rispetto a quelle dei ricchi.
E’ un problema antropologico, nel senso che l’uomo è una brutta bestia, non è una crisi antropologica nel senso che dal punto di vista antropologico non è cambiato nulla.