BERNANKE E LA FEDERAL RESERVE: IL PRINCIPIO DI PETER!
Mentre in America sono stati resi pubblici i verbali relativi alle riunioni della Federal Reserve durante i primi mesi della grande crisi, noi facciamo un passo indietro e andiamo a leggere quanto scrissi nel lontano 2009 in DIAGNOSI ERRATE CURE MIRACOLOSE un articolo che vi consiglio vivamente di rileggervi insieme a BERNANKE DEJA VU LA NEMESI CONTINUA
Se c’è una cosa che bisogna ammettere senza necessariamente doversi trovare d’accordo con le teorie keynesiane è che la sua sorgente, un certo John Maynard Keynes, in quanto a filosofia o aria metaforica, non scherzava affatto.
Parlando della situazione economica del suo tempo, ricordando come il progresso abbia la capacità di sorprendere nella sua dirompente vitalità, Keynes in “Essays in Persuasion” ci dice che spesso rischiamo di ….
” …. scambiare per reumatismi, quelli che sono in realtà disturbi della crescita e in particolare di una crescita troppo veloce…… “
Ebbene se non abbiamo anche una sola speranza di uscire da questa crisi è perchè non possiamo assolutamente di coloro che l’hanno sottovalutata nella migliore delle ipotesi anche se il dubbio resta un altro.
Non per nulla Brad Delong economista americano molto conosciuto e docente presso l’Universià della California di Berkeley ci ha recentemente ricordato che … alcuni economisti scegliono, per ragioni non economiche e non scientifiche, un orientamento politico e una serie di alleati politici, e girano e regolano le loro ipotesi fino a giungere alle conclusioni che meglio si adattano al loro orientamento e che possono compiacere gli alleati…
Se qualche ingenuo o anima candida pensa ancora che alcuni errori siano effetto esclusivo di incompetenza e sottovalutazione si sbaglia di grosso!
Aver riconfermato Bernanke alla guida della FED come tutti i principali responsabili di questa crisi al governo dell’ Europa, è e sarà la nostra rovina!
È come attribuire a un medico responsabile di un errore nella diagnosi il merito di aver inventato una cura miracolosa. Forse il paziente ha bisogno di un nuovo medico. Forse il paziente ha bisogno di un nuovo medico.Forse il paziente ha bisogno di un nuovo medico.
Voi alla fine di febbraio andrete a votare per riconfermare gli stessi medici che hanno devastato con cure fallimentari il nostro Paese. Monti compreso con la sua ossessione austera e tassazione esasperata.
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Ma vediamo cosa è accaduto in America…
NEW YORK – Anche la Federal Reserve di Ben Bernanke, studioso di Grande Depressione, e di Tim Geithner, futuro Segretario al Tesoro, sottovalutò chiaramente la crisi finanziaria esplosa nel 2008. Sottovalutò i suoi sintomi e i suoi rischi. È quanto emerge dai verbali appena resi noti dei dibattiti al vertice della Banca centrale relativi all’anno precedente, il 2007.
Ecco alcune delle citazioni rivelatrici del dramma consumatosi dentro la Banca centrale: «Il mercato immobiliare appare un po’ più solido – sostiene Bernanke a fine gennaio -. Gli esiti peggiori sono meno probabili». Janet Yellen, alla guida la Fed di San Francisco e oggi numero due di Bernanke, pronostica un «soft landing». E Geithner insiste: «La cosa principale è indicare che vediamo minori rischi per la crescita».
Sempre allora gli stessi mutui suprime, poi miccia del crollo immobiliare e delle banche, vengono considerati da Geithner e da William Dudley, il responsabile del segmento, «una piccola parte dei mutui». La tranquillità non è scossa neppure dal crack di due hedge fund di Bear Stearns in estate: «L’esposizione delle controparti a Bear Stearns è molto, molto piccola», afferma Geithner a fine giugno. di Marco Valsania Sole24Ore
Peccato osservare quotidianamente gli italiani perdere il loro tempo ad ascoltare le dichiarazioni di medici che danno spettacolo nelle sale operatorie dei loro fallimenti, fallimenti che non sono altro che l’anticamera funeraria di questo Paese.
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e intanto obama si appresta a microchippare gli americani oltre a disarmarli
segno che la vita del dollaro si accorcia
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AGGIUNGIAMO.-MILANO (Finanza.com) Il debito federale non rappresenta un problema in sé. Parola del guru Warren Buffett che nel corso di un’intervista alla Cbs ha dichiarato che “non è positivo che il debito cresca in relazione al Pil, è necessario che sia stabilizzato, ma il debito in sé non rappresenta un problema”.
Secondo il Ceo della Berkshire Hathaway il problema degli Stati Uniti è politico. “535 persone non ne rovineranno 315 milioni, ne sono certo”. “Quello che è giusto per l’America sovrasterà ciò che è sbagliato a Washington”.
L’attuale debito, ha rilevato il guru di Omaha, ”in relazione al Pil è inferiore al dato post-seconda guerra mondiale”. “In un Paese da 50 mila dollari di Pil procapite nessuno dovrebbe essere affamato, a nessuno dovrebbe essere negata una buona educazione e l’assistenza medica e nessuno dovrebbe preoccupato della propria età”. ——– Anche se per interesse cosa voleva dire, forse REDISTRIBUZIONE?