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BERSANI E LA POLVERE SOTTO IL TAPPETO DI MONTI!
Dopo l’alta marea di Berlusconi diamo un’occhiata alla polvere sotto il tappetto di Bersani, anche se più che polvere ho l’impressione che si tratti di rottami…
Bersani: “Vedremo se Monti ha messo polvere sotto al tappeto”
Il leader del Pd attacca il premier ai microfoni di Radio anch’io. E aggiunge: sbagliato il “trionfalismo”, è vero che l’Italia ha evitato il “baratro”, ma il 2013 sarà “difficile”. Vendola presenta la campagna elettorale di Sel: “Montim se vorrà potrà appoggiare un governo Bersani, ma starcio dentro è un’altra cosa” Repubblica
ROMA – E’ sbagliato il “trionfalismo”, è vero che l’Italia ha evitato il “baratro”, ma il 2013 sarà “difficile” e soprattutto bisognerà vedere se il governo ha messo “polvere sotto al tappeto”. Ha scelto toni polemici questa mattina il leader del Pd Pier Luigi Bersani nel suo intervento a Radio anch’io. “Dobbiamo vedere se l’obiettivo che ci siamo dai del pareggio di bilancio è centrato. Bisogna vedere se la crescita è quella delle previsioni e quanta polvere è stata messa sotto al tappeto. Certamente siamo usciti dal baratro, ma non condivido certi toni un po trionfalistici: il 2013 sarà un anno difficile”.
Chissà che ne pensa Bersani della recente analisi della Commissione europea sulla sostenibilità del debito pubblico o delle recenti dichiarazioni del FMI sull’austerità che il PD si appresta a sottoscrivere al grido ce lo chiede l’Europa!
Sempre che ci sia spazio per queste cose ovviamente, tutti impegnati a difendere diritti o presunti diritti come le adozioni delle coppie omosessuali.
Ma diamo un’occhiata alle conclusioni che trae Mario Seminerio su Phastidio
Sarà certamente un anno difficile, e non abbiamo idea di chi possa essere così stolto da assumere “toni un po’ trionfalistici”. Non ce n’è proprio motivo. A meno che Bersani si riferisse a Mario Monti, che in questi giorni per lui è diventato qualcosa di molto simile ad un incubo, quello del Senato in stallo. Ma da questa frase di Bersani si possono anche cogliere alcune sfumature programmatiche.
Che sono quelle che di solito caratterizzano ogni cambio di governo (ma anche di leadership aziendale, di solito): si scopre il buco lasciato da precedente governo, lo si denuncia al popolo e si mette mano ad una manovra che è anche lo strumento per accelerare l’implementazione della propria agenda. Solo che questa volta lo scenario è diverso dal solito. Immaginiamo infatti che le ipotesi di crescita del Pil del governo italiano (e della Commissione europea, della Bce, del FMI, dell’Ocse, della bocciofila, della vostra portinaia) siano state troppo ottimistiche. Succede da inizio crisi, del resto. Pare che l’austerità abbia terribilmente innalzato il moltiplicatore fiscale ma non si può dire, perché altrimenti qualche economista dei due mondi ti bacchetta dicendoti che non hai posizionamento in Google Scholar, e quindi non sei nessuno. Curiosa difesa corporativa di un gruppo professionale abituato da sempre a scannarsi al proprio interno e a prenderci poco e nulla, soprattutto sulla macro. Ma non divaghiamo.
Che accadrà se le stime di crescita risulteranno sbagliate per eccesso di ottimismo ed il nostro paese mancherà il pareggio di bilancio, sia su base assoluta (cosa peraltro certa già oggi) che strutturale? Il premier Bersani che farebbe, in quel caso? Un suggerimento: non pensi neppure lontanamente di fare una manovra correttiva, magari tentando di barattarla in Europa con qualche embrione di “regola aurea” che esenti dal deficit gli investimenti pubblici, e che peraltro mai arriverebbe. Piuttosto, il premier Bersani punti i piedi e chieda un allungamento dei tempi di convergenza al pareggio di bilancio strutturale, se vuole evitare che andiamo ad ammazzarci.
Se invece il premier Bersani denunciasse il buco con l’intenzione di mettere mano ad una manovra salvifica e redistributiva, fatta di patrimoniali per tutti (perché anche i sassi sanno che quelle sui “ricchi”, quelli veri, non producono gettito sufficiente), magari dicendo che noi siamo i più europeisti di tutti perché rispettiamo i comandamenti ma facciamo anche equità, allora si porrebbe un problema. E pure serio. Ma non mettiamo il carro davanti ai buoi e la patrimoniale davanti ai contribuenti. Il tempo dirà.
Si dice che bisogna scegliere il male minore tra destra, sinistra e centrino…Auguri!
Stay Tuned …state sintonizzati perchè oggi non è ancora finita!
Nel fine settimana Machiavelli 2013 …un anno DOUBLE FACE! si è messo in viaggio raggiungendo tutti i porti, un post da non perdere dedicato ESCLUSIVAMENTE ai sostenitori di Icebergfinanza e a chi lo vorrà diventare.
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si sta preparando il terreno per un’altra mungitura del gregge.
ANCHE IO NON SONO D’ACCORDO PER UN’ALTRA MUNGITURA, MA SECONDO VOI ALLE PROSSIME ELEZIONI CHI GOVERNERà SE NON IL BERLU/BERSANI/MONTI
SE NON LO SAPETE SONO GLI STESSI CHE CI HANNO CASTRATO QUEST’ANNO
COSA VI FA PENSARE CHE DA MARZO 2013 SI REDIMINO FACENDO L’ESATTO CONTRARIO DI QUELLO CHE HANNO VOTATO FINO AD OGGI?
12 MESI DI INGOVERNABILITà, UN Pò DI TASSE E VIENE FUORI RENZI CHE LO METTE IN.CU.LO A TUTTI
il Pd con renzi ha perso una grande possibilità di cambiare.
Oggi siamo costretti a votare questi 3 ciarlatani perchè non abbiamo le palle di cambiare..
http://italyworkinprogress.blogspot.it/2013/01/elezioni-2013-italiani-leoni-da-bar.html
Quell’incapace di fini poteva restare nel pdl e lottare da dentro per cambiare le cose. Ha voluto invece fare il mastella di turno senza riuscire nemmeno nel suo intento. Oggi siamo allo sbando, divisi in tanti rivoli inutili. Il centrosinistra vincerà queste elezioni. Noi meritiamo di andare all’opposizione. Speriamo siano più lungimiranti di noi. Complimenti ai grillini per aver restituito i soldi dei truffaldini rimborsi e parte dello stipendio.
Se è come dici, speriamo. D’altronde Bersani è l’unico che abbia fatto qualcosa contro le banche con la surroga del mutuo che poi come avviene sempre in italia fatta la legge trovato l’inganno le banche con lo SPREAD del tasso hanno bloccato tutto è un altra storia, servirà come esperienza per fare leggi senza scappatoie.
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Andrea,
che la situazione sia difficile è chiaro ma non capisco a che pro oggi tutti i giornali si prodigano per enfatizzare al massimo i problemi, per dare voce al pessimismo, per mettere sempre i problemi sotto i riflettori dando ad essi il massimo risalto.
E’ chiaro che questo tende a deprimere ULTERIORMENTE il morale degli Italiani equindi a ridurre le potenzialità di ripresa.
Cui Prodest ??