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DILETTANTI ALLO SBARAGLIO!
Del prode Mussari e delle sue gesta ne abbiamo già parlato, quindi non serve aggiugere altro. Quello che è certo, è che ancora oggi coloro che hanno partecipato in prima persona il fallimento del sistema, con decisioni al limite della demenza senile, sono tutti li che stanno amministrando il fallimento del sistema stesso!
Non dimenticate il nostro Laurence Peter …” Distraggono l’attenzione dai loro errori spostando sistematicamente la colpa su altri. L’inganno diventa lo strumento per creare l’illusione di un progresso. Oggi noi siamo sommersi da una marea di imposture, create da quel modo di pensare e di agire”. Sono felici del disastro economico che sono riusciti a realizzare, con profitti enormi e con nuovi ruoli di consulenza nei governi su come prevenire tali disastri economici. “
Incredibile ma vero, un esperto di Antitrust comunitario come Mario Monti, memorabile Commissario europeo alla concorrenza fino al 2004, fa uno scivolone tale in tema di aiuti di Stato, da rischiare di dover varare in fretta e furia una nuova legge per salvare il Monte dei Paschi di Siena senza violare le regole. E non strapagando le azioni della banca (circa 1 euro l’una contro i 20 centesimi di valore di mercato attuali) per avere in cambio una partecipazione risibile. E’ quanto sostiene l’agenzia Reuters, che ha riferito oggi dell’ultima puntata del braccio di ferro tra il ministero dell’Economia la Commissione europea sul tema dei 3,4 miliardi di euro che lo Stato vorrebbe erogare alla banca senese in dissesto per la costosissima acquisizione di Banca Antonveneta effettuata nel 2007 dalla gestione di Giuseppe Mussari e finita nel mirino della magistratura. Il Fatto Quotidiano
Il resto dell’articolo, le evidenze tecniche dell’operazione le lascio alla vostra attenzione, facendovi notare solo che …
Ma i guai del Monte, con l’operazione Antonveneta ancora tutta da chiarire, non finiscono qui. Per la banca ora nelle mani di Alessandro Profumo, a sua volta sotto processo a Milano per la maxi evasione fiscale di Unicredit ribattezzata Brontos, si profila infatti un nuovo contenzioso con l’Agenzia delle Entrate, dopo che i verificatori hanno accesso i fari su operazioni condotte da Mps Finance, oggi State Street Bank, quando faceva parte del gruppo di Rocca Salimbeni.
Il possibile contenzioso riguarda diverse operazioni di trading su azioni perfezionate a cavallo dello stacco dei dividendi nel 2007. In quell’anno la banca era ancora nell’orbita senese che poi la cedette a Intesa Sanpaolo. Quest’ultima nel 2010 la vendette a sua volta al gruppo State Street da cui ha preso la nuova denominazione. Il processo verbale di constatazione è stato inviato alla State Street Bank italiana meno di un mese fa, come si legge nella relazione trimestrale del Monte dei Paschi. Il Fatto Quotidiano
Su coraggio, non demoralizzatevi, se questo manipolo di falliti amministra o ha amministrato i Vostri patrimoni polverizzandoli spesso e volentieri, la resa dei conti non è poi tanto lontana in una maniera o nell’altra!
Se vi avanzano due centesimi…
dai tempi della banca 121 ne hanno fatta di strada a siena 😆