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DELIRI ALEMANNI E EUROPEI!
Una rapida carellata di deliri e amnesie alemanne…
Il 7 settembre dell’anno del Signore 2012 Weidmann in una intervista a proposito della strategia di Draghi sottoliena come … (…) Non deve essere consentito che gli interventi mettano a repentaglio la capacità della politica monetaria di salvaguardare la stabilità dei prezzi nell’ area euro» ovvero rischio inflazione!
Ovviamente due mesi dopo in una Intervista al ‘Rheinische Post’ in edicola domani (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Francoforte, 09 nov – Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank e membro del direttorio della Bce, non vede rischi di inflazione legati alla debolezza dell’economia. “Non esiste direttamente una ragione che provochi timori di un aumento dell’inflazione”, ha detto Weidmann parlando al ‘Rheinische Post’ in edicola domani. Sono la recessione in molti Paesi europei e la crescita frenata dell’economia mondiale che “contengono l’aumento dei prezzi”, ha aggiunto Weidmann, che per la Germania prevede “un tasso non oltre il 2% nel prossimo anno”. Weidmann ha tuttavia rilevato la necessita’ di porre termine in modo tempestivo a una politica monetaria espansiva. “A piu’ lungo termine dobbiamo essere comunque molto attenti. Tecnicamente il consiglio della Bce e’ in qualsiasi momento in grado di abbandonare una politica monetaria espansiva. Ma politicamente dobbiamo avere anche la forza politica per farlo”, ha concluso.
Nel lungo termine siamo tutti morti diceva il buon Maynard!
Loro dicono che la notizia è falsa ma a pensare male si fa peccato ma difficile sbagliarsi con il buon Schauble…
...le preoccupazioni dei tedeschi, banche e industriali, e in particolare del ministro alle Finanze Wolfgang Schäuble, si concentrano sulla salute dell’economia e dei conti pubblici francesi. E sulla mancanza di un’azione adeguata di Parigi sul fronte delle riforme, e soprattutto di quella del lavoro, con le 35 ore settimanali rimaste finora intoccate dai progetti del presidente François Hollande.
Affascinante no sono preoccupati del mercato del lavoro francese, del nostro si è già occupata Elsa la walchiria!
(…) E non è certo un caso se ieri, il settimanale Die Zeit ha riportato l’indiscrezione che Schäuble ha domandato ai «saggi» economisti, consulenti del governo di Angela Merkel, di lavorare a un «progetto di riforma» per aiutare la Francia a ritrovare il cammino della crescita e della competitività. D’altra parte, dopo il «no comment» del ministero, il capo dei saggi Wolfgang Franz ha detto che la notizia «è falsa», e che Schäuble non può chiedere uno studio su un Paese straniero. Comunque sia, recentemente, i «saggi» si erano preoccupati per l’economia francese, avanzando dubbi sull’adeguatezza dei provvedimenti introdotti. E sostenendo che «il problema maggiore al momento nella zona dell’euro non è più la Grecia, la Spagna o l’Italia, bensì la Francia, perché non ha intrapreso nulla per rafforzare di nuovo la sua competitività e anzi, si muove nella direzione opposta». Aria di nuove tensioni fra Berlino e Parigi, insomma. Corriere della Sera Marika de Feo
Ai prossimi confronti delle primarie di ambedue gli schieramenti, perchè per chi non l’avesse capito, si tornerà a votare un’altra volta, invitate Angelina o il suo alter ego, ricavate una nicchia davanti al leggio dei candidati e vedrete che in quattro e quattrotto in Italia la svalutazione interna ci ridurrà tutti a mangiare wurstel nei secoli dei secoli! Amen
Ah dimenticavo! Ieri il ministro francese Moscovici ha detto che bisogna fare tutto il possibile per aiutare il sofferente popolo greco, fornire tutti gli aiuti possibili, si per salvare le banche francesi e tedesche, ipocrisia pura! Nel frattempo si decide il 20 e poi chissà, domani è un’altro giorno e si vedrà!
Ma per statuto, la bce oltre che l’inflazione non doveva combattere anche la deflazione? Dove abito io, i prezzi degli immobili si sono quasi dimezzati. un appartamento che costava e. 200000 ora costa 110000 o 120000 e. al massimo, in quasi tutte le zone. Se resta Monti un altro anno va a 50000.
Via dall’euro, emissione della moneta direttamente dallo stato sovrano italiano!
Il sole 24 e’ rimasto indietro, il debito pubblico a settembre ammonta a 1995 miliardi(il sussidiario). Grazie Monti di averci salvato, ora pero’ , nel 2013 , potresti andare a salvare qualcun altro?
e io aggiungo: caro Dott.Monti lo conosce il verbo “fanculizzare”?
beh prossimamente sarà inserito nel vocabolario dopo che lei ha preso le redini della nave….
Ma dove stai, qui in lombardia in provincia di milano dal 2007 avremo sceso circa un 10%
Comunque Andrea, qualche settinama fa avevi messo anche tu l’attenzione sui potenziali probleimi finanziari francesi di lungo periodo
@cuculo. Bo, a Prato, pistoia ed altri posti della toscana i prezzi sono crollati, hanno perso come sopra, in altri sono calati, ma come minimo del 20%, come sulla costa, da inizio 2012. Erano calati anche prima.
l’ITALIA NELLE MANI DELLA FINANZA INTERNAZIONALE
Avete letto che in queste ore c’e’ la riunione del bilderberg a Roma? Oviamente no, i media del regime non lo dicono. Pare ci sono Passera Profumo Fornero Severino forse Monti amato bonino moretti nagel cardani ghizzoni cucchiani conti tarantola rodolfo de benedetti mentana visco galateri de bortoli grubel bernabe’ fonte dagospia e poi libero
A me interessava solo evidenziare come i tedeschi stanno mettendo il becco in cose che non li riguardano!
Caro Andrea, per i Crucchi, non è un “ingerenza”, interferenza in cose che non li riguardano. Ma è roba loro. SPAZIO VITALE, Lebensraum. 👿
e noi cosa siamo ? servi della Gleba 😉 😥 🙁 😀
Riguardo al calo dell’immobiliare se vi può interessare: http://aiutomutuo.finanza.com/2012/11/13/mercato-immobiliare-devaluation-meter/
In questi giorni su focus hanno parlato dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale, comincio a comprendere tutto quello che dici.
Ritengo che l’inflazione sia l’ultimo dei problemi delle istituzioni internazionali. Piuttosto, con lo spauracchio dell’inflazione si possono imbastire diversi discorsi che puntino sulla paura ed il senso di colpa dei contribuenti. Quelli che sostanzialmente tendono a non contar nulla per loro stesso e masochistico volere. Per quanto riguarda la crescita poi, in Francia come ovunque in Europa, l’obiettivo presumo sia la servitù della gleba: lavoratori ridotti alla mera produzione per l’accrescimento e la potenza dell’abile accumulatore di diritti sullo sfruttamento delle risorse.
La colpa maggiore dell’individuo risiede nella ns accondiscendenza. E sì! Perché pur di salvaguardare un minimo di interesse personale immediato siamo in grado di svendere ogni grado di dignità personale e comunitaria, presente o futura. Salvo accorgerci troppo tardi del tremendo errore ed allora correre ai ripari in un estremo ed istintivo tentativo di sopravvivenza.
Che il buon Dio ci abbia in gloria!
Un saluto,
Elmoamf
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