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MERKEL E GERMANIA… ORA BASTA!
Va bene che nonno Otto von Bismark ha detto che i tedeschi temono Dio e nient’altro al mondo, ma ora Angelina e il suo tirapiedi stanno passando ogni limite!
Se avete bisogno di qualche spicciolo per riempire le voragini delle vostre banche regionali basta dirlo chiaramente, usate la leva e la fantasia contabile di Deutsche Bank e smettetela di mendicare fondi dagli Stati per salvare la Vostra immondizia finanziaria!
“La Germania è favorevole che si accordi un effettivo diritto di ingerenza sui bilanci nazionali”, ha detto la cancelliera, che ha frenato sulla costruzione della vigilanza bancaria europea e sulla ricapitalizzazione diretta della banche da parte del fondo salva stati permanente Esm. “Sulla vigilanza, la qualità viene prima della velocità”, ha dichiarato, e “non basta la sola decisione sulla vigilanza europea per la ricapitalizzazione diretta delle banche”.
Avanti di questo passo in Europa per andare al bagno bisognerà chiedere il permesso all’EuroReich!
Se volete conoscere l’altra faccia della medaglia dello sporco gioco delle tre carte messo in atto dalla Germani, ovvero quello che ben pochi in Italia vi hanno raccontatocliccate Germania e troverete dal giugno dello scorso anno articoli che raccontano cosa in realtà è successo!
Siamo tutti Schäuble con il debito degli altri – Mauro Meggiolaro
Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble è un controllore mancato. Uno di quelli sadici, che sbuca dal nulla, ti chiede il biglietto e poi lo osserva in controluce per vedere se la macchietta di inchiostro all’estremità si può veramente chiamare “timbro”. E non è il caso di protestare perché l’obliteratrice non funzionava bene: se non c’era abbastanza inchiostro bisognava segnalarlo senza indugio al capotreno. Quindi non c’è verso: si paga la multa o si scende alla stazione successiva.
Questa settimana Schäuble ha parlato chiaro. Vuole introdurre la figura del “Kontrolletti” europeo. Prendere Olli Rehn, commissario europeo per gli affari economici e monetari e addestrarlo a dovere per farlo diventare un cane da trifola dei bilanci di tutti i paesi della zona euro. “Dobbiamo fare grossi passi avanti”, ha detto il ministro alla fine del suo viaggio in Asia. Per prima cosa bisogna però modificare i contratti europei in modo che Rehn, e chi verrà dopo lui, possa mettere il becco sui budget approvati dai parlamenti con il diritto di respingerli esigendo miglioramenti. Per questo Schäuble pensa a una Convenzione Europea, con i delegati dei governi e dei parlamenti a decidere sui dettagli della proposta. Niente di nuovo, in realtà. E’ un’idea che circola da tempo a Bruxelles. Ora però il ministro delle finanze di Angela Merkel vuole spingere sull’acceleratore, pur sapendo bene che una nuova Convenzione ha bisogno di tempo, molto tempo, forse troppo se si pensa alle emergenze dell’Eurozona. Solo che Wolfgang non riesce a tenere a bada la sua innata vocazione al controllo. In realtà – scriveva mercoledì il Financial Times Deutschland – quello che interessa al Finanzminister è il controllo dei paesi peccatori del sud Europa. Difficilmente sarebbe pronto a consegnare a Olli Rehn i numeri del bilancio tedesco aspettando le correzioni.
Guarda caso proprio sui numeri, in particolare quelli del debito pubblico, si sarebbe formata a Bruxelles un’inedita coalizione formata da Germania, Francia, Italia e Portogallo. L’ha scritto il 7 ottobre Die Welt, che parla di un fronte comune tra i PIGS e l’asse franco-tedesco per ostacolare le riforme sulla trasparenza del debito, che richiederebbero di trasmettere un maggior numero di dati all’Eurostat, l’istituto di statistica europeo. La Commissione Europea vorrebbe che fossero trasmessi non solo i numeri sugli eventuali debiti delle società pubbliche, ma anche quelli sulle garanzie offerte dagli stati a livello nazionale, regionale e comunale e una stima degli obblighi pensionistici futuri dei vari paesi. Soprattutto su quest’ultima richiesta i delegati del governo tedesco a Bruxelles, alleati con gli italiani, i portoghesi e i francesi, starebbero facendo muro. “Stiamo parlando di migliaia di miliardi che, almeno in parte, cominceranno a pesare sui bilanci pubblici solo tra 80 anni. Un utilizzo serio di questi dati non è possibile”, ha dichiarato a Die Welt un delegato tedesco. Dal punto di vista delle statistiche può anche essere vero ma – sottolineano i verdi tedeschi nel parlamento europeo – è ormai necessario superare una valutazione puramente statistica dei debiti e iniziare a considerare i rischi collegati alle possibili conseguenze di oneri futuri. Per dirla con parole semplici: oggi le statistiche sul debito premiano la Germania, ma le cose per il paese con la popolazione più vecchia e il tasso di natalità più basso in Europa potrebbero presto cambiare. Il governo tedesco ha sicuramente fatto i suoi calcoli e aggiornato le previsioni, ma non vuole passare i dati all’Eurostat. I controllori, si sa, sono sempre i più restii ad essere controllati.
Che lo chiede l’Europa…o meglio ce lo chiede la Germania!
Buona Consapevolezza e mi raccomando cominciate ad imparare il tedesco!
Mi raccomando non dimenticate l’operazione ” Onda d’urto” condividere la nostra avventura con i pulsanti Facebook e Twitter nei forum dei giornali on line!
State sintonizzati perchè ho da raccontarVi qualcosa di incredibile e come potete vedere qui sotto vi aspetto tutti a Castelnuovo Scrivia e in altre città italiane, non mancate saranno fuochi artificiali!
Tornando indietro nella storia, verificate quante volte Austria e Germania hanno provocato guerre. Del resto, quando un inno nazionale recita “Deutschland über alles”… è tutto un programma!
I NUMERI DEL DISASTROSO GOVERNO MONTI
DI ATTILIO FOLLIERO
umbvrei.blogspot.it
Monti non ha ancora compiuto un anno di governo, essendo in carica dal 16 novembre, ma le cifre parlano chiaro: un assoluto disastro!
Il Supplemento al Bollettino Statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” n. 52 del 15/10/2012, pubblicato dalla Banca d’Italia, evidenzia chiaramente le cifre del disastro. Con la pubblicazione odierna, si rendono pubblici i dati aggiornati al 31 agosto. Il debito pubblico continua a crescere, ma con l’avvento di Monti la crescita è stata superiore agli anteriori governi. Il debito pubblico italiano al 31 agosto 2012 era 1.975, 63 miliardi di Euro.
guardatevi un pò le tabelle. qui http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10964
o lo buttiamo giù monti, e la sua truppa di sciacalli, oppure ci fà morire tutti.
by DORF
Piematach@borse.it……..e c’e’ di peggio dell’inno….chi colleziona monete, avra’ notato (se no, su internet o ebay le potete vedere….) l’aquila tedesca. Anche i Savoia, il fascismo ed altri avevano per simbolo l’aquila. Ma solo quella tedesca a me suscita raccapriccio ….guardatela, e ditemi se vi sembra normale…..
COMPLIMENTI A TRENTO, PER LA QUARTA VOLTA CONSECUTIVA
CAMPIONE DEL MONDO DI VOLLEY!
ringraziamo anche il mitico Crozza che con la sua satira mette a nudo questo paese delle banane
sei grande grande Andrea Mazzalai quando dici: 😉 😀
Se avete bisogno di qualche spicciolo per riempire le voragini delle vostre banche regionali basta dirlo chiaramente, usate la leva e la fantasia contabile di Deutsche Bank e smettetela di mendicare fondi dagli Stati per salvare la Vostra immondizia finanziaria!
In effetti i ragazzi hanno scritto una pagina leggendaria! Devastanti! andrea
http://www.repubblica.it/politica/2012/10/20/news/piscicelli_politici_aquila-44898892/?ref=HREC1-11
LA POLITICA E’ SANGUE E MERDA, SI PIU’ MERDA CHE ALTRO.
E’ CHIARO CHE VIENE VOGLIA DI VOTARE M5S E FARE PIAZZA PULITA.
MA POI?
SAPRANNO GOVERNARE ? SARANNO IN GRADO DI NAVIGARE IN QUESTO MARE DI MERDA?
SI PERCHE’ ANCHE SE VINCESSERO NON E’ CHE TUTTA QUESTA MERDA SPRSCE DALLA SERA ALLA MATTINA E BISOGNERA’ SAPERLA “GESTIRE”.
VISTO CHE NON SARA’ POSSIBILE APPRENDERE UN CARTELLO ALLA PORTA DELL’ITALIA CON SU SCRITTO CHIUSO PER PULIZIE GENERALI RIAPRIAMO TRA UN ANNETTO O DUE…
news x il capitano. La California è in rosso. La benzina è carissima e razionata
La California è in rosso. A causa alcune contemporanee circostanze sfavorevoli, la benzina sta arrivando ai distributori col contagocce e a un prezzo di giorno in giorno più alto: ieri ha raggiunto il record di tutti i tempi per gli Usa, oltre 4,60 dollari per un gallone.
Testate autorevoli come Bloomberg parlano addirittura di razionamento della benzina in California, lo Stato degli Usa al primo posto per popolazione e di gran lunga anche per il Pil: il suo prodotto interno lordo è pari al 15% di quello nazionale. E in California, fra l’altro, il petrolio viene perfino estratto in abbondanza: è il quarto Stato per produzione.
Il petrolio è il sangue che scorre nelle vene dell’economia. Un sangue non più abbondante: e infatti l’economia planetaria è quanto mai anemica. La crisi economica in Europa è legata al “picco del petrolio”, checché ne dicano i nostri professori, governanti e banchieri.
E adesso figuratevi cosa potrà capitare all’economia californiana che deve acquistare il suo “sangue” a peso d’oro.
…….Due raffinerie, due sole raffinerie, non riescono a lavorare come al solito. Le conseguenze sono che ai distributori californiani arrivano solo quantità limitate di benzina, alcuni hanno preferito chiudere e non tutte le persone riescono a fare il pieno o a pagarselo.
Così (e sono previsti ulteriori aumenti) ieri in California la benzina era già arrivata a costare in media 4,61 dollari al gallone, ossia (al cambio di oggi) 3,53 euro ogni 3,78 litri. Un record per gli Usa.
In Italia ci metteremo la firma di corsa, ma il precedente prezzo record della benzina negli Usa – 4,60 dollari al gallone – è stato raggiunto nel 2008, quando il petrolio costava quasi150 dollari al barile: ora ne costa circa 90.
In più là i macchinoni bevono come spugne e soprattutto la rete dei trasporti pubblici è, diciamo, assai carente: o usi l’auto, o stai a casa.
Si parla già di conseguenze sulla rete di distribuzione delle merci in California, che viaggiano ovviamente su gomma.
Una delle due raffinerie che hanno causato il guaio finendo KO ha già ripreso a lavorare, ma le scorte di benzina in California sono al minimo da 10 anni, e ci vorrà del tempo prima che le cose si normalizzino. Secondo alcuni analisti il prezzo continuerà a salire raggiungendo anche i 4,85 dollari al gallone. Un’autentica mazzata.
……La storiella evidenzia come l’economia globalizzata, fondata sugli spostamenti di merci e persone, dipende dal petrolio e dà per scontata la sua abbondante disponibilità: cosa che non è più vera.
Evidenzia dunque anche la totale miopia dei governanti italiani che, in nome del libero mercato globale, avversano ogni sorta di vantaggio concesso ai prodotti agricoli “a chilometri zero”.
Eppure riuscire a mangiare è la cosa più importante. Lo sappiano o meno i nostri Professori.
Fonte: blogeko.iljournal.it
by DORF
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Gentile Andrea, la seguo da tempo e non ho mai commentato, oggi mi vengono in mente le cose che cerco di esprimere. Forse potrebbero sembrare scontate. I Greci creavano la Democrazia e i nord europei vivevano nelle caverne. Gli egiziani progettavano Piramidi e i nord europei vivevano nelle caverne. I Romani progettavano acquedotti, città, porti e i nord europei vivevano nelle caverne. L’ antrolpologia è un dato di fatto. Le uniche cose che i nord europei sono riusciti a fare è distruggere tutte le culture presenti sul pianeta: Nord America, Sud America, Oceania, India.
Ora distruggono anche il bacino del mediterraneo. Nei paesi del nord europa annovero anche Portogallo, Spagna e Francia. Forse potranno sembrare considerazioni demagogiche, ma lo stato delle cose mi dice che o riprendiamo il controllo della nostra sovranità oppure faremo al fine degli Indiani d’America, nelle riserve. Un grazie per l’ottimo lavoro che svolge con questo blog.