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SPAGNA SPAGNA e ANCORA SPAGNA: TELEGRAMMA SEGRETO DA MADRID

Scritto il alle 09:15 da icebergfinanza

Ormai siamo consapevoli che ci troviamo in un ambiente circondato da un manipolo di pericolosi psicopatici incompetenti che quotidianamente si divertono a fottere risparmiatori e contribuenti, un’eventuale telegramma da Madrid non potrebbe che essere così…

” Ciao Mariano è andato tutto bene STOP gli abbiamo fatti tutti fessi STOP avanti cosi! Firmato Oliver Wyman! “

Qualunque cosa la Spagna farà, qualunque manovra lacrime e sangue varerà è in trappola, tagli selvaggi alla spesa pubblica o tasse ovunque non basteranno, loro vogliono distruggere un intero paese e ci riusciranno, spread o credit default swap non importa, loro ci riusciranno anche grazie alla connivenza politica.

Non è possibile risolvere un problema con la stessa mentalità che l’ha generato sussurrava in questo semplice e meraviglioso assioma Albert Einstein.

Era l’ormai lontano giugno di quest’anno, quando scrissi che non è possibile dare in mano un’analisi ad una società di consulenza che ha dimostrato in passato di non essere in grado di comprendere nulla…

Le stime delle società di consulenza Oliver Wyman e Roland Berger sul fabbisogno di capitali delle prime 14 banche spagnole (Santander, Bbva, Popular & Pastor, Sabadell & Cam, Bankiter, Caixabank & Civica, Bankia, Kutxabank, Ibercaja & Caja & Liberbank, Unicaja & Ceiss, B. Mare Nostrum, CatalunyaBank, NCG Bank e B. Valencia) sono credibili.

Gli esperti di Exane Bnp Paribas non sono d’accordo con quanto dichiarato dalla Banca centrale e dal Ministro dell’Economia, che hanno precisato che nessuna banca quotata (con eccezione per Bankia) avrà bisogno di aiuti anche nello scenario peggiore e che i problemi “sono circoscritti a un gruppo di istituti per i quali lo Stato ha già iniziato ad agire”.

(…) Scendendo nei dettagli, le società di consulenza Oliver Wyman e Roland Berger hanno stimato che le 14 banche spagnole, che rappresentano insieme una quota di mercato del 90%, potrebbero avere un fabbisogno di capitali compreso fra 51 e 62 miliardi di euro in condizioni di mercato negative. In questo scenario il Pil è previsto in calo del 6,5% nel periodo, mentre i prezzi delle case scenderebbero del 26,4% (che implica una correzione del 55-60% dai valori massimi).

Nello stesso arco temporale il valore dei terreni si ridurebbe del 72% (che corrisponde a un taglio dell’85-90% dai valori di picco) e il tasso medio di disoccupazione arriverebbe al 26%. Queste conclusioni sono molte negative (anche se possibili secondo gli esperti di Exane) e porterebbero, a parere degli specialisti di Oliver Wyman, a perdite cumulative per 270 miliardi di euro che rappresentano il 16-18% del portafoglio crediti. La valutazione delle società di consulenza copre un periodo di tre anni e la cifra finale appare tuttavia ben inferiore ai 100 miliardi di supporto massimo messo a disposizione dall’Europa per il sistema bancario iberico.   MILANOFINANZA

Ma scusa la società di consulenza in questione non è la stessa che nel 2007 scriveva che la migliore banca a larga capitalizzazione era l’irlandese Anglo Irish Bank FTALPHAVILLE

(…) Ieri sera era una banca privata in crisi, stamattina si e’ svegliata banca di Stato: Anglo Irish Bank, il terzo istituto di credito in Irlanda, e’ stata nazionalizzata dal Governo di Dublino. Il ministro delle Finanze Brian Lenihan ha deciso il drastico intervento dopo giorni di crollo del titolo e corsa al ritiro dei depositi da parte dei correntisti. “Abbiamo preso la decisione giusta nell’interesse dell’economia irlandese,” ha detto.

Santo cielo ma se nel 2007 gli analisti di questa società di consulenza non erano in grado di comprendere la dimensione della bolla immobiliare irlandese e dell’impressionante leva finanziaria delle banche irlandesi cosa saranno in grado di comprendere oggi!

Arrivano da più parti i commenti per gli stress test della Spagna dopo che il Paese ha tolto il velo sui test indipendenti condotti, oggi, dalla Oliver Wyman. Su quattordici banche spagnole, solo sette hanno bisogno di una ricapitalizzazzione che sfiora i 60 miliardi di euro e precisamente si ferma a 59,3 mld.
L’autorità bancaria europea (EBA) accoglie con favore l’annuncio di oggi da parte delle autorità spagnole dei risultati della valutazione indipendente del settore bancario. In una nota, l’EBA sottolinea che gli esiti di oggi “sono un passo importante verso il rafforzamento e ripristino della solidità del sistema bancario, che è in definitiva fondamentale per una ripresa sostenuta della crescita economica e dell’occupazione”.

Chi l’EBA la stessa che ha promosso sia Dexia che le banche irlandesi, più volte, la stessa che ha costretto le banche a contabilizzare al costo di mercato titoli di stato e lasciato alla valutazione “mark to fantasy” la fogna derivata che scorre sotto le maggiori banche mondiali?

Signori sono stati spesi 4.500 miliardi di euro per tenere in piedi banche fallite, ve ne rendete conto, che vi stanno quotidianamente fottendo il futuro, si o no. Dei falliti vi raccontano che va tutto bene test dopo test, luci in fondo al tunnel a volontà!

Anche la Banca centrale europea (BCE) scende in campo e schiera tra i soddisfatti dopo la pubblicazione da parte del governo spagnolo e il Banco de Espana dei risultati della valutazione indipendente del settore bancario.  I complimenti arrivano anche d’oltreoceano, dove Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI), ha dichiarato: “accolgo con favore il completamento della valutazione del settore bancario spagnolo, annunciato  dalle autorità spagnole. Tale valutazione approfondita e trasparente contribuirà a fornire una differenziazione significativa e utile tra le istituzioni finanziarie.

Sostengo con forza l’impegno delle autorità per assicurare che siano soddisfatte le esigenze di capitale in modo tempestivo, sopratutto per gli istituti finanziari più deboli. Questi passaggi chiave, contribuiranno a costruire un sistema bancario solido, che nel tempo aiuterà a riavviare i flussi di credito e di stimolare la crescita e l’occupazione” Repubblica

Esce inoltre la notizia sul solito Wall Street Journal che la Spagna il prossimo anno emetterà oltre 200 miliardi di nuovo debito e

… il Tesoro spagnolo deve rimborsare due maxi-Bonos in scadenza (5,3 e 15 miliardi rispettivamente) per un totale di 20,3 miliardi: si tratta dell’ultimo rimborso importante sul medio-lungo per il 2012 ma anche il più impegnativo. Nel 2012 il Tesoro spagnolo ha dovuto far fronte a scadenze per 32,12 miliardi di titoli con durate tra tre e cinque anni (di cui 20 in ottobre) e 14 miliardi di Bonos tra 10 e 30 anni. A complicare il quadro, Madrid deve ora gestire 15 miliardi di aiuti a cinque regioni che sono ricorse al fondo d’emergenza da 18 miliardi istituito per la finanza locale.
I mercati non saranno teneri con le aste spagnole a medio-lungo termine di ottobre. Anche perché inizieranno a fare i conti con il fabbisogno del 2013 che è lievitato enormemente rispetto al 2012: gli aiuti per ricapitalizzare le banche graveranno sul debito pubblico perché saranno erogati dall’Efsf/Esm direttamente allo Stato. Il ministero delle Finanze spagnolo ha annunciato ieri che nel 2013 intende raccogliere 207,2 miliardi: il 41% con Letras (titoli a breve) e il 51% con Bonos a medio-lungo. Un aumento consistente rispetto alle aste 2012, programmate per 86 miliardi a medio-lungo e 70 miliardi circa in Letras.  Sole24Ore

Nessun problema…e lasciamoli sfogare, sarà un ottobre caldo, ma non dimenticate che l’ultima occasione è ancora valida, non lasciatevi condizionare dalle notizie, loro sono pronti!

A proposito, ad ottobre primo appuntamento per il popolo di Icebergfinanza il 27 in terra piemontese! Tenetevi liberi, saranno fuochi artificiali!

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1 commento Commenta
atomictonto
Scritto il 1 Ottobre 2012 at 10:05

Si tenga presente che, per motivi oscuri, c’è ancora gente che da retta a Moody’s che nel 2008 ha tenuto a livello di “investment grade” le azioni Goldman Sachs fino al giorno della bancarotta….oppure che attualmente dà un giudizio complessivo sulla solidità dell’Italia (rating del debito) che è pari a quello della Colombia.
Linko un paio di filmati della Colombia, nulla più delle immagini dà il senso di questa scemenza ridicola:
http://www.youtube.com/watch?v=j5B7vqVQJ0k
http://www.youtube.com/watch?v=N9p5hcxwwvc

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