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MONTI E I PREZZI DELLE PERE!
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(ASCA) – Roma, 13 set – ”Di fronte alla critica fondata che con il passaggio dalla lira all’euro c’e’ stato un aumento di prezzi ho sempre risposto che puo’ esserci stato uno scalino iniziale dei prezzi ma oggi i prezzi in Italia se l’Italia non fosse passata all’euro sarebbero piu” alti di quelli che sono perche” con il passaggio all’euro, c’e’ stato il cambio di moneta ma anche il cambio di metodo del governo dell’economia”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, intervenendo in video conferenza al XXVI convegno della societa’ italiana di scienza politica, all’Universita’ di Roma Tre.
Tu cittadino comune devi capire che se ti cambiano la moneta ti cambiano anche il governo dell’economia e’ così semplice perche non ci sei arrivato da solo!
Affascinante no, senza l’euro ve lo immaginate il prezzo delle pere che ci avrebbero fatto!
Inoltre siccome ci troviamo in regime di libera concorrenza e in assenza di monopoli, aggiungo ironicamente io, come ha detto il professore ..Nel suo intervento, Monti ha ribadito che, “per evitare il tracollo finanziario, l’Italia ha imposto provvedimenti che stanno portando prezzi alti per cittadini e imprese”. “Provvedimenti – ha aggiunto – che sono stati presi su proposta del governo con l’appoggio del Parlamento e dei gruppi che ci sostengono”.
Ovviamente ti devi fidare in assenza di una contro evidenza non vorrai mica che i prezzi replicassero la dinamica la fine che hanno fatto nello Zimbabwe!
Fidati continua a sognare e occhio allo scalino…d’ora in poi!
Abbiamo un calo “stimato dei consumi” al 3,6% sul 2011 ed una esportazione che “tiene”.
Quindi considerata l’incidenza della spesa privata sul PIL, a meno della riduzione degli invetimenti pubblici, già peraltro ridotta, questa contrazione spiega quasi tutta la contrazione del PIL stimata intorno al 2,4%
Ora mi par chiaro che ci siano oggettivi limiti a spingere la crescita Italiana attraverso un aumento delle esportazioni, quindi alla fine bisognerà trovare il modo di recuperare sui consumi interni.
Direi che potremmo grossolanamente dividere gli Italiani i 3 categorie:
– Quelli che non spendono perchè non ne hanno da spendere e che manco più si indebitano un po’ perchè l’hanno capita un po’ perchè non trovano più chi gli presta i soldi.
Questi sono coloro che hanno visto ridursi il reddito disponibile (predita totale o parziale del lavoro) o che avendo un reddito molto basso stanno cercando di rientrare dai debiti precedentemente contratti.
– Quelli che potrebbero spendere come prima non avendo perso reddito disponibile ma che atterriti dal clima di terrore hanno alzato il ponte levatoio e aspettano tempi migliori
– Quelli che hanno un reddito ed un patrimonio molto alto e non sis sono accorti di nulla. Ma sono pochini.
La mia opinione è che dando respiro ai secondi , che sono molti, ovvero dando qualche garanzia per il futuro e non continuando a minacciare giri di vite, lacrime e sangue …si rimetterebbe in circolo un po’ di ricchezza e questo darebbe respiro ai primi.
Basterebbe cominciare a spargere ed innaffiare con qualche spicciolo qualche seme di ottimismo. E’ così difficile ?
10 minuti per caricarsi di ottimismo…
Andrea Mazzalai non è solo ! 😉
http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&NR=1&v=x7cfMPSr4-M
ascoltato Giulio Sapelli
il popolo italiano si ribellerà all’oligarchia 😉
non tanto grazie a Beppe Grillo – Casaleggio
ma grazie ad operai Fiom + 4 milioni di p.iva 😉
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C’è chi sostiene che nel retrobottega di Bruxell la Merkel, che ha fatto i compiti a casa per far digerire ESM e acquisti di titolidella BCE, abbia già concordato con Monti che prima dello scioglimento delle camere (e forse prima della fine dell’anno) l’Italia chiederà il sostegno della BCE al fine di blindare l’azione del prossimo escutivo, qualecchesia, ad un memorandum che leghi le mani ad un redivivo Berlusconi o ad un Bersani sotto scacco di Vendoliani e CGIL.
Praticamente obbligando l’Italia ad accettare una grosse coalizionen con un bel MMbis.