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ITALIA: IL RITORNO DELLA PARABOLA DEI FESSI E DEI FURBI!
Se c’è una cosa che mi affascina in questi mesi e giorni di italiche miserie è osservare un manipolo di speculatori politici e prostitute pseudo democratiche che cercano di riprendere il consenso perduto cavalcando il malcontento popolare spread o non spread.
Non starò qui a ricordarvi le migliori performance di questi mesi, facce vecchie e …vecchie che risorgono come tanti Lazzaro o lazzaroni come preferite alla ricerca dell’italica ingenuità, una magistrale reinterpretazione della leggendaria PARABOLA DEI FESSI E DEI FURBI…
L’Italia di cui Prezzolini parlava sessanta anni fa e rimasta la stessa. un paese dove “l’intelligente è un fesso anche lui”; dove “il furbo non usa mai parole chiare, e comanda non per la sua capacità ma per l’abilità di fingersi capace”; dove “i fessi hanno dei principi, i furbi soltanto dei fini”; dove “in generale il fesso è stupido, perché se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo”; dove “ci sono i fessi intelligenti e colti che vorrebbero mandare via i furbi, ma non possono: primo, perché sono fessi; secondo, perché gli altri fessi sono stupidi e non li capiscono”; dove ” per andare avanti ci sono soltanto due sistemi: il primo è leccare i furbi; il secondo – che riesce meglio – consiste nel far loro paura; infatti, non c’è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere, e non c’è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e l’associazione con altri briganti alla guerra contro questi “.
Sul CorrieredellaSera Antonio Polito ci racconta che i disfattisti sono in agguato!
Mentre Sagunto brucia, a Roma si succedono riunioni di congiurati per decidere come buttare giù il governo prima dell’estate e provocare così le elezioni anticipate a ottobre.La voglia di far saltare tutto, si sa, serpeggia da tempo in entrambi i maggiori partiti. Ma se nel Pd Bersani ha l’autorità per zittire un Fassina, nel Pdl pare che Alfano non ne abbia abbastanza per mettere a tacere una folta schiera di sediziosi, ex ministri berlusconiani ed ex colonnelli finiani. Come dice sconfortato uno dei dirigenti più vicini alla segreteria, «qui è rimasto un piccolo gruppo di partigiani che rischia di finire appeso a testa in giù, questa volta dai fascisti».
Tranquillo in Italia non si rischia nulla, troppo buoni, troppo fessi!
I congiurati propongono di usare il vertice europeo di fine mese come un ultimatum per Monti: se da Bruxelles il premier non tornasse con una valigia carica di eurobond o con altre misure in grado di salvare miracolosamente l’Italia, allora verrebbe il momento di farlo cadere. Come? Sfruttando il casus belli preparato da Di Pietro e dalla Lega con la mozione di sfiducia contro Elsa Fornero. Così la destra silurerebbe il ministro più inviso alla sinistra, in una sorta di grande coalizione antieuropea che sembra un preludio perfetto del caos greco. Ma del resto ogni occasione è buona: luglio, si dice in Transatlantico, sarà il mese dei cecchini.
La tensione politica è dunque alta, anche se il piano è scombiccherato. Il vantaggio di andare alle urne per il Pdl infatti non è chiaro, visti i sondaggi. Ma lo svantaggio per il Paese è chiarissimo. Sarebbe come dire che se l’Europa non ci soccorre, ci lasciamo affogare. Ai guai della nostra economia aggiungeremmo lo sfacelo politico. I due argomenti che i congiurati usano per coprirsi col manto dell’interesse nazionale sono infatti entrambi infondati. Il primo, secondo il quale per fronteggiare l’emergenza è meglio eleggere un nuovo governo, è smentito dal caso della Spagna, Paese che con un premier nuovo di zecca sta già peggio di prima delle elezioni. Il secondo argomento, secondo il quale Monti non sbatterebbe abbastanza il pugno sul tavolo europeo come invece faceva Berlusconi, ha un che di onirico: da mesi Berlusconi in Europa non sbatteva proprio niente e le norme sulle banche che svalutarono i nostri titoli di Stato furono varate nell’ultimo vertice cui abbia partecipato.
Piuttosto, se c’è stata una parabola discendente della fiducia dei mercati nella capacità del governo Monti di affrontare i mali strutturali dell’Italia, essa è dipesa proprio dal condizionamento politico che ha mostrato di subire, per esempio sul mercato del lavoro. Né giova riparare infilando le dita negli occhi dei partiti, a sinistra con gli esodati e a destra con le norme sulla corruzione. Ma il binario morto su cui sembra essere finito il Parlamento è originato proprio dalla campagna elettorale strisciante di chi vorrebbe andare subito alle urne. È il clima politico a indebolire il governo, non il contrario; e a rendere più difficile che anche i provvedimenti sullo sviluppo possano dispiegare il loro effetto positivo sulla scena europea.
D’altra parte, se gli italiani pensassero che qualche nuovo leader politico farebbe oggi meglio di Monti, i sondaggi ce lo direbbero: invece dicono Grillo. Le elezioni a ottobre provocherebbero sullo spread lo stesso effetto thriller che stanno avendo quelle greche. Senza contare che i congiurati hanno già segnato sul calendario una data di pessimo auspicio per andare alle urne: quella del 28 ottobre, novantesimo anniversario della Marcia su Roma.
Cicciolina dove sei … Cicciolinaaaaa!
Spero che la tua sia una domanda retorica oppure una battuta.
Il suo nome è Domenico Schilipoti
http://www.camera.it/29?shadow_deputato=302997
é un’italica forma di vita parassitaria che s’annida nelle camere del ns. parlamento e nei luoghi di comando statali.
La sua vita media è molto alta e non percepisce, ne manifesta, alcuni sentimenti quali vergogna oppure disagio, ignominia, imbarazzo, pudore, timore…..ecc ecc
Purtroppo la sua presenza nel parlamento è garantita da elettori più o meno consapevoli.
speriamo che alle prossime elezioni ci sia più coscienza da parte della gente su chi debba decidere del ns. futuro.
” per andare avanti ci sono soltanto due sistemi: il primo è leccare i furbi; 😈
il secondo – che riesce meglio – consiste nel far loro paura;
infatti, non c’è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere, e non c’è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e l’associazione con altri briganti alla guerra contro questi “. 😉
Dopo la fine del nostro Furbo, Silvio Napoleone Berlusconi ora tocca alla Merkel, Hans Werner Sinn e Bundesbank
Dai Crucchi , chiedete ad Obama il vostro oro, gold. Dai
Ve lo darà sicuramente , come lo sta dando al vostro amico Ugo Chavez
gentile74@finanza:
Spero che la tua sia una domanda retorica oppure una battuta.Il suo nome è Domenico Schilipoti
http://www.camera.it/29?shadow_deputato=302997é un’italica forma di vita parassitaria che s’annida nelle camere del ns. parlamento e nei luoghi di comando statali.
La sua vita media è molto alta e non percepisce, ne manifesta, alcuni sentimenti quali vergogna oppure disagio, ignominia, imbarazzo, pudore, timore…..ecc ecc
Purtroppo la sua presenza nel parlamento è garantita da elettori più o meno consapevoli.
speriamo che alle prossime elezioni ci sia più coscienza da parte della gente su chi debba decidere del ns. futuro.
ovvio che si! so esattamente chi è! era una battuta e condivido il post di mazzalai
Quello in centro è il moccolo, gli altri quello che lo reggono.
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chi è il puffo in mezzo…De Vito? 🙄