LA DOPPIA FACCIA DI MOODY’S!

Scritto il alle 15:45 da icebergfinanza

 

Senza farla troppo lunga vediamo cosa disse Moody’s nell’autunno del 2010 a proposito dell’Inghilterra patria di tutte le più demenziali speculazioni della storia della finanza anche perchè forse qualcuno dimentica che i vari Cassano e Iskil con AIG e JPMorgan operavano direttamente da quella discarica di derivati  che ormai è diventata la City di Londra… 

Britain Keeps Moody’s AAA Rating Thanks to Austerity Moves e ancora… Moody’s Rating Agency Pleased With UK Austerity Efforts  e ancora per finire in bellezza… Moody’s hails UK austerity effort… 

In sintesi… Moody’s ha accolto molto positivamente le misure di austerità annunciate dal Governo britannico. Secondo l’agenzia di rating il budget presentato dal cancelliere George Osborne supporterebbe la tripla A e lo stabile outlook sul debito del Regno Unito, si tratterebbe infatti di un passo decisivo per invertire il significativo deterioramento delle finanze di Londra avvenuto negli ultimi due anni.

O bella chissà perchè in Inghilterra si e in Italia no e poi all’improvviso quando uno mette il becco fuori dal paese della carta straccia, zacchete e tacchete…

Colpo di scure sulle banche italiane. L’agenzia internazionale Moody’s ha tagliato il rating di 26 istituti. I giudizi sulle banche italiane «sono adesso tra i più bassi nei paesi dell’Europa avanzata e riflettono – avverte l’Agenzia in una nota – la vulnerabilità di queste banche a contesti operativi sfavorevoli in Italia e in Europa. Gli outlook per tutte le banche interessate dal taglio di rating sono negativi. Tra le prime cause «il ritorno dell’Italia in recessione e le misure di austerità del governo», che hanno ridotto la domanda economica nel breve termine. Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/bHDr5

A gennaio 2012 Moody’s abbassando il rating italiano disse che «le prospettive macroeconomiche europee sono sempre più deboli, fatto che minaccia l’applicazione delle misure di austerity approvate nei singoli stati e le riforme strutturali necessarie per promuovere la competitività».

Oh mi raccomando non lo dite in giro ma in Inghilterra va tutto bene!

Stesso peso, diverse misure e due diverse facce,  di cui una da …!

Copenhagen, 19-04-2012

Ora basta, le banche danesi hanno deciso di non avvalersi più dei servizi dell’agenzia di rating americana: troppo ondivaga, inaffidabile, le sue opinioni sono “mutevoli”.

Nykredit, principale banca danese specializzata in mutui, ha chiuso il contratto con Moody’s la settimana scorsa mentre la seconda banca del paese Jyske Bank farà lo stesso. Lo scorso giugno Moody’s era già stata scaricata da Realkredit.

All’ABI invece che starnazzare hanno solo una cosa da fare o risulta difficile arrivarci…

Scusate ma non vale la pena di perderci altro tempo!

Una dettagliata analisi su quanto sta accadendo  ” Euro fu…siccome immobile!” è stata inviata a tutto coloro che hanno sostenuto questo viaggio e a disposizione di tutti coloro che vorranno liberamente sostenerci ora…Semplicemente GRAZIE!

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10 commenti Commenta
atomictonto
Scritto il 15 Maggio 2012 at 18:15

Ma ancora?!? 😛
Moody’s, Fitch e S&P inventano BALLE ad arte imbeccati di loro azionisti di maggioranza che guarda caso sono tutte le banche d’affari (speculazione pura) Anglo-americane!
Ma perchè non si riesce a prendere questa cosa come assodata?

icebergfinanza
Scritto il 15 Maggio 2012 at 19:21

atomictonto@finanza,

Si assodata a parte qualche uovo
sodo che in giro per il web fa il paladino dell’ italica redenzione!

marzemino
Scritto il 15 Maggio 2012 at 19:59

In effetti la valutazione di Moody’s casca a “ciccio”, vista la particolare situazione esplosiva della zona euro per diverse vicende: le quotazioni di banche e di varie società stanno scendendo rapidamente a prezzi da saldo e ci sono ancora margini di peggioramento. Se c’è chi vende, c’è sempre qualcun altro che compra. Sempre.

Poi se consideriamo il fatto che le tre agenzie di rating, le banche d’affari (GS, MS, &Co), i governi (direttamente ed indirettamente) e le grandi multinazionali, hanno TUTTI come azionisti di riferimento i Big Five, allora diventa tutto un pò più chiaro di come sia grande il conflitto d’interesse, la manipolazione dei mercati, dell’informazione, della politica, e quant’altro.

Chi sono i Big Five? I cinque fondi d’investimento USA che dominano questo pianeta:

– Black Rock
– State Street Corp
– Vanguard Group
– Capital World Investors
– FMR (Fidelity)

Provate a fare questo gioco: prendete una grossa banca o società a caso, date un’occhiata alla compagine azionaria, troverete sicuramente uno di loro.

icebergfinanza
Scritto il 15 Maggio 2012 at 20:28

marzemino@finanzaonline,

Ineccepibile manca zio Pimco!

mannoz
Scritto il 15 Maggio 2012 at 21:37

la cosa bella è che solo il giorno prima su bloomberg standard & poors diceva che faceva un ” delay” sul downgrade anche di 3 notch di 100 big bancari tra cui ubs , morgan e compagnia proprio a causa della crisi…
ormai han perso molta credibilità sti prezzolati del rating…
il problema è che a loro si sta sostituendo il caos, anche grazie a loro nessuno si fida più di nessuno , o quasi

edmontdantes
Scritto il 15 Maggio 2012 at 22:15

Se JP Morgan avesse lasciato sul piatto 2 Miliardi con operazioni contro l´Euro sbagliate…capireste perche ora le agenzie di Rat Rat Ratting martellano cosi´la zona Euro…stanno scoppiando le loro scommesse che fanno poveri tanti per arricchire pochi…truffaldini traders…che ingrassno bonus milionari di psico-manager….che manco si accorgono di aver tanti soldi nel focolare !!!!

A proposito dove posso mandare a Moddy & Poors questo grafico, magari non sanno fari i conti matematici 😆 😆 😆

marzemino
Scritto il 15 Maggio 2012 at 22:19

icebergfinanza:
marzemino@finanzaonline,

Ineccepibile manca zio Pimco!

Anche loro americani….ma che strano! Qualcuno potrebbe dire beh ma dal 2000 c’è l’Allianz tra i maggiori azionisti. E chi c’è nel cda di Allianz? Black Rock… 👿 e tutto torna.
Io ovviamente non conosco i progetti futuri di questi criminali, ma allo stato attuale delle cose non ho idea alla fine della fiera cosa succederà. Tu Andrea cosa ne pensi? Nel 2007 con i sub prime ci avevi preso in pieno…

lacassandra
Scritto il 15 Maggio 2012 at 22:36

Cosa succederà? Rebus sic stantibus una svendita di gran parte dei nostri sistemi creditizio e industriale. Il nostro risparmio andrà a rimpolpare i bilanci, per molti versi inguardabili, degli istituti di credito di altri paesi. Anche gran parte del patrimonio immobiliare pubblico e privato sarà ceduto a prezzi di saldo (d’altra parte l’Imu è stata introdotta per deprimere i prezzi del mercato immobiliare). La strategia seguita da istituzioni americane, tedesche e inglesi puntava chiaramente a questo da almeno 4 anni.
Ovviamente, serve ed è servita una forte “collaborazione” del sistema informativo, della magistratura e dei cosiddetti poteri marci dell’economia (azionisti del Corriere della Sera etc) e una formidabile ignavia del sistema politico. Si tratta di un’operazione simile a quella che avvenne nel “glorioso” biennio ’92 / 94. I protagonisti, in ruoli diversi, sono in gran parte gli stessi (Draghi, Monti…etc). Di nuovo ci sono alcuni blog di folcloristici liberisti alle vongole, i cui scritti sono stati già richiesti da molti dei comici di Zelig.

edmontdantes
Scritto il 15 Maggio 2012 at 23:02

lacassandra@finanza,

Cassandra…Martin Luther King diceva:

Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste.

Di fronte alla collaborazione dei media come la chiami tu stare in silenzio e´ la cosa piu´spaventosa, scrivi email a giornali, politici (gli indirizzi li trovi sui siti della Camera e Senato) e fai post su quello che pensi…non pensare che sia inutile…le idee lasciano sempre un segno ed io non voglio stare in silenzio!

icebergfinanza
Scritto il 16 Maggio 2012 at 08:23

edmontdantes@finanza,

Difficile dire cosa accadrà Ed qui e’ in atto la strategia del terrore e del panico John Perkins l’ha descritta bene e media televisioni giornali e Bloggers pseudo liberisti e filo anglosassoni o esterofili fanno a gara per assecondarla chi per la sua ideologia e chi per i suoi interessi! Andrea

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