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GRECIA: DIARIO DEL SACCHEGGIO E RITORNO ALLA DEMOCRAZIA!
“Diario del saccheggio” è un bellissimo film/documentario dell’argentino Fernando Solanas, regista, politico, musicista, attore e altro ancora. Il film, uscito nel 2003, ricorda ed analizza il periodo tra gli anni settanta ed il 2001, cercando i motivi della decadenza economica e sociale dell’Argentina di quel periodo: un duro atto d’accusa verso le selvagge privatizzazioni, la gestione del debito pubblico e la recessione economica che hanno stritolato il paese. Solanas stesso afferma di aver usato “storie vere: le trame segrete della mafiocrazia argentina e l’alleanza spuria tra le corporazioni politico-sindacali, il potere giudiziario, le banche, le multinazionali e gli istituti finanziari internazionali”. Per narrarle Solanas si limita ad utilizzare materiale d’archivio e giornalistico ma, per mezzo di uno straordinario montaggio, ne scaturisce un racconto avvincente quanto agghiacciante.
(…) quello delle corresponsabilità è il punto su cui la visione del film di Solanas fa riflettere: emerge in maniera nitida che gli argentini in quella situazione sono stati trascinati dal Fondo Monetario Internazionale, dal governo americano e dalle multinazionali, statunitensi e spagnole in particolare.Ognisette
Se vogliamo riassumere in poche parole quello che è accaduto alla Grecia in questi anni è necessario utilizzare l’evidenza di una combinazione di responsabilità associata ad un concentrato di avidità che ha distrutto la culla della democrazia trasformandola in una tomba della democrazia stessa, con chiare responsabilità politiche, finanziare e non dimentichiamole di un popolo che consapevolmente o inconsapevolmente ha rincorso per anni l’illusione di un benessere che non poteva permettersi.
Ieri anche il secondo tentativo di formare un nuovo governo è andato in frantumi come andrà in frantumi anche il terzo. La nuova tranche di aiuti alla Grecia è stata ridotta per le resistenze di Germania e Finlandia tanto per cambiare, Germania nella quale non passa giorno nel quale qualche politico non urli l’uscita della Grecia dall’euro per farsi notare dai suoi futuri elettori.
In Germania come vedremo è in atto una sorta di autoesaltazione delle virtù teutoniche da parte di un manpolo di clown politici che ricorda i nostri, in un paese che da tempo sta alimentando la disintegrazione dell’euro per sostenere il proprio debito e la propria economia attraendo capitali e pagando interessi negativi che aiutano a ristrutturare questo non dimentichiamolo il più alto debito pubblico in Europa in termini assoluti.
«Nessuno può forzare la Grecia a restare nell’eurozona». Il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schäuble, ha perso la pazienza. Le parole pronunciate oggi hanno una doppia valenza. Da un lato rappresentano un ultimatum ai partiti politici greci, che da domenica sera stanno cercando di formare un governo. Dall’altro sono l’ultimo esempio di un sentimento crescente in Europa. «La solidarietà l’abbiamo data, ora tocca a loro mantenere gli impegni. Se non ci stanno, che escano», ha detto oggi Kai Carstensen, capo economista dell’istituto di ricerca tedesco IFO. E l’idea prende piede sempre più anche ad Atene.
In Germania l’opinione pubblica non ha più voglia di pagare per salvare la Grecia. I principali quotidiani, dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) all’Handelsblatt, passando per lo Spiegel, continuano a invocare l’uscita dall’eurozona di Atene. E lo stesso fanno i politici tedeschi. Oggi il ministro tedesco degli Esteri, Guido Westerwelle, ha attaccato i politici greci, colpevoli di uno stallo capace di mettere a repentaglio l’esistenza stessa della moneta unica. «Il destino della Grecia nell’eurozona adesso è nelle mani dei greci. È la Grecia che ora deve decidere quale percorso vuole seguire», ha detto Westerwelle. E parole analoghe sono state utilizzate anche da Klaus-Peter Willsch, consulente economico della CDU, il partito del cancelliere tedesco Angela Merkel. «La soluzione migliore sarebbe lasciare che la Grecia possa uscire dall’eurozona in modo ordinato e pulito, senza che ci sia un’uscita dall’Europa». ha spiegato Willsch. Ancora più radicale è stato il vice capogruppo della CDU, Michael Meister: «Ci sono degli impegni sottoscritti dalla Grecia, condivisi dalle istituzioni europee e coordinati per il ripristino degli equilibri. Non si possono tirare indietro senza che non ci siano delle conseguenze». Il riferimento è verso il piano organizzato dalla troika composta da Fondo monetario internazionale (Fmi), Banca centrale europea (Bce) e Commissione europea. Lo stesso approvato dopo la ristrutturazione del debito iniziata nello scorso marzo e ultimata pochi giorni fa. Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/eurozona-grecia-germania-uscita-euro#ixzz1uRBOduBg
In questo Paese sono in pochi quelli che hanno il coraggio di denunciare le responsabilità dei tedeschi in questa orgia del debito, un popolo che ha beneficiato per anni della farsa della moneta europea, con le loro banche che hanno disseminato di credito subprime mezza Europa per favorire la loro economia. Ripeto è ora che in questo paese i media raccontino anche un’altra verità oltre che evidenziare le responsabilità politiche e finanziarie gravissime! Ma non possiamo pretendere troppo da un settore che a sua volta è controllato finanziariamente da coloro che sono i principali responsabili del dissesto di questo Paese.
La vicenda Monte dei Paschi di Siena, come vedremo in giornata e tutte quelle che riguardano l’ormai MARCIO tessuto sociale, politico e finanziario di questo Paese ma non solo è il punto di non ritorno.
Tornando a noi e alla Germania a breve sentiremo il pensiero di uno dei massimi esperti del decennio perduto giapponese 22 lunghi anni di stagnazione che non sono serviti da lezione, un pensiero che ripercorre in tutto e per tutto quello che ho condiviso con Voi in questi mesi.
Per quanto riguarda il popolo greco è ora che prenda una decisione definitiva e che ritorni alla democrazia scegliendo liberamente la propria strada e il proprio destino fuori da questa immensa illusione che è l’attuale concezione esclusiavamente finanziaria ed economica dell’unione europea.
Basta con inutli organizzazioni sovranazionali tecnocratiche oligarchiche e plutocratiche che decidono i destini dei popoli! L’esperimento monetario europeo cosi come è stato concepito e difeso in questi mesi è un esperimento fallito.
L’unica possibilità di salvezza a breve termine, un’ulteriore e temporanea iniezione di droga è una banca centrale che faccia tutto ciò che fanno le altre banche centrali al mondo!
Comunque sia nei prossimi giorni stato di massima allerta, le variabili in gioco sono decisive dall’euro al bund passando per le reazioni politiche. Occhio alla testa e alle spalle di molti indici e soprattutto non dimenticate che la realtà fondamentale delle trimestrali sta lentamente ed inesorabilmente deteriorandosi!
Niente paura ne parleremo insieme nell’analisi dettagliata sulle prospettive tecniche e macroeconomiche per i prossimi mesi dedicata ai recenti sostenitori di Icebergfinanza e a coloro che vorranno contribuire liberamente cliccando qui sopra…
…dal titolo “MAGGIO 2012 ” EURO FU. SICCOME IMMOBILE ”
Semplicemente GRAZIE per il tuo libero sostegno all’informazione indipendente!
Due considerazioni:
– chissa’ se dovesse partire un’ indagine su tutte quelle persone o istituzioni che hanno favorito l’ impoverimento di interi paesi, la vendita di assets critici a privati, la creazione di monopoli etc…sarebbe una GLOBAL HANDS CLEAN…chissa’ come cambierebbe il mondo..quanti yachts in meno vedremmo girare..quanti aerei privati resterebbero a terra..si potrebbe creare una nuova compagnia aerea per le persone oneste…
– i politici tedeschi stanno inculcando al loro popolo che loro sono i migliori, che i pigs sono di un’ altra specie..che sono diversi…che sono una zavorra…mah..mi ricordan tanto un loro predecessore…
Per le grandi multinazionali la Grecia è praticamente uscita dai radar-screen del marketing.
La grecia non è più considerata un potenziale cliente, le risorse di marketing che erano dedicate all Grecia vengono dirottate su altri mercati.
Capolinea.
…e non dimentichiamole di un popolo che consapevolmente o inconsapevolmente ha rincorso per anni l’illusione di un benessere che non poteva permettersi.,
Io ho sempre sostenuto che non ci sia un complotto per la semplice ragione che non è necessario, lo stato attuale dell’economia è frutto di una naturale convergenza di interessi tra quell’0.1% che si spartisce il potere a livello planetario.
Non serve che si mettano d’accordo sono tutti naturalemte d’accordo su come si deve gestire l’economia affinchè ricchezza e potere continuino ad accumularsi.
Continuiamo a sentir dire che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità, e lo sentiamo dire da qualcuno che o fa parte di quello 0.1% o da parte du qualcuno dei loro lacchè e giullari di corte.
E questo è particolarmente fastidioso, ed è particolarmente fastidioso sentire questo ritornello ripreso da blogger e commentatori vari.
Quale è il livello di benessere che possiamo permetterci se togliamo la parte del leone allo 0.1% ????????
viviamo in un pianeta che ha delle contraddizioni pazzesche…le abbiamo davanti agli occhi ma non le vediamo..siamo veramente come dentro matrix..completamente lobotomizzati..quando riusciamo a fare quelle 3-4 cose che ci danno “felciita’” ce ne freghiamo del resto…
sarei curioso di sapere se degli astronauti arrivassero in un pianeta alieno..se vedessero miliardi di piccoli alieni..alcuni che comandano altri…la maggior parte che soffre…profonde ingiustizie…luoghi con ricchezze estreme..piccoli alieni con tute dorate che bevono quello che sembra essere un liquido prezioso e altri milioni di piccoli alieni sporchi che scavano sotto terra alla ricerca di un liquido maleodorante che gli permetta di sopravvivere…direbbero SCOPERTO PIANETA CON VITA..SEMBRA UNA CIVILTA’ ARRETRATA RISPETTO ALLA NOSTRA..PRIMITIVA..SENZA VALORI..MOLTE DISEGUAGLIANZE…
per poi correggere il messaggio e dire scusate..pensavamo di essere atterrati su un altro pianeta ma eravamo solo ritornati sulla terra….
Quale è il livello di benessere che possiamo permetterci se togliamo la parte del leone allo 0.1% ????????
Enorme ma non abbiamo fegato e la realtà è che in molti hanno inseguito ciò che qualcunoha impedito loro di prendere con la trappola del debito questa è la Realtà per il resto se non redistribuiscono si va a prendere … cosi insegna la storia! Andrea
Quelle 3 – 4 cose sono quelle che contano come per tutti gli anomali che abitano il pianeta il resto è fuffa…
diceva un filosofo antico che se ci fosse pane per tutti templi e caserme sarebbero vuoti.
ilcuculo@finanza: PORTELLO, Quelle 3 – 4 cose sono quelle che contano come per tutti gli anomali che abitano il pianeta il resto è fuffa…diceva un filosofo antico che se ci fosse pane per tutti templi e caserme sarebbero vuoti.
…animali…
La Grecia, come altre realtà di questi anni, si configura come un esperimento di sfruttamento; in primis, da parte delle famiglie dei satrapi locali, che da decenni si spartiscono la scena della vita politica ed economica. E poi da parte del sistema della turbofinanza che si è specializzato nella creazione, nell’ingrossamento e poi nella deflagrazione di “bolle” finanziarie di ogni genere. In base alle condizioni odierne, appare ovvio che la Grecia uscirà dall’euro così come la moneta unica è destinata a implodere.
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La Grecia è stato un grande esperimento , per capire come salvare banche e HF.
Ora che tutto è finito non interessa a nessuno.
Il primo che esce vedrà prima l’inferno poi forse salverà e ricomincerà
http://italyworkinprogress.blogspot.it/