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ECOFIN DEMENZA SENILE!
Con tutto il rispetto per il dolore di chi in famiglia vive questa tragedia la malattia senile (o morbo di Alzheimer) che sta contaggiando le autorità politiche europee è una malattia progressiva che porta alla perdita di memoria dovuta alla distruzione di neuroni sempre che ne sia ancora rimasto qualcuno.
I lettori di Icebergfinanza sanno quanto è accaduto alle nostre banche a seguito delle decisioni ” anticicliche” di un’altra istituzione fabbrica di neuroni marci ovvero l’ EBA…
MILANO (MF-DJ)–Un emendamento al testo di Basilea 3, messo a punto nell’ultima riunione Ecofin, riaccende l’incubo Eba per banche e Stati.
Secondo quanto appreso, scrive MF, la presidenza danese del Consiglio, guidata dal ministro Margrethe Vestager, ha inserito in extremis una modifica tecnica che obbligherebbe le banche a valutare ai prezzi di mercato i titoli di Stato, in particolare quelli “disponibili per la vendita”. La proposta produrrebbe conseguenze per gli istituti e per gli Stati paragonabili a quelle innescate dall’autorita’ bancaria europea, che ha calcolato i deficit di capitale delle banche in base al fair value dei titoli sovrani detenuti dagli istituti. Ma in questo caso, se la novita’ venisse approvata definitivamente dall’Ecofin, l’effetto potrebbe essere ancora piu’ dirompente, poiche’ non si tratterebbe di una norma provvisoria, ma inserita a tutti gli effetti nella legislazione europea.
Se la notizia fosse vera con tutto il rispetto per i neuroni ci sarebbe da chiedersi se qualcuno sta scientificamente cercando di distruggere quel minimo di buon senso che è rimasto a questi portatori di neuroni defunti o meglio se qualcuno ha deciso di far deliberatamente saltare l’euro con la collaborazione di zia Albione e suo fratello il Destino Manifesto!.
Nel frattempo è in preparazione un’analisi dettagliata sulle prospettive tecniche e macroeconomiche per i prossimi mesi dedicata ai recenti sostenitori di Icebergfinanza e a coloro che vorranno contribuire liberamente cliccando qui sopra…
…dal titolo “MAGGIO 2012 ” EURO FU. SICCOME IMMOBILE ”
Semplicemente GRAZIE per il tuo libero sostegno all’informazione indipendente!
ECOFIN = Ministri delle finanze dei singoli stati (UK e non Euro inclusi).
Non posso commentare tecnicamente la decisione, lo ammetto, non la capisco, ma vorrei far presente che l´ECOFIN e´l´insieme dei ministri delle finanze…ovvero la decisione dei singoli stati in Europa…i 27 ! Per cui UK e paesi non euro.
Per cui non spariamo sempre sull´Europa, se oggi non abbiamo politic come De Gasperi…non possiamo farci nulla !
Saluti
ED
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EURO: LA MONETA PIU’ IMPOSSIBILE DELLA STORIA
DI MAURIZIO BLONDET rischioocalcolato.it
Il divertente e tragico grafico qui sotto misura il tasso di “dispersione” dei paesi che fanno parte di unioni monetarie: ossia di quanto sono divergenti l’uno dall’altro, il che fornisce il grado di assurdità di una forzata unione monetaria. Vi sono elencate unioni monetarie esistite in passato (Unione scandinava, ad esempio) ed anche alcune totalmente arbitrarie: notare la penultima colonna, che fornisce il grado di dispersione di una fantomatica unione monetaria che unisse”tutti i 13 paesi che cominciano con la M”, dal Messico al Madagascar. Ebbene: anche questa risulterebbe composta di paesi meno divergenti di quelli da cui è composta la zona Euro.
qui guardate il grafico http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10243
La tabella è stata elaborata da Michael Cembalest, un analista di JP Morgan. Benchè umoristica nei risultati, la ricerca dà una seria indicazione ai “mercati” che speculano sulla possibilità che l’eurozona si spacchi. La possibilità è alta, abbastanza da continuare a puntare contro l’euro.
Per valutare la “dispersione” (o divergenza) dei paesi dell’Euro, Cembalest ha valutato un centinaio di fattori tratti dal Global Competitiveness Index, del World Economic Forum: dal Pil pro-capite alla indipendenza della magistratura, fino ai chilometri-passeggero delle linee aeree. Le massime divergenze, in Europa, si notano nel rapporto fra salari e produttività, nella efficienza del sistema legale nelle cause d’affari, nella qualità della ricerca scientifica, nel livello di spreco e corruzione pubblica. “E i risultati sono simili anche se si esclude la Grecia; la divergenza tra i paesi europei va’ oltre la Grecia”, commenta l’analista.
Ecco perchè il mantenimento della moneta unica che continua a perseguire ostinatamente l’eurocrazia (di cui Mario Monti e Mario Draghi sono augusti esponenti) non è solo un bagno di sangue per i popoli, ma un tentativo condannato comunque: l’euro si spaccherà, lo si voglia o no. Inutili sofferenze di massa,solo perchè gli eurocrati non vogliono ammettere di aver avuto torto (e non perdere l posto e gli emolumenti).
http://ftalphaville.ft.com/blog/2012/05/02/985091/making-eurozonians-or-not/
Maurizio Blondet
Fonte: http://www.rischiocalcolato.it
L’ euro non è sostenbile a causa del signoraggio che porta miseria a molti e ricchezza a pochi, certo essere uniti con regole, tasse, salari e cultura diversi non è facile ma necessario.
Gli squilibri causati dall’euro sono spiegati bene in questo articolo:
http://goofynomics.blogspot.it/2011/11/i-salvataggi-che-non-ci-salveranno.html
by DORF