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ALLARME SPREAD… AMBIZIONE DISTRAZIONE BRUTTIFICAZIONE E INFINE DERISIONE!

Scritto il alle 08:50 da icebergfinanza

 Allarme spread…la fine del mondo si avvicina.

Alle volte mi domando se nei mercati finanziari e nella vita di tutti i giorni sono di più i fessi che si spaventano a seguire l’evoluzione dello spread o i furbi che lo alimentano ad uso e consumo dei fessi… 

Questa volta voglio fare una cosa leggera, leggera, senza prendere troppo sul serio
nulla, come nel paese di Alice e dei suoi personaggi……..

La Falsa-testuggine continuò:- Noi fummo educate benissimo… infatti andavamo a scuola tutti i giorni… Anch’io andavo a scuola ogni giorno, – disse Alice; – non serve inorgoglirsi per così poco. (…) Annaspare e contorcersi, prima di tutto, – rispose la Falsa-testuggine. – E poi le diverse operazioni dell’aritmetica… ambizione, distrazione, bruttificazione,
e derisione, (…..tutte cose che si imparavano a scuola di finanza, finanza creativa, ambizione e distrazione …….si perchè come si può intravvedere su internet, nelle prime pagine del suo diario il Zibaldone, Leopardi separa il dominio della distrazione da quello dell’auto-inganno rispetto alla questione della felicità. Il discorso leopardiano mette a fuoco alcune vie di fuga rispetto alle persuasioni paralizzanti della ragione e, allo stesso tempo, stabilisce quei caratteri specifici della distrazione – in primo luogo il suo attivarsi involontariamente nell’individuo -, che ne fanno un fenomeno interno alla dimenticanza ma non del tutto coincidente con essa……dimenticanza, si come distrazione, ci si può
dimenticare di tante cose spesso di come trascorre un intero mese contabile… o di come un numero all’improvviso diventa un’altro o ancora di come qualche psicopatico …)

Mentre in Italia ormai tutti si ritrovano a vivere in appartementi pagati dagli altri, appartamenti regalati da altri senza saperlo, in cui le vasche si riempiono di cozza pelose e i resort di uomini che non sapevano di fare una vacanza gratuita andiamo a vedere cosa accade al di là dell’oceano in attesa di tornare in Italia nel prossimo post.

Tanto tuonò che alla fine incominciò a piovere… Non ci voleva poi molto a comprendere che anche la fragile e finta economia americana avrebbe subito contraccolpi dalla tragedia europea.

Gli ultimi dati, dall’occupazione alla produzione, dagli indici manifatturieri alla fiducia, tralasciando per rispetto la grande depressione immobiliare sono teneri canarini introdotti nella miniera della Federal Reserve che si riunirà la prossima settimana per il solito show di politica monetaria.

Mercati drogati come quelli finanziari non aspettano altro che altra inutili liquidità per rimandare il momento della verità.

Su Bloomberg il mitico Gary Shilling a proposito della sua previsione di una recessione americana per il 2012 rispende ad alcuni commenti dei suoi lettori in una sintesi che qui sotto vi riporto.

L’economia mondiale è molto instabile e continuerà ad esserlo nel prossimo futuro. Gli Stati Uniti sono quasi senza difese politiche per lottare contro questa instabilità e qualsiasi progresso sull’occupazione e in materia di redditi, prima o poi (in gran parte prima) sarà annullato  dagli eventi globali e  dalla destabilizzante  competizione geopolitica globale. ”

(….) My thinking is as follows: Europe is in a recession that could be as severe as the one
in 2008-2009 in which real gross domestic product in the euro area fell 5.4 percent
from peak to trough, almost matching the US decline of 5.5 percent. The continuing, unresolved — and probably unsolvable — financial crisis has again spilled over into the real economy. (…) The effects of the euro-zone recession on the US in terms of trade are limited: US exports account for 14 percent of GDP and just 15 percent of those goods go to the euro zone.  As a result, the US’s GDP exposure is only 2 percent. More worrisome is that 25 percent of the foreign exposure of US banks is in the euro zone. MF Global
Holdings Ltd. (MFGLQ)
, which was sunk by leveraged bets on European
sovereign debt, may be the canary in the coal mine .

Come ho scritto in altre occasioni il rischio americano nei confronti dell’Europa non è tanto commerciale quanto finanziario con un’esposizione del 25 % delle sue banche e MF Global fallita recentemente non è altro che un canarino nella miniera.

Immaginatevi cosa possa significare l’esposizione complessiva delle banche inglesi, francesi e soprattutto tedesche al rischio Europa, altro che quella delle banche italiane che non arriva neanche ad un decimo delle altre.

Fanno sorridere alcune analisi che si concentrano esclusivamente sulla situazione delle banche italiane solo perchè stanno subendo gli effetti della recessione economica, riflessi negli incagli e nelle sofferenze.

Fanno sorridere i continui riferimenti unici delle testate finanziarie internazionali  alle devastate, quelle si, banche spagnole che dovranno subire uno tsunami di svalutazioni ad opera delle depressione immobiliare e non un solo accenno ai bilanci di una Bank of America o Deutsche Bank qualunque.

Il portafoglio mutui di Bank of America, per molti versi pura carta straccia subprime e non solo è superiore addirittura alla sua quotazione…

Regulators are pressing for the change on concern that falling home prices have wiped out collateral on many second mortgages, leaving them as unsecured debt. About 20 percent of the nation’s $845 billion of home-equity loans exceed the value of the properties when combined with primary mortgages , according to CoreLogic Inc., and about 36 percent of Bank of America’s were at least partly “underwater” at the end of last year, according to regulatory filings.

Ben il 36 % dei prestiti del portafoglio di BOFA sono underwater ovvero senza garanzie e il 20 % eccede il valore delle proprietà in combinazione con mutui con buon merito di credito e nuovi mutui ad alto rischio sono stati concessi anche dopo che la depressione immobiliare ha spazzato via oltre 7000 miliardi di ricchezza presunta in America.

E qualche pinguino sta facendo le pulci alle banche italiane!

Tornando a Shilling si ricorda la bolla immobiliare cinese e la frenata dell’economia, la bolla delle materie prime della quale Brasile e Australia stanno già sentendone gli effetti.

Un recupero dell’economia americana è quasi impossibile senza immobiliare e se i giovani americani dovranno passare il resto della loro vita per saldare la montagna di debiti che hanno fatto per poter studiare nessuno potrà sostenere i consumi in futuro mentre la generazione dei baby boomers si estingue gradualmente.

Molte abitazioni in America sono tenute ai margini del mercato in attesa che salgano i prezzi ma sono necessari almeno altri quattro anni per smaltire le scorte e sino ad allora nessuna speranza di una ripresa dei prezzi.

Caroline Baum ci parla della miopia delle statistiche a breve termine di come siano effimeri 100.000 posti di lavoro in più o in meno mensilmente su una popolazione al lavoro di oltre 155 milioni di persone.

Ma i numeri fanno un sacco di rumore e servono solo per far muovere gli psicopatici e gli schizzofrenici di breve termine sui mercati finanziari . Un Inverno caldo può trasformare
le assunzioni nel settore immobiliare in un boom destagionalizzato. Si deprime anche la
produzione industriale, attraverso la riduzione della produzione di gas naturale
ed elettricità. A Pasqua, una festa mobile, può trasferire le vendite al dettaglio da marzo ad aprile o viceversa. Un anticipo o un ritardo settimane nel sondaggio sull’occupazione può falsare i dati mostrando perdite e utili e le vacanze possono spostare i sussidi in più o in meno da una settimana all’altra.

E’ un po la stessa cosa che sta accadendo in Europa e in Italia, dove gli schizzofrenici si esaltano o si deprimono perchè l’asta spagnola è andata bene e quella francese meno bene perchè il solito idiota istruito ad arte mette in giro la voce che la Francia sarà downgradata e subito Fitch di proprietà francese corre a ricordare a tutti che il rating non è in discussione ma resta l’outlook negativo sino al 2013.

Poi si incomincia a parlare del rischio rating dell’Olanda della quale mi sono sempre chiesto per quale motivo debba fare parte del club degli eletti quando il suo debito privato fa letteralmente paura…

ALMERE, The Netherlands—The most debt-burdened households in the euro zone aren’t in Portugal, Ireland or Greece, the currency bloc’s trio of bailed-out countries. Spanish households—which borrowed heavily in the boom years to build and buy houses—aren’t even close to the top.

The title of most indebted goes to households in the Netherlands, and the main reason is the enormous mortgages that the Dutch—though frugal by reputation—take out.

While the Dutch government has been an enforcer of fiscal orthodoxy throughout the European debt crisis, seeking budget cuts from governments across the euro zone, household debt is a persistent worry for Dutch regulators, who see it as a major risk for the economy. WSJ

Dite la verità sana l’Olanda vero, sana come un pesce fuor d’acqua!

Ma è inutili parlarne ormai questo è un mondo a chi la spara più grossa, un mondo dove il terrore va di moda, va di moda seminare panico, muovere le acque, fomentare la paura, perchè se nella chimica nulla si crea e nulla si ditrugge, tutto si trasforma, con il termine da me coniato, nella finanza tutto si crea, nulla si distrugge, tutto si trasferisce da una tasca all’altra.

La parabola dei fessi e dei furbi nella Finanza è più attuale che mai!

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