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LA CRESCITA DEMOGRAFICA, LAVORO E LE RECESSIONI CHE VERRANO!
Quando tempo fa sostenemmo che l’esperienza empirica identifica in almeno 7/8 anni il tempo necessario perchè l’economia possa riprendersi da una devastante debt deflation causata da una bolla immobiliare associata ad un eccesso di credito, con il conseguente fallimento tecnico di buona parte del sistema finanziario mondiale ricordammo ai nostri lettori che questa è la più grave crisi della storia economico/finanziaria mondiale superiore per intensità e correlazione addirittura alla Grande Depressione.
In un interessante analisi del professor James Stock dell’ Università di Harvard e del suo omologi Mark Watson della Princeton University ( Disentangling the Channels of the 2007-2009 Recession QUI ) si mettono in evidenza alcune somiglianze tra l’ultima recessione/depressione e quelle che l’hanno preceduta.
Gli autori sostengono che l’analisi strutturale è coerente con la recessione causata dagli shock petroliferi di grandi dimensioni seguita da a loro volta da shock finanziari
multipli e incertezza ….
Ma a noi interessa questo passaggio che ci aiuta ad andare oltre quanto è accaduto e che fornisce sostegno alle nostre tesi di una cambiamento strutturale nell’economia occidentale, destinata ad un declino di natura demografica
Ma se la Grande Recessione può essere interpretata come una risposta normale a squilibri di grandi dimensioni, che ci si può aspettare in relazione al recupero anemico?
The explanation for this declining trend growth rate which we find the most compelling rests on changes in underlying demographic factors, primarily the plateau over the past decade in the female labor force participation rate (after rising sharply during the 1970s through 1990s) and the aging of the US workforce.
Come spesso ho sottolineato se non ci rendiamo conto oggi che rispetto al passato l’aumento della presenza femminile e il doppio lavoro all’interno di una famiglia associati ad un invecchiamento della popolazione hanno modificato strutturalmente le opportunità di lavoro insieme alla tecnologia non comprenderemo mai che termini come flessibilità e produttività lasciano il tempo che trovano di fronte ad un’inevitabile declino della crescita economica occidentale.
These demographic changes imply continued low or even
declining trend growth rates in employment, which in turn imply that future recessions will be deeper, and will have slower recoveries, than historically has been the case. In other words,
jobless recoveries will be the norm.
Le dinamiche demografiche comportano quindi un declino dei tassi di crescita tendenziali e addirittura di quelli dell’occupazione con conseguente amplificazione della gravità delle future recessioni.
E’ estremamente importante non dimenticare la questione demografica, fondamentale per non farsi illusioni su una veloce risoluzione di questa devastante crisi. In sintesi le “Jobless Recovery” riprese anemiche senza occupazione saranno la regola!
E’ troppo difficile comprendere che senza sostegno alla FAMIGLIA nessuna nazione avrà un futuro.Probabilmente, più le soluzioni sono semplici e più gli speculatori politici non le comprendono o fanno finta di non comprendere!