GOLDEN SHARE e BRITANNIA LA LEGGENDA CONTINUA!

Scritto il alle 09:56 da icebergfinanza

Alcuni mesi fa tra le righe di alcuni giornali ma in particolare tra quelle del Corriere della Sera, ho notato un sottotitolo curioso,

Vi riporto tali e quali alcune frasi dell’articolo in questione…

(…) La tesi di un’imminente crisi di governo è sorretta dalle difficoltà del Cavaliere, è alimentata dallo scompiglio che c’è nei gruppi parlamentari del Pdl, e persino da voci di Transatlantico secondo le quali anche delle banche tedesche sarebbero impegnate nell’opera di lobbing per mandare a casa il premier ( …sarà forse che Angela Merkel se l’è presa per quel leggendaria frase…inchiavabile culona… che il “Berlusca” le ha affibiato recentemente secondo alcune intercettazioni?).

Ma facciamo un’altro piccolo passo avanti…

«Lo so che vogliono la mia testa», commentava giorni fa con alcuni esponenti della maggioranza: «Me ne posso andare anche domani mattina. Non ho interessi personali, lo faccio per l’Italia». Una confidenza che il responsabile dell’Economia ha farcito di pesanti critiche verso il futuro presidente della Bce, Draghi, suo vero bersaglio nello scontro su Bankitalia, e considerato «il regista» di una fantomatica «operazione»: «Il Berlusca — così Tremonti ha chiamato il premier — non vuole ascoltarmi. C’è un disegno internazionale contro il nostro Paese con l’obiettivo di spogliarlo di suoi asset più prestigiosi, a partire dalle banche. Aiutatemi per farglielo capire».

Ieri il Sole24Ore riportava che … Mani sulle spalle, sorrisi, insomma un’esplicita espressione di pace e concordia. Uscendo da Palazzo Chigi per spostarsi alla Camera, dopo il Consiglio dei ministri, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti sono a braccetto. «Con Tremonti c’è assoluta concordia. Si tratta di una manovra non facile. Il problema per tutti i Governi è che non si possono fare le nozze con i fichi secchi», ha detto il Presidente del Consiglio, negando le indiscrezioni su un presunto scontro verbale con il titolare dell’Economia. «Non posso pretendere che Tremonti abbia le mie stesse idee su tutto, siamo però legati da una amicizia trentennale e quindi ci confrontiamo», ha aggiunto. Tremonti, però, appare meno espansivo e afferma: «Abbiamo idee diverse sui soldi».

Vuoi vedere che…

Ora molti di Voi sanno che non amo le leggende metropolitane, Bildelberg e Nuovo Ordine mondiale mi interessano relativamente  ma qua e la a proposito della leggenda del Britannia saltano fuori alcune conferme anche su giornali come Il Sole24Ore, Repubblica e il Corriere della Sera.

Di seguito l’articolo recente del Sole 24Ore dove si accenna alla storia NEWRASSEGNACAMERA

storia che un lontano articolo del CorrieredellaSera del 1992 inizia così…

“Il Maestro della Casa Reale ha avuto ordine dalla Regina di invitarla a bordo dello Yacht di Sua Maesta’ Britannia…”. Qualche giorno fa cento uomini d’ affari, economisti e opinion leader italiani hanno ricevuto questo aulico invito. Appuntamento fissato per stamattina alla banchina traianea del porto di Civitavecchia: imbarco a bordo del panfilo piu’ blasonato del mondo, due contrammiragli a dare il benvenuto, caffe’ . Una gita di lusso? Non proprio: le macchine fotografiche sono rigorosamente proibite, avverte l’ invito; il regale cartoncino, spesso come un foglio di compensato e ricamato in oro, non fa menzione di costumi da bagno, pinne e asciugamani da mare. Ma pare che anche questi articoli saranno messi al bando: mentre lo yacht fara’ rotta sull’ Argentario, gli invitati parteciperanno infatti (sottocoperta) ad un seminario sulle privatizzazioni. Un simposio che allineera’ una serie di relatori di grande prestigio: dal direttore generale del nostro ministero del Tesoro, Mario Draghi, al presidente della Banca Warburg, Herman van der Wyck, dal presidente dell’ Ina, Lorenzo Pallesi, a Jeremy Seddon, direttore esecutivo della Barclays de Zoete Wedd, passando per il direttore generale della Confindustria, Innocenzo Cipolletta. Solo una “passerella” di grande prestigio . dovrebbe essere presente anche Guido Carli . o l’ occasione per avviare informalmente tra manager pubblici, vertici del Tesoro e banche d’ affari europee un discorso sul collocamento internazionale del capitale delle aziende pubbliche che lo Stato ha deciso di vendere?

Ora ognuno la dipinge un pò come vuole, molte leggende metropolitane sono fiorite dietro la barchetta inglese ma è ovvio che spesso e volentieri a pensare male si fa peccato ma si rischia di non sbagliare.

Oggi invece dopo le devastazioni del nostro patrimonio finanziario da parte dei furbetti nostrani a partire dalla leggendaria SIP ora Telecom per arrivare sino alla recente svebndita di Parmalat la parola Golden Share torna di moda.

Non aggiungo altro e lascio subito il palcoscenico a questa splendida rappresentazione di Giulio Sapelli apparsa sul SUSSIDIARIO

(…) il bello è, se abbiamo capito bene, è che tutto ciò si applicherebbe con più vigore in caso di investitori extraeuropei e con ancor più rigore quando costoro risultassero collegati con organizzazioni criminali oppure tale interventi limitassero la continuità degli approvvigionamenti e l’accesso al mercato dei beni che le società in oggetto producono o distribuiscono (è noto , infatti, che questa è una qualità tipicamente extraeuropea, mentre gli europei non sono avvezzi a simili avventure…). Il fatto che tutto ciò coincida con la separazione di Snam dall’Eni può essere inquietante, anche se il governo anche con un’impeccabile intervista del ministero Passera su Il Sole 24 Ore assicura una presenza azionaria della Cassa depositi e prestiti nella rete senza più padrone a sei zampe che ne scaturirebbe. E questo tranquillizza.

Del resto gli europei non fanno nulla di quelle cattive cose ipotizzate per gli extraeuropei. O mi sbaglio? Ciò che non lascia tranquilli è il fatto che un provvedimento così importante sia stato oggetto di un decreto legge passato in sordina, senza discussione pubblica, senza l’argomentazione tipica dell’agorà della politica, quasi come si fosse degli scolari poco rispettosi degli ordini del maestro. Certo il caso Edf (ma non è una società europea?) ed Edison insegna che siamo stati sempre messi nell’angolo con il cappello da somaro e l’Edison, appunto, l’ abbiamo perduta.

Perdere i gioielli della corona è un tipico vizio italico. Ma almeno un tempo ci si accapigliava e si dimostrava che una percentuale di italiani non si rassegnava a un destino da follower. Uso un termine nicodemistico usando un barbarismo anglistico…Oggi, invece, è il silenzio. Un po’ di paura, confesso, non possiamo non averla: non penseranno di rimetterci nell’angolo dei cattivi con un cappello in testa mentre ci sfilano dal cestino la merendina che ci rimane?

Hei ragazzo è la “shock economy” la dittatura dello spread non hai visto che sta salendo mentre in Italia si parla di lavoro e di articolo 18…si è la shock economy e tu non ci puoi fare nulla, proprio nulla, tranne essere consapevole di quanto accade in Realtà!

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2 commenti Commenta
gracav
Scritto il 13 Marzo 2012 at 12:38

…intanto la Ducati parlerà tedesco…

billbill
Scritto il 13 Marzo 2012 at 15:51

Ormai posseggono tutti gli apparati di potere. Chi si mette contro o non si piega a 90° (altro che schiena dritta…) viene eliminato. Lo scandalo sessuale è il preferito dagli anglo-sassoni e, se non bastano le voci o le presunte fantasiose mazzette, intervengono le intercettazioni che scavano nel profondo della vita privata. Ma intanto gettano fango e diffamazione. E’ già dittatura, che ci puoi fare?
P.S. Dittatore è anche chi pretende di sconfiggere l’avversario politico non col voto, ma con l’inquisizione.
Dittatore è anche chi approva, anche solo per una percentuale minima, questo andazzo. Dittatore è chi condanna solo per aver letto un titolo su un giornale. Purtroppo sono in molti che ragionano così.
E’ come essere contenti che la propria squadra del cuore vinca a tutti i costi, anche comprando gli arbitri o truccando le partite. Chissà se le cose succedono perché ce le meritiamo.

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