FMI: L’ITALIA NON PUO’ FARCELA DA SOLA…ANZI SI!
Dopo una serie interminabile di elogi a favore dei recenti sviluppi politici e finanziari nel nostro Paese il Fondo Monetario Internazionale attraverso il suo rappresentante italiano Carlo Cottarelli suggerisce che …
(AGI) – Washington, 24 gen. – L’Italia ha bisogno di “firewall piu’ forti in Europa”. Il monito e’ del direttore del Dipartimento Affari fiscali del Fondo monetario internazionale, Carlo Cottarelli, che promuove la “forte correzione” dei conti pubblici operata dal Governo Monti ma avverte: “Ora servono le riforme strutturali”. La terza cosa, ha spiegato Cottarelli, “di cui c’e’ bisogno, e questo va oltre cio’ che l’Italia puo’ fare da sola, e’ la disponibilita’ di firewall piu’ forti in Europa, maggiore finanziamento, perche’ questo facilitera’ il declino dei tassi d’interesse che e’ un bene per i conti pubblici e per l’economia”.
Ovviamente i media si sono scatenati mettendo in risalto la frase “L’Italia da sola non può farcela“, pronti ad enfatizzare qualunque idiozia vera o presunta esca dalla bocca di sconosciuti dell’ultima ora.
“Non ho mai detto che l’Italia non puo’ farcela da sola”. E’ quanto precisa il direttore del Dipartimento Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale, Carlo Cottarelli, in un’intervista a Sky TG 24. In conferenza stampa Cottarelli aveva parlato di tre elementi che devono aiutare l’Italia nel suo cammino per uscire dalla crisi. “La prima – aveva detto – e’ di proseguire il programma di consolidamento fiscale che dara’ importanti risultati gia’ nel corso del 2012. In secondo luogo occorre procedere sul terreno delle riforme strutturali per stimolare la crescita e aumentare la competitivita’, e la terza, che non dipende da lei, e’ di poter contare su un financial firewall piu’ potente perche’ questo faciliterebbe l’aggiustamento fiscale grazie a tassi piu’ bassi”. ( Corriere della Sera )
Ne abbiamo già parlato recentemente ma se Icebergfinanza avesse anche solo il sospetto che qualcuno voglia spingere il nostro Paese nelle braccia del FMI, dei sicari dell’economia, per richiedere il suo aiuto allora non basterà una sola pagina di un giornale per scongiurare questa tragedia ma addirittura compreremo l’intero giornale.
Come abbiamo visto il premio nobel Stiglitz ha più volte sottolineato i legami di molti dirigenti del F.M.I. con i grandi gruppi finanziari americani e il loro atteggiamento arrogante nei confronti degli uomini politici e delle élites del Terzo Mondo paragonandoli ai colonialisti di fine XIX secolo convinti che la loro dominazione fosse l’unica opportunità di progresso per i popoli “selvaggi”.
Sveglia Signori questa è la realà e lasciate perdere le idiozie che circolano nella rete su complotti e non complotti questo e solo fumo negli occhi della Vostra Consapevolezza.
A dimenticavo sempre al FMI si sussurra che la nuova dinamica pensionistica italiana favorirà un risparmio del 1,75 % annuo di PIL contro un incremento negativo medio del 1,25 % del resto dell’Europa. Al di la delle statistiche di Trilussa direi che il debito implicito non fa una grinza!
Mentre i principali protagonisti e colpevoli della crisi mondiale, coloro che guadavano uno scuolabus con noi dentro e l’hanno sfasciato, dicevo mentre stanno quotidianamente insegnandoci cosa fare per uscire da questa crisi la storia aleggia sulla tempesta perfetta…
L’Ue deve rafforzare le difese anti-crisi: «Senza, paesi come l’Italia e la Spagna, in grado di ripagare i debiti, potrebbero essere costretti a una crisi di solvibilità dagli enormi costi di finanziamento» con «implicazioni disastrose sulla stabilità del sistema». Così il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, che ha parlato stamane a Berlino. Lagarde è «fiduciosa»: «Il 2012 deve essere l’anno della guarigione», «deve essere un’opportunità. Altrimenti possiamo facilmente scivolare in un momento come quello sperimentato negli anni ’30». «Il settore finanziario deve contribuire di più: in che modo, a che velocità deve essere dibattuto in modo costruttivo» dice il numero uno Lagarde, a Berlino, rispondendo a una domanda sulla opportunità di introdurre una Tobin Tax, nell’ambito di un incontro in corso alla DGAP, società tedesca per la politica estera. «Dobbiamo trovare il modo perché il settore finanziario – ha ripetuto – contribuisca di più». Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/jyAsX
C’è solo un modo per contribuire in maniera risolutiva a questa crisi, chi è fallito non può contribuire in alcuna maniera a perpetrare il fallimento. Una mela marcia in un cestino va tolta, diversamente contribuisce a far marcire tutte le altre mele!
Fanno fatica i politici e la finanza a cercare le soluzioni più semplici e più ovvie, ovvero nazionalizzare, togliere dal mercato istituzioni finanziarie fallite facendo sostenere l’onere agli azionisti e in parte agli obbligazionisti, preservando il risparmio dei depositanti.
Altro che rischio sistemico è la più colossale balla che vi hanno raccontato in tutta questa crisi, loro amano socializzare le perdite e privatizzare i profitti!
Icebergfinanza partecipa al ” ENEL BLOGGER AWARD 2012 ” Se qualcuno di Voi trova un attimo di tempo ed è disponibile a sostenerci , questo è l’indirizzo per votare Semplicemente grazie! http://www.enelbloggeraward.com/
Ciao Andrea, prima di tutto un grande apprezzamento per l’enorme lavoro fatto nell’ultima analisi che ci hai inviato… illuminante e puntuale, come sempre, ma questa volta un pò di più … sinceramente… in base a quello che leggo in giro e anche su questo post, non riesco a capire con chiarezza, la strategia del FMI sull’Italia e sull’Euro, fanno mezze dichiarazioni, poi mezzo passo indietro… forse non c’è strategia, c’è solo un muoversi a brevissimo termine, l’impressione, è che a tutti questi inizi a “puzzare” con chiarezza una situazione senza precedenti, dove le vecchie strategie, piene di conflitti di interesse, iniziano a scricchiolare, perchè il “gicattolo” mercato globale si è rotto sotto il peso della Realtà che si fa sempre più evidente…
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Concordo.
Allora penso che bisogna scaricare il melone marcito Barclay’s Financial che non solo è tra i corresponsabili della crisi 2007-08, non solo è fallito (salvato con i soldi pubblici dei sudditi, sudditi in tutti sensi col loro debito privato e pubblico) ma è persino stato tra i principali speculatori contro l’euro.