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BTP ITALIA: ASTA CON IL BOT…TO!

Scritto il alle 10:00 da icebergfinanza

C’è chi dice che l’ illusione è vedere ciò che la realtà tiene nascosto e non c’è dubbio che la realtà che attende il nostro Paese nei prossimi mesi non è delle migliori visto che nei primi quattro mesi dell’anno scadranno oltre 150 miliardi di titoli dello Stato da rinnovare.

Noi di Icebergfinanza da tempo sosteniamo che il costo medio del nostro debito pubblico e la sua scadenza, oltre che la composizione ci hanno permesso di assorbire senza grandi problemi le recenti emissioni a tassi stellari. Di questo ne abbiamo parlato diffusamente nell’analisi dedicata dal titolo ” Perfect Storma Made in Italy ”

Ieri l’asta dei titoli di Stato ad un anno è stato un successo anche se in realtà è una piccola illusione che nasconde la realtà di un mercato drogato da un eccesso di liquidità artificiale fornita dalla Banca centrale europea anche se le premesse per l’asta odierna quella più importante sono fondamentalmente e tecnicamente buone, senza farsi alcuna illusione in attesa dei test decisivi del mese di febbraio e marzo!

Diamo un’occhiata a quanto è accaduto grazie a REUTERS!

MILANO, 12  gennaio (Reuters) – L’euforia di stamane sulla scia del buon esito delle aste italiane a brevissimo non è per nulla esaurita e, anzi, sta positivamente influenzando anche i titoli medio-lunghi che verranno offerti all’asta domani.

 I dealer dicondo di essere addirittura ‘esterrefatti’ dalla “rapida inversione di rotta dei mercati, con la stessa foga con cui prima si erano messi in negativo” dice un dealer. “Prima c’era paura ad essere lunghi, ora c’è persino la paura di essere corti” dice un altro. I rialzi sono stati diffusi, in Italia ma anche in altri periferici, con discreti volumi.  

Draghi oggi nella conferenza stampa ha detto che “gli effetti del p/t a 3 anni si stanno vedendo”. La Bce ha offerto a fine dicembre fondi a rubinetto a tre anni, chiesti per 490
miliardi dalle banche del sistema euro, di cui 116 mld dalle italiane.

ASTA DOMANI VISTA GIA’ CON BUONA DOMANDA     Domani il Tesoro offre il Btp triennale, novembre 2014, per 2-3 miliardi. Questo titolo oggi – in un giorno pre-asta solitamente pesante – ha visto un rally di oltre una figura a 102,47 in termini di prezzo, con il rendimento che quota 5,10% stasera in calo di 50 pb dalla chiusura ieri a 5,60% sul mercato. All’asta di fine dicembre era stato collocato a un rendimento del 5,62% dopo il 7,89% di fine novembre.

“Le aste di domani andranno bene, a  guardare come è impostato  oggi il mercato” prevede un altro. “Sembra proprio che ci sarà una  buona domanda”.

Qualcuno cita una nota di Goldman Sach,  seppure di qualche giorno fa,  con la quale si consiglia ai clienti di investire in titoli  italiani, visto il loro rendimento.(…)

Si è ristretto anche lo spread Italia/Spagna  a un minimo di un mese a 131 pb, mentre il rendimento  del Btp a 10 anni ha visto un calo a 6,65% da una chiusura ieri oltre il 7%.

Il rialzo dei prezzi è stato comunque forte su  tutta la curva, oltre  al fatto che tornato ad essere inclinato positivamente  il tratto 10/30 anni.

ASTE OGGI FORTISSIME, RISPARMIO PER TESORO

Il Tesoro italiano ha potuto oggi raccogliere  tutti i 12 miliardi  offerti a rendimenti in netto calo, segnaletici di un un clima più  disteso del mercato, oltre che di un netto risparmio
per lo stato italiano. Tutti decisamente positivi i giudizi per  le due aste di titoli a brevissimo dell’Italia oggi, che hanno  visto una domanda buona con rendimenti in netto calo.

(…) La politica inaugurata dal Tesoro con le linee  guida per quest’anno,
di una ‘maggior attività’ sulle scadenze a breve, con le aste  di oggi, oltre ad essere entrata già nel vivo, ha già dato  buoni frutti. Intanto il Tesoro ha deciso di ‘abbondare’ con
le emissioni di Bot, ben  oltre la scadenza: ha offerto infatti complessivi 12 miliardi,
contro una scadenza di 7,7 miliardi, invertendo la politica  dello scorso anno.

In questo modo il Tesoro può quindi  raccogliere a tassi più bassi, con  notevole risparmio per le casse dello Stato.

Secondo  calcoli di Chiara Manenti,strategist di Intesa Sanpaolo, “con un  tasso medio dei Bot al 2,5% per tutto il 2012 il Tesoro risparmierebbe  12 miliardi di euro, pari allo 0,8% del Pil, di spesa per  interessi, rispetto a uno scenario in cui per tutto l’anno i  tassi dei Bot si fossero mantenuti in area 6%, come a novembre-dicembre”

I lettori di Icebergfinanza sanno andare oltre le illusioni, sono consapevoli della realtà, ma la realtà è che in questi mesi qualcuno vi ha fatto perdere grandi occasioni, l’Italie è finita, l’Italia è fallita!

Vediamo ora cosa accade oggi senza dimenticare che loro, avvoltoi e sciacalli finanziari, … sono sempre in agguato!

Ma di questo ed altro ne parleremo nel post in preparazione la prossima settimana, per tutti gli amici e sostenitori di Icebergfinanza, ANNO 2012:L’ESPLOSIONE DEL DEBITO! per coloro che lo vogliono sostenere anche economicamente, osserveremo da vicino probabili iceberg e stelle polari del 2012, un anno che passerà alla storia in una maniera o nell’altra, un anno decisivo per la futura intensità della tempesta perfetta, una tempesta che ci accompagnerà ancora per qualche anno, al di là dell’immaginazione dei mercati finanziari e della gente comune. ORIZZONTE 2012…SENZA DIMENTICARE LA STORIA!

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3 commenti Commenta
dvd
Scritto il 13 Gennaio 2012 at 17:48

Mi pare di aver letto lo scorso mese sul 24Ore che la Merrill Lynch si era ricomprata alcuni suoi stessi bond.

Non sarebbe possibile per il tesoro fare un emissione di Bot più abbondante del bisogno e con l’eccedenza ricomprarsi BTP a lungo termine e ridurne così il rendimento?

icebergfinanza
Scritto il 13 Gennaio 2012 at 17:59

Tg
dvd@finanza,
Si se il mercato non valuta una maggiore richiesta come sinonimo di difficolta e se il giochetto non riduce troppo la durata media complessiva del nostro debito

dvd
Scritto il 14 Gennaio 2012 at 00:27

icebergfinanza,

Sì, questo lo avevo pensato anch’io come controindicazione.
E di sicuro la “zavorra” di avere un debito pubblico tra i più alti al mondo non lascia tanti margini di manovra…

Ma se è vero che Merrill Lynch ha fatto qualcosa del genere, mi vien da pensare che non sia stata la sola banca a farlo, magari speculandoci pure “ad arte” per far prima scendere il prezzo dei propri bond già in circolazione e poi ricomprarseli con allegri margini di sconto a danno altrui.
Ma non so se sto farneticando o ci può essere del vero.
C’è qualche fonte ufficiale presso cui poter verificare l’entità di simili riacquisti e i soggetti che li hanno eseguiti?

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