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WELCOME GERMANY LA FESTA E' FINITA! THE LEVEL OF GERMAN DEBTS TO BE A CAUSE FOR CONCERN: JUNCKER!

Scritto il alle 18:25 da icebergfinanza

Ci sara’ la smentita racconteranno che hanno frainteso ma intanto il buon Jungker ha acceso un cerino nella santabarbara europea ingenuamente o premeditatamente!
Juncker says German debt cause for concern
Reuters | November 16, 2011 | 11:48 AM EST
Eurogroup head Jean-Claude Juncker was quoted in a German newspaper on Wednesday saying that Germany’s debt level is worrying and even higher than Spain’s.

In an interview to appear in Thursday’s General-Anzeiger newspaper in Bonn, Juncker also said it would be a disastrous scenario if Greece were to exit the euro zone.

“I consider the level of German debts to be a cause for concern,” Juncker said.

“Germany has higher debts than Spain,” he added. “The only thing is that here (in Germany) no one wants to know about that.”

Juncker said Greece was on the right path. But if it were to leave the euro zone it would lead to a “disastrous scenario”.

28 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 18:56

Inizia il NovemberFest…

All'inizio tra smentite, precisazioni  e quant'altro verra' tutto sottovalutato, ridimensionato, diranno..ma chi è 'sto juncker, che dice..ma va', quello che conta è la disciplina fiscale tedesca ecc ecc..

Ma questi episodi/esternazioni si ripeteranno sempre piu' frequentemente e casualmente…

Raffaele

utente anonimo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 19:57

Se non ritratta gli speculatori  internazionali demoplutogiudaicomassonici lo faranno fuori subito.

Scritto il 16 Novembre 2011 at 22:00

Magari domani si alza lo spred tra il Bund e il Bund

utente anonimo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 22:16

ma certo, sicuramente, sarà un errore di traduzione!

qual è la fonte della notizia in inglese? dalla data pare un'agenzia americana..

comunque il buon Juncker non è nuovo a sparate grosse.. porello che finaccia lo attende !

preso dalla rivista in questione (che non conoscevo): "Selbst solide geltende Staaten wie Österreich und die Niederlande seien derzeit mit steigenden Risikoaufschlägen für Staatsanleihen konfrontiert"

stati solidi come l'Austria e i Paesi Bassi vedono i  premi di rischio sui loro titoli di stato aumentare..

mi è venuto in mente il Götterdämmerung.. chissà perché !  

TRandafil

utente anonimo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 22:26

È la reuters.

Raffaele

utente anonimo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 22:48

Il NovemberFest….

Moody’s ha appena abbassato il rating di 10 banche regionali tedesche.

Raffaele

utente anonimo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 23:03

Cuculo mi hai fatto piegare dalle risate..lo spread bund-bund!!!!!

Rubus Idaeus

utente anonimo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 23:14

questo post mi ha fatto ritornare su siti tedeschi che di solito frequento ma avevo un po' lasciato ultimamente (è la solita solfa tanto: Germania tutto bene, piigs fanno schifo ed è tutta colpa loro..)

dunque secondo DAF: c'aspetta un bel rally delle borse a fine anno perché questo è quello che avviene prima delle presidenziali americane; l'oro andrà oltre i 2000$ perché, e qui non mi torna, le "star" John Paulson e George Soros hanno venduto consistenti quantità del metallo pregiato negli ultimi mesi .. gli esperti dicono che Soros si sbaglia e non c'è bolla sull'oro..boh!
I guai di Commerzbank e DB sono naturalmente tutta colpa dei fannulloni del sud..

TRandafil

ps: ci tengo a precisare che non ho niente contro i tedeschi, anzi, ma la loro stampa è ormai illeggibile, come quella britannica del resto (per opposti motivi)

utente anonimo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 23:17

Alcuni dicono che e' folle, secondo me la sua esternazione e' un rischio calcolato, per iniziare a convincere i tedeschi ad accettare l'inflazione e monetizzare il debito. Tanto lo sanno tutti che e' li' che si andra' a finire… volenti o nolenti.
Come dopo il 1929 (e dopo il 1937), la storia si ripete.

Pier Marco

utente anonimo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 23:30

Per curiosità  sono andato a rileggermi un  po' di storia economica passata dei tempi  prima della seconda guerra mondiale ed ho trovato una risposta a una domanda che mi ero sempre fatto: come mai l'Italia fascista non aveva adeguato e rinnovato gli armamentiti in 18 anni di regime trovandosi malmessa al tempo  dell'entrata in guerra (giogno 1940) mentre ia Germania nazista  in sei anni (dal 1933 al 1939) aveva  costruito  emormi quantità di armi moderne? pensavo alla sua grande forza industriale ma non mi bastava  quella risposta anche perchè proveniva  da un periodo di gravi difficolatà.
Così per quanto riguarda l'Italia ho scoperto che Mussolini, che di economia non capiva molto,  aveva seguito il consiglio  dei suoi esperti economici (tra cui l'allora governatore di Bankitalia Beneduce).  Dopo le strette monetarie  dovute al  riverbero della crisi americana del 1929 che portarono tra l'altro  a due riduzioni degli stipendi dei dipendenti pubblici gli  suggerirono  di ancorare il valore della lira alla famosa quota  90 sulla sterlina inglese. Mussolini credeva che fosse  un motivo di orgoglio avere una lira forte contro la  perfida Albione"  mentre in pratica così l'economia ristagnò per anni (mio padre mi raccontava infatti della difficoltà  che c'era a trovare posto di lavoro ), si frenò la crescita  dell'economia e anche l'industra   ) bellica non ebbe le risorse per il suo ammodernamento.
 A questo punto mi sono chiesto se la Germania di HItler avesse fatto diversamente. E infatti fu così, ho trovato un sito interessante che lo racconta:
infatti pure Hitler si avvalse di un esperto,  il suo ministro dell'economia Sclacht  che prendendo in mano una situazione catastrofica dopo la guerra persa e la iperinflazione di Weimar  seppe venirne fuori facendo funa politica valutaria duale:  verso l'estero  cercando sostanzialmente  di pagare   le materie prime importate con i prodotti industriali  ridusse così  il fabbisogno di valuta estera riequilibrando la bilancia dei pagamenti;  verso l'interno cercò di instaurare una circolazione monetaria autonoma con  misure che
"si basavano sulle idee sempliciste del loro fuehrer, e s'erano creati una teoria monetaria che suonava pressappoco così: le banconote si possono moltiplicare e spendere a volontà,purché si mantengano costanti i prezzi….Il solo motore necessario per questo meccanismo è la fiducia. Basta creare e mantenere questa fiducia, sia con la suggestione sia con la forza o con entrambe "
 Quindi  stimolo della domanda interna, fondata sulla fiducia: ciò fece ripartire l'economia e ridusse sensibilmente la disoccupazione in pochi anni, la circolazione della moneta interna era sottratta alle speculazioni estere:
"Lo Stato tedesco può dunque praticare politiche inflazioniste, stampando la moneta di cui ha bisogno, senza essere immediatamente punito dai mercati mondiali dei cambi (governati da speculatori ed ebrei) con una perdita del valore del marco rispetto al dollaro. E il pubblico tedesco non riceve quel segnale di sfiducia mondiale consistente nella svalutazione del cambio della sua moneta nazionale."
Così, Hitler può stampare marchi nella misura che desidera per raggiungere il suo scopo primario: il riassorbimento della disoccupazione. Grandi lavori pubblici, autostrade e poi il riarmo, forniscono salari a un numero crescente di occupati. I risultati sono, dietro le fredde cifre, spettacolari per ampiezza e rapidità.

Ecco la differenza tra due politiche economiche: quella  restrittiva che ferma  lo sviluppo e quella espansiva che lo favorisce:
Per chi fosse interessato il sito da cui ho tratto queste informazioni è 
 http://www.stormfront.org/forum/t753500/

naturalmente non mi interessano specuazioni ideologiche, rilevo solo che la Germania attuale della Merkel e l'ideologia che  sottindende alle funzioni antiinflazionistiche della BCE  dettate dalla Germania alla sua costituzione non sono quelle che possono promuovere  la crescita, come ora si sta verificando e non sono  utili in questo periodo.  Chissà, loro che hanno rimosso mentalmente  il nazismo anche dai libri di scuola, se sanno  come funzionò l'economia di quel periodo !
 
 
hector

utente anonimo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 23:30

Per curiosità  sono andato a rileggermi un  po' di storia economica passata dei tempi  prima della seconda guerra mondiale ed ho trovato una risposta a una domanda che mi ero sempre fatto: come mai l'Italia fascista non aveva adeguato e rinnovato gli armamentiti in 18 anni di regime trovandosi malmessa al tempo  dell'entrata in guerra (giogno 1940) mentre ia Germania nazista  in sei anni (dal 1933 al 1939) aveva  costruito  emormi quantità di armi moderne? pensavo alla sua grande forza industriale ma non mi bastava  quella risposta anche perchè proveniva  da un periodo di gravi difficolatà.
Così per quanto riguarda l'Italia ho scoperto che Mussolini, che di economia non capiva molto,  aveva seguito il consiglio  dei suoi esperti economici (tra cui l'allora governatore di Bankitalia Beneduce).  Dopo le strette monetarie  dovute al  riverbero della crisi americana del 1929 che portarono tra l'altro  a due riduzioni degli stipendi dei dipendenti pubblici gli  suggerirono  di ancorare il valore della lira alla famosa quota  90 sulla sterlina inglese. Mussolini credeva che fosse  un motivo di orgoglio avere una lira forte contro la  perfida Albione"  mentre in pratica così l'economia ristagnò per anni (mio padre mi raccontava infatti della difficoltà  che c'era a trovare posto di lavoro ), si frenò la crescita  dell'economia e anche l'industra   ) bellica non ebbe le risorse per il suo ammodernamento.
 A questo punto mi sono chiesto se la Germania di HItler avesse fatto diversamente. E infatti fu così, ho trovato un sito interessante che lo racconta:
infatti pure Hitler si avvalse di un esperto,  il suo ministro dell'economia Sclacht  che prendendo in mano una situazione catastrofica dopo la guerra persa e la iperinflazione di Weimar  seppe venirne fuori facendo funa politica valutaria duale:  verso l'estero  cercando sostanzialmente  di pagare   le materie prime importate con i prodotti industriali  ridusse così  il fabbisogno di valuta estera riequilibrando la bilancia dei pagamenti;  verso l'interno cercò di instaurare una circolazione monetaria autonoma con  misure che
"si basavano sulle idee sempliciste del loro fuehrer, e s'erano creati una teoria monetaria che suonava pressappoco così: le banconote si possono moltiplicare e spendere a volontà,purché si mantengano costanti i prezzi….Il solo motore necessario per questo meccanismo è la fiducia. Basta creare e mantenere questa fiducia, sia con la suggestione sia con la forza o con entrambe "
 Quindi  stimolo della domanda interna, fondata sulla fiducia: ciò fece ripartire l'economia e ridusse sensibilmente la disoccupazione in pochi anni, la circolazione della moneta interna era sottratta alle speculazioni estere:
"Lo Stato tedesco può dunque praticare politiche inflazioniste, stampando la moneta di cui ha bisogno, senza essere immediatamente punito dai mercati mondiali dei cambi (governati da speculatori ed ebrei) con una perdita del valore del marco rispetto al dollaro. E il pubblico tedesco non riceve quel segnale di sfiducia mondiale consistente nella svalutazione del cambio della sua moneta nazionale."
Così, Hitler può stampare marchi nella misura che desidera per raggiungere il suo scopo primario: il riassorbimento della disoccupazione. Grandi lavori pubblici, autostrade e poi il riarmo, forniscono salari a un numero crescente di occupati. I risultati sono, dietro le fredde cifre, spettacolari per ampiezza e rapidità.

Ecco la differenza tra due politiche economiche: quella  restrittiva che ferma  lo sviluppo e quella espansiva che lo favorisce:
Per chi fosse interessato il sito da cui ho tratto queste informazioni è 
 http://www.stormfront.org/forum/t753500/

naturalmente non mi interessano specuazioni ideologiche, rilevo solo che la Germania attuale della Merkel e l'ideologia che  sottindende alle funzioni antiinflazionistiche della BCE  dettate dalla Germania alla sua costituzione non sono quelle che possono promuovere  la crescita, come ora si sta verificando e non sono  utili in questo periodo.  Chissà, loro che hanno rimosso mentalmente  il nazismo anche dai libri di scuola, se sanno  come funzionò l'economia di quel periodo !
 
 
hector

utente anonimo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 23:30

Per curiosità  sono andato a rileggermi un  po' di storia economica passata dei tempi  prima della seconda guerra mondiale ed ho trovato una risposta a una domanda che mi ero sempre fatto: come mai l'Italia fascista non aveva adeguato e rinnovato gli armamentiti in 18 anni di regime trovandosi malmessa al tempo  dell'entrata in guerra (giogno 1940) mentre ia Germania nazista  in sei anni (dal 1933 al 1939) aveva  costruito  emormi quantità di armi moderne? pensavo alla sua grande forza industriale ma non mi bastava  quella risposta anche perchè proveniva  da un periodo di gravi difficolatà.
Così per quanto riguarda l'Italia ho scoperto che Mussolini, che di economia non capiva molto,  aveva seguito il consiglio  dei suoi esperti economici (tra cui l'allora governatore di Bankitalia Beneduce).  Dopo le strette monetarie  dovute al  riverbero della crisi americana del 1929 che portarono tra l'altro  a due riduzioni degli stipendi dei dipendenti pubblici gli  suggerirono  di ancorare il valore della lira alla famosa quota  90 sulla sterlina inglese. Mussolini credeva che fosse  un motivo di orgoglio avere una lira forte contro la  perfida Albione"  mentre in pratica così l'economia ristagnò per anni (mio padre mi raccontava infatti della difficoltà  che c'era a trovare posto di lavoro ), si frenò la crescita  dell'economia e anche l'industra   ) bellica non ebbe le risorse per il suo ammodernamento.
 A questo punto mi sono chiesto se la Germania di HItler avesse fatto diversamente. E infatti fu così, ho trovato un sito interessante che lo racconta:
infatti pure Hitler si avvalse di un esperto,  il suo ministro dell'economia Sclacht  che prendendo in mano una situazione catastrofica dopo la guerra persa e la iperinflazione di Weimar  seppe venirne fuori facendo funa politica valutaria duale:  verso l'estero  cercando sostanzialmente  di pagare   le materie prime importate con i prodotti industriali  ridusse così  il fabbisogno di valuta estera riequilibrando la bilancia dei pagamenti;  verso l'interno cercò di instaurare una circolazione monetaria autonoma con  misure che
"si basavano sulle idee sempliciste del loro fuehrer, e s'erano creati una teoria monetaria che suonava pressappoco così: le banconote si possono moltiplicare e spendere a volontà,purché si mantengano costanti i prezzi….Il solo motore necessario per questo meccanismo è la fiducia. Basta creare e mantenere questa fiducia, sia con la suggestione sia con la forza o con entrambe "
 Quindi  stimolo della domanda interna, fondata sulla fiducia: ciò fece ripartire l'economia e ridusse sensibilmente la disoccupazione in pochi anni, la circolazione della moneta interna era sottratta alle speculazioni estere:
"Lo Stato tedesco può dunque praticare politiche inflazioniste, stampando la moneta di cui ha bisogno, senza essere immediatamente punito dai mercati mondiali dei cambi (governati da speculatori ed ebrei) con una perdita del valore del marco rispetto al dollaro. E il pubblico tedesco non riceve quel segnale di sfiducia mondiale consistente nella svalutazione del cambio della sua moneta nazionale."
Così, Hitler può stampare marchi nella misura che desidera per raggiungere il suo scopo primario: il riassorbimento della disoccupazione. Grandi lavori pubblici, autostrade e poi il riarmo, forniscono salari a un numero crescente di occupati. I risultati sono, dietro le fredde cifre, spettacolari per ampiezza e rapidità.

Ecco la differenza tra due politiche economiche: quella  restrittiva che ferma  lo sviluppo e quella espansiva che lo favorisce:
Per chi fosse interessato il sito da cui ho tratto queste informazioni è 
 http://www.stormfront.org/forum/t753500/

naturalmente non mi interessano specuazioni ideologiche, rilevo solo che la Germania attuale della Merkel e l'ideologia che  sottindende alle funzioni antiinflazionistiche della BCE  dettate dalla Germania alla sua costituzione non sono quelle che possono promuovere  la crescita, come ora si sta verificando e non sono  utili in questo periodo.  Chissà, loro che hanno rimosso mentalmente  il nazismo anche dai libri di scuola, se sanno  come funzionò l'economia di quel periodo !
 
 
hector

utente anonimo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 23:30

Per curiosità  sono andato a rileggermi un  po' di storia economica passata dei tempi  prima della seconda guerra mondiale ed ho trovato una risposta a una domanda che mi ero sempre fatto: come mai l'Italia fascista non aveva adeguato e rinnovato gli armamentiti in 18 anni di regime trovandosi malmessa al tempo  dell'entrata in guerra (giogno 1940) mentre ia Germania nazista  in sei anni (dal 1933 al 1939) aveva  costruito  emormi quantità di armi moderne? pensavo alla sua grande forza industriale ma non mi bastava  quella risposta anche perchè proveniva  da un periodo di gravi difficolatà.
Così per quanto riguarda l'Italia ho scoperto che Mussolini, che di economia non capiva molto,  aveva seguito il consiglio  dei suoi esperti economici (tra cui l'allora governatore di Bankitalia Beneduce).  Dopo le strette monetarie  dovute al  riverbero della crisi americana del 1929 che portarono tra l'altro  a due riduzioni degli stipendi dei dipendenti pubblici gli  suggerirono  di ancorare il valore della lira alla famosa quota  90 sulla sterlina inglese. Mussolini credeva che fosse  un motivo di orgoglio avere una lira forte contro la  perfida Albione"  mentre in pratica così l'economia ristagnò per anni (mio padre mi raccontava infatti della difficoltà  che c'era a trovare posto di lavoro ), si frenò la crescita  dell'economia e anche l'industra   ) bellica non ebbe le risorse per il suo ammodernamento.
 A questo punto mi sono chiesto se la Germania di HItler avesse fatto diversamente. E infatti fu così, ho trovato un sito interessante che lo racconta:
infatti pure Hitler si avvalse di un esperto,  il suo ministro dell'economia Sclacht  che prendendo in mano una situazione catastrofica dopo la guerra persa e la iperinflazione di Weimar  seppe venirne fuori facendo funa politica valutaria duale:  verso l'estero  cercando sostanzialmente  di pagare   le materie prime importate con i prodotti industriali  ridusse così  il fabbisogno di valuta estera riequilibrando la bilancia dei pagamenti;  verso l'interno cercò di instaurare una circolazione monetaria autonoma con  misure che
"si basavano sulle idee sempliciste del loro fuehrer, e s'erano creati una teoria monetaria che suonava pressappoco così: le banconote si possono moltiplicare e spendere a volontà,purché si mantengano costanti i prezzi….Il solo motore necessario per questo meccanismo è la fiducia. Basta creare e mantenere questa fiducia, sia con la suggestione sia con la forza o con entrambe "
 Quindi  stimolo della domanda interna, fondata sulla fiducia: ciò fece ripartire l'economia e ridusse sensibilmente la disoccupazione in pochi anni, la circolazione della moneta interna era sottratta alle speculazioni estere:
"Lo Stato tedesco può dunque praticare politiche inflazioniste, stampando la moneta di cui ha bisogno, senza essere immediatamente punito dai mercati mondiali dei cambi (governati da speculatori ed ebrei) con una perdita del valore del marco rispetto al dollaro. E il pubblico tedesco non riceve quel segnale di sfiducia mondiale consistente nella svalutazione del cambio della sua moneta nazionale."
Così, Hitler può stampare marchi nella misura che desidera per raggiungere il suo scopo primario: il riassorbimento della disoccupazione. Grandi lavori pubblici, autostrade e poi il riarmo, forniscono salari a un numero crescente di occupati. I risultati sono, dietro le fredde cifre, spettacolari per ampiezza e rapidità.

Ecco la differenza tra due politiche economiche: quella  restrittiva che ferma  lo sviluppo e quella espansiva che lo favorisce:
Per chi fosse interessato il sito da cui ho tratto queste informazioni è 
 http://www.stormfront.org/forum/t753500/

naturalmente non mi interessano specuazioni ideologiche, rilevo solo che la Germania attuale della Merkel e l'ideologia che  sottindende alle funzioni antiinflazionistiche della BCE  dettate dalla Germania alla sua costituzione non sono quelle che possono promuovere  la crescita, come ora si sta verificando e non sono  utili in questo periodo.  Chissà, loro che hanno rimosso mentalmente  il nazismo anche dai libri di scuola, se sanno  come funzionò l'economia di quel periodo !
 
 
hector

utente anonimo
Scritto il 16 Novembre 2011 at 23:43

Pier Marco

non è "folle" e nemmeno "complottistico",
stanno "accerchiando" la Germania per farla cedere e trasformare la BCE nella seconda FED, Obama e Geithner ci provano da un po' a convincere la Merkel, ma il Bundestag è decisamente contrario.. del resto i recenti attacchi a Jens Weidmann (pres. Bundesbank) parlano chiaro

attendiamoci grosse sorprese dalla Germania; tripla A teutonica a rischio??

gli angloamericani "bombarderanno" Berlino e Francoforte per "salvare" l'Europa

'sta storia mi suona familiare..

TRandafil

Scritto il 17 Novembre 2011 at 01:19

per post num. 10, hector.
tu scrivi:  e s'erano creati una teoria monetaria che suonava pressappoco così: le banconote si possono moltiplicare e spendere a volontà,purché si mantengano costanti i prezzi….Il solo motore necessario per questo meccanismo è la fiducia.

ma lo sai che è quello che ha fatto, ripeto fatto non solo detto il prof. giacinto aAURITI 10 anni fà in  abruzzo?  quello bisogna fare, se non volgiamo morire tutti poveri.  guarda questo breve video.  http://www.youtube.com/watch?v=MHa7uDBmZbc

by  DORF 

Scritto il 17 Novembre 2011 at 01:19

per post num. 10, hector.
tu scrivi:  e s'erano creati una teoria monetaria che suonava pressappoco così: le banconote si possono moltiplicare e spendere a volontà,purché si mantengano costanti i prezzi….Il solo motore necessario per questo meccanismo è la fiducia.

ma lo sai che è quello che ha fatto, ripeto fatto non solo detto il prof. giacinto aAURITI 10 anni fà in  abruzzo?  quello bisogna fare, se non volgiamo morire tutti poveri.  guarda questo breve video.  http://www.youtube.com/watch?v=MHa7uDBmZbc

by  DORF 

Scritto il 17 Novembre 2011 at 01:19

per post num. 10, hector.
tu scrivi:  e s'erano creati una teoria monetaria che suonava pressappoco così: le banconote si possono moltiplicare e spendere a volontà,purché si mantengano costanti i prezzi….Il solo motore necessario per questo meccanismo è la fiducia.

ma lo sai che è quello che ha fatto, ripeto fatto non solo detto il prof. giacinto aAURITI 10 anni fà in  abruzzo?  quello bisogna fare, se non volgiamo morire tutti poveri.  guarda questo breve video.  http://www.youtube.com/watch?v=MHa7uDBmZbc

by  DORF 

Scritto il 17 Novembre 2011 at 01:19

per post num. 10, hector.
tu scrivi:  e s'erano creati una teoria monetaria che suonava pressappoco così: le banconote si possono moltiplicare e spendere a volontà,purché si mantengano costanti i prezzi….Il solo motore necessario per questo meccanismo è la fiducia.

ma lo sai che è quello che ha fatto, ripeto fatto non solo detto il prof. giacinto aAURITI 10 anni fà in  abruzzo?  quello bisogna fare, se non volgiamo morire tutti poveri.  guarda questo breve video.  http://www.youtube.com/watch?v=MHa7uDBmZbc

by  DORF 

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2011 at 07:16

Cuculo,
anche a me mi hai fatto morir dal ridere, mi hai migliorato l'inizio della giornata!
Monica

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2011 at 09:22

Hector, Dorf,

la storia che raccontate è poi finita abbastanza male, o sbaglio?

Hitler nel '39 fu costretto a scatenare la guerra perchè il sistema non era più in grado di reggere. Anzi il sistema era stato progettato per portare la Germania in una guerra vittoriosa.

– Costruita imponente macchina Bellica = Pagati materia prima + lavoro + energia per un apparato completamente improduttivo , a meno di non fare una guerra e vincerla.

– Il debito pubblico dal 1932 al 1939 aumenta del 400%

Chissà cosa aveva in mente il mite Auriti?

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2011 at 10:30

#14
 ecco,. mi aspettavo che subito qualcuno la metteva in politica, Sostenere che Hitler  per disperazione  fece la guerra perchè il sistema  economico della Germania non era più in grado di reggere e non per espansionismo (lebensraum) non l'avevo ancora sentita  .
Fuori le fonti, possibilmente non quelle prefabbricate da qualche disinformatore di parte.

hector

Scritto il 17 Novembre 2011 at 10:46

senti commento anonimo num. 14, potresti almeno firmarti.  hai paura??

intanto AURITI non ha niente da spartire con hitler ok?  quando schakt capi' il trucco, poi inghilterra e america han capito che la germania voleva scappare dalla moneta debito.   e allora guerra contro la germania.  
poi hitler era un pazzo criminale.  ma caro mio, sono state  le banche americane ed ebree a finanziarlo. e hanno finanziato pure stalin.  fai ricerchina.  e già che ci siamo l'attuale deutch bank finanziò la costruzione del campo nazi di auschitz, ok?  

AURITI nato vicino al 1930 centra un cazzo coi crucchi, chiaro?  voleva solo e ha fatto l'esperimento del SIMEC. cioè togliersi dal cappio al collo della moneta debito.  lui diceva che BISOGNA fare la moneta credito.  mi sembra chiaro.  e già 10 anni fa, diceva che purtoppo i giovani avrebbero avuto solo 2 alternative.  o essere sempre più impoveriti o il suicido.  beh ci arriveremo.  se poi tu anonimo godi tanto ma tanto a vivere in questo sistema criminal-finanziario, beh fai pure.

1)sovranità monetaria
2)sovranità alimentare
3) reddito di cittadinanza
4) moneta credito
5) democrazia diretta
6) politici 2 mandati, a casa a 65 anni, eliminare senatori a vita
7)politici non devono essere massoni, non banchieri,onestissimi
8)chi governa deve, ripeto deve, sapere come si crea la moneta. e 2 deve deve sapere cosa è energia alternativa

9) varie ed eventuali

poi vedi tu anonimo.  o ci ribelliamo o ci fottono tutti.  non vedi la grecia o sei cieco?
 infine temino.  guardati il fimato debitocracy  e guardati il video shocjk economy allora capiresti tutto. 

by           DORF

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2011 at 15:59

A proposito del debito pubblico tedesco:
http://lemieconsiderazioniinutili.blogspot.com/2011/11/debito-pubblico-e-germaniase-lo-dice.html

Ciaula

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2011 at 15:59

A proposito del debito pubblico tedesco:
http://lemieconsiderazioniinutili.blogspot.com/2011/11/debito-pubblico-e-germaniase-lo-dice.html

Ciaula

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2011 at 15:59

A proposito del debito pubblico tedesco:
http://lemieconsiderazioniinutili.blogspot.com/2011/11/debito-pubblico-e-germaniase-lo-dice.html

Ciaula

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2011 at 15:59

A proposito del debito pubblico tedesco:
http://lemieconsiderazioniinutili.blogspot.com/2011/11/debito-pubblico-e-germaniase-lo-dice.html

Ciaula

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2011 at 22:48

#14

dici : – Il debito pubblico dal 1932 al 1939 aumenta del 400%

si ma a chi doveva quel debito?  a se stesso!  si era indebitato con se stesso per creare  occupazione e far ripartire l'economia..

è il concetto stesso di debito che è sbagliato….

Roberto.

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2011 at 23:59

Complinenti Dorf e Roberto.
e se  anche noi fossimo solo indebitati con noi stessi (come del resto lo è attualmente ancor più di noi il Giappone che non ha alcun problema, anzi la cui valuta  è considerata pregiata) la speculazione non ci avrebbe attaccato,?  Ah no, già  a noi ci hanno fregato con l'euro… siamo indebitati in una valuta straniera !  Lo sa Mario Monti ?
E chi sono poi gli attuali speculatori….. magari sempre  quelli  a di una volta ???
Quanti interrogativi….

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