FA' LA COSA GIUSTA: ICEBERGFINANZA TI ASPETTA A TRENTO! (aggiornato)

Scritto il alle 09:10 da icebergfinanza


Presentazione standard1


 

Torna dal 28 al 30 ottobre 2011 “Fa’ la Cosa Giusta! – Trento”, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, giunta alla settima edizione dopo il record di 13.000 visitatori del 2010. Icebergfinanza sarà presente dopo le ore 10.00 della Domenica 30 Ottobre presso lo Stand della casa Editrice il MARGINE per un incontro con l'autore.
 


DOMENICA 30 ottobre – ore 10.15
I Ragazzi di Sedie Vuote ed Andrea Mazzalai interverranno a "Radio Trentino In Blu" sul tema   

"Cittadinanza responsabile ed indignados".
 

A seguire gli autori saranno presenti al nostro stand.  (Il m

Un occasione per stare insieme, un'occasione per scoprire la possibilità di un'alternativa reale, la possibilità di costruire un'economia a misura d'uomo e ambiente.

Vi aspetto Andrea. Per maggiori informazioni cliccare sul sito di TRENTINO ARCOBALENO   

Organizzata da Trentino Arcobaleno e Confesercenti del Trentino, la mostra mercato porterà anche quest’anno nelle strutture di Trento Fiere in Via Briamasco oltre 160 fra agricoltori biologici, botteghe del commercio equo, associazioni, cooperative sociali, e aziende che propongono prodotti e servizi rispettosi dell’ambiente. Un'occasione per incontrare e quindi conoscere da vicino aziende, progetti e buone prassi amministrative, che sul territorio locale, ma non solo, stanno costruendo un’economia più attenta alle persone e all’ambiente.

 

 

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3 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 29 Ottobre 2011 at 09:32

purtroppo sarò lungo e riprenderò anche pensieri già emersi in altri interventi ma volevo fare un discorso complessivo con unita una proposta di azione comune.

Leggo gli articoli del capitano dal 2008 e li ho trovati veri, rigorosi, disinteressati e illuminanti; la svolta “rivoluzionaria” del veliero degli ultimi tempi è molto opportuna e giustificata dal punto di quasi non ritorno raggiunto; leggo con piacere che molti sono pronti a fare qualcosa anche di molto impegnativo per cercare di cambiare la situazione ed io stesso mi sento in gabbia in attesa dell’alluvione, soprattutto pensando ai nostri figli.
 
Concordo con le posizioni del capitano e, non me vogliate, sono profondamente pessimista sulla reale possibilità di cambiare il sistema che, come la storia insegna, va avanti più o meno uguale a se stesso, nella sostanza dei fatti e dei rapporti tra il potere e la gente comune, fin dalla notte dei tempi in qualsivoglia comunità umana che abbia assunto un certo livello di organizzazione sociale nonostante le rivoluzioni intervenute, che hanno avuto il solo effetto, al verificarsi di ogni crisi antropologica, di passare da un regime ad un altro appena pochi anni dopo il loro verificarsi.
Tale stato dei fatti è addirittura naturale se pensate che nel mondo animale, naturalmente, si crea all’interno di un gruppo una leadership cui il gruppo soggiace, la differenza è, a mio modesto parere, che gli animali lo fanno inconsapevolmente  e ciò risulta funzionale al bene del gruppo intero e della specie nel suo complesso, mentre nelle società umane chi assume consapevolmente il potere lo fa solo per il proprio tornaconto (non solo finanziario) e per quello di coloro che gli permettono di mantenere il potere (storicamente l’esercito, i sacerdoti, i notabili ecc) fregandosene di tutti gli altri che sono visti solo come mezzi di produzione da sfruttare per accrescere ricchezze e potere (ecco perché vogliono che si accresca il PIL in tutti i modi e nessuno si interessa del BIL ovvero il Benessere Interno Lordo).
 
Il problema, filosoficamente parlando, è che la parte animale dell’uomo, evolutosi in condizioni di carenza di risorse e quindi egoista di natura, invece che essere mitigata dall’intelligenza viene amplificata nel senso peggiore dalla intelligenza stessa che viene usata normalmente per perseguire il proprio tornaconto, piccolo o grande che sia, sistematicamente a scapito degli altri e non per il bene comune che è anche il bene di ognuno di riflesso; tale tendenza comportamentale risulta più o meno presente nella gente comune, inesistente nei santi, normalmente fortissima nei leader e nei loro “bravacci” nonché nei delinquenti riconosciuti dalla legge.
 
Tutto ciò mi sembra, incredibilmente vero, anche ai nostri giorni, visto quello che è successo e sta succedendo ancora, nonostante ormai le risorse in molte parti del mondo non siano considerabili limitate per una vita decorosa, nonostante un tasso di scolarità ed istruzione che non ha eguali nella storia anche recente, nonostante una informazione largamente disponibile che chiede solo di essere letta e capita e criticamente fatta propria, come quella fornita dal capitano, nonostante periodicamente e regolarmente nei principali paesi la gente possa partecipare alle elezioni; se nonostante tutto ciò l’esercizio del potere si svolge, ripeto incredibilmente, sostanzialmente come nell’antica Babilonia o Egitto e addirittura questa crisi epocale ha avuto origine, sviluppo e continuazione perversa proprio nelle nazioni più ricche, evolute e dotate di istituzioni ritenute più democratiche al mondo; vuol proprio dire che la natura umana non consente altre forme di convivenza sociale la quale occasionalmente diviene migliore o peggiore, per la gente comune, solo in funzione delle risorse disponibili e della illuminazione e lungimiranza e sete di potere del gruppo dirigente del momento.
Purtroppo per noi ci troviamo a vivere una fase storica negativa per la gente comune, come lo furono gli anni dal 1929 al 1946, purtroppo per noi questo accade dopo che, qualche decennio in cui, apparentemente, l’umanità sembrava aver avviato un cammino di reale democrazia ed uguaglianza di possibilità per tutti, ci  o mi avevano illuso, nonostante guerre e sopraffazioni continuassero qua e là, di un reale piccolo cambiamento di rotta nella gestione del potere nel mondo.
 
Invece il mondo sembra ai miei occhi in via di rapida regressione tanto che sin dal 1999, ancor prima di leggere le note illuminanti del capitano, lo vedevo sulla via di una nuova servitù della gleba globale imposta, attraverso la globalizzazione, dai detentori delle risorse finanziarie in primis ma anche di quelle industriali, minerali o del grande latifondo.
 
Spero solo che la terza guerra mondiale in atto non sfoci in schioppettate, guerre civili ed atrocità varie connesse che si scatenano liberamente quando la torta si restringe e le briciole non bastano più alla gente comune per vivere.
 
La sola via di uscita a lungo termine, concordo con il capitano, è agire sui giovani, in famiglia e a scuola; purtroppo si rema controcorrente contro forze preponderanti: il potere agisce con mezzi potenti per mantenere, anzi accrescere l’ ignoranza e la non consapevolezza della gente drogata ed ipnotizzata di finto benessere di veline, calcio e grandi fratello vari, poiché queste consentono al potere stesso più facilmente di perpetuare lo stato delle cose impedendo il vero cambiamento antropologico che sarebbe necessario; il potere in tutto questo è facilitato dalla gente stessa che non ha voglia, in genere, terminato il lavoro di angustiarsi e impegnarsi ad approfondire, capire, migliorarsi, impegnarsi civilmente se questo non porta un immediato tornaconto; inoltre sovente temo, come sostiene Odifreddi, che larga parte della popolazione non abbia proprio i mezzi per capire e rendersi consapevole.
 
Nel mio piccolo ho cercato di educare i miei figli nella consapevolezza, nel rispetto e nella lealtà degli altri, nel valore del lavoro e del risparmio, ad una vita sobria e rispettosa dell’ambiente, sono tuttavia spesso preso da dubbi atroci in quanto penso di averli resi strutturalmente e culturalmente inadatti a sopravvivere in un ambiente dominato dalla sete di ricchezza, potere e volontà di sopraffazione e di averli condannati ad una vita più tribolata proprio perché consapevoli.
 
Ci vorrebbe il 20 – 30 % della popolazione che portasse avanti per qualche generazione il cambiamento invocato e promosso dal capitano per sperare in un reale cambiamento antropologico che può essere guidato solo da una intelligenza e da una consapevolezza  largamente diffuse nella gente comune per far si che essa non sia, come sempre è stato, una folla facilmente manipolabile dal gruppo dirigente di turno.
 
Non possiamo fare altro se non agire nel nostro piccolo ma la vedo durissima anzi, alla luce di quanto successo nella storia, praticamente impossibile.
 
Infine un invito: penso che tutta la classe politica dominante italiana, ma non solo italiana, sia da buttare; penso che un modo pesante per far presente a questi signori che debbono gestire la cosa pubblica in modo diverso, sia quello di promuovere, via internet unendo i vari blog, social network ecc., il movimento del voto annullato ovvero gente che va a votare ma annulla la scheda in segno di sfiducia totale; sono convinto che il 60 % di schede annullate, precedute da una campagna informativa in tal senso, non migliorerebbe nell’immediato la qualità della classe politica ma sarebbe per questa un segnale fortissimo che la maggioranza della gente si è resa consapevole, è attiva mentalmente e pronta all’azione, è stufa dello stato delle cose, è in attesa di un vero cambiamento.
Penso che qualsiasi coalizione risultasse vincente difficilmente potrebbe ignorare il mare di scontentezza consapevole e si troverebbe di fronte ad un bivio: imporre la dittatura o avviare riforme giuste che in primis dovrebbero togliere tutti i vari e molteplici privilegi di cui godono parecchi in modo che si reperiscano risorse per la ridistribuzione ovvero per una seria azione dello stato nell’economia atta a rilanciare investimenti e occupazione ma stavolta fatta non con altro debito ma togliendo, un po’ a tutti, i privilegi acquisiti (qui ovviamente si apre la partita della vita per definire quali siano i privilegi da togliere, e qui la gente comune, che ha tutto da perdere da una società ingiusta e opaca dove regna il privilegio, dovrebbe capire che se tutti rinunciano a qualcosa tutti successivamente possono beneficiare di una migliore società, a patto che i politici agiscano nel bene comune e non nell’interesse delle varie lobby nel distribuire le risorse pubbliche)

Gian Luca

Scritto il 29 Ottobre 2011 at 14:36

sono tuttavia spesso preso da dubbi atroci Gianluca……in quanto penso di averli resi strutturalmente e culturalmente inadatti a sopravvivere in un ambiente dominato dalla sete di ricchezza, potere e volontà di sopraffazione e di averli condannati ad una vita più tribolata proprio perché consapevoli….Gianluca noi stiamo seminando e forse sottolineo il forse non vedremo in raccolto. Ci sono roccaforti e catacombe nella vita quotidiana che consentono di andare controcorrente di essere noi stessi e non marionette. La vita per me e solo una grande avventura nella quale sono di passaggio senza mai dimenticare che alla fine della vita ciò che conta e’ avere amato! Un abbraccio Andrea

utente anonimo
Scritto il 29 Ottobre 2011 at 17:10

caro Gianluca  tu hai dato ai tuoi figli gli strumenti per affrontare la vita, tribulando si cresce…….non aver paura ad amare e soprattutto non perdere occasione per dirgli quanto gli vuoi bene.
Buon fine settimana
anna

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