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FRATELLI D'ITALIA: TOO BIG TO FAIL!

Scritto il alle 07:19 da icebergfinanza

 

A qualcuno potrebbe sembrare solo una visione sentimentale, ispirata al momento particolare che sta vivendo la nostra nazione, una visione sentimentale idealizzata e senza razionalità ad uso e consumo delle masse popolari, quello che in molti chiamano populismo, ma in realtà ci sono mille motivo per i quali noi siamo troppo grandi per fallire.

In questi giorni ho ascoltato molti menestrelli del settore raccontarci che ciò che sta accadendo all'Italia non ha nulla a che fare con un'attacco speculativo, gli hedge e le banche d'investimento americane, alcuni fondi non centrano nulla.

Negli ultimi giorni tutti vendevano titoli italiani, banche, fondi pensione, piccoli risparmiatori, casalinghe. La Consob ci dice che da lunedi le vendite allo scoperto non erano poi molte, figurarsi chi viaggia a 300 all'ora dopo che la stradale ha comunicato ala mondo intero che il limite è ora di 50 all'ora!

Se c'è qualcosa che deve essere estremamente chiaro è che il sistema finanziario in genere è intrinsecamente instabile e fragile basato quasi esclusivamente sulla fiducia.

Nelle scorse settimane in molti si sono prodigati nel lasciare qua e la messaggi fuorvianti, dalle agenzie di rating ai fondi di investimento come abbiamo visto nelle scorse settimane, ma non solo una grande favore l'ha fatto anche la totale inerzia ed ingenuità della politica nostrana ed europea, scatenando il panico, la mancanza di fiducia in un paese ormai troppo grande per fallire.

Abbiamo trascorso le ultime settimane a condividere razionalmente i punti di forza relativa del nostro sistema finanziario, a cercare di smascherare le contraddizioni delle agenzie di rating, ultimamente diventate una sorta di azienda della nettezza urbana, visto come si sono prodigate a rendere spazzatura gli impegni di alcune Nazioni Sovrane, ultima ieri l'Irlanda, per non sbagliarsi.

Abbiamo cercato di ragionare in maniera razionale, in un sistema dove la teoria delle aspettative razionali è stata spazzata via dalle vicende della storia, della Grande Crisi, senza dimenticare che senza la fiducia qualunque sistema finanziario è fallito.

Le dichiarazioni di Bernanke durante la Grande Crisi, secondo il quale il sistema finanziario americano era fondamentalmente  solido fanno sorridere.

Francamente, come ho scritto nel mio libro ( un libro scritto con linguaggio semplice per l'uomo di tutti i giorni… )  ricordando una frase del grande J.K.Galbraith … è ciò che agli uomini che sanno che le cose vanno fondamentalmente male fa dire che la situazione è fondamentalmente sana … qualche brivido lungo la schiena scorre mentre sto scrivendo questo post ma qui non si sta dicendo che la situazione è fondamentalmente sana, anche perchè sono anni che condivido i rischi di una seconda Grande Depressione, sulla base di analisi empiriche e storiche.

Ma andiamo al nocciolo della questione!

E’ affascinante notare che la Germania con il suo glorioso Bund, riferimento che in questi giorni ha fatto da parametro per osservare il differenziale con tutti gli altri paesi europei dicevo, la Germania secondo il FinancialTimes, tramite il suo sistema finanziario sembra stia attaccando pesantemente la pubblicazione degli stress test di venerdi ad opera dell’EBA European Banking Association, sostenendo che informazioni cosi dettagliate potrebbero peggiorare la crisi del debito sovrano e incoraggiare speculazioni mirate contro singoli istituti finanziari.

Ma spaglio o la speculazione non c’entra nulla in questa crisi!

L’associazione in questione che rappresenta le lobby dei più grandi gruppi finanziari tedeschi sostiene che tali informazioni potrebbero innescare ulteriore volatilità nei mercati, violare la riservatezza del business ( …buona questa ) ed esporre le banche a rischi legali (…ops!)

 Il livello delle informazioni nel dettaglio deve essere significativamente ridotto ci dicono dalla Germania, l’incertezza approfondirà poiché i dati spesso divergono profondamente dalle previsioni di mercato.

Fantastico sappiamo che le previsioni in fondo non corrispondono quasi mai alla realtà e che in  Germania c’è qualche scheletro di troppo, non male per il parametro di riferimento europeo.

Addirittura la BaFin, ente regolatore del sistema finanziario tedesco ha accusato di illegittimità l'EBA in quanto ha stabilito impropriamente le regole che stabiliscono i livelli di patrimonializzazione delle banche.

Ci sono altre informazioni nell'articolo in questione, ma a noi bastano queste ricordando che alcune fonti bancarie italiane non condividono le preoccupazioni tedesche. Affascinante no!

Ora diamo un'occhiata alla realtà del debito pubblico italiano e cerchiamo di comprendere per quale motivo il nostro paese oggi è troppo grande per fallire senza dimenticare tutte le analisi e considerazioni precedentemente condivise.

Sempre sul Financial Times abbiamo una riassunto presumibilmente attendibile, costruito su informazioni provenienti dalla Banca internazionale  dei Regolamenti fonte di assoluta affidabilità dal titolo Dove sta la maggiore esposizione verso l'Italia? nella quale si può osservare come l'esposizione internazionale verso il nostro Paese è enorme ovvero solo nel settore del debito pubblico si tratta di oltre 261 miliardi di euro ben più dei circa 210 miliardi complessivi di Spagna, Portogallo, Irlanda e Grecia.

Come abbiamo visto nelle scorse settimane il sistema bancario europeo detiene circa l'84 % dell'intero debito pubblico detenuto dalle banche mondiali ecco un buon motivo per non speculare troppo contro l'Italia da parte dell'Europa, il che conferma che l'attacco in atto ha origine essenzialmente in America!

Quello che affascina inoltre è l'ultima Lex Colum del sempre feroce nei nostri confronti, Financial Times dal titolo SPAGHETTI WESTERN    secondo la quale i mercati ora stanno "irrazionalmente" sopravvalutando i rischi della moneta unica sottistimando invece quanto sta accadendo in America.

" Gli attacchi all'Italia sono senza senso…" i mercati sarebbero preoccupati per le nostre banche ma è difficile che una nazione che non ha subito la bolla immobiliare possa vivere una qualsiasi iminente crisi… questa evoluzione ha poco senso…l'irrazionalità di costruire il futuro sul debito americano e via dicendo, affascinante davvero!

 

Colin Stewart inoltre sostiene che … all of the Italian ‘exposures’ are credit-worthy and performing… molte delle esposizioni all'Italia sono degne di credito e performanti.

Ma andiamo oltre e diamo un'occhiata all'esposizione verso i cosidetti credit default swap, ovvero contratti di assicurazione che ti assicurano contro il rischio di fallimento di uno stato.

Questa sembra essere la situazione secondo Bloomberg.

  

Thanks to : ZeroHedge

Il livello di rischio per l'intero sistema finanziario europeo e mondiale è evidente nel grafico qui sopra, ma la sorpresa è che negli ultimi mesi il rischio è aumentato soprattutto nei confronti della Francia, della Spagna e del Belgio, si quello che Moody's ha appena confermato il rating a stabile, lo Stato nel quale la stabilità politica fa rima con 13 mesi senza Governo

 

 Altre Al
Appena troverò il tempo cercherò di verificare nei dettagli quale è in realtà l'esposizione delle banche americane e inglesi ai CDS italiani, lo tsunami potrebbe essere imponente.

Altre informazioni che noi già conosciamo le troviamo sul Sole24Ore (…)Di statistiche puntuali e ufficiali sull'esatta consistenza dei titoli di stato italiani nei portafogli dei non residenti non ne esistono: ma secondo le stime degli addetti ai lavori circa 700 miliardi di euro di BTp e 90 miliardi tra BoT e CTz si trovano all'estero. I CcT, per poco più di 150 miliardi, e meno della metà dei BTp e BoT sarebbero invece tutti in Italia. Stando agli ultimi dati della Banca dei regolamenti internazionali risalenti alla fine del 2010, la quota dei titoli di stato italiani detenuta dalle banche tedesche, francesi e inglesi è superiore all'ammontare dei bond governativi portoghesi, greci e irlandesi posseduti da quelle stesse bancheLa Banca d'Italia stima che nel 2010 gli stranieri abbiano aumentato i BTp e CTz in portafoglio con acquisti netti per oltre 64 miliardi, portando la quota del debito italiano in mano ai non residenti dal 50 al 52 per cento. Gli investitori sono fuggiti da Grecia, Irlanda, Portogallo e persino Spagna e hanno investito in titoli italiani.
Ad oggi, le banche italiane dovrebbero detenere circa 200 miliardi di titoli di stato. A tanto ammontava la quota rilevata dalla Banca d'Italia a fine 2010 e quanto risulta attualmente stando a fonti vicine al ministero dell'Economia. Deutsche bank ha calcolato che la percentuale dei BTp, CcT e BoT nei portafogli degli istituti di credito italiani lo scorso gennaio orbitava attorno ai 260 miliardi: poi questa esposizione è stata alleggerita ed è calata a circa 190 miliardi, scendendo dal 16% dello stock del debito al 14,5 per cento. I risparmiatori italiani, che prima dell'euro possedevano una percentuale molto consistente di BoT e CcT, con l'arrivo della moneta unica e il crollo dei tassi d'interessi hanno ridotto i loro investimenti in questi strumenti e adesso la loro quota sul totale dello stock del debito in circolazione oscilla tra il 5 e l'8 per cento.
 
(…)
Nell'articolo ulteriori informazioni.
 (…)
Inoltre non possiamo dimenticare che sembra che la Cina detenga circa il 13 % del nostro debito pubblico e che anche il Giappone non scherza anche se non ho dati ufficiali da questo lato.

Ora la calma dopo la tempesta dovrebbe essere temporanea, quando la speculazione mira un Paese poi non lo lascia tanto facilmente. Domani avremo l'asta dei BTP e a parte l'usanza di vendere lo scoperto i titoli da parte delle banche per prepararsi alle varie aste dei titoli di Stato ho l'impressione che un nuovo tornado stia per arrivare, anche se potrebbe essere solo una sensazione.

Come scrive giustamente il Corriere della Sera il rischio è che se il dato si consolida, il costo medio del debito pubblico italiano aumenterà sensibilmente, la manovra volta al pareggio del bilancio dello Stato nel 2014 si rivelerà insufficiente e i conti delle banche dovranno registrare pesanti minusvalenze sui vecchi titoli in portafoglio che si troverebbero a pagare interessi più bassi: abbastanza per vanificare le operazioni di rafforzamento patrimoniale fatte negli ultimi due anni e per indebolire la disponibilità di credito all'economia reale.

Ciò che scrive William Buiter, capo economista di Citigroup, su Bloomberg in merito al rischio di fallimento dell'asta di titoli italiani senza il supporto della BCE è totalmente privo di fondamento.

L'importo è minimo e il sospetto è che il solito conflitto di interesse imporrebbe a determinati personaggi di evitare di condividere le proprie immaginazioni.

 

18 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 13 Luglio 2011 at 07:35

quando i bambini fanno Ohhh   !…..

signori, per cortesia è solo l'inizio dell' arraffa arraffa  aziende e patrimonio pubblico da parte della solita gang   SX  DX  e C.
ma abboccate sempre ?

Scritto il 13 Luglio 2011 at 08:11

già #1.l'arraffa…l'arraffa… che non ha mai fine…di  Aziende… oramai ne sono rimaste ben poche…sul patrimonio pubblico, qualcosa in più è rimasto…qui non sono aggiornata…sarebbe interessante analizzare in che "stato" sta…

Valentina

utente anonimo
Scritto il 13 Luglio 2011 at 08:36

"non solo una grande favore l'ha fatto anche la totale inerzia ed ingenuità della politica nostrana ed europea"NE SIAMO PROPRIO SICURI?DICO SULL'INGENUITA' DEI POLITICI NOSTRANI ED EUROPEI??????

utente anonimo
Scritto il 13 Luglio 2011 at 09:41

bell'articolo, sulla capacità dei politici italiani concordo, 0 assoluto, ma per questo sono stati scelti e selezionati, fedeli servitori del sistema finanziario-globale.

Dal Britannia in avanti sono cambiati i suonatori, ma i suonati sono sempre gli stessi, il popolo italiano e i direttori d'orchestra a dirigere i loro servitori profumatamente pagati ovviamente sempre gli stessi…

Auguri alla nazione

Scritto il 13 Luglio 2011 at 10:57

Si batte forte il pungo sul tavolo, le monete saltano in aria , il più lesto le pernde al volo.

Questa è la grande crisi dell'Italia, il venerdì e lunedì nero.

Il rischio Default, il mondo non si fida di noi…

La diga è saltata… vero compasso. Vatti a fare una doccia Irlandese.

E tutti dietro, pecoroni e buffoni di corte.

E il popolo bue dietro, siiii Tremonti dacci la nostra manovra salvifica , rassicura i mercati , metticelo sotto , subito , fai presto.

Anche l'opposizione ti aiuta , ci mette anche la vaselina.

Scritto il 13 Luglio 2011 at 11:01

caro andrea, ti riporto un dato che dovrebbe chiarirti come la buriana di questi due giorni non è altro ch eun "assaggio" del come a livello europeo si risponderebbe ad un attacco serio.
quando ? guarda qui:"

"A Luglio andranno in scadenza 18,053 mln Euro, ad Agosto 36.346 mln e a Settembre ben 61.689 mln Euro (più gli interessi)."

hai capito ? cosa ci aspetta ???

Scritto il 13 Luglio 2011 at 11:22

Caro Andrea sono un pò perplesso di questa tua difesa particolaristica dell'Italia.
I tuoi dati sono ben documentati, sei vicinissimo a immaginare cosa sta succedendo, ma sembra che hai paura di tirare le somme!

Ribadisco sempre che nessun meteorite colpirà la terra,nessun Tzunami investirà le coste, e nessun megacataclisma investirà i continenti!
Questa è una "crisi dei tulipani" lascerà  una grande impronta nell'immaginario collettivo, ma in realtà dopo un pò di tempo le cose continueranno a correre per il loro verso.

Qualcuno evoca la crisi de '29 il fascismo, il nazismo i bolschevichi.
Ma da quello che ne so io il fascismo in Italia era già reggime nel 1922, in quanto al nazismo esso fu "un furore fanatico" conseguenza della crisi della Repubblica di Weimar, diabolicamente diretto da un buffo ometto dai buffi baffi, ma  che doveva aver studiato "alla scuola del diavolo".
Il Marco tedesco ebbe il suo catastrofico tracollo nel 1923 (ad allora risale la foto della ragazza che brucia marchi nella  stufa per scaldarsi) allora si era in piena Belle Epoque e in pieno boom economico, nel 1929 la Germania dal punto di vista economico finanziario era già un cadavere.
In quanto alla Russia la rivoluzione Rossa era in atto da più di dieci anni e dal punto di vista economico la Russia valeva quanto un due di picche!

Non ti tuffare nella dietrologia  Andrea, in un paese come l'Italia le aste dei titoli di stato sono di qualche miliardo di Euro a volta, la banca d'Italia conosce la domanda ancora prima di iniziare l'asta e come potete immaginare sa come "porvici rimedio", questo non esclude che l'asta possa teoricamente andare scoperta, ma quello che è importante è lo spreed.
L'Italia è un paese di risparmiatori vedrete che non appena i tassi saliranno la gente correrà a comprare, il probblema e che ogni punto percentuale di "tasso di interesse sui BOT/BTP" (giusto per capirci) costa tantissimo all'Italia.
Non credete a tromboni che parlano di 15 miliardi di Euro a punto percentuali da subito! Il calcolo va fatto tenendo conto del differenziale dei tassi medi, quindi la situazione  andra vista anno su anno.
La cosa che è certa è che il paese rimmarrà schiacciato dal debito, se la cosa dovesse prolungarsi, ma per risolvere il tutto ci vorrebbe un buon governo e qui il cane si morde la coda!

L'Italia è nell'immaginario collettivo "il ventre molle",gli italiani che sono bravissimi in molte cose, sono considerati dei cialtroni per organizzazione e fondamentalmente dei disonesti!
L'Italia viene vista come il paese ideale a cui sganciare la responsabilità storica.

Ora non ho dati puntuali da darvi, ma quando ho iniziato a leggere questo blog carissimo Andrea ti ricordi di cosa si parlava!!

La parola ricorrente era Subprime, Mutui ALT e ARms ecc.ecc. e soprattutto si parlava di banche USA, GB, Austriache,Tedesche, Belghe, Olandesi e fin anche Svedesi!!

Ora è vero che si sono fatte le società veicolo per sganciare tutta la spazzatura, ma è pure vero che non si è potuto mollare tutto, la polpetta più grossa è nell'anno  …………..2011
Questo vuol dire che il 2011  e forse parte del 2012 potrebbe essere il culmine della crisi, poi le cose dovrebbero andare verso la stabilizzazione.

Ora bisogna ritornare agli inizi di questo blog caro Andrea è li il bandolo della matassa, trova i numeri giusti e fai le addizioni,poi ti farai una grossa risata.

A proposito hai fatto caso all'intervento di questo inizio settimana della Merkel e di molte autorità Tedesche, non hai notato quanto fossero inopportune e stonate! In gergo si parlerebbe di diversivo.

Comunque alla fine ha poca importanza se a cedere sarà la poppa ola prua della nave, la nave è un tutt'uno, non ne puoi salvare una parte e affondarne l'altra, ecco per cui il mettersi a discutere di Bund o BOT ha poco rilevanza.

Se per esempio riflettete bene su Mody's e sull'Irlanda (in questo momento mi trovo a Dublino) arriverete alla considerazione che se il debito Irlandese è Junk, dove questo è un paese ancora ricco con una domanda di lavoro ancora elevata ed un'economia che tiene, allora vuol dire che molte cose non sono state dette……se la gente sapesse e sopratutto prendesse coscienza!

Scritto il 13 Luglio 2011 at 12:12

Andrea ho ben presente cosa ci attende…Compasso lamiavisionenon cambia di una virgola soprattutto dal punto di vista fondamentale macro e reale. Abbiamo ancora una chance poi si vedrà! Andrea

utente anonimo
Scritto il 13 Luglio 2011 at 12:13

usando la collaudata  tecnica di distrazione di massa ………. e del differire ….
e la benzina  si paga euro 1.70  a breve due,   poi,  sei mesi di nuvo a 1.60
1.70  , e poi definitivamente a 2 euro/litro    visto che mago !

utente anonimo
Scritto il 13 Luglio 2011 at 15:26

Montecristo:

Quando  il  nostro  indice  nel  febbraio   del  2009  quotava   +o-  come    ora  il   dax  valeva  circa   5000  punti  ora  ne  vale   7300    circa  ,   secondo  me  se  le   borse  molleranno   di  nuovo  il   dax  si   sfracellerà.

utente anonimo
Scritto il 13 Luglio 2011 at 18:56

D'accordo. E' vero che i principali responsabili sono i soliti noti, ma credo che anche le banche tedesche abbiano una grossa parte in tutto questo.
Forse, politici nuovi, non legati a vecchi schemi, riusciranno a proibire la
libera circolazione di cds senza che questi siano legati a un sottostante

Scritto il 13 Luglio 2011 at 21:32

Sicuramente in questi giorni a chi si occupa esclusivamente di finanza ed economia sembrerà (ed in quel mondo lo è sicuramente !!!) che l'Italia sia quasi arrivata al capolinea od almeno che la crisi questa volta sia seria.

Ma vorrei ricordare che il popolo che non sa niente (o a chi non glie ne frega niente !!!) continua tranquillamente a vivere come gli altri giorni; altrimenti come spieghereste che durante i festivi i ristoranti sono ancora pieni oppure che il traffico è sempre caotico (anche con la benzina a 1.50) e che i camion delle immondizie lavorano a pieno regime ????

A noi comuni mortali serve semplicemente una moneta/denaro che ci permetta di farci gli affari nostri. Ma purtoppo ci tocca sopportare un sacco di parassiti che vogliono viverci sopra !!!!! grazie alla MONETA/DEBITO.

Tanti saluti e auguri di buona asta di BOT CCT ecc ecc ……………….. finchè dura.

SD

Scritto il 14 Luglio 2011 at 01:36

Aldilà della finanza è innegabile che siamo in un periodo non roseo.
La crisi c'è ed è un dato di fatto!
Che i ristoranti siano pieni è solo un'impressione!
Tutto il decennio dal 2001 al 2011 è stato un brutto periodo per la ristorazione in Italia!
Tutti quelli che conosco in Italia mi dicono che prima si lavorava molto più!
Ho conosciuto questo mese una persona ha addirittura chiuso in Italia ed è andato a Londra a fare lo chef, lui nel ristorante ci è nato e cresciuto, stava a Milano!!  Non ce la faceva più con i costi!!
Molti locali vicino a dove abito(avo) in Italia dal 2008 chiudono tutti per le 9-10 di sera. Prima era possibile sedersi anche a mezzanotte.
Hanno tutti ridotto il personale e chi ha potuto si è spostato in locali con affitti meno cari e con sale più piccole.

Oggi mi vedevo la situazione finanziaria di un grosso Hotel ristorante a Nord di Dublino, con un Mutuo che  prima della crisi era su di una  struttura quotata  15 milioni di euro, attualmente la struttura ha un valore di mercato di solo 4,2 milioni (ma la stima potrebbe essere ottimistica)
Hanno subito un calo delle entrate di quasi il 40% e hanno dovuto sforbiciare i listini del 45% e dopo Agosto sforbiceranno fino al 50% di quelli che erano i listini prima del 2008.
Hanno tagliato tutto quello che potevano tagliare sui costi, adesso non usano fiori recisi  ma fiori in vaso in modo da poterli riutilizzare.
Il personale è stato ridotto di quasi il 30% e quelli rimasti lavorano molto in più, hanno cambiato le lampadine a incandescenza con quelle a risparmio energetico e anche il tipo di cucine e forni perchè si sono accorti che gli conveniva.
Hanno comprato una lavatrice industriale e la biancheria se la lavano da soli e la asciugano in una struttura a forma di serra, che prima usavano per il buffet (che ora non chiede più nessuno).
La Boss(manager donna) ora si porta da sola tutta la contabilità che non da più ad una società esterna, e quando serve mi dicono che scende in cucina a dare una mano.
Prima la struttura lavorava  a pieno regime ora sono su una media del 60% anche il tipo di servizio è cambiato, ora lavorano molto di più su cerimonie  e matrimoni. 
I servizi di relax e SPA non li chiede più nessuno!
Malgrado il taglio dei costi, adesso non riescono ancora a stare nelle spese, malgrado abbiano ricontrattato il mutuo a condizioni più vantaggiose (con tasso da variabile a fisso!) e durata da 10 a 24 anni.
Comunque sono convinti di farcela e del resto lo meritano.
In generale la situazione Irlandese è alquanto tragica  dal 2008 mi dicono che abbia chiuso più del 20% delle attività commercilai simili!
Un altra persona mi diceva che adesso molti locali in Dublino operano con menu fissi a 10 Euro cosa che prima non era neanche immaginabile, vi garantisco che questo è ancora un paese molto ricco con paghe molto elevate (siamo a livelli della Svizzera) e con un costo della vita che è inferiore a quello di Milano!
Caro SD non è che fai il manager in qualche struttura pubblica.
Con affetto

 

utente anonimo
Scritto il 14 Luglio 2011 at 02:48

Vale ,il patrimonio immobiliare  italiano  e' di  oltre 1800 miliardi senza le riserve di oro quindi i ns.politici e la corruzione hanno da mangiare  e rubare per altri 35 anni poi e' il fallimento totale,altro che  grecia se non ritorna un principio di onesta' e di valori.Silver

Scritto il 14 Luglio 2011 at 08:23

Grazie Silver!

Immagino un enorme patrimonio storico culturale, ville e giardini di pregio, tutelati dalla soprintendenza ai beni culturali, ma che  di fatto
 tutela poco…

 e affittati a poco o nulla, all'amico o agli amici di turno…o peggio
ancora lasciati in stato di degrado od abbandono…si non saprei cos'è peggio….

Una grande ulteriore arraffa..arraffa…abbiamo delegato troppo, continuiamo a delegare troppo…

Una enorme ed inestimabile ricchezza, "siamo davvero nani in spalla a dei giganti", ma vogliamo far finta di essere noi i giganti..ma non è così…
non è proprio così..
che ciechi e inetti che siamo…

riferendomi al post di oggi:
"Non investiamo in ricerca, istruzione, tecnologia, banda larga, servizi. Non investiamo nell’efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili,…"

Non investiamo nell' Uomo, e questo è il peggior non investimento che si possa fare…

Non si tratta di bene comune, di distretti si o no….se come scrive Silver
.." non ritorna un principio di onesta' e di valori"…(nostra, degli altri di Chi ci governa…o pensa  illusioramente di rappresentarci e che noi erroneamente abbiamo leggittimato in tal senso,sinistra, destra, centro sopra …sotto, chiesa… inclusi ) ogni progetto è destinato a naufragare…
si tratta di voler essere diversi, di voler fare le cose in modo diverso…molto diverso…capace…meritocratico…punto.

Vi ripropongo  un articolo che a me piace molto:

Nelle infinite opportunità sociali a nostra disposizione non mettiamo più in campo le riconosciute qualità di ognuno, ma solo l’interessamento pragmatico dello sfruttamento sociale. D'altronde, dopo aver spremuto fino all’esaurimento ogni risorsa animale, vegetale e minerale, era scontato rivolgere le nostre mire predatorie direttamente contro noi stessi, rimasti ormai l’ultimo articolo commerciale di questo immenso mercato in cui siamo diventati contemporaneamente prodotto e consumo. La famiglia ha la parte più importante e si assume sempre più volentieri il ruolo di fabbrica di materiale umano destinato alla vendita;
….
 …”E’ tempo di risparmi e se saremo stati abbastanza oculati, potremo sempre approfittare dei saldi in liquidazione dell’articolo più richiesto: l’uomo….”
(Maurizio Mura)
http://acasadeldrago.blogspot.com/2009/06/il-prezzo-delluomo.html
 
continuate Voi..a Voi ogni riflessione…si tratta sempre e solo, e non è semplicistico, voler essere diversi da ciò che si è ora, fare in modo diverso da ciò che facciamo ora…Pensare in modo diverso…senza cadere nella presunzioni di essere gli unici e i soli portatori di verità salvifica…di essere Uomini e Donne, a tutti i livelli diversi, ma con l'Orgoglio e il Coraggio, perchè di questo si tratta, di voler sempre pagare per i propri errori…sono stanca di mezzi uomini, di burattini e burattinai…il pricipio è semplice ( non semplicistico) ma è forse la semplicità che Temiamo?

Buon vento Marinai!
Valentina

p.s potrà sembrare una citazione banale:

Albert Einsein diceva: "I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati"

ma siamo ancora fermi a questo punto…

Continuiamo imperterriti a pensare e fare nello stesso modo in cui li abbiamo creati…

Ah  e basta con Lobby..massoni e company…scusate se al mondo ci sono anch'o..aspettate..mi faccio da parte e ve lo lascio tutto!
Ah! si rassegnamoci che è meglio!!!(ovviamente la mia è una rassegnazione ironica)

Scritto il 14 Luglio 2011 at 08:23

Grazie Silver!

Immagino un enorme patrimonio storico culturale, ville e giardini di pregio, tutelati dalla soprintendenza ai beni culturali, ma che  di fatto
 tutela poco…

 e affittati a poco o nulla, all'amico o agli amici di turno…o peggio
ancora lasciati in stato di degrado od abbandono…si non saprei cos'è peggio….

Una grande ulteriore arraffa..arraffa…abbiamo delegato troppo, continuiamo a delegare troppo…

Una enorme ed inestimabile ricchezza, "siamo davvero nani in spalla a dei giganti", ma vogliamo far finta di essere noi i giganti..ma non è così…
non è proprio così..
che ciechi e inetti che siamo…

riferendomi al post di oggi:
"Non investiamo in ricerca, istruzione, tecnologia, banda larga, servizi. Non investiamo nell’efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili,…"

Non investiamo nell' Uomo, e questo è il peggior non investimento che si possa fare…

Non si tratta di bene comune, di distretti si o no….se come scrive Silver
.." non ritorna un principio di onesta' e di valori"…(nostra, degli altri di Chi ci governa…o pensa  illusioramente di rappresentarci e che noi erroneamente abbiamo leggittimato in tal senso,sinistra, destra, centro sopra …sotto, chiesa… inclusi ) ogni progetto è destinato a naufragare…
si tratta di voler essere diversi, di voler fare le cose in modo diverso…molto diverso…capace…meritocratico…punto.

Vi ripropongo  un articolo che a me piace molto:

Nelle infinite opportunità sociali a nostra disposizione non mettiamo più in campo le riconosciute qualità di ognuno, ma solo l’interessamento pragmatico dello sfruttamento sociale. D'altronde, dopo aver spremuto fino all’esaurimento ogni risorsa animale, vegetale e minerale, era scontato rivolgere le nostre mire predatorie direttamente contro noi stessi, rimasti ormai l’ultimo articolo commerciale di questo immenso mercato in cui siamo diventati contemporaneamente prodotto e consumo. La famiglia ha la parte più importante e si assume sempre più volentieri il ruolo di fabbrica di materiale umano destinato alla vendita;
….
 …”E’ tempo di risparmi e se saremo stati abbastanza oculati, potremo sempre approfittare dei saldi in liquidazione dell’articolo più richiesto: l’uomo….”
(Maurizio Mura)
http://acasadeldrago.blogspot.com/2009/06/il-prezzo-delluomo.html
 
continuate Voi..a Voi ogni riflessione…si tratta sempre e solo, e non è semplicistico, voler essere diversi da ciò che si è ora, fare in modo diverso da ciò che facciamo ora…Pensare in modo diverso…senza cadere nella presunzioni di essere gli unici e i soli portatori di verità salvifica…di essere Uomini e Donne, a tutti i livelli diversi, ma con l'Orgoglio e il Coraggio, perchè di questo si tratta, di voler sempre pagare per i propri errori…sono stanca di mezzi uomini, di burattini e burattinai…il pricipio è semplice ( non semplicistico) ma è forse la semplicità che Temiamo?

Buon vento Marinai!
Valentina

p.s potrà sembrare una citazione banale:

Albert Einsein diceva: "I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati"

ma siamo ancora fermi a questo punto…

Continuiamo imperterriti a pensare e fare nello stesso modo in cui li abbiamo creati…

Ah  e basta con Lobby..massoni e company…scusate se al mondo ci sono anch'o..aspettate..mi faccio da parte e ve lo lascio tutto!
Ah! si rassegnamoci che è meglio!!!(ovviamente la mia è una rassegnazione ironica)

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