" VIAGGIO ATTRAVERSO LA TEMPESTA PERFETTA"

Scritto il alle 18:00 da icebergfinanza

  

Sono passati ormai oltre tre mesi dalla nascita di "Viaggio attraverso la tempesta perfetta" il mio e Vostro libro, si perchè senza di Voi questo viaggio non sarebbe mai stato possibile.

Vorrei ringraziarVi tutti per il lavoro di diffusione e condivisione fatto nello spazio di un istante, un'onda umana di stima e amicizia che  ci accompagna piano, piano verso il traguardo della prima ristampa.

2000 copie è un traguardo inaspettato, in Italia un successo editoriale.

E' grande la mia soddisfazione soprattutto per i rimandi giunti in particolar modo dalle giovani e future generazioni e dai "non addetti ai lavori", segno che il messaggio e la nostra tensione alla semplificazione sono giunti a destinazione.

Un viaggio quello attraverso la tempesta perfetta che sta attraversando anche l'ambiente scolastico e familiare, ma soprattutto si sta diffondendo tra i giovani e coloro che vogliono comprendere in quale guaio ci hanno cacciati. 

Da alcuni giorni sto incominciando a girare per la nostra regione il Trentino e in alcune città d'Italia se qualcuno fosse interessato ad una serata di condivisione e di confronto ce lo faccia sapere.

Per me e per il mio editore era importante riuscire a semplificare un argomento, una materia, troppo spesso lontana dalla gente, che gli esperti amano circondare  di un alone misterioso ed esoterico, trattandola talvolta in modo solenne, al punto tale che non sono ammessi ne ironia, ne umorismo. 

E' stato scritto che "Viaggio attraverso la tempesta perfetta" è una combinazione di saggio economico, un genere letterario tra lo scritto polemico e quello satirico, un racconto, una sorta di romanzo divulgativo.

Restano ancora troppi oceani da solcare, il viaggio sarà lungo, difficile ma affascinante. Come ho spesso scritto anche le critiche costruttive sono benvenute a bordo!

Quello che è importante è che il vento della Consapevolezza e un messaggio alternativo possa accompagnare il lettore attraverso la genesi della madre di tutte le crisi, la più grande crisi economico/finanziaria della storia.

Di seguito, per coloro che fossero interessati,  sono disponibili alcuni pezzi inediti e l'indice del libro.
Per ordinarlo è sufficiente cliccare sul banner in cima al sito o QUI , seguendo le istruzioni. Un "piccione viaggiatore" lo recapiterà direttamente a casa vostra.

Per coloro che acquistano il libro e che sono interessati inoltre inviando una mail a icebergfinanza@yahoo.it verranp inviate le due ultimi analisi macroeconomiche, " No Mans Ocean 2011" e "Shock Economy 2011"
 

 INDICE

 

Premessa

«La verità è figlia del tempo» 7

parte prima

HISTORIA MAGISTRAE VITAE

Capitolo I

Il battito d’ali di una farfalla 17

Capitolo II

Il fiore della follia 25

Capitolo III

L’azzardo del Mississippi 31

Capitolo IV

La crisi dei Mari del Sud 39

Capitolo V

1929… il grande crollo 49

Capitolo VI

Il decennio perduto 61

parte seconda

LA TEMPESTA PERFETTA

Capitolo VII

La mano di Dio 71

Capitolo VIII

Dinamica di una crisi 79

Capitolo IX

Subprime: il paese dei balocchi 85

Capitolo X

I geni della lampada: Greenspan & Bernanke 93

Capitolo XI

La favola subprime

e la lampada magica della cartolarizzazione 101

6

Capitolo XII

Agenzia di rating delle mie brame,

sono o non sono la più bella del reame? 105

Capitolo XIII

Subprime, solo la punta dell’iceberg:

le centrali nucleari del rischio 111

Capitolo XIV

Il pendolo della finanza 119

Capitolo XV

Conti che tornano sempre (e comunque…):

il modello mark to market 123

Capitolo XVI

Private equity e hedge fund,

meteore del rischio 129

Capitolo XVII

Un mondo derivato,

ovvero un mondo alla deriva 137

Capitolo XVIII

La leggenda

della leva finanziaria 147

Capitolo XIX

Tra Scilla e Cariddi:

inflazione e deflazione 153

Capitolo XX

Esplorando gli abissi

dell’animo umano 165

Conclusioni

Un mare attraversato,

una nuova terra da coltivare 173 
 

…Nell’atmosfera surreale di un oceano silente, dove la brezza leggera invitava a solcare le onde senza alcuna paura, senza alcun dubbio, era difficile ascoltare la voce del capitano. Una voce spesso controcorrente, di un uomo che sapeva girare la prua della sua nave controvento, invece di lasciarsi cullare dal dolce canto delle sirene di un sistema che assicurava benessere in abbondanza a tutti, senza alcuna fatica. Si dice che per sopravvivere qui bisogna essere matti, e per fortuna io lo sono! «La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità» direbbe il Cappellaio Matto. I racconti del capitano erano incomprensibili per molti, le sue visioni al limite della realtà. Sembrava quasi che il suo realismo fosse la visione catastrofica di un mondo che, in fondo, in questi anni aveva prodotto le isole felici di un presunto benessere materiale collettivo. Non importava a nessuno se la crescita era stata raggiunta sulle fragili zattere dell’indebitamento insostenibile, sull’onda dello sfruttamento del lavoro dei Paesi emergenti, poveri e impoveriti, dentro la schiuma di una serie di onde e bolle pronte a deflagrare. Al di là dell’amara soddisfazione di essere stato uno dei pochissimi in Italia a prevedere e comprendere la madre di tutte le crisi, devo ammettere che la dinamica reale della tempesta perfetta si è spinta al di là di qualsiasi immaginazione.

È importante cercare di comprendere come questa crisi non sia semplicemente la nemesi del battito d’ali della farfalla dei mutui subprime, proveniente dall’America: squilibri ed eccessi arrivano da molto lontano, prima di concretizzarsi nell’ultimo respiro della follia immobiliare. La tempesta perfetta è piuttosto la nemesi dell’illusione della globalizzazione, delle merci e dei capitali innanzitutto, una globalizzazione che ha sì contribuito a diminuire la povertà materiale di milioni di persone, ma che ha aumentato le disuguaglianze, il deserto relazionale e la solitudine esistenziale nelle società occidentali. È la vendetta di un sistema fondato sul debito, un mondo di carta che annulla la realtà, esaltato solo dalla sua presunta onnipotenza. Un detto di sant’Agostino può essere applicato oggi alle dinamiche impazzite del debito e dei consumi: «Un’abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità».

Purtroppo quella che era un'abitudine è diventata una necessità, una droga, che quotidianamente le banche centrali continuano ad iniettare nell'economia… nel cervello di un gruppo di esaltati che ha sequestrato la vita sociale di intere comunità, attraverso la speculazione più becera e selvaggia, alimentando il più imponente trasferimento di ricchezza della storia, la più incredibile socializzazione delle perdite dalla notte dei tempi.   alimalimentan

2 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 22 Marzo 2011 at 07:24

ORAMAI DATO IL VALORE DEL DENARO DEI BENI ,DEL GAS E DEL PETROLIO,  LA RAGIONE NON VALE  DEMOCRAZIA  O  DITTATURE SE   EQUIVALGONO  A  RUBARE  PER I PROPRI INTERESSI  DIVENTANO SOLO ELEMENTI  CONFLITTUALI  FONTE DI MORTE E DISTRUZIONE

COSA SI POSSA FARE PRORPIO NON LO SO

utente anonimo
Scritto il 22 Marzo 2011 at 22:13

DIO E' MORTO E NON E' MAI RISORTO (SI FA PER DIRE IN QUANTO NON ESITE NESSUN DIO SE NON NELL'ESIGENZA UMANA),LE TENEBRE ALEGGIANO SU DI NOI DA SEMPRE,BARBARIE MASSACRI INGIUSTIZIE CHE PENSIAMO SVANITE DA MOLTO TEMPO HANNO SOLO CAMBIATO FACCIA NEL CORSO DEI TEMPI DIVENTANDO PER LA SOCIETA' IN VIGORE IN UN DETERMINATO CONTESTO TEMPORALE PIU' ACCETTABILI
IL CONCETTO DI GIUSTIZIA  E' UN CONCETTO PURAMENTE TEORICO CHE TROVA SCARSISSIMA APPLICAZIONE, PERLOPIU' CASUALE ,NEL REALE MENTRE L'IPOCRISIA E' IL PERNO SU CUI SI FONDA LA NOSTRA VITA IN OGNI ISTANTE CON CHIUNQUE, SIA ESSO ESTRANEO AMICO O FAMILIARE.
QUESTA E' LA NATURA UMANA MAI E' CAMBIATA E MAI CAMBIERA'
ESSENZA STRINGATISSIMA DI 40 ANNI DI RIFLESSIONI STUDI E APPROFONDIMENTI SIA DI NATURA PRAGMATICA CHE PSICOLOGICA
ADESSO MASSACRATEMI PURE

C.P.

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