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LIBIA: ONU APPROVA LA RISOLUZIONE NO FLY ZONE!

Scritto il alle 00:35 da icebergfinanza

NEW YORK / Il Consiglio sicurezza Onu ha approva risoluzione per no fly zone con 10 voti a favore, 5 astenuti. Di fatto, è un’importantissima evoluzione che potrebbe preannunciare nell’arco di poco un attacco militare alla Libia.
Al Jazeera sta mostrando immagini di festeggiamenti a Bengasi. Forti esplosioni sono state udite nella città. Non è chiaro da cosa siano state provocate. Su Bengasi, Gheddafi aveva annunciato un’imminente offensiva per questa notte.
La Francia poco prima del voto aveva annunciato che se il voto fosse avvenuto con esito positivo sarebbe pronto a scattare un attacco militare. Con bombardamenti per proteggere i civili dalle azioni di Gheddafi. La no fly zone impedisce alle forze di Gheddafi di sorvolare il territorio libico. Un messaggio molto chiaro al regime di Gheddafi  
  

 

NEW YORK / Il Consiglio sicurezza Onu ha approva risoluzione per no fly zone con 10 voti a favore, 5 astenuti. Di fatto, è un’importantissima evoluzione che potrebbe preannunciare nell’arco di poco un attacco militare alla Libia.
Al Jazeera sta mostrando immagini di festeggiamenti a Bengasi. Forti esplosioni sono state udite nella città. Non è chiaro da cosa siano state provocate. Su Bengasi, Gheddafi aveva annunciato un’imminente offensiva per questa notte.
La Francia poco prima del voto aveva annunciato che se il voto fosse avvenuto con esito positivo sarebbe pronto a scattare un attacco militare. Con bombardamenti per proteggere i civili dalle azioni di Gheddafi. La no fly zone impedisce alle forze di Gheddafi di sorvolare il territorio libico. Un messaggio molto chiaro al regime di Gheddafi Cronacalive .

Quello che sta accadendo nel Bahrain, con le dovute differenze, non è poi tanto diverso da quello che è accaduto in Libia, Tunisia, Egitto, Marocco, Algeria, una dimostrazione di popolo che chiede riforme democratiche forse nel luogo sbagliato!

Due pesi e due misure, dove i pesi corrispondono a barili di petrolio, spesso troppo pesanti per trovare le adeguate misure…

«Le forze di sicurezza sono entrate nel pronto soccorso pieno di barelle, hanno preso molti di quelli con il camice, dalle finestre abbiamo visto militari che mettevano armi nelle automobili dei medici, siamo sotto assedio». La voce della dottoressa Nada Deif arriva a tratti dall’ospedale Salmaniya di Manama, la capitale del Bahrain dove ieri gli uomini di re Hamad bin Isa Al Khalifa, affiancati dall’esercito saudita, hanno colpito duramente i manifestanti che dal 14 febbraio chiedono riforme democratiche… LA STAMPA 

. 


 http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/oridente/grubrica.asp?ID_blog=258&ID_articolo=252&ID_sezione=732&sezione= 

4 commenti Commenta
Scritto il 18 Marzo 2011 at 11:40

eh…. si , il petrolio…. inizio e fine della storia.
come qualche barile riesce a cambiare prospettiva !!

utente anonimo
Scritto il 18 Marzo 2011 at 16:37

non ho parole.
è la deriva totale.
raffaele

utente anonimo
Scritto il 20 Marzo 2011 at 11:43

La cosa che mi lascia allibito,
che nessuno di noi ragiona con il proprio cervello.
la birra,droga,gli MP3. hanno distrutto quel poco di materia grigia che era rimasta.
 M.G.

utente anonimo
Scritto il 20 Marzo 2011 at 15:32

il nostro giorgio, questa sera dormirà senza prendere il TAVOR,
che lo accompagna dai fatti d'Ungheria del 1956.

Finamente il il pacifinto presidente non avrà
il rimorso di non schierarsi con la protesta popolare.

E' da allora dal 1956, che si schierò contro chi rivendicava
libertà e giustizia per il proprio popolo, contro l'invasione
sovietica che ne schiacciava i sogni di libertà, che il nostro
ha gli incubi notturni e non riesce più a dormire, preso dal
rimorso di essersi omogeneizzato ai voleri del partito,
che non ammendo dissenzi, votò contro gli insorti.

Ma a differenza di Giolitti ed altri che uscirono dal partito,
il nostro non prostestò e lì rimase, al calduccio del suo
ruolo da DIRIGENTE, mai negli anni a seguire un alticolo
di dubbio su quella decisione presa, arciconvinto che 
l'autoderteminazione dei popoli fosse frutto delle menti
bacate.

Oggi, il nostro giorgio, pacifinto si dimostra interventista
convinto di dover esportare il risorgimento sulle coste del
nor africa.

La democrazia, la libertà, non sono altro che delle scatole
belle colorate, ma vuote, se manca quella coerenza di
principi che possono e debbano fare da ghirlanda a questi
doni, che l'uomo sembra voler barattare per un po' di petrolio,
non accorgendosi che i nostri cugini francesi, di cui molto spesso
in altri tempi ne elogiavamo i comportamenti, sembrano, anzi,
per i loro interessi , ce lo stanno mettendo in quel posto.

buon riposo notturno giorgio, attore mancato, ma ieri a torino
con quel singhiozzo hai superato dario fo, e che morfeo ti abbracci
per sempre.
 

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