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FA’ LA COSA GIUSTA! FIERA DEL CONSUMO CRITICO E DEGLI STILI DI VITA SOSTENIBILI!
Un paio di anni fa su Altreconomia apparve uno splendido editoriale di Miriam Giovanzana, che esprimeva il bisogno di una costante ricerca di alternativa, di proposte alternative ,esprimeva con queste parole un bellissimo concetto:
" Per continuare a pensare e desiderare un mondo migliore, abbiamo bisogno di stare fuori dall’acquario del pensiero comune, e dalla sua enorme forza di persuasione. Probabilmente i pesci dell’acquario pensano che quello sia l’unico mondo possibile. Noi invece sappiamo che non è così, anche se l’acqua che ci permette di vivere – quella dell’acquario appunto – è anche quella che ci tiene prigionieri."
Come scrissi in un’altra occasione, riportando le parole di Walter Mariotti, la legge del desiderio, che si è distaccata progressivamente dalla realtà, facendosi sempre più chirurgica, virtuale ha assoluto bisogno della moltiplicazione del valore anche se può significare la sua scomparsa, l’ultima tappa di avvicinamento all’implosione del sistema.
" Eppure è noto almeno dai tempi di Ricardo che la ragione economica sussiste solo con la scarsità o meglio con il suo fantasma. E si volatizza con la realizzazione del proprio obiettivo, con la scomparsa non della povertà, purtroppo, ma del suo spettro. Cosi se nelle vostre vite sempre più "derivate" la finanza pervade ogni interstizio l’esito è che non scambia più alcun valore, non apre più nessuna opportunità. Se la finanza è in ogni luogo della nostra vita finisce per non essere in nessun luogo, riducendosi a un’astrazione, un modello matematico che non incide nel quotidiano delle persone salvo che nei suoi catastrofici effetti di ritorno."
Sobrietà e sostenibilità sono termini che non piacciono ai fautori del bene assoluto, alla massimizzazione del profitto sopra ogni cosa.
La sobrietà è uno stile di vita, personale e collettivo, più parsimonioso, più
pulito, più lento, più inserito nei cicli naturali. La sobrietà è più un modo
di essere che di avere. E’ uno stile di vita che sa distinguere tra i bisogni
reali e quelli imposti. E’ la capacità di dare alle esigenze del corpo il
giusto peso senza dimenticare quelle spirituali, affettive, intellettuali,
sociali. E’ un modo di organizzare la società affinché sia garantita a tutti
la possibilità di soddisfare i bisogni fondamentali con il minor dispendio di
risorse e produzione di rifiuti. In ambito personale, la sobrietà si può
riassumere in dieci parole d’ordine: pensare, consumare critico, rallentare,
ridurre, condividere, recuperare, riparare, riciclare, consumare locale,
consumare prodotti di stagione.
Eresia oggi, pura eresia direbbero in molti ma lentamente ed inesorabilmente in molte città e comuni d’Italia, le fiere di FAI LA COSA GIUSTA conquistano sempre nuovi orizzonti, sempre più consenso.
(…) In questi anni è andato crescendo l’interesse per il mondo che si riconosce nella definizione di “Economia Solidale”: un sistema di relazioni economiche e sociali che pone l’uomo e l’ambiente al centro, cercando di coniugare sviluppo con equità, occupazione con solidarietà e risparmio con qualità. Sempre più realtà produttive, infatti, intraprendono un percorso di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale e, al contempo, cresce il numero di cittadini consapevoli dell’importanza e della forza che risiede nella loro capacità di partecipazione diretta e nelle loro scelte di acquisto.
Per questi motivi, Terre di Mezzo ha dato vita al “Progetto Fa’ la cosa giusta!” che si propone di diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di consumo e produzione, dando vita a eventi in grado di comunicare i valori di riferimento dell’Economia Solidale e valorizzare le specificità e eccellenze del territorio, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale.(…)
Quindi non resta che darvi appuntamento per il 30 ottobre al 1 novembre 2010 “Fa’ la Cosa Giusta! – Trento”, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, giunta alla sesta edizione dopo i 9.000 visitatori del 2009.
Sabato 30 e domenica 31 ottobre: dalle 9.00 alle 19.00
Lunedì 1 novembre: dalle 9.00 alle 18.00
Organizzata da Trentino Arcobaleno e Confesercenti del Trentino, la mostra mercato porterà anche quest’anno nelle strutture di Trento Fiere in Via Briamasco oltre 160 fra agricoltori biologici, botteghe del commercio equo, associazioni, cooperative sociali, e aziende che propongono prodotti e servizi rispettosi dell’ambiente. Per i consumatori ma anche per le scuole, un’occasione per incontrare aziende, progetti e buone prassi amministrative, che sul territorio locale, ma non solo, stanno costruendo un’economia più attenta alle persone e all’ambiente.
COMUNICAZIONE IMPORTANTE!
Ho bisogno di avere la conferma definitiva della Vostra partecipazione all’incontro di SABATO 6 NOVEMBRE contattando e prenotando direttamente all’HOTEL di MODENA. Nel caso di defezioni dell’ultima ora posso cosi dare il via libera a chi si è iscritto negli ultimi giorni. Nel fine settimana verrà inviata l’ultima comunicazione! Grazie e arrivederci a Modena!
Appuntamento a Modena il 6 novembre 2010
un momento di condivisione, di dibattito, di confronto per guardare oltre l’orizzonte…..
"VIAGGIO ATTRAVERSO LA TEMPESTA PERFETTA!"
Il programmma con gli ultimi dettagli e le indicazioni necessarie è stato inviato singolarmente a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta. Se qualcuno volesse ancora unirsi ce lo faccia sapere direttamente tramite la mail.
Io credo che il segreto della sostenibilità stia in una sola parola:
Moderazione.
Se una via esiste è nel mezzo.
MONTECRISTO
Condivido in tutto il tuo ultimo post Andrea,è quello che cerco di trasmettere quando parlo con qualcuno.Usare solo ciò che serve non farsi rimbecillire dalle numerose pubblicità che inducono ad un consumismo senza senso ,dare vigore ai veri valori che riescono a tenerci con i piedi perterra,giusto sobrietà e non spreco ad oltranza.Ciao
Per un perido ho seguito questa regola. Non e' servito a nulla.
Ho fatto riparare un orologio, totale maggiore di acquistarne uno nuovo.
Lo stesso per un computer portatile, pure per la macchine e scooter le fatture derivanti hanno superato il valore del bene stesso.
Battaglia persa.
SALUTI
Non c'è da sorprendersi, sono almeno 20 anni che i nuovi prodotti vengono progettati per non essere riparabili quando si guastano.
Le ragioni sono principalmente due:
– L'industria ha bisogno che il ciclo dei prodotti sia breve e prevedibile
– I costi di produzione sono drasticamente calati e progettare per la riparabilità introduce maggiori costi di progettazione e di produzione.
Se l'industria dovesse però incorporare completamente i costi di smaltimento dei prodotti allora il calcolo risulterebbe diverso
L'esproprio di competenze, professionalità, tradizioni, cultura.
A parte alcune isole felici che per fortuna ci sono,
vedi in trentino con le varie iniziative legate al territorio,
le multinazionali del cibo hanno industrializzato il processo
produttivo di alcuni beni alimentari rinomati e legati a quel
determinato territorio, producendoli a migliaia di kilometri
di distanza da quei caratteristici luoghi di origine, e questo
per il semplice scopo di raggiungere un profitto esponenziale
riducendo al minimo i costi, – sottopagando in altre parti del
mondo il lavoro e speculando sui mercati delle materie prime
per poter giustificare il prezzo finale pagato dal consumatore,
che però risulta attraente, perchè inferiore a quel determinato
bene prodotto interamente in loco
Dietro questa girandola di trasporto di merci da un conti
nente ad un altro spesso si nasconde il furto della sapienza
tramandata da generazione in generazione per secoli e che
la globalizzazione ha espropriato in un attimo.
In questi giorni assistiamo in televisione ai "DISORDINI"
scatenati dai pastori sardi, che passano sui media nazionali
come dei VANDALI.
Ma ci chiediamo che cosa c'è dietro quella dura protesta?
C'è lo scippo di una cultura millenaria, ci sono le conoscenze,
le competenze e la "sapienza di fare il formaggio" di una terra
dedita alla pastorizia.
Oggi la grande industria importa in Sardegna a prezzi stracciati,
milionate di litri di latte di pecora e capra per produrre sull'isola
il famoso "formaggio pecorino sardo" e cosi potersi fregiare
della dicitura PRODOTTO in SARDEGNA,(DOP) volendo costringere
i pastori sardi a chinare la testa ed accettare una miseria per il loro latte.
Questo è quanto sta succedendo in Sardegna, ma i pastori sardi
sono politicamente poco significanti, non hanno la potenza
mediatica dei metalmeccanici…….in questi mesi, perchè ormai
di mesi di lotta si tratta, avete mai visto un politico
animalista_ambientalista_verde_rosso dalla vergogna interessarsi?
Nulla di nulla e noi come beoti poi andare a tifare per tizio contro caio.
Poveri citrulli, pensando che la politica si OBAMA o non so chi.
La politica è sotto i nostri occhi e noi non la vediamo, saccenti come
siamo,…….ci hanno lavato il cervello.
Io mi indigno, ma che ci puoi fare……è più grande di te,…..ma io
sono testardo come un pastore sardo, anche se non sono sardo,
ed allora lo scrivo lo stesso, sperando che serva a qualcuno a
far prendere consapevolezza.
Nonno Carpediem sei grande condensi in due righe di saggezza mille parole tra l’indifferenza di questa società che dorme in gran parte mentre gli stanno fottendo il futuro dei loro figli, dei loro nipoti. Nessuna battaglia e’ persa nessuna sino a quando la nostra coscienza il nostro senso di responsabilità resterà vivo! No nessuno ci toglierà il piacere di coricarci la sera con la serenità di avere fatto tutto il possibile per non lasciarsi anestetizzare la coscienza. Andrea
Uuaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Guarda..gurada cos'è che ha fatto capolino alla sinistra del blog!
Complimenti Capitano, e non è una frase di circostanza…
che emozione…non vedo l'ora che arrivi il 06 novembre e di poterlo leggere..,temo che lo leggerò "tutto d'un fiato..in un sol giorno"!
Vento in poppa marinai!
Che il grande Spirito vegli sul Vostro sonno e su quello dei Vostri cari..e…
sulla stampa del Tuo libro caro Capitano…
cento di questi libri ! hihihi
Valentina
Oggi abbiamo visto la copertina del libro,
per cui fisicamente è nato. Auguri capitano
che sia il primo di una lunga serie.
*************************************************************************
Mancano meno di due settimane e
in occasione dell'incontro di Modena,
proporrei al nostro capitano, se fosse
possibile di prepare un bacheca dove
tutti i partecipanti o lettori di Icebergfinanza
possano esprimere la loro opinione su questa
esperienza, o solamente per fare gli auguri
all'autore, essendo questo avvenimento uno
di quelli, come il primo amore, che non si dimenticano
mai.
Se questo fosse possibile un grazie anticipato Capitano
*****************************************************************
Essendo io il proponente, invio il mio bigliettino.
Cosa è stato per me l'esperienza su Icebergfinanza.
IcebergFinanza è stata ed è l'isola che c'è, per fortuna dico io.
L'isola come approdo che ci aiuta a capire
la diversità del mondo in cui viviamo nella
consapevolezza che la diversità è una risorsa
e non un limite.
IcebergFinanza è stato ed è un viaggio dentro la diversità
che ci ha consentito di osservare il mondo con altri
occhi e che ha offerto l'opportunità ad ognuno di noi
di ripensarsi in modo nuovo.
Icebergfinanza è stato ed è presa di coscienza dei problemi
che affliggono l'umanità, è stato ed è apertura mentale nel
modo di approcciarli ed ha cercato sforzandosi anche di
esplicitare una seppur minuscola soluzione, non limitandosi
soltanto alla sola diagnosi.
Grazie Andrea per l'immenso lavoro di raccolta dati ed
analisi che sui vari argomenti hai fatto e continui a fare
condividendoli gratuitamente con noi.
"Una lacrima…"
"Un sorriso…."
Più volte caro carpe ho cercato di definire iceberg e questo viaggio, sinceramente non ci sono mai riuscita, definendo le cose ho sempre pensato che se ne perde l'essenza; ho potuto e posso solo vivere iceberg per quello che è , un'onda impetuosa che lambisce le nostre vite.
Troppa emotività…sentimentalismo?…Ho sempre diffidato e diffido di chi razionalizza troppo, di chi vuole incanalare sensazioni ed emozioni che vanno semplicemente lasciate fluire per ciò che sono, andando ad alimentare l'impetuoso mare della Vita…
anche questo è icebergfinanza …un fluire dolce dell'onda…
(ma…ma non è un sito di finanza ed economia hihihihi!
Ops forse ho sbagliato blog! Hihihhi,)
anche questo è iceberg…anche questo….
Nel limpido del tuo blu
Mi sono tuffato come delfino
Sospeso tra miliardi di metri cubi d’acqua
Nella pace di un silenzio sacro
Dove le parole non servono
Dove le parole sono solo bolle d’aria vuote
Lasciate scoppiare nel caos di un cielo lontano
Vento più non mi ferisce
Né fuoco più mi brucia
E pioggia più non mi gela
Né sole più mi asseta
Al riparo dai capricci della vita
Voglio fluttuare qui senza peso
E non avere più la mia nostalgia
Del mio vecchio futuro
E non pensare più
Per ricominciare a ricominciare da zero…
http://www.raccontioltre.it/4766/delfini/
Grazie davvero Capitano, e grazie è poco, per il tempo che ci hai dedicato e ci dedichi,
Un Grazie ai Tuoi cari, orgogliosi soprattutto loro, (ma non solo loro), di averti come Capitano!
Il mio pensiero, in questo momento di immensa gioia, non può non andare ai compagni di viaggio, che abbiamo “perso” durante il viaggio, o che semplicemente, forse ora, ci seguono più in silenzio… solo alcuni… non dimenticando però nessuno…
ricordate Canna al vento, minghin, Altapatagononia(qualcosa mi dice che altapatagonia ci legge ancora, chissà forse sbaglio) e pinio, natalino…nautilis, mozzart,il cigno rosso blu(ex nero), ei moneti imprtanti c'è..e gabriel..il grande gabriel…
solo alcuni… pochi, troppo pochi, ma che hanno lasciato segni indelebili lungo il viaggio, e altri tanti altri, ancora con noi.
Sarebbe davvero bello trovarci tutti un giorno, Modena potrebbe essere un'occasione…
Ed Aurora, Elenora…siamo sempre poche, troppo poche…
a volte, lungo questo viaggio mi sono sentita come una “naufrago alla deriva”, ma è durato poco…ed ho trovato qualcosa che va oltre ogni immaginazione…
Buona navigazione Cari Compagni di Viaggio…
Capitanoooooooooooo
Vento in poppa …sempre
Valentina
"L'abbraccio dell'onda…"
p.s l'ultima parte non volevo scriverla in grasetto, ma non so cosa sia successo…prendetela così….
"Una lacrima…"
"Un sorriso…."
Più volte caro carpe ho cercato di definire iceberg e questo viaggio, sinceramente non ci sono mai riuscita, definendo le cose ho sempre pensato che se ne perde l'essenza; ho potuto e posso solo vivere iceberg per quello che è , un'onda impetuosa che lambisce le nostre vite.
Troppa emotività…sentimentalismo?…Ho sempre diffidato e diffido di chi razionalizza troppo, di chi vuole incanalare sensazioni ed emozioni che vanno semplicemente lasciate fluire per ciò che sono, andando ad alimentare l'impetuoso mare della Vita…
anche questo è icebergfinanza …un fluire dolce dell'onda…
(ma…ma non è un sito di finanza ed economia hihihihi!
Ops forse ho sbagliato blog! Hihihhi,)
anche questo è iceberg…anche questo….
Nel limpido del tuo blu
Mi sono tuffato come delfino
Sospeso tra miliardi di metri cubi d’acqua
Nella pace di un silenzio sacro
Dove le parole non servono
Dove le parole sono solo bolle d’aria vuote
Lasciate scoppiare nel caos di un cielo lontano
Vento più non mi ferisce
Né fuoco più mi brucia
E pioggia più non mi gela
Né sole più mi asseta
Al riparo dai capricci della vita
Voglio fluttuare qui senza peso
E non avere più la mia nostalgia
Del mio vecchio futuro
E non pensare più
Per ricominciare a ricominciare da zero…
http://www.raccontioltre.it/4766/delfini/
Grazie davvero Capitano, e grazie è poco, per il tempo che ci hai dedicato e ci dedichi,
Un Grazie ai Tuoi cari, orgogliosi soprattutto loro, (ma non solo loro), di averti come Capitano!
Il mio pensiero, in questo momento di immensa gioia, non può non andare ai compagni di viaggio, che abbiamo “perso” durante il viaggio, o che semplicemente, forse ora, ci seguono più in silenzio… solo alcuni… non dimenticando però nessuno…
ricordate Canna al vento, minghin, Altapatagononia(qualcosa mi dice che altapatagonia ci legge ancora, chissà forse sbaglio) e pinio, natalino…nautilis, mozzart,il cigno rosso blu(ex nero), ei moneti imprtanti c'è..e gabriel..il grande gabriel…
solo alcuni… pochi, troppo pochi, ma che hanno lasciato segni indelebili lungo il viaggio, e altri tanti altri, ancora con noi.
Sarebbe davvero bello trovarci tutti un giorno, Modena potrebbe essere un'occasione…
Ed Aurora, Elenora…siamo sempre poche, troppo poche…
a volte, lungo questo viaggio mi sono sentita come una “naufrago alla deriva”, ma è durato poco…ed ho trovato qualcosa che va oltre ogni immaginazione…
Buona navigazione Cari Compagni di Viaggio…
Capitanoooooooooooo
Vento in poppa …sempre
Valentina
"L'abbraccio dell'onda…"
p.s l'ultima parte non volevo scriverla in grasetto, ma non so cosa sia successo…prendetela così….
Facciamo la Cosa Giusta….il 12 e 13 giugno
Fate girare:
http://www.ecolcity.it/cms/referendum-acqua-e-nucleare-12-13-giugno
Blu gold: le guerre dell'acqua
http://www.youtube.com/watch?v=-RqO2zoQPlw
Bolivia: cosa succede a privatizzare l'acqua
http://www.youtube.com/watch?v=TLHtZMpGSXI
Chernobyl: la vera faccia del nucleare. (No al nucleare in Italia)
http://www.youtube.com/watch?v=CTX-1s7uQ1Q
Facciamo la Cosa Giusta….il 12 e 13 giugno
Fate girare:
http://www.ecolcity.it/cms/referendum-acqua-e-nucleare-12-13-giugno
Blu gold: le guerre dell'acqua
http://www.youtube.com/watch?v=-RqO2zoQPlw
Bolivia: cosa succede a privatizzare l'acqua
http://www.youtube.com/watch?v=TLHtZMpGSXI
Chernobyl: la vera faccia del nucleare. (No al nucleare in Italia)
http://www.youtube.com/watch?v=CTX-1s7uQ1Q
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"Non posso cambiare la direzione del vento, ma posso sempre modificare le mie vele per raggiungere la mia destinazione."
(Jimmy Dean)
…. Non sono tanto le esigenze collettive alla base del modificarsi della società (come nella rivoluzione francese per esempio), ma l'esigenza della singolarità del soggetto: dall'anelito dell'individuo a divenire soggetto.
I soggetti vivono esigenze che la società non è in grado di soddisfare dato che è ancora strutturata per altre e superate esigenze.
La spinta ad esser se stessi,(aggiungo effettuando scelte critiche e consapevoli) è il vero motore di questo processo rivoluzionario.
(R.Barbruni)
…navigare di notte, in questo nero apparente, sapendo dov'è l'isola …questa magia fa rinascere in me l'alleanza con l'universo.
Le stelle parlano, il mare parla, il vento parla e l'isola, nascosta nella notte, anche lei parla…
Bernard Moitessier
Nulla di semplice o scontato in tutto ciò…un cammino che dura una Vita.
Buona navigazione Cari Compagni di Viaggio…
a presto!
Valentina