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PATCH ADAMS BERNANKE!
Vi ricordate il mitico Robin Williams, uno dei miei attori preferiti, magistrale interprete tra altro del leggendario "Attimo fuggente", e il suo Patch Adams, la storia di un medico americano ideatore della terapia olistica, la terapia del sorriso…
Si terapia del sorriso, ma per non dimenticare quelli che sono i risvolti nascosti di ogni investimento, di ogni speculazione, quelle che sono le nostre responsabilità alle quali non possiamo sottrarci, ho scritto anche un post dal titolo BOPHAL…per non dimenticare! da leggere riflettendo, per andare oltre la superficialità di questo mondo.
Ebbene colui che ha clamorosamente sbagliato la diagnosi della Grande Recessione, riporta il sorriso sui mercati finanziari con la sua originale terapia olistica…
(Teleborsa) – Roma, 8 giu – Ben Bernanke torna a rassicurare i mercati. Il Presidente della Federal Reserve in una intervista ha escluso l’ipotesi di "double dip", ovvero di una doppia caduta in recessione, dopo che molti negli ultimi giorni avevano paventato questa possibilità. I timori si erano riacutizzati dopo il dato sul mercato occupazionale americano, pubblicato venerdì scorso, che aveva messo un luce un aumento modesto dei posti di lavoro.
Bernanke ha detto che non c’è nessuna ricaduta in recessione dietro l’angolo, sottolineando come le spese dei consumatori e gli investimenti siano sostenuti a sufficienza per garantire un percorso di crescita dell’economia a stelle e strisce, pur se con un ritmo relativamente moderato.
I due grandi limiti alla crescita- ha aggiunto Bernnake, sono il mercato del lavoro e la persistente fragilità del settore bancario.
Quanto alla crisi europea, Bernanke ha sottolineato che la FED sta guardando con molta attenzione all’evolversi della situazione, ma non ha precisato quali impatti potrebbero esserci sull’economia statunitense. In ogni caso, il problema della riduzione del deficit è presente anche per gli Stati Uniti, ma non nel breve termine.
E’ assolutamente affascinante osservare come la gente dimentica; l’uomo che professava fiducia incondizionata nella solidità della crescita economica e l’impossibilità di un contagio subprime all’intero sistema finanziario, oggi dispensa ottimismo e sicurezza lasciando trasparire solo preoccupazione per la pagliuzza negli occhi del vicino.
Stiamo assistendo alla fine degli stimoli fiscali e nel frattempo gli Stati americani tagliano la spesa e aumentano le tasse, alla fine della favola della ricostituzione delle scorte, ad un sensibile rallentamento dei consumi e ad una ricaduta in recessione o meglio depressione del mercato immobiliare.
Come scrive Barry gli economisti in genere non si sono minimamente accorti della crisi ddel credito in arrivo, della recessione e del conseguente crollo del mercato. Ora che il secondo trimestre volge al termine si discute sull’ipotesi di una doppia recessione.
Il consiglio è di lasciar perdere questi illuminati che ben poco hanno dimostrato di prevedere negli ultimi anni, Bernanke compreso e guardare alla realtà.
La combinazione di domanda depressa e stimoli fiscali governativi ormai giunge al termine. Siamo ormai entrati come i dati confermano in una fase di rallentamento generale che precede, secondo la mai ormai nota visione una nuova double dip recession.
Sempre secondo la mia opinione, questo mese, i dati relativi al mercato immobiliare, quelli sugli investimenti residenziali e l’occupazione saranno pessimi, quelli del mercato del lavoro torneranno addirittura negativi. Dopo un crescita anemica del secondo trimestre che ha torto mi aspettavo intorno all’1 % e che invece sembra sarà del 3 % insufficiente a sostenere le aspettative nei prezzi di una ripresa economica a V, avremmo molto probabilmente una crescita recessiva nel terzo trimestre.
Tenete bene a mente che non si sentono ancora gli effetti ritardati della nuova ondata di reimpostazione dei famigerati mutui ARMs e la realtà delle richieste di nuovi mutui è un autentico collasso come riporta Barry qui sotto, una realtà che fa i conti con la fine degli incentivi fiscali.
Se Bernanke guarda all’Europa è perchè ha paura che i già flebili consumi del continente europeo freneranno la ripresa mondiale, ma non vi era bisogno certo di uno scienziato per comprendere che la "nuova frugalità" del debito sovrano avrebbe avuto ripercussioni sulla crescita.
Dimenticatevi la Cina, la favola è temporaneamente finita, dimenticatevi pure i paesi emergenti, senza occidente, senza i suoi consumi, restano una favola.
Persino gli entusiasti ricercatori dell’ECRI attraverso le parole di Lakshman, ci dicono che hanno bisogno di osservare un pervasivo e persistente declino pronunciato nel livello dei principali indicatori per incominciare a parlare di un nuovo rischio recessione. Mentre loro riflettono noi analizziamo oltre i loro grafici.
Certo gli indici ISM e le dichiarazioni dei manager delle imprese ci dicono che l’intenzione è quella di avviare nuovi investimenti, ma la fiducia fa presto a scomparire, in questa nuova epoca di instabilità finanziaria. Ironicamente prosegue Barry, la nuova razza dei falchi del deficit, dopo anni di dissolutezza oggi vuole l’austerità propio quando l’economia è vulnerabile, dimenticando quanto è accaduto nella Grande Depressione, bilanci in pareggio e prudenza fiscale sono politiche da attuare durante le fasi espansive economiche e non nei periodi di recessione.
Ma al di là del continuo lamento di Krugman, credo che oggi la nemesi è inevitabile, non vi è spesa che possa coprire l’immane massa di denaro che viene continuamente immessa nel sistema finanziario per socializzare le perdite delle banche, nessuna spesa è in grado di fare ciò se chi deve fallire non viene lasciato fallire o nazionalizzato comunque.
E’ ormai più di un anno che condivido con i lettori la preoccupazione che una nuova recessione sia dietro l’angolo, non vi è nulla di cosi temporaneo e finito come i sostegni governativi e la ricostituzione delle scorte, per sostenere un’economia anemica.
Qualche simpatico illuminato che frequenta anche questo blog, spesso ha sottolineato come nessuno si aspetti una ripreva stellare dell’economia, che nei prezzi dei mercati azionari questa aspettativa non è prezzata.
Questa qui sotto è invece la realtà, raccontata in maniera esemplare da Bill Hester su Hussmanfunds una realtà che i lettori "sostenitori" di Icebergfinanza ben conoscono come condiviso nell’ultimo post "dedicato".
Il "nostro" CAPE SHILLER è un’autentica stella polare, ricordo a tutti che le considerazioni espresse nel post " Oltre le illusioni di breve termine" di Aprile sono state confermate dalla realtà, mentre il mercato si arrampicava su un muro di paura.
Certo in fondo siamo vicini alla media ma estremamente lontani dalle valutazioni delle recessioni degli anni ’80, che guarda caso furono caratterizzate da una doppia recessione. Nei prossimi mesi i profitti del sistema finanziario non vivranno più la favola che la demenzialità delle banche centrali ha permesso loro di vivere.
Thanks to Economist
Il campanello di allarme del nostro TEDSPREAD continua a suonare giorno dopo giorno salendo di intensità e i depositi presso la Banca Centrale aumentano notte dopo notte… (ANSA) – ROMA, 8 GIU – I depositi overnight delle banche presso la Banca centrale europea hanno segnato un nuovo record, toccando i 362 mld. Lo rende noto la Bce. La crisi del debito sovrano fa aumentare la sfiducia degli istituti di credito dell’area euro, che preferiscono parcheggiare la liquidita’ in eccesso a un tasso di interesse del solo 0,25%, anziche’ prestarla alle altre banche a tassi di mercato….testimoniando una sfiducia continua nel mercato, tra le banche.
Nessuna double dip recession all’orizzonte si sussura oggi, mille Patch Adams che fanno il loro quotidiano lavoro, chi disinteressatamente cercando di infondere una naturale fiducia chi oberato da un conflitto di interessi eterno, che vive sempre e solo dell’ingenuità altrui. In mezzo ci siamo noi di Icebergfinanza, che preferiamo da sempre navigare nell’oceano del realismo, in attesa di scorgere segnali di speranza, in questo putrido e paludoso sistema finanziario.
Colgo nel frattempo l’occasione di ringraziare tutti i Compagni di viaggio per la stima e l’affetto dimostratomi in occasione della prenotazione del mio libro in uscita a settembre, scusandomi per l’impossibilità di rispondere a tutti.
Per chiunque volesse lasciare una prenotazione senza alcun impegno, per aiutarci ad avere un’idea di massima di quante copie mandare in stampa alla prima uscita l’appuntamento è cliccando qui sotto sul banner della Madre di tutte le crisi, , dove troverete un assaggio di quello che verrà …..
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La "filosofia" di Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!
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Ottimi post Andrea ! Si vede che Trento ti ha rigenerato ed ha dato una nuova carica alle tue batterie . Concordo su tutta la linea , anche se io sono come sai di natura molto piu' pessimista.Putroppo quotidianamente dalle notizie che mi arrivano e da quello che si vede in giro stiamo rivivendo il remake degli anni che vanno dal '25 al '45…Speriamo almeno che stavolta non si finisca con una nuova guerra…Ad ogni modo gli elementi e le scelte errate ed illogiche ci sono tutte o quasi ( A mio modesto parere quei ragazzacci degli Yankee vogliono sparare ancora qualche fuoco d'artificio qui in Europa , con una possibile destabilizzazione anche del Medio-Oriente ). E' ridicolo come nessuno dei para rappresentanti Europei punti il dito contro le Quazzate dette dagli Americani( Basta farsi 2 conti per capire la maggior parte dei debiti Europei sono ripianabili ad ogni modo sul lungo periodo mentre il debito Americano è totalmente fuori controllo e irrisanabile stile Grecia )…Questo fa presupporre che noi siamo alla mercè di criminali e che questa Europa è una farsa orchestrata da attori di 3 livello . Mi piacerebbe aprire un toto scommesse ( Visto che già sui mercati se ne vedono poche eh eh eh… ) Secondo voi quanto ci impiegheranno ad alzare queste manovre?Secondo i miei calcoli solo in Italia dovrebbero cercarci in tasca nei prossimi 4 anni 100 Miliardi di EUR ( dai 25 ai 30 all'anno ) questo perchè loro stanno scommettendo ma non sono dei giocatori…Perchè un vero giocatore scommette solo la sua pelle e non quella altrui…Mi sa che nelle sale del potere da qualche mese a questa parte ci sono piu' credenti…Perchè per prendere certe decisioni vuol dire che si affidano piu' alla divina provvidenza che alla matematica…Anche se non sanno poveri stolti…che la matematica è la legge di Dio…Staro' in ascolto per sentire cosa diranno ancora queste sirene che abbagliano e seducono molti marinai a far rotta a tutta forza verso le loro acuminate scogliere.Credete a tutto ciò che sentite sul conto del mondo, nulla è troppo brutto per essere impossibile. ( Balzac )Un salutoAin
Ciao Andrea,ti lascio un commento di un mio amico che mi ha scritto da Atene….a voi ogni commento… Il fatto e che la atmosfera e malata. La prima cosa che viene con questa situazione e depressione. Imagino che hai sentito che I Greci vano fuori spesso etc – allora l’ultimo mese non c’e traffico. Vai ovunque senza problemi, la benzina adesso costa 1,5 euro – 50% piu di 2 mesi fa allora tutti hanno scoperto gli autobus e la metropolitana – ha ha ha. Non so cosa dicono I canali in Italia ma non c’e nessun tipo di reazioni violenti, la gente ha capito che non si puo fare altrimenti. Ci sono manifestazioni in centro dal partito communista (si esiste ancora qui) che dicono le stesse stupidagini (il capitale che portato la crisi e.t.c) ma niente serio. Te lo dico perche qui sentiamo le notizie da fuori che parlano di una situazione piu o meno come Argentina in 2000. Secondo me la crisi che viene anche in Italia non sara la stessa come qua – voi semplicemente dovrete pagare piu tasse. Qui si fanno cambiamenti strutturali in societa, in lavoro e nella mentalita. Questione di sopravivenza non c’e – Il mercato funziona regolarmente solo che non ci sono soldi in giro. Le banche non prestano come prima e la gente non compre come prima. Molte ditte vanno a chiusura ma forse e giusto perche cosi si chiarira chi deve esistere e chi no. Figurati un paese del EU che non ha industria – I suoi abitanti non vogliono fare l’operaio, ci sono 2 milioni stranieri (Albanesi, Pakistani e altri) che fanno questi lavori quando c’e bisogno. E di speranza – si c’e la speranza ma nessuno aspetta qualcosa positive prima del 2012. E molti parlano di anni difficili che vengono, ma sai una cosa? Anche come voi Italiani, anche I Greci hanno avuto tempi duri fino a 30 anni fa quindi la paura della poverta non e molto forte. Vediamo…CiaoMarcoeun salutone a tutti quelli che erano presenti con il capitano a Trento!! un abbraccio 🙂
stà cambiando il vento??ciaoMarcoe the Honda Motor Company found itself on Wednesday confronting a growing labor problem in China, with at least two auto parts suppliers staging strikes and several assembly plants shut down.
A Honda spokeswoman, Yatsuko Matsuura, said late Wednesday in Tokyo that there were “multiple” actions going on at Honda subsidiaries in China. But, she added, that “all are close to resolution.”
The actions come days after Honda resolved a two-week strike at a transmission plant in southern China by offering 1,900 workers there raises of 24 to 32 percent.
stà cambiando il vento??ciaoMarcoe the Honda Motor Company found itself on Wednesday confronting a growing labor problem in China, with at least two auto parts suppliers staging strikes and several assembly plants shut down.
A Honda spokeswoman, Yatsuko Matsuura, said late Wednesday in Tokyo that there were “multiple” actions going on at Honda subsidiaries in China. But, she added, that “all are close to resolution.”
The actions come days after Honda resolved a two-week strike at a transmission plant in southern China by offering 1,900 workers there raises of 24 to 32 percent.
stà cambiando il vento??ciaoMarcoe the Honda Motor Company found itself on Wednesday confronting a growing labor problem in China, with at least two auto parts suppliers staging strikes and several assembly plants shut down.
A Honda spokeswoman, Yatsuko Matsuura, said late Wednesday in Tokyo that there were “multiple” actions going on at Honda subsidiaries in China. But, she added, that “all are close to resolution.”
The actions come days after Honda resolved a two-week strike at a transmission plant in southern China by offering 1,900 workers there raises of 24 to 32 percent.
stà cambiando il vento??ciaoMarcoe the Honda Motor Company found itself on Wednesday confronting a growing labor problem in China, with at least two auto parts suppliers staging strikes and several assembly plants shut down.
A Honda spokeswoman, Yatsuko Matsuura, said late Wednesday in Tokyo that there were “multiple” actions going on at Honda subsidiaries in China. But, she added, that “all are close to resolution.”
The actions come days after Honda resolved a two-week strike at a transmission plant in southern China by offering 1,900 workers there raises of 24 to 32 percent.
Fears of a double dip greatly exaggerated
Federal Reserve chief Ben Bernanke downplays chances that the economy will slip back into recession, but he concedes the rate of expansion “won’t feel terrific.”
……più nega la situazione più si avvicina ilmomento della verità. Andrea
Si Andrea, Bernake fa veramente ridere…e questa te la sei persa?Atene 9 giu – Le speculazioni su un possibile default della Grecia sul debito, o sull'uscita dall'Euro, sono ''improbabili e comiche''. Lo afferma il ministro delle Finanze greco, George Papaconstatinou, in una conferenza stampa. Parlando di tali speculazioni, il ministro ha ribattuto che ''tali rumors di fatto non hanno basi, sono solo speculazioni del tutto improbabili e comiche''. I dati ufficiali indicano che l'economia greca nel primo trimestre ha mostrato una contrazione dell'1%, rispetto all'ultimo trimestre del 2009 e del 2,5% su base annua.le borse salgono…la cina dice che investira miliardi in grecia…intanto i lavoratori cinesi scioperano…1 americano su 8 riceve i food stamps…oggi e andata in bancarotta una societa quotata che assicurava sulle obbligazioni…PORTELLO RIDENS
Stasera è andata in onda su Annozero la telenovela delle quote latte che nascono nel 1984, a favore di Olanda, Irlanda e Germania che potevano beneficiare di quote superiori al loro fabbisogno, mentre all'Italia veniva assegnata una quota pari a circa la metà del consumo interno. E siamo ancora qui, obbligati a farci inondare di latte dalla Germania e sommersi dal latte dell'Est a cambio strafavorevole. Bella st'Europa!
Se in futuro ci fossero dei tagli significativi del 30% SULLA PAGA DEI LAVORATORI PUBBLICI MEDICI COMPRESI,questi farebbero bene a non lamentarsi di piu' di tanto , il lavoro che fanno e' garantito , rispetto a un'altro che diventa disoccupato probabilmente a vita.Silvestro
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una vera e propria palude dici bene Capitano,intanto l' Ecuador dichiara illegale il suo debito estero e se altri stati dovessero seguire l'esempio , non ci vuole molto a capire cosa potrà accadere, e se ne parliamo noi di debito pubblico , debito estero e signoraggio e altro ancora , penso che economisti governi banche e miitari già abbiano ragionato gli scenari .e pianificato il da farsi. noi no