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CONTROVENTO!

Scritto il alle 07:15 da icebergfinanza

 

Finalmente anche il buon Bernanke si è deciso a puntare la prua dell’economia americana controvento e nell’ultimo suo intervento, ha sottolineato come il prossimo anno l’economia crescerà nonostante i "venti contrari".

(ASCA-AFP) – Washington, 16 nov – L’economia degli Stati Uniti continuera’ a crescere nel 2010 nonostante ”importanti venti contrari” come le ristrettezze del credito e la disoccupazione. ”La stabilizzazione dei mercati finanziari – ha detto in un’intervento al New York Economic Club – ed il graduale ripristino della fiducia stanno contribuiendo alla necessaria fondazione della ripresa economica”. Secondo il numero uno della Fed ”stiamo assistendo alle prime conferme di questa ripresa”. Bernanke ha anche posto l’accento sull’indebolimento del dollaro: ”Siamo molto attenti alle implicazioni dei cambiamenti di valore del dollaro e continueremo a mettere in campo politiche per scongiurare i rischi al nostro doppio mandato: quello di sostenere al massimo l’occupazione e quello della stabilita’ dei prezzi”. ”Il nostro doppio impegno insieme alla sostanziale forza dell’economia americana, aiuteranno a far si’ che il dollaro sia forte e fonte di stabilita’ finanziaria globale” ha aggiunto, ribadendo pero’ l’orientamento a ”garantire livelli del fed funds eccezionalmente bassi per un periodo esteso di tempo” gia’ comunicato al termine dell’ultima riunione del Fomc. Bernanke ha comunque precisato che la banca centrale ha ”un ampio spettro di strumenti per rimuovere la politica monetaria espansiva quando le prospettive economiche lo richiederanno”.

Una menzione degna di nota la merita il riferimento al dollaro, chi ha orecchie per intendere intenda, Icebergfinanza lo sottolinea da tempo sottovoce, mentre altri urlano!

Fa estremamente piacere sentire sicuro di se e delle sue capacità, un capitano di vascello come Bernanke, grande studioso della Grande Depressione e della Lost Decade, che è riuscito a farsi travolgere dalla tempesta perfetta, che è riuscito in più occasioni, una delle quali proprio al New York Economic Club, ha tranquilizzare in passato il grande pubblico, sostenendo che la depressione immobiliare era in fondo contenuta e che il sistema finanziario americano e l’economia erano fondamentalmente solidi. Ora mi sento più tranquillo e posso girare le vele del nostro veliero, in direzione dei venti, lasciandomi trascinare dall’euforia e dall’ottimismo generale dimenticando una possibile "double dip recession".

In effetti sono ancora in troppi quelli che viaggiano controcorrente, segnalando inutili scogli o iceberg, come ad esempio il Pewcenteronthestates.org che si diverte a ricordare a tutti la situazione reale in cui versa l’economia dei grandi stati americani, Florida e California in primis, una spirale fuori controllo.

IMMAGINEE’ ovvio che il problemi maggiori arrivino dagli Stati interessati dalla depressione immobiliare e automobilistica, ma  se non sbaglio anche lo Stato di New York non versa in buone acque.
Abbiamo già visto come alcune amministrazioni chiudano a turno per giornate intere tutti gli uffici pubblici, per risparmiare qualche milione di dollari,  attraverso temporanei congedi non retribuiti e assecondando una nemesi perfetta, mentre il governo federale allarga i cordoni della spesa, gli Stati gli chiudono e aumentano le tasse per far fronte ad un crollo delle entrate.
Ora anche per rispondere ad un caro lettore che sottolineava come General Motors, ( ….riferendosi all’ultimo mio post dedicato, inviatovi ieri) non fosse affatto estinta e in grado di restituire allo stato gli aiuti ricevuti, condivido con Voi un pezzo di alta fantasia contabile apparso in un articolo su Associated Press QUI  relativo alle recenti performance di GM:

 
The company cautioned that the earnings numbers mean little because they don’t comply with US accounting standards and cover only the part of the quarter after GM left Chapter 11 bankruptcy protection on July 10.

La società ha avvertito che i numeri utili sono ben poca posa, perhè non conformi ai principi contabili statunitensi e coprono solo il periodo successivo al Chapter 11.

Even more unusual is the $79.4 billion profit the troubled automaker reported for the first nine days of the third quarter, when it remained under bankruptcy court protection but was able to scrap colossal amounts of debt and other obligations.

Ancora più insolito è il profitto segnalato prosegue l’articolo, nei primi nove giorni del terzo trimestre, una sorta di rottamazione colossale del debito e di altri obblighi finanziari e commerciali suppongo io.

La favola continua, da oggi sarà possibile rottamare anche il debito. Per quanto riguarda le vendite, la revisione di quelle di settembre, meno 2,3 % rispetto all’iniziale meno 1,5 % non mancherà di produrre i suoi effetti sulla revisione del PIL.

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Icebergfinanza come un cantastorie che si  esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!   

La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!   

Non solo e sempre economia e finanza, ma anche alternative reali da scoprire e ricercare insieme cliccando qui sotto in ……….

28 commenti Commenta
Scritto il 17 Novembre 2009 at 08:12

Grande Capitano!!
Sinteticamente eccellente anche oggi!!

Vento in poppa!!!
Valentina

p.s Elisa non farmi arrossire!! a presto…a presto!!!

 

Scritto il 17 Novembre 2009 at 08:16

Ciao Andrea, che ne pensi dell’ articolo odierno del buon Paolo Barrai dal titolo " TUTTO BENE? L’INIZIO DELLA FINE DELLA MONETA " che sembra lanciarti in anticipo ad Assisi sulla sfida Inflazione contro Deflazione??
Ciao. . .
Con stima zanotti Roberto di Cesena.

Scritto il 17 Novembre 2009 at 08:16

Ciao Andrea, che ne pensi dell’ articolo odierno del buon Paolo Barrai dal titolo " TUTTO BENE? L’INIZIO DELLA FINE DELLA MONETA " che sembra lanciarti in anticipo ad Assisi sulla sfida Inflazione contro Deflazione??
Ciao. . .
Con stima zanotti Roberto di Cesena.

Scritto il 17 Novembre 2009 at 08:16

Ciao Andrea, che ne pensi dell’ articolo odierno del buon Paolo Barrai dal titolo " TUTTO BENE? L’INIZIO DELLA FINE DELLA MONETA " che sembra lanciarti in anticipo ad Assisi sulla sfida Inflazione contro Deflazione??
Ciao. . .
Con stima zanotti Roberto di Cesena.

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 10:31

avete visto cos’e’ successo alla FAO?
nessun soldo in piu’ per i poveri…
neanche un euro…

eppure si era iniziato il congresso dicendo che ogni giorni migliaia e migliaia di bambini muoiono di fame

poi dall’ altra parte del mondo ti "danno" 8mila dollari per cambiare casa, 5mila per la macchina…bonus da milioni di euro a quei ladroni che si inventano prodotti per fregare la gente..

non capisco ancora come la gente non si rivolti..di sicuro perche0 abbiam paura di perder quel che abbiamo, guardiamo al nostro orticello e basta

pero’ nel 2000 non e’ possibile ancora tutto cio’

ma se vedessimo le stesse diseguaglianze in un altro pianeta diremmo..questi vivono come nell antichita’…eppure siamo noi ancora ANITICHI..altro che moderni…

CHE SCHIFO…basta essere avidi…speriamo veramente esistano gli alieni…che vangano qua e ci tirino un calcio nel sedere…che ci facciano vergognare per come viviamo…

PORTELLO

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 11:07

ma l’avete letta l’intervista a Nassim Nicholas Taleb sul Corriere della Sera? La potete trovare anche qui:
ildiariodiperestroika.blogspot.com/

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 11:07

ma l’avete letta l’intervista a Nassim Nicholas Taleb sul Corriere della Sera? La potete trovare anche qui:
ildiariodiperestroika.blogspot.com/

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 11:07

ma l’avete letta l’intervista a Nassim Nicholas Taleb sul Corriere della Sera? La potete trovare anche qui:
ildiariodiperestroika.blogspot.com/

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 11:10

immagino che il lasciarsi trasportare sia detto con molta ironia , vero?
Continua così…

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 11:21

Se cercate in giro il costo di un solo cacciabombardiere moderno vi vergognereste del genere umano.

Ma è cosi’, per uccidere non si bada a spese. Per salvare vite umane, si guarda ai centesimi.

Forse aveva ragione quel filosofo greco, che disse "la maggioranza degli uomini è cattiva" ?

Io credo che gli uomini siano, presi come gruppo, un entità stupida, di una stupidità dettata dalla mancanza di connessioni tra le parti. Quando si conosce, si condivide, si vive la condizione del prossimo ( in senso cognitivo, non deve per forza essere fisicamente vicino), questa stupidità sparisce.

E’ per questo che la Rete è uno strumento importantissimo

Saluti
Phitio

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 11:22

 A proposito dell’intervista a Taleb, io continuo da non economista a non capire come ci possa essere iperinflazione con il calo dei consumi (dice entrambe le cose).

Qualcuno per favore me lo spiega in due parole, grazie?

Stefano

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 11:39

Mi ricordo che nel 2000 Greenspan parlava di softlanding per l’economia… Poi abbiamo visto tutti cosa è accaduto… Consideriamo che oggi come oggi l’economia è molto molto più debole del 2000, i tassi più bassi, e sono già scoppiate due bolle.
L’ottimismo è il profumo della vita…

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 13:22

Per #3

Non credo che la FAO sia la soluzione

http://www.pressante.com/politica-e-ordine-mondiale/1559-aboliamo-la-fao.html

Vorrei proprio sapere quanto prende un dirigente della FAO…
Ho la sensazione che un suo stipendio sfami 10000 bambini…

Penso che la soluzione stia nei tanti progetti di piccolo sostegno. Non in queste organizzazioni. chissà quanto è costato l’evento di Roma..

kelcri

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 13:52

#9 si che schifo
complimenti poi a chi ha montato il servizio sul meeting della FAO
dicendo anche oggi migliaia di bambini moriranno di fame, nessun euro in piu’ per questi bambini, i partecipanti all evento hanno poi cenato al palazzo X…

dei geni…

preferisco i tronisti di uomini e donne

PORTELLO

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 14:51

controcorrente…..

‘Tassi più alti di quelli ritenuti appropriati potrebbero aiutare a giocare d’anticipo riguardo al rischio potenziale di un aumento dell’indebitamento e di un boom del prezzo degli asset, a detta del presidente della Fed di San Francisco Yellen. Tuttavia il ricorso alla politica monetaria per questi fini necessariamente compromette il raggiungimento di altri obiettivi macroeconomici 17/11/2009

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 16:10

Vorrei segnalare questo articolo, in controtendenza rispetto a quello che si dice abitualmente sulla Cina.
http://finance.yahoo.com/tech-ticker/article/373502/Miracle-or-Mirage-%22China-Is-Very-Much-at-Risk%22-Gary-Shilling-Says?tickers=FXI,PGJ,UUP,UDN,TLT,TBT,HAO&sec=topStories&pos=9&asset=&ccode=
Non so dove Shilling abbia preso i dati sul risparmio dei cinesi, comunque è certo che anche l’economia cinese abbia ricevuto una dose di stimoli eccezionale.
A questo punto sarebbe interessante riuscire a capire se la Cina e il resto dei Bric potrebbero  fornire quella domanda interna aggiuntiva che gli stati occidentali molto probabilmente non saranno in grado di fornire-al di là degli stimoli pubblici momentanei-.
Quindi l’articolo mi sembra interessante.
Non so se sei in possesso di qualche dato, Andrea.
O forse ne hai scritto e io non l’ho visto.
Saluti.
Gab

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 18:09

x Stefano #7
E’ la stagflazione : aumentano i prezzi (da costi per materie prime, petrolio ecc) e diminuiscono i consumi.
Come detto in un mio precedente commento, negli anni 60 Okun suggerì di misurarla con il tasso della miseria = tasso inflazione+tasso disoccupazione.
Già, perchè la miseria è la condizione in cui si trovano i paesi  dove inflazione e disoccupazione convivono.
7+

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 18:23

Se Bernanke non inizia ad alzare i tassi, per effetto della speculazione che sta inflazionando materie prime e petrolio potremmo presto finire in stagflazione.
Roubini lo ha già paventato nel caso in cui il petrolio tornasse a 100 $.
Che senso ha tenere i tassi a 0 solo per far guadagnare le banche con l’attività speculativa e di trading senza che di tutta questa liquidità non arrivi neppure una goccia nell’economia reale?
Ti presto i soldi a patto che tu banca li rimetta in circolo.
Purtroppo le  banche centrali sono nate per salvare le banche…coi nostri soldi.

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 20:53

GRAZIE ANDREA.

Scritto il 17 Novembre 2009 at 21:43

Per rispondere genericamente, è un po come quelli che sottoscrivono i credit default swaps per assicurarsi contro il default degli Stati Uniti, pagando magari premi assurdi, senza comprendere che se saltano gli States, saltano i tre quarti del sistema finanziario ed economico mondiale. Tutto è possibile, ma al momento, difficilmente realizzabile, il Giappone e l’Italia ne sono la testimonianza vivente!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 17 Novembre 2009 at 22:30

Concordo con il Capitano Andrea, credo poco probabile che saltino gli States e la loro moneta (pura carta!!!!)….almeno per i prossimi anni o decenni….poi vedreno cosa faranno le altre potenze emergenti; e per quanto i loro Poteri siano disposti a sacrificare il loro popolo e farlo "lavorare" per Noi. Poi chissà anche loro (il Potere) dovrà fare i conti con le "sofferenze" e lo sfruttamento perpetrato.
Questo mio pensiero è principalmente rivolto a chi conosce o almeno ha visitato l’Oriente e comprende qualcosa di quei luoghi.

Un saluto

SD

utente anonimo
Scritto il 18 Novembre 2009 at 00:34

holà a tutti ,
avete già letto. 2 miilioni di case vuote in USA !

http://diariodellacrisi.blogspot.com/2009/11/milioni-di-case-rischio-negli-usa.html

e anche: da informazione scorretta di capretta
Il deflatore della domanda interna, che misura le variazioni dei prezzi di beni e servizi al netto delle esportazioni e delle importazioni, è precipitato del 2,6%, il tonfo più pesante dal 1958, dopo altri due trimestri consecutivi di frenata.

"Il dato sul Pil segnala che la ripresa è in corso, ma non vi è alcuna modifica delle condizioni di gravità in cui versa l’economia del Paese", ha spiegato il vicepremier e ministro della Strategia nazionale, Naoto Kan.

"Siamo preoccupati di una economia in deflazione e della disoccupazione", ha aggiunto, anticipando che il governo non abbasserà la guardia con un altro extra budget di stimoli pubblici all’economia che, secondo il ministro delle Finanze, Hirohisa Fujii, non supererà i 2.700 miliardi di yen, 30 miliardi di franchi.

e  G.Motors
General Motors ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta di solo un miliardo e cento milioni di dollari:
Solo un miliardo di dollari di perdite. Un miliardo, non un milione, un miliardo… c’e’ proprio da festeggiare e preparare un piano di rientro.

e:Sul fronte influenza, tre persone sono decedute in Germania dopo il vaccino.

Altapatagonia

Saluti al capitano e ciurma

utente anonimo
Scritto il 18 Novembre 2009 at 00:34

holà a tutti ,
avete già letto. 2 miilioni di case vuote in USA !

http://diariodellacrisi.blogspot.com/2009/11/milioni-di-case-rischio-negli-usa.html

e anche: da informazione scorretta di capretta
Il deflatore della domanda interna, che misura le variazioni dei prezzi di beni e servizi al netto delle esportazioni e delle importazioni, è precipitato del 2,6%, il tonfo più pesante dal 1958, dopo altri due trimestri consecutivi di frenata.

"Il dato sul Pil segnala che la ripresa è in corso, ma non vi è alcuna modifica delle condizioni di gravità in cui versa l’economia del Paese", ha spiegato il vicepremier e ministro della Strategia nazionale, Naoto Kan.

"Siamo preoccupati di una economia in deflazione e della disoccupazione", ha aggiunto, anticipando che il governo non abbasserà la guardia con un altro extra budget di stimoli pubblici all’economia che, secondo il ministro delle Finanze, Hirohisa Fujii, non supererà i 2.700 miliardi di yen, 30 miliardi di franchi.

e  G.Motors
General Motors ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta di solo un miliardo e cento milioni di dollari:
Solo un miliardo di dollari di perdite. Un miliardo, non un milione, un miliardo… c’e’ proprio da festeggiare e preparare un piano di rientro.

e:Sul fronte influenza, tre persone sono decedute in Germania dopo il vaccino.

Altapatagonia

Saluti al capitano e ciurma

utente anonimo
Scritto il 18 Novembre 2009 at 00:34

holà a tutti ,
avete già letto. 2 miilioni di case vuote in USA !

http://diariodellacrisi.blogspot.com/2009/11/milioni-di-case-rischio-negli-usa.html

e anche: da informazione scorretta di capretta
Il deflatore della domanda interna, che misura le variazioni dei prezzi di beni e servizi al netto delle esportazioni e delle importazioni, è precipitato del 2,6%, il tonfo più pesante dal 1958, dopo altri due trimestri consecutivi di frenata.

"Il dato sul Pil segnala che la ripresa è in corso, ma non vi è alcuna modifica delle condizioni di gravità in cui versa l’economia del Paese", ha spiegato il vicepremier e ministro della Strategia nazionale, Naoto Kan.

"Siamo preoccupati di una economia in deflazione e della disoccupazione", ha aggiunto, anticipando che il governo non abbasserà la guardia con un altro extra budget di stimoli pubblici all’economia che, secondo il ministro delle Finanze, Hirohisa Fujii, non supererà i 2.700 miliardi di yen, 30 miliardi di franchi.

e  G.Motors
General Motors ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta di solo un miliardo e cento milioni di dollari:
Solo un miliardo di dollari di perdite. Un miliardo, non un milione, un miliardo… c’e’ proprio da festeggiare e preparare un piano di rientro.

e:Sul fronte influenza, tre persone sono decedute in Germania dopo il vaccino.

Altapatagonia

Saluti al capitano e ciurma

utente anonimo
Scritto il 18 Novembre 2009 at 03:05

= 2 =  nel frattempo che Andrea  ti risponda ad Assisi mi permetto a trasmettere una mia riflessione.Inanzitutto complimenti per la tua citta’  che ogni anno  visito in occasione delle mie vacanze poi non prendere sul serio tutto nessuno  sa’ dove si andra’,le crisi sono brutte ma c’e’ sempre qualcuno che guadagna grazie alla speculazione  dai due lati della medaglia,tutto e’ un rischio e azzardare non e’ una cosa che ti consiglio,da comuni mortali i fattori che determineranno  il tutto al di fuori della ripresa  sono l’occupazione  e i consumi  che ogni cittadino sara’ in grado di esercitare da oggi in poi.Sul pazzesco  link postato ,al  il sig.Paolo Barrai vorrei dire che qui non siamo a Napoli con tutto rispetto per la citta’ non siamo economisti di pizza e mozzarella  e la canzone del scordiamoci il passato perche’ domani e’ un’altro giorno  non attacca piu’ ,siamo nel 2009  in europa con una moneta euro  sostanzialmente  buona e sicura invidiata dagli altri,quindi catastrofi per i prossimi 30 anni non le vedo e i debiti si dovranno onorare senza  scorciatoie a danno del risparmiatore.Meglio gustare una buona pizza margherita.Lucio

utente anonimo
Scritto il 18 Novembre 2009 at 10:07

Il Giappone e l’Italia sono ancora in piedi grazie agli Usa, che li garantiscono, ma se sono gli Usa a crollare la diga si apre…………..

Mac

utente anonimo
Scritto il 19 Novembre 2009 at 02:57

per 20 mac, gli USA crollano? Forse dopo aver visto prima crollare il resto del mondo.Macu’ pensa alla salute che e’ la cosa piu’ importante.Fausto

utente anonimo
Scritto il 19 Novembre 2009 at 08:46

Per Fausto:
Gli Usa sono più vicini al collasso di quanti tu potresti mai pensare…..

Mac

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