in caricamento ...

UN POKER…..DI CARTE DI CREDITO!

Scritto il alle 13:24 da icebergfinanza

 

Come tutti ben sappiamo non c’è alcun dubbio che l’economia americana dipenda in larga parte essenzialmente dai consumi, la follia consumistica di un paese che basa la sua ricchezza su un ritmo di consumi insostenibile, come la crisi attuale definitivamente messo a nudo.

Da sempre le carte di credito in America hanno avuto insieme ad altre "ingegnerie" finanziarie il compito di stimolare i consumi, spesso attraverso il debito. Al momento attuale vi sono circa 5000 miliardi di dollari di linee di credito aperte in America e circa 800 miliardi sono al momento utilizzati, questo è quello che dice l’analista Meredith Whitney, colei che ha intravisto più di tutti nella nebbia la crisi della finanza americana.

CREDIT_CARDS_ARE_THE_NEXT_CREDIT_CRUNCH!

Sei mesi fa stimava che entro il 2010 circa 2000 miliardi di linee di credito sarebbe state eliminate dal sistema, ma era una stima ottimistica in quanto solo nel quarto trimestre 2008 sono stati eliminati 500 miliardi. La revisione prevede meno 2000 miliardi entro il 2009 e 2700 entro il 2010.

Questo specifico credit crunch porterà inevitabilmente delle consuguenze sulla spesa dei consumatori e all’economia nel suo complesso, una riduzione che Meredith presuppone complessivamente nell’ordine del 57 %.

Diversi fattori portano ad una distorsione nella situazione:

a ) Al fine di agevolare il consumo in finanziatori hanno fatto troppo affidamento ai FICO credit scores ( un numero che testimonia il grado di affidamento di un cliente ) un po come è successo per le agenzie di rating, che hanno dimostarto di essere semplicemente inattendibili. Inoltre la maggior parte di queste linee di credito sono state estese quando la disoccupazione era sotto il 6 %. Probabilmente aggiungo io si è arrivati come nel caso dell’immobiliare a valutazioni di tipo "subprime".

b) In secondo luogo la crescita del valore delle abitazioni è stato uno dei maggiori indicatori di questo merito creditizio, che portava alla determinazione dei punteggi dei cosidetti FICO credit scores. Il che a portato ad alcune chiusure di linee di credito indistinte aumentando quindi la frequenza dei default, peggiorando indistintamente il merito di credito.

c) Inoltre non sono pochi quelli che cercano di rigirarsi la patata bollente, in quanto nessuno vuole essere in possesso di una linea su carta di credito aperta privata o aziendale che sia. Mentre i mutui ipotecari presuppongono un unico finanziatore, nelle carte di credito vi sono più finanziatori che potrebbero essere coinvolti dalle decisioni di chiudere una linea di credito. Attualmente in cinque monopolizzano due terzi del mercato. la cooperazione tra finanziatori è necssaria ad evitare i fallimenti.

d) Non ultima la possibilità di modificare in corsa le regole, con l’involontaria conseguenza di tagliare ampie possibilità di credito ai consumatori, nuove diposizioni da parte dell’ UDAP che invogliano ad un repricing del rischio. La proposta in questione dovrebbe essere operativa entro la metà del 2010 ma alcuni spingono per introdurla prima.

Vorrei aprire una piccola parentesi a proposito di alcune considerazioni che sostiene la Whitney. Non vi è alcun dubbio che un repricing del rischio, rischia di accentuare la già disastrosa situazione, ma non è affatto possibile, continuare in questa direzione con l’esaltazione del debito in qualunque forma possibile. Piuttosto deve esservi una attenta selezione delle situazioni sostenibili, non è possibile continuare a sostenere la follia, ma allo stesso tempo non è possibile continuare a sostenere chi questa follia la emessa.

Politicians and regulators need to seriously consider what unintended consequences could occur from the implementation of this proposal in current form.  Short of the US government becoming a direct credit-card lender, invariably credit will come out of the system.

Continua Meredith che le autorità devono comprendere la serietà della situazione, ma le autorità sono troppo prese a sostenere un sistema fallito per comprendere.

Over the past 20 years, Americans have also grown to use their credit card as a cash-flow management tool. . For example, 90% of credit-card users revolve a balance (ie, don’t pay it off in full) at least once a year, and over 45% of credit-card users revolve every month. . Undeniably, consumers look at their unused credit balances as a "what if" reserve.

Questa parte del credito è cresciuta a livelli tale da essere invocata come una fonte di liquidità e la gestione della liquidità un o strumento per molti consumatori americani, anche se una piccola parte degli americani la utilizzano a pieno regime e la maggior parte a ampio spazio di disponibilità sulla carta, solo per il 17 % è stata utilizzata alla fine del 2008, ma tutto ciò è in procinto di cambiare radicalmente.

Senza dubbio conclude la Whitney il credito è stato esteso troppo liberamente negli ultimi 15 anni e un ridimensionamento è inevitabile. Evitabile è quindi il non tener lontano dal credito coloro che sono solvibili, in grado di adempiere ai loro obblighi, con due terzi della crescita americana che dipende dalla spesa dei consumatori dobbiamo agire con cautela e collettivamente.

Nulla da dire sulle ultime parole, se non che è assolutamente incredibile che la ricchezza di una nazione dipenda esclusivamente nella misura superiore al 70 % dai consumi.

Le ultime notizie sono invariabilmente negative il default delle carte di credito in febbraio è salito al più alto livello degli utlimi 20 anni con perdite particolarmente gravi per quanto riguarda American Express e Citigroup, in mezzo alla recessione.

NEW YORK (Reuters) – US credit card defaults rose in February to their highest level in at least 20 years, with losses particularly severe at American Express Co ( AXP.N ) and Citigroup ( CN ">CN ) amid a deepening recession. ( REUTERS )

Tutti debiti inesigibili  ……. debts companies believe they will never be able to collect — debiti che non saranno mai più in grado di recuperare.

Citigroup adirittura ha visto un balzo dal 6,95 % al 9,33 % del tasso di inadempimento in base ad una relazione basata su aziende che rappresentano una porzione delle cartolarizzazioni delle carte di credito, un continuo deterioramento, la situazione peggiorerà ancora prima di migliorare, aggravata dalla disoccupazione.

Tuttavia JPMORGAN e CAPITAL ONE hanno riportato perdite inferiori alle attese degli analisti, quindi non tutti sembrano subire l’onda della disoccupazione ma secondo alcuni analisti il peggio deve ancora arrivare.

"People underestimated the severity of the downturn we are experiencing and I wouldn’t be surprised to see them north of 10 percent," said Todd, who added American Express was most exposed to higher credit card losses, given its sole reliance on the industry.

Gli emittenti stanno cercando di proteggere se stessi mediante un rafforzamento dei meriti creditizi, con chiusura di conti e aumento dei limiti, riducendo i premi, aumentando i tassi e le commissioni.

Una nemesi incredibile ma assolutamente prevedibile, un’economia ormai assolutamente dipendente dal credito, un circolo vizioso e non più virtuoso.

E infine come non dimenticare ancora per l’ennesima volta una storia lontana di quasi trecento anni fà quando il parlamento inglese votò una legge per confiscare i profitti realizzati dai dirigenti di una certa " South Seas Company " si quella di una delle più grandi crisi della storia finanziaria mondiale, una legge voluta a ….FUROR di POPOLO…..che qualcuno deplorò come misura retroattiva " perniciosa violazione della libertà "……… 

In response to expected bonus restrictions, officials at Citigroup Inc., Morgan Stanley and other financial institutions that got government aid are discussing increasing base salaries for some executives and other top-producing employees, people familiar with the situation said…..

Nel frattempo gli uomini di buona volontà, viste le possibili restrizioni in arrivo sul fronte degli stipendi stanno provvedendo ad aumentarsi lo stipendio basi in maniera tale da compensare la scomparsa dei bonus! La discussione è in una fase precoce in quanto il governo non ha ancora rilasciato le norme specifiche in materia di pagamento dei premi che riguarderanno le aziende ammesse al famoso TARP, il tutto in punta dei piedi per non urtare la scuscettibilità di Main Street ovvero l’economia reale.

Most traders and bankers on Wall Street get a base salary of anywhere from $200,000 for managing directors to $1.5 million for a chief executive. But the lion’s share of their pay comes in the form of a bonus, a tradition that began when most firms were private partnerships and partners shared directly in the annual income of the firm.  

Con quelle paghe base si rischia realmente la fame………..da un minimo di 200.000 dollari ad un massimo di 1.500.000 dollari, il tutto come diritti acquisiti,, che vada bene o che vada male, in questo caso crimini contro l’umanità non esistono, in quanto la demenzialità non è perseguibile!

 "Without the revenue" that top performers provide, he adds, "these companies can’t survive." 

Senza questi incentivi un’azienda non può sopravvivere, solo perchè magari qualcuno sussurra che senza il cervello la mano non può fare nulla…..

Yunus ricorda spesso che l’economia prevede solo due attori sulla scena: gli imprenditori e i lavoratori. E considera gli imprenditori come persone dalle capacità eccezionali. Sono state create istituzioni che difendono solo questa casta. E così sono state ignorate le potenzialità della gran massa dell’umanità.

Questa è in sintesi la casta, spesso la casta di uomini che producono autentici disastri esaltati dalla loro stessa onnipotenza, protetta dalla legge, magari dove il falso in bilancio è un soffio del passato dimenticato. Si, magari al timone di istituzioni che tuttora foraggiano la loro incompetenza.

Forse che il buon Madoff con la sua innocente truffa di 50 miliardi di dollari non sia paragonabile allo schema di Ponzi messo insieme da AIG per oltre 300 miliardi di dollari…

Ma lasciando da parte per un attimo un po di ironia come non ricordare che la vicenda di AIG nasconde ben altro oltre all’immenso black hole dei derivati della sede di Londra.

AGGIORNATO 17.03.2009 ore 18.30

Ben altro come ad esempio i fondi pensione sempre che qualcuno non si sia dimenticato di questa immensa mina vagante!

Ne abbiamo già parlato, solo il 10 % dei lavoratori americani possiede una pensione a rendimento definito il cui valore dipende solo dagli anni di lavoro mentre il restante 90 % ha come riferimento i famigerati 401 K pensioni contributive il cui rendimento dipende in gran parte da come andrà la borsa americana e la borsa americana è avviata vers quello che si può definire un bear market secular!

Come scrive PENSIONPULSE che cosa hanno in comune le pensioni con AIG ?

Sembra molto! Entrambi sono in sostanza un immenso schema di PONZI nessun "core business" utilizzando presunti sofisticati strumenti finanziari o i cosidetti investimenti alternativi.

That’s why AIG’s dismal results back in August spelled trouble for pension funds.

Proprio come AIG la maggior parte dei fondi pensione mancano di trasparenza, una mancanza di trasparenza che permette di operare spesso al di là della portata delle autorità di sorveglianza. Inoltre non vi è alcuna responsabilità di gestione, consentendo ai senior manager di raccogliere bonus enormi per l’assunzione di rischi eccessivi. E come AIG non appena vi è un accenno di non solvibilità, i fondi pensione, corrono a chiedere il soccorso del contribuente, miliardi di dollari per consentire a loro di rispettare i loro obblighi pensionistici.

You’d better get ready because Uncle Scam wants your money and there is nothing you can do to stop him

Si il mercato farebbe bene a prepararsi perchè lo zio SCAM ha bisogno di soldi e non vi è nulla che si può fare per fermarlo.

Forse a qualcuno sarà sfuggito ma negli ultimi 10 giorni AIG ha rischiato di fare il 200 % di rivalutazione, per essere uno zombie non c’è male, se questo è il mercato buon divertimento.  

Icebergfinanza come un cantastorie che si  esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!

Per sostenere ICEBERGFINANZA clicca qui sotto

  

 

Tags:   |
62 commenti Commenta
Scritto il 18 Marzo 2009 at 15:02

Si parla di American Express che ha un certo target.

Ultime Notizie

09:30 – American Express: insolvenze carte di credito in forte crescita

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 17 mar – Forte crescita
per le insolvenze delle carte di credito a gennaio e
febbraio. American Express sottolinea come i pagamenti non
ancora effettuati dopo 60 giorni sono passati dal 4,7% di
fine dicembre al 5,3 di febbraio del totale. Questo ha
comportato per la societa’ un aumento delle somme accantonate
per far fronte al fenomeno che sono passate dal 7,5%
all’8,7%. Il dato inizia a preoccupare gli operatori e ieri
il titolo American Express ha perso il 3,28%.
Red-Mau

Scritto il 18 Marzo 2009 at 15:36

Forse a qualcuno sarà sfuggito ma negli ultimi 10 giorni AIG ha rischiato di fare il 200 % di rivalutazione, per essere uno zombie non c’è male, se questo è il mercato buon divertimento.

Mio commento:

La ENRON prima di fallire si rivalutò come AIG tutte le aziende pronte per andare nel “forno crematorio” sobbalzano prima di CREPARE!!!

Scritto il 18 Marzo 2009 at 17:54

Tutte le Penny stocks hanno sussulti che appaiono importanti solo sulla scala logaritmica.
Di fatto AIG capitalizza meno di 4b$.
18 mesi fa ne capitalizzava 220b$.

Scritto il 18 Marzo 2009 at 18:25

Ho aggiornato il post odierno in quanto una parte è andata persa nella trasmissione.

Andrea

Scritto il 18 Marzo 2009 at 21:42

The Fed said Wednesday it will start buying Treasurys to help open up tight credit markets and help the economy start growing again. The central bank will purchase up to $300 billion of longer-term Treasury securities over the next six months. The decision sent both government bonds and stocks soaring as investors expected the move to drive down borrowing costs for everything from mortgages to credit cards.

Mi preocupa, sembra un tentativo di ultima istanza di reflazionare il mercato.
Il $ cala pesantemente.

Ricordate il gico di tenere un foglio di carta sospeso contro il muro soffiando? Vince chi lo tiene pù a lungo ma tutti comunque pochi secondi.

Ad Malora
I Cuculo

P.S. Attenti alla borsa che sale in questi giorni è un trappolone.

utente anonimo
Scritto il 18 Marzo 2009 at 21:47

Il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell’acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l’articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica. Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l’acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l’acqua minerale). Già a Latina, la Veolia (multinazionale che gestisce l’acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell’acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L’uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L’acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno puo’ appropriarsene per trarne illecito profitto. L’acqua è l’oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo. Acqua in bocca.

utente anonimo
Scritto il 18 Marzo 2009 at 22:03

Certamente anonimo #6, anch’io sono contro la privatizzazione di tutto; ma adesso che l’acqua è privatizzata cominciate a chiamare l’USL e fatela analizzare e vediamo se è potabile e “buona da bere”.
Forse non perdiamo niente, per lavarsi và bene anche l’acqua piovana e per bere la compriamo già.

Buonasera a tutti

SD

utente anonimo
Scritto il 18 Marzo 2009 at 22:15

….. un po come è successo per le agenzie di rating, che hanno dimostrato di essere semplicemente inattendibili …..

Scusa Andrea vorrei fare una precisazione, secondo me le agenzie di rating hanno dimostrato di essere colluse con il sistema finanziario, il che è molto più grave.

Roberto Ecol

utente anonimo
Scritto il 18 Marzo 2009 at 22:39

Roberto Ecol #8 se il tuo commento si riferiva al mio #7, voglio dare qualche altra informazione sull’acqua dell’acquedotto, visto che un pò me ne intendo.

Io l’acqua dell’acquedotto non la bevo, se non è prima filtrata, addolcita, declorata, microfiltrata o ancora meglio osmotizzata con opportuni strumenti; per bere mi compro dell’ottima acqua minerale (senza fare nomi).

Un saluto

SD

P.S. l’acqua fà parte del mio lavoro!!! che se la bevano loro!!!

utente anonimo
Scritto il 18 Marzo 2009 at 23:00

bhe oddio…. l’acqua degli acquedotti ha dei limiti di inquinamento piu bassi per legge, ergo…. spesso è migliore di quella in bottiglia, che puo avere limiti di inquinanti piu alti…
+zero

utente anonimo
Scritto il 18 Marzo 2009 at 23:12

+zero #10 hai ragione, ed è per questo che io dicevo che bevo dell’ottima acqua minerale, e non acqua di bottiglia.
Nel passato chissà quante volte hanno alzato i livelli degli inquinanti, per far rientrare l’acqua nei parametri; semplicemente gli inquinanti devono essere ZERO, ed infine bisogna considerare tutto quello che l’acqua assorbe scorrendo negli impianti vecchi di 50 o più anni. E il cloro e composti del cloro!!! non credo che siano un toccasana per lo stomaco ecc ecc.

SD

utente anonimo
Scritto il 18 Marzo 2009 at 23:53

Oggi la FED ha deciso di monetizzare…
E’ un momento storico.
La carta brucia.
+zero

utente anonimo
Scritto il 18 Marzo 2009 at 23:55

Bhe si, l’importante è stare nel mezzo, il corpo umano ha buoni doti di autoriparazione.
Io bevo acqua di rubinetto, dopo averla fatta scorrere un po (diventa piu buona).
Pero vivo sotto le montagne, puo essere che sia acqua migliore, in certi luoghi ammetto che è imbevibile.
Ciao.
+zero

Scritto il 19 Marzo 2009 at 00:09

AIG e Unicredit, oggi quest’ultima conti migliori delle attese +19% in borsa, non vedete delle similitudini? Conti in ordine(veramente!?) ma se è veramente così perchè prendere 4 miliardi(3da noi) di prestito al 7-8%…l’unico plauso per il taglio del bonus ai nostri menager.
Per tornare al commento lasciato sul post di lunedì Andrea hai ragione…meno politica, anche se purtroppo in questo momento scelte dirette degli stati, ci interessano molto da vicino.
un saluto a tutti

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 00:16

L’acqua degli acquedotti è più sicura delle minerali, più controllata e con parametri più restrittivi.
Il cloro è un gas… evapora. Dalle tubature può prendere un po di ossidi di ferro e chelati di ferro, non sono veleno.

S.

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 06:20

Un altro post del Capitano Andrea che coglie sempre con tempismo i nodi nevralgici del problema: quello delle carte di credito è un anello importante. Sta venendo rapidamente meno la capacità di spesa del mitico consumatore USA. Ecco perchè chi cerca di comporre il quadro generale delle situazione non può pensare ad alcun miglioramento della situazione.

Non smetto di meravigliarmi come ci sia ancora chi, dotato anche di notevole cultura economica, pensi alla possibilità che il sistema “America” possa recuperare (mi ha colpito l’ultimo post del blog del dott. Bertoncello che non condivide le previsioni di Roubini e del garbato intervento del Capitano).

Personalmente sono convinto che la situazione sia anche peggiore di quella tratteggiata da Roubini e che a breve assisteremo ad eventi epocali. E’ in dubbio la stessa posizione degli USA come Paese guida: il dollaro, il sistema delle imprese, gli scambi internazionali. Le dinamiche in corso sembrano ormai in piena evoluzione:

1) la Cina ha fatto sapere in modo ufficiale che non si fida della solvibilità USA. I ciinesi sono seduti su 2 trilioni di dollari cash e se sono arrivati a tanto significa che hanno esaurito ogni possibile via diplomatica e riservata. Facendo questa pubblica affermazione corrono il rischio di far crollare il dollaro, ma sono arrivati a tanto…..D’altronde occorre capirli: nel giro di due anni gli USA hanno loro rifilato alcuni buoni investimenti (obbligazioni Fannie & Freddie, azioni KKR, etc.);

2) Cina e Russia hanno già fatto capire in molte salse che la visione unipolare del governo economico mondiale e l’uso del dollaro USA come valuta di riferimento è al capolinea… si veda Davos;

3) ad aprile, dopo il G20 andranno di scena le trimestrali… molti nodi verranno al pettine;

4) esaurito tra un paio di settimane il rimbalzo di borsa (favorito dalla temporanea sospensione della graziosa erogazione di brutte notizie: avete notato? GM stava per fallire ed ora… silenzio; City e Bofa erano sull’orlo… ora macinano .. “utili”, etc.) con tutta probabilità si torna sull’ottovolante…

L’ultimo bollettino di LEAP2020 mi sembra davvero illuminante:

http://www.leap2020.eu/GEAB-N-33-is-available!-Growing-Transatlantic-tensions-on-the-eve-of-the-G20-summit-An-illustration-of-Wall-Street-s-and_a2940.html

Attenzione alle manipolazioni dell’informazione!
Mi ha molto colpito il tentativo di accreditare la crisi dell’est Europa come tale da mettere in serio pericolo l’area dell’euro. Come se i problemi dell’Ungheria e della Lettonia potessero essere paragonati ai problemi della Florida. Però l’Ungheria vale l’1% del PIL dell’eurozona e la Lettonia lo 0,3%.
Il Bollettino prefigura la evelata possibilità che, nei mesi a venire, la disinformazione sia potenziata, allo scopo di mistificare la realtà e di non far comprendere la reale dinamica della situazione, mascherando fino alla fine il collassorollo dell’economia a stelle e strisce.

Un caro saluto a tutti
Daniele

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 06:32

Dimenticavo….
intanto negli USA si stampa furiosamente:

http://seekingalpha.com/article/126675-what-s-another-1-5-trillion

Chissà… si vuole sperimentare il punto di rottura…. nel rentativo di reflazionare il sistema e intanto dandola a bere che il dollaro sia SOLIDO…anche il ghiaccio secco è solido… poi passa dallo stato solido allo stato gassoso senza passare allo stato liquido….
Perdonate l’ironia.

Daniele

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 08:07

Finalmente dal blog di Bertoncello una analisi che prova a mettere in discussione il pessimismo cosmico di Roubini.
Un altro segnale arriva da Carmignac,società di gestione francese.
Ha tolto le coperture sulle azioni ai suoi fondi di investimento.
E’ ancora poco ma forse qualcosa sta migliorando.
Andrea sempre grazie per quello che fai per tutti noi.
Saluti
Lui580

Scritto il 19 Marzo 2009 at 09:22

Sollecitato da un nostro compagno di viaggio sono andato a visitare il blog di Bertoncello……e ho lasciato anche un messaggio con la mia visione sulla sua analisi!

Che vi piaccia o no, Roubini è un realista, il pessimismo lo incutono le istituzioni e gli uomini che oggi sono al timone!

C’è spazio per l’ottimismo molto di più di quello che pensate, c’è spazione nella consapevolezza che tanti di Voi stanno assumendo, ma sono stanco di superficialità nel definire pessimista colui o coloro che da tempo immemorabile vi spiegano quella che è la realtà!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 10:48

Buongiorno a tutti

Non vorrei polemizzare sull’acqua perchè siamo in un blog di economia; ma rispondo a S. #15.

Ognuno è libero di fare quello che gli pare, basta che non dia fastidio agli altri; come un mio conoscente muratore che se non si infortunava almeno una volta alla settimana, non era contento…………non è un problema mio.

Il cloro certamente che evapora ma dentro allo stomaco!!!

SD

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 11:15

SD, hai dati di lavori scientifici che dicano che il cloro nei limiti di legge imposti agli acquedotti è dannoso?
O dobbiamo semplicemente credere a delle affermazioni non qualificate?

S.

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 11:23

da WIKIPEDIA

Parole che richiedono l’accento grafico [modifica]
È obbligatorio utilizzare l’accento solo in questi casi:

nelle parole tronche composte da più di una sillaba: (es. Perù, bensì ecc.)
nelle seguenti parole monosillabiche: è, dà, dì, là, lì, né, sé, sì, tè, ciò, già, giù, più, può. L’accento non si usa su da usato come preposizione, e come congiunzione, la come articolo e pronome, li come pronome, ne come pronome o avverbio, se come congiunzione, si e te come pronomi, di come preposizione. L’Accademia della Crusca consiglia di usare sé anche quando seguito da stesso o medesimo e indifferentemente al singolare o al plurale.
nelle forme desuete del verbo avere senza H: ò, à, ài, ànno. Tali forme non sono più utilizzate nell’italiano odierno, ma è possibile incontrarle in testi datati tra l’Ottocento e il primo Novecento.
È utile indicare l’accento nei casi in cui due parole si distinguono solo per la sua posizione (ad esempio: viòla, il colore, e víola, terza persona singolare del presente del verbo violare), laddove non risulti evidente dal contesto. Risulta peraltro obbligatorio solo l’accento alla fine di una parola.

Fogar
PS “fa” non s’accenta mai

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 11:23

da WIKIPEDIA

Parole che richiedono l’accento grafico [modifica]
È obbligatorio utilizzare l’accento solo in questi casi:

nelle parole tronche composte da più di una sillaba: (es. Perù, bensì ecc.)
nelle seguenti parole monosillabiche: è, dà, dì, là, lì, né, sé, sì, tè, ciò, già, giù, più, può. L’accento non si usa su da usato come preposizione, e come congiunzione, la come articolo e pronome, li come pronome, ne come pronome o avverbio, se come congiunzione, si e te come pronomi, di come preposizione. L’Accademia della Crusca consiglia di usare sé anche quando seguito da stesso o medesimo e indifferentemente al singolare o al plurale.
nelle forme desuete del verbo avere senza H: ò, à, ài, ànno. Tali forme non sono più utilizzate nell’italiano odierno, ma è possibile incontrarle in testi datati tra l’Ottocento e il primo Novecento.
È utile indicare l’accento nei casi in cui due parole si distinguono solo per la sua posizione (ad esempio: viòla, il colore, e víola, terza persona singolare del presente del verbo violare), laddove non risulti evidente dal contesto. Risulta peraltro obbligatorio solo l’accento alla fine di una parola.

Fogar
PS “fa” non s’accenta mai

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 11:23

da WIKIPEDIA

Parole che richiedono l’accento grafico [modifica]
È obbligatorio utilizzare l’accento solo in questi casi:

nelle parole tronche composte da più di una sillaba: (es. Perù, bensì ecc.)
nelle seguenti parole monosillabiche: è, dà, dì, là, lì, né, sé, sì, tè, ciò, già, giù, più, può. L’accento non si usa su da usato come preposizione, e come congiunzione, la come articolo e pronome, li come pronome, ne come pronome o avverbio, se come congiunzione, si e te come pronomi, di come preposizione. L’Accademia della Crusca consiglia di usare sé anche quando seguito da stesso o medesimo e indifferentemente al singolare o al plurale.
nelle forme desuete del verbo avere senza H: ò, à, ài, ànno. Tali forme non sono più utilizzate nell’italiano odierno, ma è possibile incontrarle in testi datati tra l’Ottocento e il primo Novecento.
È utile indicare l’accento nei casi in cui due parole si distinguono solo per la sua posizione (ad esempio: viòla, il colore, e víola, terza persona singolare del presente del verbo violare), laddove non risulti evidente dal contesto. Risulta peraltro obbligatorio solo l’accento alla fine di una parola.

Fogar
PS “fa” non s’accenta mai

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 11:23

da WIKIPEDIA

Parole che richiedono l’accento grafico [modifica]
È obbligatorio utilizzare l’accento solo in questi casi:

nelle parole tronche composte da più di una sillaba: (es. Perù, bensì ecc.)
nelle seguenti parole monosillabiche: è, dà, dì, là, lì, né, sé, sì, tè, ciò, già, giù, più, può. L’accento non si usa su da usato come preposizione, e come congiunzione, la come articolo e pronome, li come pronome, ne come pronome o avverbio, se come congiunzione, si e te come pronomi, di come preposizione. L’Accademia della Crusca consiglia di usare sé anche quando seguito da stesso o medesimo e indifferentemente al singolare o al plurale.
nelle forme desuete del verbo avere senza H: ò, à, ài, ànno. Tali forme non sono più utilizzate nell’italiano odierno, ma è possibile incontrarle in testi datati tra l’Ottocento e il primo Novecento.
È utile indicare l’accento nei casi in cui due parole si distinguono solo per la sua posizione (ad esempio: viòla, il colore, e víola, terza persona singolare del presente del verbo violare), laddove non risulti evidente dal contesto. Risulta peraltro obbligatorio solo l’accento alla fine di una parola.

Fogar
PS “fa” non s’accenta mai

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 11:24

Capitano, ciurma e clandestini,
mi ha colpito il post 16…che di fatto rinvigorisce le mie impressioni sulla manipolazione voluta dai media, se volete una controprova provate a vedere quanto ha perso la sterlina negli ultimi giorni…e ditemi dove leggete la notizia !
Anche qua credo che ormai la menzogna interessata sia all’ ennesima potenza e la stampo (in senso lato) ormai non fa altro che tradurre articoli da una lingua all’ altra !
In bocca al lupo a tutti !
Saluti
Massimo

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 11:38

TUTTI A BLEFFARE……..GLI USA NEL LABIRINTO….

Cari amici, quotando Daniele, aggiungo solo che non si può bleffare per sempre.
A meno che non si vogliano aprire delle linee di credito segrete, a big come AIG, GM, GE, CiTY e tanti altri, prima o poi i debiti salteranno fuori, i trucchetti contabili non servono a nulla.
Adesso sembra aprirsi una nuova partita, dove la FED e La Banca D’Inglilterra (avranno stretto un patto?) svaluteranno le loro monete.
E’ chiaro che non si stanno muovendo a zonzo, ma hanno pianificato attentamente, fino a dove si vogliono spingere.
La domanda che molti si pongono è cosa farà il Giappone, e sopratutto cosa farà L’Europa, che aspetta solo una scusa per i dichiarare la guerra commerciale, dato che i Tedeschi non hanno nessuna intenzione di svalutare l’Euro, ne tantomeno vogliono vedersi soffiate quote di mercato.
La Germania è il principale esportatore mondiale (supera finanche Cina e USA), esporta sopratutto prodotti ad alto valore aggiunto, dove i Cinesi ancora non sono in grado di impensierirla, ma gli americasi invece si, questi sono perfettamente in grado di replicare tutta la loro fascia di prodotti.
Se il Dollaro si svaluta i Tedeschi perdono quote di mercato!!
Allora la Germania cercherà di far chiudere a guscio l’Europa, in modo da tener tutti fuori!
Stati come Spagna, Francia e sopratutto Italia appoggieranno questa linea, la Cina ha già fatto scuola. Se oltre ai prodotti di fascia bassa si perdono quelli ad alto valore aggiunto è la fine per il manufatturiero Europeo.

Oramai gli USA si sono resi conto che nessuno vuole vedersi scaricata sulle spalle la loro crisi.
Già i trucchetti di AIG e dei SubPrime hanno fatto arrabbiare di brutto, nessuno è disposto a sorbirsi un debito che non gli appartiene.
Se avete notato bene gli USA stanno abbandonando il loro tono arrogante e cercano di essere più concilianti verso tutti.
Sono i primi a rendersene conto quanto pericolosamente stiano camminando sul baratro.
Se perdono la loro suppremazia economica, perdono anche quella militare e culturale.
Come la storia Inglese insegna, si ci mette un attimo a passare dal ruolo di superpotenza a quella di potenza di secondo ordine.
Se ci pensate bene l’Argentina ai tempi della crisi stava messa molto meno peggio degli USA di oggi!

-IL Compasso-

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 11:42

S. #21, certamente che ho delle ricerche scientifiche che lo dimostrano, ma non sono di dominio pubblico.
Io non lavoro con i media (giornali, tv ecc.) lavoro nell’edilizia; lei lo sà che i Signori quelli veri, quelli stra-stra-stra miliardari non clorano l’acqua della propria piscina, ma bensi usano l’ozono per disinfettarla. E chissa che non trattino anche l’acqua per usi personali!!!!

Ripeto io non lavoro per e con i media, io mi interesso dei fatti miei…OK.

Un cordiale saluto Sig. S.

SD

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 12:37

da fonte :
NBF CA

Un raggio di speranza negli USA:

E’ aumentato il potere d’acquisto delle famiglie e di conseguenza (?) le vendite al dettaglio hanno smesso di scendere.

Il prezzo medio delle abitazioni è (ri)tornato al valore medio di 2,9 volte il reddito (annuo) : al minimo degli ultimi 9 anni.

10 milioni di affittuari, grazie ai tassi dei mutui ai minimi storici, hanno più convenienza a comprarsi la casa rispetto alla rata del

mutuo.

Le nuove case (500.000 all’anno) sono in numero minore della crescita demografica ( 1,2 milioni l’anno)

Il Michigan Sentiment sulle case è risalito al livello di 4 anni fa.

I timori di deflazione si riducono.

L’analisi è di una banca, certo, ma le fonti dei dati sono le stesse che tutti usano, per favore quindi non contestate l’oggettività dei

dati.

Ognuno saprà trarre le proprie conseguenze, ma ricordate che guardiamo sempre il mondo con una particolare inclinazione .

Fogar

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 12:37

da fonte :
NBF CA

Un raggio di speranza negli USA:

E’ aumentato il potere d’acquisto delle famiglie e di conseguenza (?) le vendite al dettaglio hanno smesso di scendere.

Il prezzo medio delle abitazioni è (ri)tornato al valore medio di 2,9 volte il reddito (annuo) : al minimo degli ultimi 9 anni.

10 milioni di affittuari, grazie ai tassi dei mutui ai minimi storici, hanno più convenienza a comprarsi la casa rispetto alla rata del

mutuo.

Le nuove case (500.000 all’anno) sono in numero minore della crescita demografica ( 1,2 milioni l’anno)

Il Michigan Sentiment sulle case è risalito al livello di 4 anni fa.

I timori di deflazione si riducono.

L’analisi è di una banca, certo, ma le fonti dei dati sono le stesse che tutti usano, per favore quindi non contestate l’oggettività dei

dati.

Ognuno saprà trarre le proprie conseguenze, ma ricordate che guardiamo sempre il mondo con una particolare inclinazione .

Fogar

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 12:37

da fonte :
NBF CA

Un raggio di speranza negli USA:

E’ aumentato il potere d’acquisto delle famiglie e di conseguenza (?) le vendite al dettaglio hanno smesso di scendere.

Il prezzo medio delle abitazioni è (ri)tornato al valore medio di 2,9 volte il reddito (annuo) : al minimo degli ultimi 9 anni.

10 milioni di affittuari, grazie ai tassi dei mutui ai minimi storici, hanno più convenienza a comprarsi la casa rispetto alla rata del

mutuo.

Le nuove case (500.000 all’anno) sono in numero minore della crescita demografica ( 1,2 milioni l’anno)

Il Michigan Sentiment sulle case è risalito al livello di 4 anni fa.

I timori di deflazione si riducono.

L’analisi è di una banca, certo, ma le fonti dei dati sono le stesse che tutti usano, per favore quindi non contestate l’oggettività dei

dati.

Ognuno saprà trarre le proprie conseguenze, ma ricordate che guardiamo sempre il mondo con una particolare inclinazione .

Fogar

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 12:37

da fonte :
NBF CA

Un raggio di speranza negli USA:

E’ aumentato il potere d’acquisto delle famiglie e di conseguenza (?) le vendite al dettaglio hanno smesso di scendere.

Il prezzo medio delle abitazioni è (ri)tornato al valore medio di 2,9 volte il reddito (annuo) : al minimo degli ultimi 9 anni.

10 milioni di affittuari, grazie ai tassi dei mutui ai minimi storici, hanno più convenienza a comprarsi la casa rispetto alla rata del

mutuo.

Le nuove case (500.000 all’anno) sono in numero minore della crescita demografica ( 1,2 milioni l’anno)

Il Michigan Sentiment sulle case è risalito al livello di 4 anni fa.

I timori di deflazione si riducono.

L’analisi è di una banca, certo, ma le fonti dei dati sono le stesse che tutti usano, per favore quindi non contestate l’oggettività dei

dati.

Ognuno saprà trarre le proprie conseguenze, ma ricordate che guardiamo sempre il mondo con una particolare inclinazione .

Fogar

Scritto il 19 Marzo 2009 at 12:38

Fogar ……avviati felicemente sulla passarella, per andare a rallegrare la giornata ai pescicani…….per finire in bocca……alla forma convenzionale!

Un abbraccio Andrea

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 12:42

Andrea, sinceramente non condivido/comprendo la tua ironia.

Però invidio il tuo sentimento di certezza.

beato te …

Fogar

Scritto il 19 Marzo 2009 at 14:37

Il riferimento era ovviamente alla tua caricatura ……ortografica, ma vediamo ora di entrare nei dettagli!

Ricordo a tutti che la tarda primavera del 2009 è ancora lontana e che questo è l’arcobaleno di cui avevo parlato la scorsa settimana……ma Icebergfinanza si basa sui fondamentali e sugli utili che verranno……

E’ aumentato il potere d’acquisto delle famiglie e di conseguenza (?) le vendite al dettaglio hanno smesso di scendere.

Andrea: E’ aumentato dove, come quando e perchè…….il rubinetto del credito è chiuso, nessun rimborso fiscale ha ancora raggiunto le famiglie americane e anche se arrivasse servirebbe per ridurre i debiti ed incentivare il risparmio, il MEW è chiuso, se non sei disoccupato lavori a tempo parziale o hai un sussidio che se va bene è poco più della metà dello stipendio.

Le pensioni i famosi 401 K sono sorgenti asciutte e le pensioni sociali non bastano.

Solo il MEW ha contribuito ai consumi negli ultimi anni per oltre un terzo!

Il prezzo medio delle abitazioni è (ri)tornato al valore medio di 2,9 volte il reddito (annuo) : al minimo degli ultimi 9 anni.

10 milioni di affittuari, grazie ai tassi dei mutui ai minimi storici, hanno più convenienza a comprarsi la casa rispetto alla rata del mutuo.

Andrea: Da tempo sostengo che ormai non manca molto ad un bottom nelle vendite delle abitazioni esistenti e il prossimo anno in quelle di nuova costruzione.

Ma i prezzi continueranno a scendere e la ripresa sarà non a V ma con una U la cui base durerà anni, chiedete alla Germania quanti sono i proprietari di abitazione dopo l’ultima bolla immobiliare.

L’accesso al credito è sostanzialmente rarefato e le vendite di abitazioni avvengono ancora per il 50 % in seguito ad aste o svendite.

Non manca molto ma c’è ancora tempo per una ripresa.

Se i cantieri edili e l’avvio di nuove abitazioni rimbalzano del 22 e virgola per cento non necessariamente è una buona notizia visto che l’inventario da smaltire è ai massimi livelli storici…..

quindi o uno o l’altro…….o si eliminano gli eccessi o si costruiscono case che resteranno invendute!

Poi chissà perchè nessuno nota mai la stagionalità, questo è il momento che riparte l’immobiliare se deve ripartire ma si guarda solo alla ripresa di un mese e non il suo complesso.

Le nuove case (500.000 all’anno) sono in numero minore della crescita demografica ( 1,2 milioni l’anno)

Andrea:……..si e quelle esistenti……, magari adesso si mettono a comprare casa anche i bebè, cosi da poterla avere via quando diventeranno grandi e tutti oggi hanno i soldi per comprare una casa o a tutti stanno concedendo di nuovo mutui visto che esiste un credit crunch……..

Il Michigan Sentiment sulle case è risalito al livello di 4 anni fa.

Andrea:…..michigan che……hai mai visto da parte mia un riferimento agli indici di sentiment tarati su 5000 anime con una popolazione di centinaia di milioni di anime…..

I timori di deflazione si riducono.

…….si riducono perchè……la fed innonda di denaro il mondo, dopo che sono due anni che lo sta già facendo e l’unico risultato è quello di aver favorito la speculazione sulle materie prime cereali e petrolio in primis……..rischiando guerre civili in giro per il mondo a parte l’italia dove l’inflazione è opera di un paese di furbi che vive all’ombra di un paese di ingenui……

…perchè i prezzi della benzina sono stati infiammati dal petrolio che a sua volta è stato infiammato dal crollo della produzione mondiale…..siamo seri

L’analisi è di una banca, certo, ma le fonti dei dati sono le stesse che tutti usano, per favore quindi non contestate l’oggettività dei
dati.

Ognuno saprà trarre le proprie conseguenze, ma ricordate che guardiamo sempre il mondo con una particolare inclinazione .

Fogar

…….per qualcuno che guarda, il cader di una foglia diverso è!

Un abbraccio Andrea

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 15:20

Ricerche scientifiche non risultanti su PubMed non esistono o non sono serie.
Se non si hanno competenze scientifiche non è meglio stare zitti?
S.

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 15:23

Ricerche scientifiche mediche non risultanti su PubMed non esistono. Le ricerche scientifiche sono pubbliche.
Quando non si hanno competenze scientifiche non è meglio stare zitti?

S.

Scritto il 19 Marzo 2009 at 15:36

Dollaro in caduta.
La cina ha almeno 2 Trilion $.
Magari si arrabbiano

ad maiora
Il Cuculo

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 16:10

Caro Andrea,

a quanto pare anche questo Blog sembra avere l’obiettivo di AVERE RAGIONE , e non l’analisi critica di dati oggettivi.

Ne sono dispiaciuto, ci avevo creduto.

Il tuo ultimo commento non merita risposta, anzi, hai proprio ragione te

dal mio link sull’inclinazione:

L’inclinazione alla conferma si riferisce a un tipo di pensiero selettivo per il quale si tende a notare e a osservare ciò che conferma il proprio pensiero, e ad ignorare, non osservare o sottovalutare l’importanza di ciò che lo contraddice.

Gli sperimentatori potrebbero evitare o ridurre l’inclinazione alla conferma collaborando, nella progettazione degli esperimenti, con colleghi che sostengono ipotesi contrarie.

già , ma te sei il guru

addio

il conformista Fogar !( non foca da circo )

Scritto il 19 Marzo 2009 at 16:22

Interessante, prima provochi……..con l’ortografia, poi…….

…….per qualcuno che guarda, il cader di una foglia diverso è!

Auguri Andrea

Scritto il 19 Marzo 2009 at 16:49

Andrea,

io però qualche dubbio continuo ad avercelo, e te lo avevo già espresso.

Le ragioni fondamentali della crisi sono note.
La crisi finanziaria ed economica è dovuta a insufficiente solvibilità (!) del sistema (e su questo sono d’accordo con te NON crisi di fiducia ma INSOLVENZA) ed è una crisi grave perchè il sistema era troppo esposto.

La domanda da porci (mettere l’accento dove si vuole) è sulla profondità reale della crisi.
La mia sensazione fin dall’inizio è che tutto il sistema finanziario abbia coralmente messo in scena la fine del mondo allo scopo di smuovere risorse assolutamente inimmaginabili (e ingiustificabili) per scenari di “crisi normale” anche grave. Il tutto con il supporto psicologico favorevole dell’opinione pubblica (tax payer).
Ovvero piuttosto che la fine del mondo…

Purtroppo mentre si correva in soccorso del sistema finanziario con Trilions dollars per scongiurare la CATASTROFE il consumatore quadratico medio si è pietrificato, così un po’ pensando alla deflazione (magari domani pago meno), un po’ perchè in questa lunga quaresima è bene vestir di grigio e piangere un po’, un po’ per paura del domani, anche chi potrebbe spendere non spende.

Intanto si stanno dando cure da cavallo al malato il quale rischia di morir di cure anzichè sviluppare qualche anticorpo.

La verità è che ce lo hanno messo ancora una vola la in basso …
E passeranno anche per salvatori del mondo…quando invece avranno solo rimandato il problema.

ad Malora
Il Cuculo

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 16:49

Fogar, mi sembra che tu sia andato un po’ sopra le righe, ho quasi il dubbio che non sia tu a scrivere ma qualche simpatico provocatore.

Mas

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 16:52

Bretton Woods…ma perche’ ?
Un sasso nello stagno, molti parlano di una necessaria Bretton Wooks…mi chiedo perche’ dopo per anni aver lasciato cavalcare il toro (o manzo) nella prateria del liberismo, avendo la certezza della supremazia oggi che le regole son cambiate tutti corrono a cercare di fare le “cose assieme” tipo “pariamoci il culo” chissa se tanti si ricordano chi fu a far saltare la Bretton Woods…Nixon…nel 1972 se non ricordo male, quando a causa dei debiti di guerra…al tempo il Vietnam…non era poi cosi’ sicuro di avere un sottostante in oro alla carta stampata dalle rotative. In conclusione se si vogliono nuove regole per la finanza allora concordo…se si vuole un nuovo Bretton Woods…in cui al posto dell’oro ci mettiamo Subprime, ABS, CDO e quant’altro per non far diventare il dollaro come il marco di Weimar…allora pensiamoci bene !
Saluti
Massimo

Scritto il 19 Marzo 2009 at 17:27

Ottima analisi Cuculo …..non sappiamo cosa sarebbe accaduto se avessero lasciato fare al mercato, lasciando fallire qualche istituzione…..non sono cosi presuntuoso da dire che sarebbe stata la soluzione ideale ma almeno avrebbe dato la possibilità al sistema di produrre qualche anticorpo……per quanto riguarda il consumatore lui credo stia incominciando ora ad accorgersi di quanto è successo sta ssumendo in sintesi consapevolezza.

Come dici tu il rischio è che il problema venga rimandato di un anno!

Ciao Andrea

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 17:48

Sig. S. #30 e #31, non saprei se si riferisce al mio commento sull’acqua; io parlo solamente per mè e mi occupo degli affari miei, ed in qualsiasi caso non posso essere radiato dall’ordine anche se esprimo un opinione contraria alla norma e da inesperto.
Questo credo che sia un blog aperto a tutti, e se io non bevo acqua clorata sono cose mie e non dò fastidio a nessuno.

Risaluto

SD

Scritto il 19 Marzo 2009 at 18:30

Buongiorno a tutti,

ho memorie lontane di un corretto italiano.

…………hai proprio ragione tu….
credo sia la forma corretta.

Scrive Fogar il conformista:
“Il tuo ultimo commento non merita risposta, anzi, hai proprio ragione te”

Mio modesto pensiero: nei compiti di matematica,negli anni 50, non venivano considerati gli errori di ortografia e/o di italiano.
Perchè oggi ritroviamo chi si permette di fare le pulci ad un italiano corretto con accenti e quant’altro in un blog di economia…………
Ma diamo di matto?
O vogliamo provocare??

Andrea, scrivi come ti pare, di getto, con o senza accenti,con o senza doppie, con o senza h , ma continua a scrivere………ed anche voi amici del veliero scrivete come vi viene ma scrivete!!!!

GRAZIE!!!!
BADIAMO ALLA SOSTANZA QUANDO E’ NECESSARIO E NON ALLA FORMA.

Buona serata a tutti, ciurma e clandestini……….

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 18:40

L?UOVO DI COLOMBO
Obama emette i bond e Bernanke accende le rotative e con i soldi freschi di stampa li compra.
Nessuno parla più dei titoli tossici, dei pignoramenti, delle insolvenze.
Sono forse scomparsi o pagherà tutto il tipografo Bernanke?
Paradossale infine dire alle banche piene di sofferenze: continuate a fare il vs lavoro, continuate a dare credito a tutti.
Una crisi da eccesso di debito si può curare con altro debito?
E’ la fine del capitalismo.

Scritto il 19 Marzo 2009 at 18:58

Dimenticavo………….

un mio personale BENTORNATO a Il Cuculo.

dinuovo buon serata a tutti

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 18:58

I FURBETTI DELLA GOLDMAN SACHS
Ieri la Goldman Sachs ha tagliato il suo giudizio da BUY a Neutral si Finmeccanica.

Proprio Goldman era stata l’arteficie della salita di Finmeccanica da 9 euro a oltre i 12. Mercato libero aveva sollevato numerosi dubbi su quell’analisi di Goldman…fra l’altro serviva per giustificare l’aumento di capitale prima. e l’emissione dell’obbligazione poi…

Un’analisi pilotata??? Per Mercato libero si.

Per noi il titolo valeva 9 euro (come vi ricorderete). Oggi, con il titolo a 9 i furbetti della Goldman Sachs abbassano il giudizio. Chissà forse la faranno crollare a 8 o a 7. Poi la comprano e successivamente cambiano giudizio….

Cari amici, fino a quando sul mercato esistono degli imbecilli che credono ancora alla bontà delle analisi delle case d’affari ……siamo a posto.
(Chi ha creato la crisi continua a speculare su le poche aziende produttive! Alla faccia delle nuove regole globali che i grandi esperti stanno invocando continuamente).

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 19:51

Buona sera a tutti.
Personalmente tenderei a “caricare” in questo preciso momento, in attesa del G20, l’attenzione sui rapporti tra i Paesi che tengono banco.

Lo snodo della crisi non è dunque soltanto quello di “sparecchiare” il tavolo per ripartire genericamente con un altro giro di giostra.

Sabato i cinesi hanno chiesto pubblicamente agli americani di garantire il loro credito. Hanno lavorato per vent’anni duramente per mettere via 2 trilioni di roba verde. La minaccia: non vi compriamo più treasury…..

Mercoledì sera la risposta: voi avete lavorato 20 anni per mettere via 2 trilioni, noi accendiamo le rotative e in 20 minuti li stampiamo. Poi andiamo al piano di sopra e ce li compriamo noi i treasury che voi non volete più. Tenetevi i vostri 2 trilioni svalutati e… tanti saluti.

Morale: the greenback, our money, your problem.

Per Fogar e senza polemica: quello che dici, in generale, può essere vero: consiglio a tutti la lettura di “Trappole mentali” di Matteo Motterlini che ben illustra il fenomeno: http://www.ibs.it/code/9788817023832/

Devo dire però che questa critica non può essere rivolta al Capitano Andrea, al quale va dato atto di voler indagare alla ricerca di ogni indizio, anche positivo, la realtà economica.

Un caro saluto a tutti
Daniele

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 20:33

Buonasera a tutti.

Intanto che il mondo si fà guerra economica e milioni di persone ne subiscono le conseguenze, e intanto che attendiamo le prossime trimestrali per capire.

Se a qualcuno interessa conoscere mondi alternativi, che si occupano anche di altre cose, oltre che di moneta (visto che non si può discutere di acqua); vorrei segnalare due indirizzi internet:

http://nuovonucleare.splinder.com E se fosse vero!!!! ci sarebbe da divertirsi un mondo hihihihihi.

http://www.edicolaweb.net/news_045.htm Chi ha detto che le piramidi Egiziane sono grandi!!!!! Guardate queste a due passi da casa hehehe. (ci sono anche altri siti)

Se non vi interessa o se già conoscete, meglio

SD

Scritto il 19 Marzo 2009 at 21:41

caro SD

di economia si può discutere in termini di opinioni ma su E=mc2 no

http://nuovonucleare.splinder.com E se fosse vero!!!! ci sarebbe da divertirsi un mondo hihihihihi.

qualunque tipo di radiazione posa essere generata da questi processi deve sottstare alla legge fisica.

Il Cuculo

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 21:51

Ok Il Cuculo #46 concordo, ma anche se io non sono portato per l’umorismo, speravo che qualcuno l’avesse capita.

Io per non sbagliarmi, intanto che litigano per accappararsi il mercato dell’energia elettrica; mi stò autocostruendo un generatore a pedali da 2 Kw, il problema è trovare un paio di …….. che pedalino hehehehe.

Un saluto

SD

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 22:12

Beh, raga, con il week end si festeggia l’arrivo della primavera.

L’oziorrinco (che non è una parolaccia ma un coleottero) mi sta invadendo casa: già 7 esemplari catturati negli ultimi 2 giorni. Il mese di marzo è il momento della sua diffusione e ci siamo. Mi chiedo solo perchè stanno in casa (?!?) invece che sulle piante.

A modo suo sto piccolo coleottero cerca di sopravvivere nel mondo: mangia le foglie, rosicchiandole con simmetrica precisione, nottetempo; di giorno se ne sta nascosto senza farsi vedere. E’ considerato un parassita. Lui non lo sa, ma noi sì.
E’ solo una questione di punti di vista.

Peraltro l’oziorrinco potrebbe essere anche una metafora della vita circa l’erosione di foglie verdi.
Non so se abbia nemici naturali con i quali combatterlo, però i manualetti di giardinaggio consigliano senza scrupoli l’uso di abbondante insetticida irrorato ampiamente sul fogliame alle prime ore della sera, poco prima che l’oziorrinco esca dal suo rifugio per andare a cena.

E qui nasce il mio dilemma: salvare l’oziorrinco (e gli altri insetti impollinatori) o le mie rose e la frutta che verrà?

Non c’è verso, sembra che in un modo o nell’altro soccombere sia il destino di questi parassiti. Sarà, ma ad ogni nuova stagione sono sempre lì…

In realtà avevo aperto il commento per fare i complimenti a Daniele, Cuculo e Compasso perchè mi piace lo stile e il contenuto dei loro interventi. Bravi, davvero. E anche simpatici.

Va da sè che Andrea ha sempre ragione hihihi. A dispetto delle trappole mentali di Motterlini e delle inclinazioni delle convinzioni di Bacon.
Come ci insegnano le leggi fisiche, la gravità tira verso il basso. Poi si può anche usare l’elio per far risalire i palloncini o per abbassare la temperatura e stimolare la superconduttività. L’osservatore esterno prende nota dell’intervento sperimentale per trarre delle tesi sul possibile esito dell’esperimento. Vedremo cosa ne esce da tutta sta sperimentazione, ma non si può accusare l’osservatore di manomettere la realtà semplicemente perchè lo osserva e fa delle congetture.

Come noto, è molto più facile e veloce scomunicare che riabilitare e revocare la condanna. L’abiura coatta non darà mai vera soddisfazione a chi la impone né farà mai cambiare le proprie convinzioni in chi la subisce.
Qualcuno ci ha messo 360 anni circa a cambiare idea (cfr: http://www.mlt.it/collegamenti/quarta/italian4/saggio4/condanna%20abiura%20riabilitazione%20di%20Galileo.htm).

Fogar, mettiti l’anima in pace e apriti al dialogo “interconfessionale” senza lanciare anatemi e ritirarti a Canossa.
Qui si va per mare non per terra…

Buona serata a tutti.
Marco Colacci
;-)t

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 22:37

E’una vita che passo , leggo , scrivo un commento che poi non pubblico…Ma dopo queste due perle estratte direttamente dalle profondità dei mari …che dire…se non complimenti ancora al Capitano!Tutti i nodi vengono al pettine prima o poi e credo che la questione AIG e Carte di Credito terranno banco in un Futuro molto prossimo.Oramai quella vecchia brava donna di AIG è diventata un buco nero(in realtà è da parecchio che è così , punti di vista ) e più soldi vengono pomapati dentro di lei più il buco nero cresce ed ha fame .Saranno disposti a darle il mondo intero a questo Mostro o la faranno fallire!Dilemma molto grosso che necessità di una rapida risoluzione (a dir la verità avrebbero dovuto risolvere molto prima per non creare una depressione che è tutt’ora allo stato embrionale ).Salvare la Follia o far Fallire la Follia AIG ( follia derivata ovviamente eh eh…)Se la si salva ( e non si può salvare) mantenedo la bella faccia della Finanza contemporanea , continuerà a creare disastri e a sprecare risorse . Se la si fa fallire , metà delle Banche Europe la seguono a ruota . Coloro che credono nel libero mercato sanno dare una risposta a questo dilemma!Peccato però che dei così bei sogni evaporino alla luce dei primi raggi di sole ( crescita economica inarrestabile , ricchezza infinita per tutti , noi siamo i bravi e voi i cattivi , noi sappiamo cosa è giusto per il mondo , noi salvaguardiamo libertà , democrazia e Benessere…ecc. chi ha voglia di scrivere un valore sovvertito e infangato che questa fanta società ci propone ne inserisca uno).Oppure potremmo inseguire i “nostri sogni “o almeno quello che ci propinano e sprecare le nostre ultime risorse per salvaguardare coloro che hanno permesso o stanno permettendo il Crash del sistema.Venghino siori e siori si accendono le rotative stampiamo carta straccia per tutti , svalutiamo la moneta , credito per tutti e se sarete fra i primi cento clienti , in via esclusiva vi regaliamo una polizza AIG che vi assicura contro : il nucleare , la peste ,l’ AIDS ,Crack di vario genere , guerra fredda , calda , Apocalisse , Morte ( garantisce la resurrezione immediata ) e che se la presentate a qualsiasi istituzione Finanziaria con rating Tripla AAA , BBB ,CCC ,DDD ,…,ZZZ vi garantisce credito infinito .PS: Nella versione della polizza Gold potete dichiararvi anche Creatore dell’Universo o Papa per la versione Silver .Chi si fa cullare dai propri sogni molto spesso non si risveglia più.E’ in momenti come questi che ci sarebbe bisogno di veri uomini, che abbiano il coraggio di dire la verità e sopportare le conseguenze delle proprie azioni,che sappiano perseguire la giustizia per riportare l’equilibrio.Più taciamo sulla realtà dei fatti per gratificare il ” nostro ” Ego più il prezzo da pagare sarà alto ,altissimo!Se tentiamo di tenere in piedi un castello di carte con tutte le nostre forze aggiungendo nuove carte ad una struttura compromessa otterremo solo che cadrà con il triplo della forza e della violenza.

Nessuno sa veramente nulla , ma nulla è la più alta forma dell’ essere

Ain

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 22:49

Marco Colacci #48, se posso permettermi di dare un consiglio sugli oziorrinco, puoi “scacciarli” dalle tue piante usando un metodo antico; il metodo di mia nonna, che in un lontano passato ingaggiava delle vere battaglie contro gli insetti dell’orto.

Si deve agire quando escono dalle tane, e con le sole mani (senza insetticidi) si comincia ad ucciderne qualcuno, si insiste fino a chè gli altri insetti cominciano a sentire l’odore di quelli morti; a quel punto vedrai che scapperanno dalle tue piante, ed andranno a nutrirsi da un altra parte.
Saranno insetti, ma non sono scemi!!

Un saluto

SD

utente anonimo
Scritto il 19 Marzo 2009 at 23:03

MAI PERDERE LA FACCIA!!

Io mi auguro che gli Americani conoscano la regola d’oro, quando si tratta con gli orientali, in particolar modo con i Cinesi.
La cosa principale per un cinese è non perdere mai la faccia!
Difficile che gli americani salgono al piano di sopra, stampano dollari e svalutino!!
Cosa impedirebbe ai Cinesi di svalutare a loro volta la moneta!
I Cinesi e gli Americani sono legati a doppio filo, guai se uno di loro pensasse di sganciare l’altro.
Poi gli Stati Uniti hanno un’industria avida di energia, come pensano di riuscire a pagare tutto il petrolio che importano e consumano, non di certo con un dollaro svalutato.
Quindi il vantaggio della svalutazione che riceverebbero le esportazioni, li perderebbero con le importazioni!
Oggi è ancora presto per dire come si evolverà la crisi, c’è chi vede un’avvitamento deflazionistico (che apparentemente già sembra in atto!)
Altri (tra cui io) affermano invece che la strada inflattiva è un percorso obbligato, nel caso che la crisi dovesse diventare drammatica.
Tutti i modelli economici fino ad ora si sono dimostrati errati.
Ma non c’è nulla di complicato in questa crisi, il caos lo ha creato proprio il gioco sui cambi e sulla cartamoneta.
Non capisco perchè ci debba essere una disparità così enorme fra l’operaio Indiano che costa poco più di un Euro al giorno e quello Tedesco che ne costa di media 125 di Euri!!
E’ chiaro che c’è qualcosa di artificioso in tutto ciò!! La parola Mercato è stato solo un modo per nascondere la grande mistificazione!

-IL Compasso-

utente anonimo
Scritto il 20 Marzo 2009 at 05:49

Per il Compasso:
è vero qul che dici per i Cinesi. Proprio per questo sarebbe il caso di riflettere su quanto ha detto il loro premier la scorsa settimana. E’ particolarmente grave e sintomo del fatto che stanno esaurendo la pazienza, proprio perchè stimolano il loro partner a… non perdere la faccia.

Il problema non è come sono fatti i Cinesi, ma come sono fatti gli Americani… Della serie: sono io il padrone e si fa come dico io. Sono due mondi psicologicamente distanti, anche se legati profondamente sotto il prodilo economico.
Non è che gli USA vogliano sganciare la Cina o viceversa: è che a questo punto il gioco non regge più. Come si fa a dire: anche se io non compro più la tua merce, tu continua a comprare i miei treasury? Non so, ditemi voi, a me sembra definibile solo come arroganza. Magari penso male e chiedo scusa…

Quanto poi a stampare… è già da tempo che negli USA si stampa e l’annuncio della FED non è altro se non l’ultima manche….
D’altronde questi signori non pubblicano più il dato M3 da circa 3 anni, tanto non serve (o meglio, servirebbe a controllare la massa monetaria).
La via è già segnata ed è quella di inflazionare tutto. Anzi: gli USA stanno rimproverando alla BCE l’atteggiamento di riluttanza a fare la stessa cosa. D’altronde anche BOE e BNS stanno facendo la stessa cosa… sempre il solito atteggiamento di chi si sente il padrone del vapore.

Dove ci portarà tutto questo?
Interessante la lettura di Roubini:

http://www.forbes.com/2009/03/18/american-economy-housing-bubble-madoff-opinions-columnists-ponzi.html

Certo che non ha senso che ci sia l’abisso che separa il salario di un operaio indiano da quello di un operaio europeo. E’ proprio per questo che urge una nuova Bretton Woods senza la quale queste divergenze potrebbero anche aumentare. Forse è finita l’era del dollaro come valuta di riferimento ed è questo il motivo per cui urge assolutamente arrivare in tempi brevi ad una ridefinizione di un paniere di valute che possano sostituirlo.

Questi non sono discorsi astratti. Potrebbe sembrare a qualcuno che parlare di queste cose sia “arido”. Ed invece serve proprio ad evitare che la crisi si aggravi e investa i più deboli precipitandoli in una situazione irreparabile, senza lavoro e senza casa.

Buona giornata a tutti
Daniele

Scritto il 20 Marzo 2009 at 08:11

Bellissimi commenti davvero…nulla mai di scontato…anche i tuoi Marco C. non sono mai scontati e poi sono anche divertenti…
Ain scrivi più spesso… forse è semplicemente tutto qui….
“Nessuno sa veramente nulla, ma nulla è la più alta forma dell’ essere”

Fogar…Fogar…mi torna in mente Ambrogio Forgar…avventuroso Navigatore solitario..
Marinaio esemplare e uomo molto coraggioso…quindi….perché andartene…
(Ti lascio alcuni suoi libri…”Il mio Atlantico”, “Messaggi in bottiglia”, “Solo- la forza di vivere”, fondamentali per dei marinai)…
suvvia…con un “nome” così….

È sempre un vero piacere leggervi…
Grande ciurma…degna di un Grande Capitano…
Buona giornata a tutti…cari compagni di viaggio, buona navigazione:-) 🙂 🙂
Valentina

Scritto il 20 Marzo 2009 at 15:43

Che rapporto c’è tra il costo orario di un operaio Tedesco (Italiano Francese) a 25 €/h uno Polacco a 8 €/h uno Bulgaro a 3 €/h ed uno cinese a 1 €/h?
C’è la storia e c’è la “proprietà” ed “appartenenza” ad un sistema paese sviluppato ad alta produttività e dotato di infrastrutture. Valore cumulato di decine o centinaia di anni
Se oggi un imprenditore va in Polonia trova un sistema paese con un certo livello di organizzazione, una manodopera con un certo livello di istruzione, competenze
diffuse un sistema di subfornitori…non al livello Italia o Germani ma in crescita. In pochi anni il costo del lavoro in alcuni paesi dell’europa dell’est è passato da 1/6 ad 1/3 di quello dell’europa
occidentale.
Quindi questi paesi sono (stanno) diventando anche un mercato per le aziende che vi portano le produzioni.

Se vai a produrre in Bulgaria o in Ucraina oggi devi praticamente “portarti tutto” hai elevati costi di investimento devi portare macchinari e pezzi di ricambio devi far viaggiare tecnici
avanti e indietro. Questo deve essere compensato da un minor costo del lavoro altrimenti il Business Case non sta in piedi.

In India la situazione è molto particolare, ci sono aree di eccellenza dove schiere di Ingegneri e Matematici Indiani (che parlano by default un discreto inglese)
stanno facendo le scarpe a centri di calcolo e sviluppo europei, ma questi ingegneri non costano 1/20 di un ingegnere US o EU costano 1/3
e stanno formando la classe media di quel paese.
Dal punto di vista manifatturiero invece l’ India è estremamante indetro (vedere i trasporti per esempio) per cui per essere conveniente produrre un bene
in India il costo del lavoro deve essere basso.

Questo a grandi linee e per temi generali, poi ci sono gli aspetti politici (in cina c’è un regime non molto democratico e li vedremo alla prova quando ci saranno le prime sollevazioni popolari)
c’è il protezionismo ….

Naturalmente piano piano le differenze si riducono, vedrete che tempo 10 anni il divario tra gli stipendi europei Est-Ovest sarà minore di 1/2.

E questo senza necessariamente andare indietro noi, potremmo aspettarci un periodo piuttosto lungo di non crescita (orrore !) nei paesi occidentali che
permetterà di ridurre il divario con il resto del mondo in crescita.

C’è solo un grande tema da seguire: raggiungere una ragionevole autosufficienza energetica delle diverse macroaree economiche mondiali ovvero
ridurre drasticamente la dipendenza dal petrolio (dal gas e dal carbone)
ma questo significa spostarsi su fonti energetiche ad alto contenuto tecnologico (che a bruciare combustibili fossili sono bene o male capaci tutti), e qui
ancora US e EU hanno un vantaggio competitivo importante.

Il Cuculo

utente anonimo
Scritto il 20 Marzo 2009 at 18:32

SD, grazie per il consiglio.
Le tecniche della nonna sono sempre della massima attualità.

Il problema è che gli oziorrinco mi stanno in casa! E non sulle piante a mangiarsi le foglie!

Per la cronaca, con ieri sera sono arrivato a catturare ben 11 esemplari in totale, che adesso stanno tutti chiusi in un barattolo di vetro in attesa di sentenza.

Buona serata

Marco Colacci
😉

PS: grazie Valentina per i complimenti che ricambio.

utente anonimo
Scritto il 20 Marzo 2009 at 19:15

Ehi Cuculo,
leggendo l’incipit del tuo commento avevo pensato che la domanda iniziale avesse come risposta una “freddura”, secondo la migliore tradizione delle barzellette che mettono a confronto persone di diversa nazionalità per sottolineare modus vivendi molto diversi…

Mi sarei aspettato una risposta nonsense:

L’operaio cinese prende 1 €/h perchè il governatore della Banca Popolare Cinese si chiama Zhou Xiaochuan, è nominato dal Congresso Nazionale Popolare e la banca centrale ha sede a Beijing ed appartiene interamente alla Repubblica Popolare Cinese e cioè al popolo.
Il rapporto è fisso a 1:1.

Mentre il governatore della Banca Centrale Europea si chiama Jean-Claude Trichet (é francese), non si sa da chi sia nominato, la BCE ha sede a Francoforte (in Germania) e il capitale sociale è ripartito tra le Banche centrali dei diversi paesi in proporzioni diverse:
– Deutsche Bundesbank 18,9373%;
– Banque de France 14,2212%;
– Banca d’ Italia 12,4966 %;
– Narodowy Bank Polski 4,8954%;
– Българска народна банка (Banca nazionale di Bulgaria) 0,8686.
E quindi il costo orario dell’operaio è variabile!

Beh, la tua risposta è molto più completa…

Buona serata

Marco Colacci
😉

E invece era una domanda seria.

Ecco invece la mia risposta:
Noi abbiamo Trichet,

CONSULENZA FINANZIARIA GENERICA
SOSTIENI ICEBERGFINANZA
SOSTIENI IL NOSTRO VIAGGIO
IL NOSTRO LIBRO clicca qui
Segui IcebergFinanza su
http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/ http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/ http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/
CONTATORE