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IL RITORNO DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE ARTIFICIALI!

Scritto il alle 09:42 da icebergfinanza

 

Alice, la bimba del Paese delle Meraviglie, un paese incantato, un Paese dove tutto segue una sua logica, una logica di allusioni dove il gioco è un insieme di regole logiche, linguistiche, fisiche e matematiche, si regole fisiche e matematiche come quelle uscite dalle pentole dei druidi della finanza, le porzioni magiche del pensiero razionale, modelli di ricerca che destagionalizzano una tendenza sulla base del ricordo del passato.

Abbiamo già visto insieme come il Bruco rivolgendosi alla nostra Alice  le chiese:

" Chi sei, bambina? " 
 
" In questo momento non lo so, signore. Se potessi lo farei, ma purtroppo sono confusa, ho cambiato dimensioni dieci, cento, mille volte e questa è una cosa che sconcerta!
 
 
" Devo dirti una cosa importante, bambina, ricordati di non perdere mai la calma, qualunque cosa accada!"

In fondo personaggi strampalati e quel gusto sottile per la follia, come nella finanza creativa, un mondo irrazionale senza bisogno di alcuna spiegazione, un mondo dove Il Bianconiglio corre a più non posso, senza mai fermarsi " Povero me, se non mi affretto arriverò in ritardo, …..in ritardo con i profitti, in ritardo con il ROE di turno, in ritardo con l’ultimo treno per un rialzo stellare!

Il mercato si nutre di dati, dati fondamentali o macroeconomici, dati spesso relativi sui  quali aleggia sistematicamente il fantasma della revisione.

Un racconto del " nonsense", quello del Paese delle Meraviglie, momenti di inquietudine che ritraggono alcune irrazionalità del mondo moderno, irrazionalità talmente razionali da essere reali.

Alice, ascoltando la frenesia quotidiana dei mercati, ascoltando le frasi senza senso del Cappellaio Matto, esclama:

“Non potremo fare qualcosa di meglio che sprecare il tempo con indovinelli di cui nessuno conosce la risposta?!!”

Nessuno appunto conosce la risposta, nemmeno io, nessuno possiede la Verità, ma la consapevolezza, quella si, nessuno me la può togliere.

Qualcuno di Voi ha mai sentito parlare del CES/NET BIRTH/DEATH Model del BLS da parte del Sole 24 Ore o di qualsiasi quotidiano economico o non italiano? Provate a scrivere la parola CES NET BIRTH/DEATH MODEL su Google evidenziando la ricerca solo in italiano e troverete solo nella prima pagina ICEBERGFINANZA l’unico che da tempo cerca di far conoscere questa anomalia del metodo di rilevamento degli occupati in America.

Per natura sono abbituato a non prendere per oro colato tutto quello che il mercato comunica in fatto di dati e nella primavera delllo scorso anno ho effettuato un lungo studio nel sito del BLS per cercare di comprendere come fossero possibili alcuni squilibri nei dati relativi all’occupazione americana. Detto fatto sono venuto a conoscenza del CES/NET B/D Model e successivamente nel maggio dello stesso anno rimasi letteralmente sbalordito dalla revisione del terzo trimestre 2006 che portava la cifra iniziale degli occupati da più di 500.000 a soli 19.000!  

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| 3 months ended
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Category | Sept.| Dec. | Mar. | June | Sept.
| 2005 | 2005 | 2006 | 2006 | 2006
|-------------------------------------
| Levels (in thousands)
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| | | | |
Gross job gains...................| 8,055| 7,818| 7,556| 7,761| 7,364
At expanding establishments.....| 6,423| 6,293| 6,205| 6,286| 5,985
At opening establishments.......| 1,632| 1,525| 1,351| 1,475| 1,379
Gross job losses..................| 7,427| 7,267| 6,772| 7,295| 7,345
At contracting establishments...| 5,915| 5,888| 5,536| 5,937| 6,010
At closing establishments.......| 1,512| 1,379| 1,236| 1,358| 1,335
Net employment change (1).........| 628| 551| 784| 466| 19
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Ecco che allora dal quel momento navigando su internet ho cercato di assumere la maggior parte delle informazioni possibili su questo modello.

Venerdì il  dato sull’occupazione è uscito meglio delle previsioni, previsioni che andavano da un minimo di meno 18.000 ad un massimo di meno 150.000, ma non perchè all’improvviso gli analisti sono piombati nell’Apocalisse, ma semplicemente perchè la realtà dei dati anticipatori segnalava questa continua erosione.

Tutti gli indicatori occupazionali segnalavano brutto tempo, il Philadelphia Index, l’Empire State New York, il NAPM di Chicago e l’ISM Manifacturing e sin qui ci siamo.

Edilizia e manifatturiero proseguono nella loro dinamica recessiva, accompagnati dal settore delle vendite ad dettaglio.

 

Il Paese delle Meraviglie Artificiali, prima il deflattore del PIL e le scorte di merci invendute che negano la recessione mediatica poi la conferma di un modello virtuale che nega qualsiasi realtà sulla base di un semplice assunto, un modello aggiustato alle variazioni stagionali.

Escono meno 61.000 posti nell’edilizia, meno 47.000 nel manifatturiero, meno 27.000 nel commercio al dettaglio, salgono di 90.000 i servizi e ecco che il CES/NET B/D model, modello virtuale perfettamente legale, aggiunge 267.000 posti raddoppiando la media degli ultimi due mesi.

Net_birth_death_adj_may_2_2008

Thanks to BIG PICTURE via BLS cliccare per ingrandire

Cercherò di spiegarlo nella maniera più chiara e semplice possibile ed invito chiunque ritenga che stia sbagliando rotta al confronto, un confronto costruttivo.

Se l’aggiustamento storico sulla base delle variazioni stagionali del mercato edilizio prevede che la primavera ed in particolare i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno sono i più propizi per l’avvio di nuovi cantieri ecco che il CES NET B/D model incomincia ad aggiungere come potete vedere dal grafico qui sopra prima 28.000 nuovi posti e in questo mese 45.000. Sin qui il modello che evidentemente non tiene conto della tendenza e la tendenza dice che oggi nessun costruttore si affanna ad assumere nuovi operai e che forse è meglio incominciare a ridurre l’apertura di nuovi cantieri per permettere agli inventari di scendere gradualmente. Nessuno assume per finire in fretta i cantieri avviati, se le vendite crollano. Se lo scorso anno erano stati aggiunti solo 27.000 posti in aprile per quale motivo il modello deve aggiungerne 45.000 in piena recessione immobiliare, probabilmente la più grande della storia americana?

Spettacolare è quindi la creazione di 45.000 posti di lavoro nell’edilizia e anche i solo 8000 nei servizi finanziari, ma quello che è incredibile è l’aggiunta di 72.000 posti nei Professional & Business Service, più che triplicando dallo scorso mese e quasi raddoppiando dall’aprile dello scorso anno.

Infine mentre la benzina supera i 4 dollari al gallone e tanti sembrano rinunciare alle vacanze i Leasury & Hospitality salgono di 83.000 unità sulla base di che, dell’ondata di turismo proveniente dal resto del mondo grazie al dollaro debole? Provate a farvi un viaggio a New York e poi ditemi quanto si risparmia! A questo proposito è di ieri la notizia che sono calate del 20 % le prenotazioni di vacanze al mare.

Cerchiamo di comprendere insieme questa " magia " che per onor di cronaca non nasconde alcuna manipolazione di dati onde evitare di cadere nella tentazione complottista. Si tratta solo di uno dei tanti modelli di ricerca che con il passare del tempo si dimostrano inaffidabili come ad esempio il metodo che utilizza il CENSUS per conteggiare le vendite di case nuove. Quando un costruttore stipula un preliminare di vendita si da per certa la vendita, senza tener conto del record di annullamenti in corso nei preliminari, annullamenti che lo stesso CENSUS ammette di non essere in grado di registrare unitamente all’impossibilità di verificare l’avvenuta vendita.

Quindi in maniera legittima si sovrastima le vendite di nuove abitazioni, senza utilizzare un metodo che tenga conto del record degli annullamenti.

Tornando a noi e  parlando del "CES_NET_BIRTH/DEATH_MODEL ovvero modello netto di morte/nascita che genera su una parte dell’occupazione una valutazione mensile non regolata alle variazioni stagionali, aggiunta al campione principale prima che sia registrato sulla base delle fluttuazioni stagionali, abbiamo già visto in passato come mensilmente il BLS esamina 160.000 datori di lavoro e 400.000 buste paga  per arrivare a produrre la valutazione complessiva dell’occupazione, escluso il settore agricolo.

Come vedete dalla descrizione del sito, il BLS riconosce che la maggior parte del potenziale svantaggio significativo del modello in questione è che prende in considerazione modelli e rapporti prevedibili denotando una certa difficoltà nel prevedere invece le improvvise variazioni  durante i periodi in cui vi sono improvvisi cambiamenti nella tendenza di fondo e nelle svolte economiche.

Il contributo netto delle nasce e delle morti, secondo il BLS è relativamente piccolo e tendenzialmente stabile.

Secondo uno dei due componenti le imprese edilizie stanno aggiungendo ancora occupazione al sistema, il che è tutto dire nel bel mezzo di un tornado immobiliare, dove giorno dopo giorno le maggiori imprese di costruzioni lanciano profit warning e rilasciano outlook infausti.

Paul_Kasriel, capo economista alla Northern Trust, uno dei miei preferiti, puntuale ed efficace, ricorda come gli operai "fantasma" del BLS, rappresentino ormai il 56 % del dato complessivo.

Secondo Kasriel  negli ultimi 12 mesi che portavano al luglio dello scorso anno, tanto per fare un esempio, l’aumento totale di 1.982.000 senza gli aggiustamenti stagionali è stato influenzato dal contributo del modello nascita/morte per un totale di 1.111.000  corrispondente appunto al 56% del totale. La tendenza è in deciso aumento dal 30,9% dei 12 mesi calcolati al marzo 2006.

"Se i responsabili delle piccole imprese esistenti, ora pensano che non è un buon momento per espandere la loro attività, ciò significa che vi sono nuove imprese che stanno aprendo e solo queste assumono?"

Solamente il 13 % delle piccole imprese esaminate dalla Federazione Nazionale del Commercio Indipendente avevano  risposto che era il momento ideale per aumentare la produzione nel giugno dello scorso anno.

Un contributo indiretto corrispondente a più del 50 % influenza costantemente in aumento lo sviluppo dei libri paga non agricoli.

Oggi rispetto alla media del mese di febbraio e marzo, il contributo è quasi raddoppiato.

L’ammissione da parte del BLS della inadeguatezza di questo modello non interessa a nessuno sino a quando deforma in maniera positiva la realtà. Cercare di creare un modello che prenda in considerazione le variazioni stagionali, cambiamenti climatici, riduzione o espansione della produzione, scioperi, feste o chiusure ed aperture delle scuole va bene ma ignorare la tendenza sembra assurdo.

Se poi come abbiamo già visto l’ Help Wanted e la Challenger Gray & CHristmas in particolare ci dicono che la disoccupazione stà aumentando spesso in maniera drammatica come dimostra la percentuale del 68 % mese su mese di aumento dei licenziamenti trasmesso dalla CGC allora questa recessione durerà ben oltre il 2008.

Nfp_bd_2

Questo è il grafico di Bloomberg depurato dell’effetto BIRTH/DEATH model via BIGPICTURE

Non bastasse questa lunga carrellata di anomalie del CES NET B/D Model il numero degli occupati a tempo parziale, il cosidetto part time BLS.PART.TIME è salito in maniera sensibile e per non sbagliarci meglio un part time che niente

HOUSEHOLD DATA

                                   
                           
                                                                                  
Full-time workers (2). 119,609 119,875 120,027 Part-time workers (3). 25,688 25,233 25,894  

Detto questo proseguiamo dando un’occhiata veloce alla performance del PIL nel primo trimestre, una performance determinata essenzialmente dal deflattore, dalle scorte di merci invendute e dalle esportazioni. Per il resto vi rimando al post dal titolo L’ESSENZIALE_E’_INVISIBILE_AGLI_OCCHI!

Le revisioni di questi ultimi mesi e trimestri sono spesso sensibili e la recessione mediatica abbisogna di una certa enfasi per continuare a diffondere un certo ottimismo e confondere le idee.

Che vi piacia o no, l’America è in recessione che sia lieve o profonda lo vedremo, ma la recessione è reale, nei consumi, negli investimenti e nella produzione di merci che servono solo ad aumentare le scorte in attesa di essere vendute sempre che ciò avvenga, sia in patria che nel resto del mondo.

Per la recessione mediatica, questo è solo un rallentamento, un rallentamento che serve esclusivamente per le elezioni americane.

Ho fatto un giretto per internet scoprendo che nel maggio del 2001 il preliminare del PIL del primo trimestre era positivo e le revisioni successive hanno sancito la negatività che come ricorderete portò alla recessione incominciata nella primavera del 2001.

Cosa significa questo? Significa solamente che sino a che non vi saranno le successive revisioni e le successive letture, noi non avremo mai una fotografia reale della situazione, quindi è meglio navigare a vista. Troppa enfasi sui dati anticipatori, l’economia americana è fondata sui consumi e senza investimenti non esiste ciclo espansivo! Il resto sono solo palliativi! L’occupazione americana è essenzialmente un’occupazione nel settore terziario e come abbiamo gia visto in un grafico dello stato del TEXAS l’occupazione nei servizi tende a declinare molto lentamente e spesso è costante nelle recessioni.

 Chart 4: Services employment buoys Texas during recession

Che si usi il PCI o il preferito dalla FED, PCE come misura di calcolo dell’inflazione non importa, entrambi non corrispondono minimamente alla realtà, ed nel caso del PCE non tengono affatto conto dell’inflazione importata tramite il dollaro debole.

In questo caso oso parlare di ingenua manipolazione della realtà, utilizzare un 2,6 % per deflazionare il PIL che altrimenti sarebbe negativo non solo questo trimestre ma anche lo scorso, come abbiamo già visto in un precedente post è una manovra da Paese delle Meraviglie artificiali.

In fondo perchè preoccuparsi per i consumi che salgono dello zero virgola, grazie all’inflazione, intanto salgono, poi si vedrà.

“Non potremo fare qualcosa di meglio che sprecare il tempo con indovinelli di cui nessuno conosce la risposta?!!” dice la nostra Alice ed in effetti non ha tutti i torti, ma forse come dice Ivan Pavlov nobel per la medicina, l‘organismo attraverso l’esperienza impara a rispondere a stimoli a cui non era abituato a rispondere e ……

" Non cercare di essere un mero registratore dei fatti, ma cerca di penetrare il mistero della loro origine."

 

 

 

 

 

 
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39 commenti Commenta
Scritto il 4 Maggio 2008 at 08:59

Un lettore ha scritto che l’ottimismo giustamente aiuta l’economia,ma se posso usare una semplice metafora una volta arrivati in cima ad una montagna, montagna di debiti, non resta che scendere o fermarsi senza per questo tornare indietro dalla stessa strada per cui si raggiunta la meta.

In questo momento l’euforia o l’ottimismo possono solo farci volare come il buon Icaro verso il Sole e tutti sappiamo l’evoluzione di quel racconto.

Questo è il momento per riflettere e la serie infinita di palliativi che il sistema stà mettendo in opera aiuta solo a riprendere la stessa strada volando verso il Sole!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 4 Maggio 2008 at 09:30

olà, MAAT …………………
grande capitano, ho letto diverse opinioni questa settimana(tra cui anche fugnoli), nelle quali è radicata ormai l’idea che la crisi finanziaria delle istituzioni finanziarie sia finita.
se possibile mi piacerebbe avere un tuo parere a questo punto

utente anonimo
Scritto il 4 Maggio 2008 at 09:48

Ricordati: la borsa fa sempre il contrario di quello che pensa il parco buoi, cioè noi! Quando anche in me si sta insinuando l’idea che la crisi è finita, allora vuol dire che la borsa come sempre smentirà, quindi attenti a entrare adesso!

Scritto il 4 Maggio 2008 at 10:47

sono d’accordo sul tuo #1 come realtà dei fatti.
Una volta che il ciclo economico è “sforato” nella zona di realizzazione cartacea, creazione di debito, bisognerebbe resistere alla tentazione di trovare la “scorciatoia” creandone ancora di più. Accettare la necessità di un “periodo finestra” affinché il sistema possa realizzare un “nuovo contenitore” di dimensioni più ampie e nuove regole dove si possa riprendere lo sviluppo..
Solo, e questo è un solo molto eufemistico, perché ci possa essere una qualche possibilità che ciò sia messo in pratica dovrebbe trovare consenso nella maggioranza …… e qui ahinoi!!! Come si fa a condividere questa verità fra molti???? Mah ??!!
Discernere la differenza fra la causa ed effetto non è affatto semplice. I sintomi si presentano sempre diversi e variegati e non è che agendo su questi si possa avere una qualche possibilità.
Non comprendendo questo, di volta in volta si procede ad eleggere il “capro espiatorio” o “agnello sacrificale” con la conseguente realizzazione delle relative “spedizioni punitive” contro l’untore del momento. I sintomi si mescolano con la causa in un guazzabuglio caleidoscopico e l’abbassamento del tenore di vita aumenta in modo consistente l’insicurezza e l’ansia collettiva. Le probabilità che emergano “caudillos” variamente inspirati e depositari della VERA via del bene e del male aumentano…….
Questo è già accaduto e sta accadendo accanto a noi. Il sistema aumenta via via la propria fragilità e la “rottura” diviene questione di tempo. E’ chiaro che è praticamente impossibile indovinare il “tempo ed il luogo” ma non la tendenza.
Purtroppo non sono molto ottimista … anche se mi piacerebbe molto esserlo .. mi puoi essere d’aiuto??? Comunque di nuovo complimenti per il tuo lavoro.

utente anonimo
Scritto il 4 Maggio 2008 at 11:14

Andrea e nouriel sono degli ottimisti :)) … http://www.leap2020.eu/GEAB-N-24-is-available!-Global-systemic-crisis-Four-big-trends-over-the-2008-2013-period_a1561.html … report a pagamento, prevedono circa 10.000 miliardi di dollari di perdite nel prossimo biennio, circa un quarto dei CDS …
l’ottimismo … neanche il miglior Tonino Guerra potrebbe risollevare le sorti
i miei soliti complimenti ad Andrea
Luca

utente anonimo
Scritto il 4 Maggio 2008 at 13:30

“I think the Fed did the right thing in stepping in on Bear Stearns,” Mr Warren Buffett said”The worst of the crisis in Wall Street is over,” Mr Buffett told Bloomberg Television
Mr Buffet è uno degli uomini più ricchi del mondo, e aggiunge che la crisi è quasi finita, ma non ancora per l’uomo di strada( non potrebbe negare l’evidenza così spudoratamente) Quindi il peggio è quasi passato(dice)… proprio per questo meglio star lontani dalla borsa come dice Andrea , ma io mi chiedo… dovunque mi giro vedo crolli e catastrofi, (dollaro, economie emergenti, guerre, banche in bancarotta etc) non è che sarà veramente il caso di tenere un pò di cash sotto la mattonella? Per aver liquidità in futuro? cash intendo: 100.000 €
Lo dico per esperienza diretta, in Argentina i bivani e trivani in centro di Buenos Aires costavano tra i 30mil e 50 mila $(dopo il default) e il bello è che nessuno li comprava (perchè nessuno poteva)….
Ciao a tutti i marinai e al Capitano

Ps: che roba!! avere cash e non saper che farne !!Se non mi date un consiglio mi compro 2 SUV , e un LCD per la parrocchia ..

Silvio

utente anonimo
Scritto il 4 Maggio 2008 at 13:42

Nell’analizzare gli ultimi dati sull’occupazione Usa, penso sia interessante notare come i goods-producing workers abbiano raggiunto il minimo storico (in valore assoluto) a 21.618.000 unità, meno dei 21.687.000 del novembre 2003, 955.000 meno del massimo relativo (dopo 2001) di 22.573.000 dell’agosto 2006.
Gianni

Scritto il 4 Maggio 2008 at 18:09

Cosa ne pensate di questa previsione dei ragazzi di “proiezione di borsa.com”? Loro hanno fatto una statistica di borsa dal 1896 fino ad oggi, prevedendo con precisione ottimale la discesa dei mercati nel primo trimestre 2008 ed il successivo rimbalzo a cui ora stiamo assistendo, che in base alle loro previsioni dovrebbe avere i giorni contati.
Ecco quanto dicono:

Mappa delle 52 Settimane del 2008 per Wall Street

( cliccare sull’immagine per ingrandirla )

Ricordiamo lo scenario che abbiamo tracciato e raffigurato ( come da Mappa sopra ) per Wall Street dal 05 Ottobre 2007 :

Ribasso fino a Novembre, poi rimbalzo del 2/3% fino alla terza/quarta settimana di Dicembre e poi forte negatività fino al primo trimestre del 2008, poi violento rialzo al massimo fino al mese di Giugno.

Il Bottom segnato nel primo trimestre per Wall Street al 95% sarà il minimo dell’anno, questa probabilità non è assolutamente applicabile agli altri Indici Internazionali.

Maggio : Sell in May and go away ?

La frase “Sell in May and go away” viene ogni anno citata dai giornali durante il mese di maggio e sta a significare che con il mese di maggio inizia il mercato orso. Per cui è meglio se gli investitori fanno liquidità e aspettano tempi migliori per comprare. Si, ma quando? Ci sono due finali diversi del modo di dire precedente. Il primo dice “but remember to come back in september”; il secondo “but buy back on St. Leger Day”, laddove “St. Leger Day” si riferisce ad una classica dell’ippica che si svolge ogni anno a settembre a Doncaster in Inghilterra. In pratica il “Sell in May and go away” implica che il mercato ha performance peggiori tra maggio e settembre rispetto agli altri mesi dell’anno. Sebbene l’origine di questo detto sia europea, il market timing che esso implica è noto anche negli Stati Uniti come “Halloween indicator”, poiché si dovrebbe entrare sul mercato il 31 ottobre e uscire il 30 aprile.

In Tabella 16 è riportato per il periodo 1929-2007 la performance dell’indice DJ separatamente per i periodi Maggio-Ottobre e Novembre-Aprile. Notiamo come a partire dagli anni ’50 la performance nel periodo Novembre-Aprile sia stata sistematicamente migliore rispetto a quella del periodo Maggio-Ottobre.

Maggio-Ottobre Novembre-Aprile
1929-1939 2,47% -4,45%
1940-1949 3,57% -0,13%
1950-1959 3,36% 9,94%
1960-1969 -1,51% 5,10%
1970-1979 -4,78% 5,72%
1980-1989 3,53% 9,71%
1990-1999 2,65% 12,57%
2000-2007 -0,93% 3,93%
Totale 1,44% 5,33%
Tabella 16 Performance media del Dow Jones separatamente per i periodo Maggio-Ottobre e Novembre-Aprile ottenuta considerando gli anni dal 1929 al 2007.

Queste sono le statistiche secolari per quanto riguarda l’effetto Sell in May and go away.
Ma questo mese di Maggio, come potrebbe essere secondo la casistica storica ?

Laterale/negativo, in quanto le quotazioni dovrebbero oscillare nell’area 13.150/12.600.

Questa fase laterale, che si potrebbe protrarre per tutto il mese di Maggio, dovrebbe lasciare il passo, ad un nuovo avvitamento ribassista, con Obiettivo 11.900/12.100 di Dow Jones per/entro il 18/22 Agosto…

Anche stavolta vedremo se la Storia principalmente si ripeterà, e se le nostre proiezioni, continueranno ad essere calzanti con la realtà al 95%, cosa che da Ottobre ad oggi si è verificata…

Saluti a Tutti da Roberto Zanotti di Cesena.

utente anonimo
Scritto il 4 Maggio 2008 at 18:10

secondo il mio modesto parere stanno creando la bolla dentro alla bolla roba da non credere , solo -8% dai massimi sono pazzi ciao a tutti minghin

utente anonimo
Scritto il 4 Maggio 2008 at 19:52

su coraggio che se fate presto un 4 5 % ve lo portate a casa anche voi, di questi tempi con l’inflazione che vola non è male per i vostri risparmi !

utente anonimo
Scritto il 4 Maggio 2008 at 20:49

Zanna71,
scendo dal mio eremo semestrale solo perché la faresti grossa (e sei maledettamente giovane e puro), e perché un mio caro amico aveva un tenero cane che si chiamava Zanna bianca: lascia stare quel tipo di previsioni! Non leggerle nemmeno.
Non ti darò tante spiegazioni; se sei sveglio non serviranno, altrimenti non servirebbero lo stesso. Stanne lontano!
Canna al Vento

utente anonimo
Scritto il 4 Maggio 2008 at 22:16

Premesso che non sono ottimista, vi segnalo un post…
http://www.financialsense.com/fsu/editorials/dancy/2008/0122.html Trovo interessante il modello IBES Valuation Model dove siamo in una forte sottovalutazione dell’azionario,questo potrebbe far continuare gli acquisti.

Ad Majora

Muec65

utente anonimo
Scritto il 4 Maggio 2008 at 22:36

Ho letto: basta guardare l’andamento degli indici USA deflazionati e/o in oro e si vedrà che le borse USA sono negative in termini reali.

stella

utente anonimo
Scritto il 5 Maggio 2008 at 00:50

dai grafici di #12 si nota che mai e poi mai sono stati cosi a sconto i mercati.
Quindi, o ci apsetta il piu grande bull market della storia,o si è rotto il giocattolo finanziario e i grafici segnalano questa anomalia.
Io purtroppo so solo leggere i grafici, e mi bastano, non mentono.
L’oro ad esempio sale dal 2000, e nessuno della strada ha il coraggio di comprarlo perche sembra sia salito troppo. Il contrario si verifica in borsa.
Finche non vedro’ il fruttivendolo comprare oro, saro’ fiducioso del suo trend positivo.

utente anonimo
Scritto il 5 Maggio 2008 at 02:53

Cosa ne pensate di questo?

http://www.ft.com/cms/s/0/51d699e4-1623-11dd-880a-0000779fd2ac.html?nclick_check=1

Il governo USA ha proposto una nuova legislazione per la quale la FED abbia il potere di ordinare a banche e fondi di “ridurre strategie di investimento che mettono a rischio la stabilità finanziaria”..

Vogliono dare alla banca centrale il potere di ordinare ai fondi e banche la strategia sul mercato, di dare quindi alla banca centrale un controllo diretto sul mercato finanziario?

Mau

utente anonimo
Scritto il 5 Maggio 2008 at 06:41

olà…..MAAT,
intanto però o in una maniera o nell’altra queste manipolazioni un risultato lo hanno avuto :la borsa continua la sua corsa e quindi un vantaggio reale per il mondo finanziario.
Pensa se anche il mercato fosse crollato.
secondo me in questo mondo virtuale tutto è possibile e quindi “paese delle meraviglie” o no SI PUO FARE, si puo continuare a manipolare e si puo realmente vivere nell’eterna illusione

utente anonimo
Scritto il 5 Maggio 2008 at 06:55

fine della crisi ..

BUFFETT: A WALL STREET IL PEGGIO E’ PASSATO
di WSI-ANSA
L’arci-miliardario lo ha detto in una intervista a Bloomberg Tv, sottolineando il ruolo della Federal Reserve, in particolare nella regia per l’intervento nel salvataggio Bear Stearns.

era ora !!!

utente anonimo
Scritto il 5 Maggio 2008 at 09:12

La borsa e’ veramente una cosa affascinante, ti fanno salire i prezzi fino a che ti viene volgia di comprarli, oppure te li fannoscendere fino a che ti viene volgia di venderli.
questa dinamica funziona alla grande da sempre e tutti ma dico proprio tutti i giornali gli economisti o pseudo tali, analisti tecnici, analisti fondamentali, ciarlatani di ogni tipo, gente in buona fede, che cercano di spiegare i perche’ e i percome, cercano di anticiparne i movimenti, poi qualcuno indovina e si sente un re, poi sbaglia e diventa un cretino, ma dai facciamo le persone serie, si tratta di un gioco, dove i movimeti si posso prevedere solo per casualita’.
(volete un esempio : andate a comprere la ristampa di panorama 1 settimana di marzo 2007: titolo borsa boom con un toro in prima pagina.
ne volete un altro
novembre 2007 Jim Roger : e’ il momento di comprare in cina, pero’ c’e anche il rischio di perde il 40 % , beh ha indovinato la seconda parte del discorso)
bisogna ricordare solo quattro regole fondamentali :
1)investi solo i soldi che sei disposto a tenere impegnato per anni
2)non comprare e vendere perche’ sta salendo o perche’ sta scendendo
compra solo in anni difficili, quando ci sono aspettative terribili.
3)compra solo titoli, diversificati per settero e paesi, che potenzialmente possano avere un futuro, possibilmente a p/e stabili, con bassa leva finanziaria.
4)la quarta regola e’ piu’ dedicata ad operativita’ di trading impulsivo, se dopo avere letto tutto il giorno siti e blog di finanza, senti una forte pulsione a comprare, ma sopprattutto a vendere un titolo,stacca la spina e fatti un giro,oppure fai esattamente il contrario.
by Alex

utente anonimo
Scritto il 5 Maggio 2008 at 09:35

Ciao Andrea,
è noto che da qualche settimana i tassi libor in euro sono in costante risalita; ormai siamo quasi ai livelli più alti del 2007(nov-dic).
La cosa interessante e che si è esattamente ribaltato l’ordine delle scadenze. Infatti a dicembre si partiva dai 3 mesi a scendere invece ora i tassi più alti sono le scadenze lunghe.
Volevo conoscere il tuo parere a riguardo.
Ciao.
Andemir

utente anonimo
Scritto il 5 Maggio 2008 at 11:09

E SE AVESSIMO ESAGERATO CON QUESTA CRISI?

Puo’ essere che tutto sia meno tragico di come l´avevamo immaginato ancora due mesi fa. E che alla fine si dovrà fare i conti con una crescita più bassa, si’, con mercati meno brillanti, ma con le strutture della finanza e dei mercati grosso modo intatte.

utente anonimo
Scritto il 5 Maggio 2008 at 11:57

20 – tutto dipende che crisi ognuno di noi ha immaginato, se immaginavi la fine del sistema finanziario,banche prese d’assalto, tumulti e rivolte popolari fine della democrazie etc etc eri fuori, se invece immaginavi un brusco ridimensionamento dei consumi della classe media dei paesi sviluppati, che e’ corso e non ha ancora toccato neanche la meta’ del suo percorso allora la visione e’ corretta, alcune aziende ridurranno i profitti altri li aumenteranno, si troveranno nuove aree di business, il mondo va avanti insomma.
Alex

utente anonimo
Scritto il 5 Maggio 2008 at 12:52

Ho sempre pensato fin dal ’92, quando ho cominciato ad interessarmi di finanza, che l’attuale crisi vada inquadrata nella saturazione da parte del capitalismo del settore dei servizi, con l’invenzione dei servizi superflui ma con la variante, da considerare in tutta la sua importanza, dell’apparire sulla scena mondiale della forza lavoro e, in parte, del mercato interno cinese e indiano. Per questo le vere domande da porsi sono, secondo me : 1) E’ possibile una transizione soft verso nuove prospettive economiche col supporto deflazionistico della forza lavoro di Cindia? (fino all’epoca Clinton mi chiedevo se anche il surplus di bilancio Usa avrebbe potuto fare da traino, ora ovviamente non più). 2) Visto che l’importante effetto deflazionistico che pompava gli assets dei paesi sviluppati sta scemando, si può ipotizzare una crescita del pil Cina/India sostenuto dai consumi interni, con nuova linfa data al crescere degli assets da parte dei crescenti capitali cinesi? 3) Come impatterà questo sviluppo, se ci sarà, con gli equilibri del pianeta Terra? Quello che mi sembra scontato è che il capitalismo debba inventarsi qualcosa di nuovo. Finora il nuovo è stato Cindia. Mi sa che ci voglia qualche altra invenzione.

Gianni

utente anonimo
Scritto il 5 Maggio 2008 at 13:07

X Bill (e per Andrea) :

Per quel che riguarda il nostro indovinello vorrei provare la seguente risposta

T………a r….i

ancora sbagliato Bill?

Mau

Scritto il 5 Maggio 2008 at 14:05

No, Mau, non capisco cosa vuoi dire, ma le parole che scrivi coi puntini non corrispondono.
Ma, ti prego, lasciamo perdere, ve ne riparlerò io al momento che ne avrò certezza. Ovviamente Andrea avrà per primo il regalo.
Bill

utente anonimo
Scritto il 5 Maggio 2008 at 16:51

ECONOMIA USA: NUOVO ALLARME DI GREENSPAN
di WSI – ANSA
Gli Stati Uniti sono finiti in una “recessione orribilmente pallida” e l’economia rischia di rimanere stagnante per il resto dell’anno. A dirlo è l’ex presidente della Fed, il “vecchio guru” della finanza mondiale.

Scritto il 5 Maggio 2008 at 21:02

Un piccolo riassunto della giornata:

L’indice ISM sale a 52 e qualcuno esulta ma ben pochi fanno notare che esiste una persistente spinta all’aumento dei prezzi da un minimo del 5 % al 10 %, un’inflazione in ebollizione, l’attività commerciale scende di 1,3 punti e i nuovi ordini dall’estero crollano di 6,5 punti ad 48,5. Buone notizie dall’occupazione che sale da 46,9 a 50,8 appena sopra la linea che delimita contrazione da espansione.

Il segnale è chiaro: INFLAZIONE!

120, 135, 150, 200 come sostiene il presidente dell’Opec non importa è ora che si trovi un’alternativa ci vuole uno shock e chissà che questo non assuma le sembianze geopolitiche, schifosa guerra!

Se il messaggio non è chiaro dalla padella del credito alla brace dell’inflazione….

BRUXELLES – Jean-Claude Trichet torna a suonare l’allarme inflazione, che resterà “significativamente sopra il 2% nel prossimo futuro”, tornando su livelli normali non prima del 2009. Le parole pronunciate dal presidente della Bce nel corso dell’audizione pre-natalizia davanti alla commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo non lasciano dunque dubbi: l’impennata dei prezzi dovrebbe prolungarsi più del previsto.

Tanto che la Banca centrale “é pronta a far fronte a tutti i rischi”, “tenendo d’occhio prezzi e salari” e “agendo in maniera ferma e tempestiva”. Ad allarmare il numero uno dell’Eurotower non sono tanto il caro-petrolio o i prezzi dei generi alimentari, destinati prima o poi a stabilizzarsi, ma i cosiddetti “effetti di secondo livello” di questi aumenti, a partire da un incremento dei salari e, dunque, del costo del lavoro. “Con grossi rischi – ha assicurato Trichet – per la crescita dell’economia e dell’occupazione”. Per questo “il messaggio della Bce è chiaro: vanno eliminati i fenomeni di indicizzazione automatica nelle nostre economie”. Trichet sa di rischiare l’impopolarità assumendo tale posizione: “Ma – ha detto – questa è una cosa che va detta, ed è la Bce che lo deve dire”.

Del resto – ha spiegato – premesso che i picchi sui prezzi ci sono regolarmente, se c’é un’impennata dell’inflazione e se automaticamente vengono aumentati i salari e il costo unitario del lavoro rispetto a una loro evoluzione spontanea, allora ci saranno delle conseguenze, a partire dal grosso rischio di ritrovarsi in una situazione negativa per la crescita e la creazione di posti di lavoro. Sono proprio questi gli effetti di secondo giro che noi vogliamo evitare”. Intanto, le previsioni sono peggiori del previsto. “Guardando avanti – ha detto il presidente della Bce – il tasso di inflazione è previsto restare significativamente sopra il 2% nel prossimo futuro, mentre probabilmente comincerà a scendere, ma solo gradualmente, nel corso del 2009″.

Il livello incomincia ad essere di guardia, noto la solita canzone al chiaro di luna degli adeguamenti salariali e nessuno che affronti il problema della carta finanziaria che alimenta la speculazione sul petrolio e sugli alimentari, con piacere noto che tanti moralisti di prima categoria percepiscono stipendi o onorari stellari ben al di sopra di del……minimo di sopravvivenza, ben venga la trasparenza alla faccia della defunta privacy un fantasma dell’altro mondo!

Contrywide è un fantasma che aleggia sui conti del sistema, Bank of America prova a fare marcia indietro, ma la mia inquietudine si rivolge alla spazzatura raccolta da Fannie Mae altra candidata a provocare un rischio sistemico.

Il buon Buffet ci racconta che la recessione sarà profonda e che le famiglie dovranno vedersela con i loro mutui ma come tanti questa volta si prende un abbaglio se crede che la crisi finanziaria sia finita,il peggio è alle spalle, ha sottolineato che vi saranno altre perdite, che non è finita, ma siamo solo ametà del guado, date un’occhiata qui…..

Warren Buffett’s Berkshire Hathaway Inc (BRK) said on Friday that first quarter profit tumbled 64 percent, hurt by losses tied to derivatives contracts and a steep slide in insurance premiums.

Net income for the Omaha, Nebraska-based insurance and investment company fell to $940 million, or $607 per Class A share, from $2.6 billion, or $1,682, a year earlier.

Operating profit fell 13 percent to $1.93 billion, or $1,247 per share, from $2.21 billion, or $1,434. On that basis, analysts on average expected profit of $1,477 per share, according to Reuters Estimates. Revenue tumbled 24 percent to $25.18 billion.

gli stessi derivati armi di distruzione di massa Buffet o non Buffet in tanti ci sono rimasti sotto!

Il fantasma di Greenspan l’anima delle bolle di questo secolo, ci sussurra ” RECESSIONE ” un giorno si e due no, e vede il maggior pericolo nei prezzi delle case, beato Lui io è più di un mese che si lavoro sopra e le sorprese non sono affatto finite.

Infine attenzione in settimana al gigante assicurativo AIG prevedo alcune sorprese forse esplosive se la verità verrà a galla!

Ed ora la notizia del secolo….la bibbia di Wall Street il WSJonline dai cieli blu infiniti ripieni di ottimismo ci avverte che “Bulls’ Optimism May Be Premature,” e continua con
The companion dose of sobriety came from Greg Ip in “Economy May Face Prolonged Pain, History Suggests.” While Ip no doubt read the Kenneth Rogoff/Carmen Reinhart paper on financial crises….sono profondamente commosso!

Stiamo danzando sull’orlo di un vulcano e questa volta prima di spegnerlo passeranno anni!

Buona serata Andrea

utente anonimo
Scritto il 6 Maggio 2008 at 09:13

mi hai cercato Bill? sono Roberto
provo anche io ad indovinare la tua scoperta:
il “metano naturale” prodotto dalle abbondanti cagate che dici…………..
stavolta sto solo scherzando naturalmente,in senso veramente buono, spero che non te la prendi, l’umorismo e’ una delle poche cose belle, sempre che non ci si prenda troppo sul serio.

Roberto

utente anonimo
Scritto il 6 Maggio 2008 at 11:02

Speriamo tutti che questa crisi finanziaria possa finire presto così ti potrai mettere tranquillo e dedicare il tuo tempo alla famiglia che è la cosa più importante in questo mondo di pazzi, caro Andrea. Ma tua moglie non ti dice di calmarti un pò ?

utente anonimo
Scritto il 6 Maggio 2008 at 12:44

spero che Andrea non perda tempo a rispondere a tutti gli inutili commenti provocatori,anche perchè se le cose dovessero andare nel verso che dice Andrea,voi sparireste con la stessa velocità con la quale siete arrivati.Godetevi il momento,visto che non avete di meglio da fare.
TeX

utente anonimo
Scritto il 6 Maggio 2008 at 13:43

seguo andrea con molta attenzione e anche i commenti degli altrie oggi per la prima volta ho il coraggio di scrivere qualcosa anche io. credo he la correzione non sia stata sufficiente a creare buone basi si cui ripartire, ma se cosi non fosse non vedo validi motivi per restare nel mercato italiano.
in america latina la recessione Usa non si sente tanto e si stanno facendo buoni affari. il petrolio non crollerà e la nostra economia andrà a farsi benedire. se qualcuno lassu non si sveglia e si mette la mano sulla coscienza la vedo nera nera … e non solo per chi investe in borsa. grazie andrea per il tuo lavoro.
papanonn

utente anonimo
Scritto il 6 Maggio 2008 at 14:18

Ciao Andrea hai tempo di fare un commentino fu Fannie Mae ?

Io posto la news ma lascio a te le valutazioni, visto l’hai spesso citata.
Grazie

Try

NEW YORK (MF-DJ)–Chiude in perdita il primo trimestre dell’anno il gruppo Fannie Mae, a causa di nuove svalutazioni.

Il gruppo statunitense dei mutui ha anche annunciato un nuovo taglio dei dividendi e un aumento di capitale da 6 miliardi di dollari. Fannie Mae ha registrato nei primi tre mesi dell’anno una perdita netta di 2,19 miliardi di dollari, pari a 2,57 dollari ad azione, a fronte dell’utile di 961 milioni, o 85 cent ad azione, dello stesso periodo dello scorso anno. Il fatturato e’ invece salito del 38% a 3,78 miliardi di dollari. Gli accantonamenti sui prestiti nel periodo sono volati a 5,2 miliardi di dollari, dai 249 milioni del primo trimestre dello scorso anno. Per l’intero 2008, la societa’ prevede ancora un rallentamento severo del mercato immobiliare Usa. Nel pre-mercato a Wall Street le azioni crollano dell’8%.

utente anonimo
Scritto il 6 Maggio 2008 at 20:20

Qualcuno mi spiega come fa la borsa USA con tutti i dati negativi di oggi a continuare a salire!!!! E’ vero che la borsa fa sempre il contrario di quello che pensavo i buoi, ma questo è veramente troppo!!!! Che ci sia dietro qualcosa?

utente anonimo
Scritto il 6 Maggio 2008 at 21:22

E’ la fine del ben dell’intelletto!
Vedo TANTA, TANTA INFLAZIONE all’orizzonte!
Sono convinto che le elezioni americane, quindi BB e soci ci impoveriranno e non di poco!
Vado a dormire sapendo che domani, al risveglio, sarò più povero!
Buona notte a tutti.
Julio.

utente anonimo
Scritto il 6 Maggio 2008 at 22:36

Wall Street sale……….Fuochi “d’artificio” prima del tracollo!!!

Scritto il 6 Maggio 2008 at 22:55

prima di tutto una tiratina di orecchie.
troppi interventi senza firma !!!!
si fa fatica a comunicare.

ricordo una vecchia battuta per l’autore del post 14, credo, che aspetta i fruttivendoli ed il loro comportamento per valutare cosa fare.

caro 14, se ti dovessi sedere ad un tavolo da poker, e non individuassi il “pollo”, il pollo probabilmente saresti tu.

ergo non aspettare troppo i fruttivendoli :))

Scritto il 6 Maggio 2008 at 22:59

per alex:
tranquillizzati, prima o poi tutti dobbiamo morire !

“e quel vizio che ti ucciderà, non sarà fumare o bere, ma è qualcosa che ti porti dentro, cioè vivere, vivere, e poi, poi, vivere !! ”

di chi è ?

utente anonimo
Scritto il 7 Maggio 2008 at 00:42

per 35 eraldopecci?

Per te il trend dell’oro è finito.
Ok prendo atto della tua opinione, ma una opinione basata sul nulla, è meno di zero.
Amenoche non motivi la tua opinione.

Zero.

Scritto il 7 Maggio 2008 at 01:24

Volevo solamente salutare tutti i nuovi ospiti del nostro amato veliero, tutti nessuno escluso, leggo ogni opinione ma purtroppo non posso e non arrivo a rispondere a tutti singolarmente, comunque è un piacere avervi a bordo!

Per quanto riguarda l’oro, lo seguo da quota 350 e non credo vi sia nulla di infinito anche se resto convinto che la strada è molto lunga e come spesso ho ricordato da oggi in poi è mare mosso a forza otto, oscillazioni da brivido, ma le sensazioni sono sensazioni, ancor di più se supportate da visioni macro e geopolitiche!

Ciò non toglie che più volte avevo avvertito che quota 1000 era un punto di riflessione!

Ora una prima reazione è incoraggiante, toccata e fuga da quota 845 sino ad 880 e se vogliamo credere alle visioni degli uomini di Goldman Sachs che dopo avere “previsto” o indotto il petrolio a 100 ora segnalano 150 o 200 la rotta si fà interessante!

Sono solo pensieri ad alta voce, investire nell’oro presuppone una quota massima secondo la mia visione del 10/20 % e un arco temporale di tre/cinque anni ciò non toglie che qualche spike sia dietro l’angolo!

Andrea

Scritto il 7 Maggio 2008 at 15:05

caro zero,
essere aggressivi non può cambiare il parere degli altri, nè avvolarare il proprio, per il famoso effetto “tastiera”. cioè alla tastiera non siamo quelli che saremmo di persona.

circa l’oro io il trend me lo sono perso e non ho un’idea precisa a questi prezzi nè il mio intervento voleva essere un intervento sull’oro.
semmai un invito a non seguire le mode in generale, e l’oro a suo modo lo è stata, nè a trascurare il concetto relativo di fruttarolo: c’è sempre uno più “fruttarolo” di noi.

meglio usare la propria testa e guardare i fondamentali.

ma di certo non volevo offenderti 🙂 stai bene.

gian

CONSULENZA FINANZIARIA GENERICA
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