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UN MONDO DI CRISTALLO!
"Non siamo mai sicuri, in una certa misura siamo sempre ignari!
Il premio Nobel Kenneth Arrow ricorda che una società in cui nessuno teme le conseguenze dell’assumersi rischi è una società nella quale i comportamenti antisociali sono all’ordine del giorno, ogni forma di opportunismo e edonismo è lecita.
Mai come oggi, in questo momento, in questo istante le parole di Kenneth Arrow possono risuonare profetiche in questo Mondo di Cristallo dove improvvisamente stanno cadendo una dopo l’altra le sicurezze di questi ultimi mesi.
In fondo si tratta di un "atterraggio morbido " come sostiene il presidente degli Stati Uniti BUSH, cristalli che atterrano sulla liquidità……
E’ un rumore di cristalli troppo fragili, di cui nessuno è in grado di determinare il loro effettivo valore, cristalli nascosti in fondi_monetari e chissà nei fondi pensione o di liquidità di mezzo mondo.
Cristalli valutati dalle agenzie di rating in un contesto di euforia immobiliare, cristalli che stanno esplodendo per opera di un vibrazione, di un acuto che proviene dalla stessa consapevolezza delle agenzie di rating, che improvvisamente hanno introdotto un elefante nel Mondo dei Cristalli.
La formazione dei cristalli richiede un insieme di fattori che dipendono dalla velocità e dalle condizioni della solidificazione. Ebbene questi cristalli "subprime" sono un esempio di velocità del trasferimento del rischio attraverso il sistema, sono l’esempio vivente del "rischio sistemico"
La struttura cristallina di questi minerali conferisce un splendida forma geometrica che diversamente se non fossero dotati di tale struttura sarebbero da identificare come
" AMORFI"
ovvero privi di una loro forma definita.
"La struttura dell’informazione degli agenti economici, condiziona in modo forte la possibilità
di allocare i rischi mediante il mercato. Per struttura dell’informazione non intendo soltanto
lo stato della conoscenza in qualsiasi momento del tempo, ma la possibilità di acquisire nel
futuro informazioni rilevanti. Ricorrendo alla terminologia delle comunicazioni, possiamo
parlare di questa possibilità come del possesso di un canale di informazioni e delle
informazioni ricevute come di segnali dal resto del mondo".
(Kenneth Arrow)
"……..NON INTENDO SOLTANTO LO STATO DELLA CONOSCENZA IN QUALSIASI MOMENTO
DEL TEMPO. MA LA POSSIBILITA’ DI ACQUISIRE NEL FUTURO INFORMAZIONI RILEVANTI…."
Oggi quante di queste informazioni rilevanti sono sconosciute al mercato, quanto
smarrimento di fronte al classico granellino di sabbia che ha distrutto in passato il
meccanismo da premi Nobel del LONG TERM CAPITAL MANAGEMENT.
LIQUIDITA’
Oggi improvvisamente le banche centrali, la_FEDERAL_RESERVE e la
BANCA_CENTRALE_EUROPEA con l’ausilio della BANCA_CENTRALE_CANADESE, hanno
riversato sul mercato un fiume di liquidità dopo aver enfatizzato o nascosto a seconda dei casi la massa monetaria M3.
Nel caso della BANCA_CENTRALE_EUROPEA si tratta della più grande iniezione di liquidità dall’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre.
" I mercati finanziari attraversano una fase di nervosismo caratterizzata della volatilità e da un riesame del rischio. Tale evoluzione manifesta segnali di normalizzazione per quanto concerne la definizione del prezzo del rischio. I mutamenti del clima di fiducia vanno tenuti sotto stretta osservazione."
EUROPEAN_CENTRAL_BANK_BULLETIN_AUGUST
" Il mercato mondiale dei prestiti a elevata leva finanziaria, ivi compreso un ampio segmento europeo, mostra alcune analogie con il mercato statunitense dei mutui ipotecari di qualità non primaria che potrebbero dar adito a timori per la stabilità finanziaria nel caso di una svolta avversa nel ciclo del credito."
Concludo questo post con un passo preso dal libro di JKGalbraith sulla Grande Depressione, piuttosto illuminante.
" Nella primavera del 1927 il saggio di risconto della Banca della Riserva Federale di New York verso le banche aderenti fu ridotto dal 4 al 3,5 %. Venne acquistata una quantità considerevole di titoli pubblici con l’inevitabile risultato di lasciare le banche e gli individui che li avevano venduti con una grossa somma da impiegare. (…) I fondi resi disponibili dalla Riserva federale o furono investiti in azioni ordinarie o furono utilizzati per il finanziamento dell’acquisto delle azioni (margin debt) ordinarie da parte di privati.(…) L’opinione secondo cui l’azione delle autorità della Riserva Federale nel 1927 avrebbero causato la speculazione e il successivo tracollo non è mai stata messa seriamente in difficoltà. E’ semplice esonera il popolo americano e il suo sistema economico da ogni sostenziale responsabilità.(…)
Una droga sottile, infinita che allontana dalla realta!
HEI!!! NANDO LA SITUAZIONE SI STA’ STABILIZZANDO.ANDO.ANDO!!!
Questa è una frase ironica che sintetizza tutti coloro che in questi mesi hanno sottovalutato, l’ EFFETTO DOMINO, L’EFFETTO FARFALLA, IL CONTAGIO attraverso il sistema finanziario del fenomeno "SUBPRIME"
SUBPRIME_CONTAGION_IS_SPREADING!
LUNEDI approfondiremo la situazione e credetemi Vi troveremo un paio di sorprese, alcune riflessioni che, forse chiariranno definitivamente dove stiamo andando.
UNA COSA E’ CERTA, OGGI DOPO L’INTERVENTO DELLE BANCHE CENTRALI SI PUO’ TRANQUILLAMENTE DIRE, CHE LE NOSTRE RIFLESSIONI, AVEVANO UN SENSO, CHE OGGI TUTTE LE DICHIARAZIONI SULLA SOLIDITA’ DEL SISTEMA FINANZIARIO E SULL’ECONOMIA AMERICANA E GLOBALE IN GENERE SONO PAROLE PORTATE DAL VENTO CHE DIMOSTRANO LA GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE.
LE BANCHE CENTRALI DISPONGONO DI NOTIZIE IN ANTEPRIMA SULLE CRISI FINANZIARIE E SE INTERVENGONO LA SITUAZIONE NON E’ CERTO DELLE MIGLIORI.
IL TEMPO DEGLI ECCESSI E’ FINITO, FORSE, ORA E’ VERAMENTE IL TEMPO DELLA RIFLESSIONE, PER NON TORNARE UN GIORNO A DOVER FARE I CONTI CON l’ENNESIMA BOLLA DI UN MONDO CHE TROPPO SPESSO DIMENTICA LE LEZIONI DEL PASSATO.
Andrea
Caro Andrea,
ci siamo,
anche se pronosticata da tempo, non sara per questo meno spettacolare, la caduta, la caduta!
pensa che questa iniezione di liquidita era gia stata pronosticata 10 gg fa dal “solito” Blondet…
Come accade il disastro
Maurizio Blondet
01/08/2007
Le azioni di una grande ditta specializzata in mutui, la American Home Mortgage, hanno perso l’87 %.
L’ancora più grande Countrywide Financial ammette che i suoi «debitori di alta solvibilità»
(i migliori), che avevano acceso una seconda ipoteca sulla loro casa (così gli americani, negli ultimi anni, hanno trovato i soldi per consumare) stanno facendo «default».
Di conseguenza, la IKB Deutsche Industriebank, che fornisce fidi alle medie industrie tedesche, ha annunciato che i suoi investimenti americani sono gravemente degradati.
Così la patologia speculativa USA sta infettando il mondo.
A lungo gli storici studieranno come mai una tale follia speculativa – i prestiti a debitori noti per loro precedenti insolvenze – abbia potuto essere lasciata arrivare al punto di irresponsabilità da provocare un nuovo ‘29.
Si può spiegare con il rincaro ventennale degli immobili.
Le case aumentavano tanto e così sicuramente, che il rischio di fare il mutuo ad un insolvente appariva più che compensato dalla possibilità di rivendere l’immobile, in ogni momento, facendo profitto.
La facilità con cui si concedevano i prestiti aumentava la domanda e dunque i prezzi immobiliari, creando un circolo creduto virtuoso…
Ma da dove venivano i soldi che le banche prestavano così alla leggera?
Dal credito frazionale, la truffa primaria delle banche, in primo luogo.
Le banche moltiplicano così per dieci e per venti l’ammontare del debito contratto dagli Stati che prendono prestiti a rotta di collo dalla propria Banca Centrale, indebitandosi (ciò che è oggi «stampare moneta»).
Ma La situazione è stato aggravata dai bassissimi interessi – un minimo storico – pagati ai risparmiatori.
Le banche prestatrici prendevano denaro a basso costo e lo davano ai contrattori di mutui ad alto interesse.
Il «carry trade» ha agito come potente fattore moltiplicatore aggravante.
Il Giappone, per uscire dalla decennale deflazione, «stampava moneta» ossia inondava la sua economia di prestiti all’1%.
Gli speculatori globali (le grandi banche d’affari USA in primo luogo) si indebitavano dunque in yen all’1%, e davano a prestito quel denaro ai loro debitori col mutuo al 5 o più.
Una pacchia.
Perché non è durata?
Perché tutti hanno esagerato: le banche prestando perdutamente e troppo facilmente (tanto, gli immobili di garanzia del debito rincaravano), e i debitori indebitandosi oltre il loro reddito e la realistica possibilità di far fronte ai ratei.
Quando i tassi mondiali hanno cominciato a salire, la macchina del «boom economico» di carta s’è rotta.
Perché gli interessi hanno cominciato a salire?
L’eccessiva liquidità mondiale ha finito per investire sempre più in materie prime, che salivano astronomicamente perché la Cina, in boom rovente, le compra a qualunque prezzo.
Nello stesso tempo, la finanza che «investe» in speculazione, non ha investito abbastanza nel settore minerario – nella più basilare economia reale – sicchè le materie prime sono scarse rispetto alla domanda.
La «mano invisibile del mercato», che secondo il dogma liberista doveva far proprio questo, ha clamorosamente fallito.
La mano invisibile ha prestato ad insolventi anziché pagare salari operai e produrre beni fisici reali.
Alla fine, il rincaro delle materie prime è salito al punto che l’effetto «cinese» (merci a prezzi bassi per il consumo) è finito: la Cina oggi è aggravata da inflazione e le sue carabattole costano sempre di più.
Ciò durerà per anni.
Nel mercato unico globale, l’inflazione cinese ha inondato il mondo.
Le economie occidentali hanno subìto l’inflazione, e di conseguenza il rialzo dei tassi d’interesse.
In USA i tassi primari, pari all’1% nel 2005, sono oggi al 5,25%.
In Europa dal 2% di novembre 2005 sono oggi al 4%.
I debitori di scarso credito, che hanno contratto mutui americani all’1%, e già facevano fatica, figurarsi quanto riescono a pagare al 5-8%.
Massicce sospensioni di pagamenti, dilaganti sequestri di immobili, rimessi sul mercato, e quindi, calo dei prezzi immobiliari in USA.
Il circolo virtuoso apparente s’è rovesciato nel circolo vizioso reale.
Rapidissimo.
O meglio: da mesi i segnali d’allarme si moltiplicano.
Ma i geniali finanzieri gestori di fondi, i creativi inventori di derivati, si sono sentiti infallibili e invincibili.
Tutto il loro genio che ha fruttato loro miliardi poggiava sulla credenza che i tassi giapponesi sarebbero rimasti bassissimi e lo yen debolissimo.
Appena lo yen ha cominciato a salire, i genii si sono trovati nella condizione degli insolventi americani col mutuo: il loro debito ha cominciato a crescere.
I geniali terrorizzati, sono corsi ad alleggerirsi dei loro debiti contratti in Giappone, ciò che ha creato la prematura fine del «carry trade» e di fatto una riduzione rapida e planetaria della liquidità.
Di qui anche l’uscita di molti dal mercato azionario e la stretta sui fidi e sui mutui, prima facili ed ora difficilissimi.
Gli hedge funds hanno innescato il disastro.
Perché sono essi stessi indebitatissimi (leveraged) onde «aumentare la propria esposizione al mercato» e di conseguenza «ai profitti».
Ma quando la tendenza al boom e all’euforia si rovescia, allora anche l’effetto leva si rovescia: se prima ci si indebitava per moltiplicare i profitti, ora il debito moltiplica le perdite di vari multipli. Così gli hedge funds si trovano di colpo a secco, prosciugati fino all’ultimo dollaro.
E’ successo in USA.
Ovviamente, è successo in Italia: Italease, coi suoi genii azzerati dalla Banca d’Italia con criminoso ritardo.
L’effetto finale quale sarà?
Uno shock che scuote tutto il sistema – un terremoto sistemico – consistente in questo: il rischio di ogni singolo titolo, cambiale, buono e obbligazione risulta di colpo sottovalutato, e deve essere ricalcolato.
Ovviamente al ribasso.
La carta che valeva AAA+ oggi vale BBB-.
Il più alto livello di rischio percepito provoca ovviamente che chiedere denaro a prestito costerà di più.
Il che aggraverà il rischio di fatto: aziende che possono ancora prosperare pagando sui fidi interessi del 16% (come in Italia) falliscono quando la banca chiede il 25% o peggio, il rientro immediato (come sta succedendo).
La folle euforia dei grandi usurai globali e locali si tramuta in depressione; l’ardimento demente diventa paura da pecore e da conigli, e questa congela l’economia reale: economia finanziaria è economia maniaco-depressiva.
C’è un rimedio possibile?
Le Banche Centrali dovrebbero, di concerto, ridurre i tassi per contrastare con liquidità il gelo recessivo.
Ma la cura è peggiore del male, dato che la liquidità oggi andrebbe non alle imprese reali e ai salari, ma ai giocatori speculativi della roulette globale, che sono la causa della rovina.
In ogni caso, la Federal Reserve tenterà di fare proprio questo; ma è ostacolata dal rischio che i suoi creditori esteri si liberino di Buoni del Tesoro che rendono meno, e già si squagliano come gelati al sole a causa del calo del cambio del dollaro.
La Banca Centrale Europea, che non capisce mai nulla (è governata da cloni robotici del robot Padoa Schioppa) manterrà alti i suoi interessi, sarà l’ultima ad abbassarli, e solo su ordine USA e naturalmente «meno» degli USA, il che manterrà lo svantaggio europeo dell’euro forte.
Insomma i cretini monetari centrali aggraveranno il male, perchè no
n hanno una teoria adatta alla nuova situazione, e così volano col pilota automatico.
Tanto, a loro gli stipendi non mancheranno.
Per noi comuni mortali, la loro «scelta» significherà disoccupazione, riduzione dei consumi, e nemmeno deflazione, perché le materie prime rincarano.
Peggio ancora che nel ‘29.
Maurizio Blondet
La BCE ha rilasciato altri 61 miliardi di euro di liquidita’, sancendo di fatto che la situazione e’ addirittura peggiore che dopo l’11 settembre 2001.
Sara’ un bagno di sangue epico, da mito Omerico, purtroppo.
Ciao a tutti …
mi sono allontanato un giorno …e già si crolla , quasi assurdo ?
Il simbolo nucleare ci sta benissimo per capire come si andrà a finire .
Un saluto a tutti !
Aye Aye Andrea !
by Fabio
Il drammatico pero’ e’ che tutti continuano a dire che le cose vanno bene…non un dubbio un’ incrinatura, tutti in un solo coro a lungo andare diventa come pierino ed il lupo…nessuno credera’ piu’ a nulla.
L’ unica cosa certa e’ che il tempo e’ galantuomo, ma siamo propio sicuri che pure da noi non vi siano degli incagliamenti sull’ immobiliare…
Saluti
Massimo
Ho dato un’ occhiata al bolettino dell’ unione europea (occhiata perchè ci vuole un bel pò per leggerlo ) e devo dire che è fatto veramente bene !
Mi è sorto cmq un dubbio , ma la banca centrale (in teoria) può mettere liquidità praticamente infinita (o meglio molto ma molto elevata) ?
Chi o cosa definisce il limite ?
Cerco di spiegare meglio la mia domanda ….
Allora per mettere nel mercato la liquidità , nei giorni scorsi le banche hanno acquistato pct (un pò infischiandonese delle garanzie …a mio modo di vedere )con scadenze brevissime adirittura giornaliere (tasso overnight) ad un tasso diciamo “accettabile” in modo che convenga la liquidità presa in prestito .
Intanto domando …. ma quanto ammontano gli attivi delle banche verso le banche centrali ?
Le banche centrali , sono come un’ aspirapolvere infinito ? ovvero possono ricomprarsi tutto il debito che hanno emesso (compreso anche quello a lunga scadenza) o hanno dei limiti ?
Chi o cosa li definisce !?
Come si fa a capire la massima (ragionevolmente parlando) liquidità che si può immettere ?
Se poi crollassero lo stesso le banche ? e non pagassero più … per la banca centrale , sarebbe una perdita considerevole ? ( cosa cambierebbe ? ) , potrebbe ancora permettersi di prestare liquidità ?
La liquidità immessa deve essere sempre corrisposta ad un titolo di debito vero ? Ma se le banche hanno perso la loro liquidità e magari di conseguenza anche le banche centrali , chi potrebbe ricomprare titoli di stato e rimettere liquidità nel sistema ? (cosa cmq abbastanza difficile )
Tanta confusione °_° ???
A chiunque mi rispondera “illumindandomi” anticipo un sincero ringraziamento .
By Fabio
L’ ultima è una domanda un pò assurda . Ma le banche hanno la liquidità dei privati , quella usano …. se falliscono le banche …. sono guai amari … o no !? A quel punto nemmeno la banca centrale può fare qualcosa .
By Fabio
Ecco in sintesi una risposta alla tua domanda Fabio ovviamente non a tutte le domande in quanto ci vorrebbe del tempo e……salutami tanto la tua banchiera!
« In linea di principio, la creazione di base monetaria in condizioni di monopolio dà la possibilità alla banca centrale di ottenere redditi (il cosiddetto signoraggio) pari alla differenza tra i ricavi ottenibili dall’investimenti in attività finanziarie e reali e i (trascurabili) costi di produzione. Poiché questi redditi derivano dalla condizione di privilegio concessa dallo Stato, i profitti sono in genere incamerati in misura prevalente da quest’ultimo, sotto forma di imposte. Un limite alla produzione, potenzialmente illimitata di base monetaria è posto dall’obiettivo del mantenimento di un livello dei prezzi relativamente stabile, data la relazione diretta che storicamente si è osservata tra inflazione e offerta di moneta. »
SIGNORAGGIO!
http://it.wikipedia.org/wiki/Signoraggio
Negli ultimi due giorni le banche centrali hanno immesso liquidità per coprire le richieste e quindi questa immissione non può creare inflazione!
Può invece e crea essenzialmente un problema di MORAL HAZARD, ovvero la possibilità che comportamenti speculativi generalizzati vedano sempre e comunque coperto il rischio dallo stesso rischio sistemico.
Le riserve che le banche detengono per far fronte agli obblighi nei confronti della clientela in Italia sono obbligatorie per legge. L’obbligo serve a tutelare i risparmiatori, evitando che le banche assumano rischi troppo elevati e si trovino senza la liquidità necessaria a garantire i pagamenti.
Le riserve bancarie coprono solo una frazione dei depositi dei clienti (si parla di riserve frazionali), così che nessuna banca può trasformare in contanti tutti i depositi dei clienti contemporaneamente. Se i clienti chiedessero tutti insieme la restituzione dei loro depositi, la banca sarebbe costretta a dichiarare bancarotta. Non avviene perché i clienti hanno fiducia nel fatto che ciò non accadrà e che se dovesse eventualmente accadere interverrebbero le autorità pubbliche, e tra queste la banca centrale che potrebbe stampare moneta per far fronte alle necessità di liquidità della banca. Inoltre i clienti sanno che forme di assicurazione dei depositi garantiscono loro la restituzione del denaro depositato, almeno per un certo ammontare.
Tuttavia la funzione principale delle riserve obbligatorie non è quella di rendere sicuri i depositi, ma di consentire alle autorità monetarie di controllare l’ammontare dei depositi a vista che le banche possono creare, limitando la crescita dei depositi bancari.
Come il sistema bancario crea moneta [modifica]
In condizioni economiche normali l’afflusso di denaro verso una banca per i nuovi depositi supera il deflusso di denaro per i prelievi. La banca non deve pertanto mantenere i capitali ricevuti in attesa che il depositante li ritiri, ma può conservarne solo una parte, definita riserva, per far fronte alle esigenze di cassa. Accantonata una quota dei depositi a formare la riserva, il cui ammontare dipende in Italia dalle scelte della banca oltre che da norme di legge, la parte restante dei depositi viene investita in attività redditizie.
Una parte dei capitali dei depositanti viene perciò versata ad altri soggetti economici. Quando, magari dopo successivi passaggi, tali capitali vengono depositati presso una o più banche (per semplicità supponiamo che sia una sola), tale banca ripete quanto ha fatto la banca precedente: trattiene una parte del denaro (la riserva) e investe il resto. Il processo si ripete con una terza banca e poi con una quarta e così via.
Alla fine del processo generato da un nuovo deposito presso una qualsiasi banca, l’intero sistema bancario avrà prodotto riserve per un ammontare pari al nuovo deposito, mentre la somma dei nuovi depositi esistenti sempre presso l’intero sistema bancario sarà pari a un multiplo del primo deposito. L’ammontare del multiplo dipende dalla percentuale di ciascun deposito che viene trasformato in riserva. Anche i nuovi prestiti e investimenti dell’intero sistema bancario risulteranno essere un multiplo del primo investimento.
Il meccanismo appena descritto ha valore se applicato all’intero sistema bancario. È invece errata, come sottolinea Samuelson (vedi la bibliografia), l’opinione diffusa che la singola banca può concedere prestiti per un ammontare multiplo dei depositi.
Ciao Massimo!
Abbiamo già visto il significato del perchè le istituzioni, economisti, analisti ed altri continuano a dire che tutto va bene. In un post su WSJ si ricorda come su 10 economisti ben 8 sono ottimisti mentre in un sondaggio tra la popolazione su 10, 6 sono sostanzialmente pessimisti ed intanto gli indici di fiducia salgono, salgono. Economia reale o virtuale, vita quotidiana virtuale o reale!
Si tratta si scegliere tra le due versioni!
Ciao Andrea!
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Anche la Banca del Giappone ( Boj ) ha iniettato sul mercato monetario 1000 miliardi di jen e quasi certamente non rialzerà i tassi di interesse per favorire la liquidità sul mercato.
Avanti c’è posto……………..
Ciao Mario