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ACQUA! NUOVA FRONTIERA DEL BUSINESS o PATRIMONIO DELL'UMANITA'?
http://www.flickr.com/photos/30845561@N00/13205565/
ALLARME ROSSO! Non bastava l’effetto serra, il surriscaldamento globale per mettere a rischio la sopravvivenza dei miei amati iceberg, ma ora anche la creatività umana e la fantasia senza limiti al servizio del business è riuscita ad inventare la produzione dell’acqua incontaminata, acqua pura, inorganica dal sapore vagamente preistorico! Si parte con una nave container, si raggiunge la calotta polare artica e poi con il bisturi si scende in profondità nel cuore dell’iceberg per prelevare una quantità tale da riempire la stiva dove nel viaggio di ritorno si trasforma per magia in acqua incontaminata per l’elite dell’umanità.
http://flickr.com/photos/forteller/54518831/in/pool-creativecommons/
Questa è la home che descrive la missione aziendale di una di queste ditte:I nostri prodotti hanno una reputazione di integrità, di arte, di qualità e di merito nelle fonti e nel gusto. Ci specializziamo in prodotti autentici, naturali ed organici. Mettiamo a fuoco esclusivamente le rare risorse naturali, una di loro è l’acqua potabile raccolta dalla fusione del ghiacciaio blu nell’Alaska. La nostra missione è di far avere ai nostri clienti il prodotto di migliore qualità, e dei prodotti organicamente sani, che sottolineano il lusso di vita sana. Crediamo nella purezza della vita. Stimiamo il nostro cliente ed apprezziamo i nostri distributori. Anche se i nostri prodotti sono Premium e d’ Elite, siamo flessibili con il nostro prezzo all’ingrosso ed contribuiamo al nuovo sviluppo del Business! Fin qui niente di strano ogni azione di marketing presuppone la migliore promozione della propria immagine!
Ma ora si tratta di scegliere, di scegliere se far si che la nuova frontiera del business si appropri delle fonti, delle sorgenti d’acqua dolce del nostro pianeta o possa attraverso investimenti produttivi rendere più efficenti o sicure le condutture idriche per permettere di evitare le enormi dispersioni della principale fonte di sostentamento. Gli obiettivi del Millenio ONU definiscono l’accesso all’acqua potabile come uno dei principali passi per la riduzione della povertà! L’acqua va considerata a tutti gli effetti come un diritto essenziale di ogni essere umano e non una merce , la nuova frontiera del business! Se proprio vogliamo investire in nostri soldi in questo nuovo mercato, dobbiamo essere certi che l’investimento è al servizio dell’uomo anche se vi sono poche probabilità che ciò avvenga!
L’acqua come merce di business o scambio o di ricatto commerciale e politico:
L’Acqua vale più del Petrolio: la Russia scopre l’Oro Blu!
http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/ambiente/acqua-russia/acqua-russia/acqua-russia.html
L’acqua come Patrimonio dell’Umanità:
WATER FOR PEACE / ACQUA PER LA PACE
Programma internazionale che mira a prevenire i conflitti e favorire la cooperazione per le risorse idriche in sei Bacini Fluviali Internazionali
http://www.greencrossitalia.it/ita/acqua/wfp/wfp_it_index.htm
«Il libro dell’apocalisse climatica»
Quarto Rapporto ONU
«Tre miliardi di persone senza acqua»
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/03_Marzo/13/clima.shtml
L’acqua delle multinazionali
http://www.altreconomia.it/acqua/
W ATER FOR PEOPLE: documento ONU/UNESCO
http://unesdoc.unesco.org/images/0012/001295/129556e.pdf
LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
http://italy.peacelink.org/ecologia/articles/art_9541.html
http://www.zmag.org/Italy/lopezblanch-privatizzarelacqua.htm
Laudato si’, mi Signore, per sor’Acqua.
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
L’acqua, bene comune
di Giuseppe Ciaghi
Servono poche parole, sublimi nella loro semplicità, a San Francesco per dirci cosa sia l’acqua. E quale sia l’atteggiamento da tenere nei confronti di questo elemento, indispensabile allo sviluppo di ogni forma di vita. Componente essenziale dell’ambiente terrestre in cui si svolge la vita sociale umana, l’acqua ne ha determinato e condizionato largamente le caratteristiche fisiche (atmosfera, oceani, terra, clima) e di conseguenza quelle biologiche.
La sua disponibilità e la sua distribuzione nei continenti hanno influito profondamente sulle diverse società nel corso dei secoli. A partire dalle inondazioni del Nilo per giungere al suo sfruttamento in termini di energia idraulica, di bellezza paesaggistica ed altro… ha svolto un ruolo fondamentale nella storia degli uomini. Per non parlare della sua funzione nella dieta degli esseri viventi.
Di qui l’importanza che assume il controllo di questo bene. Un controllo che può essere fisico, assoggettato alle tecniche (canali per l’irrigazione di terre, per lo sfruttamento della forza idraulica, per il collegamento tra fiumi e mari in funzione di mobilità, di dighe per le centrali…) dei gruppi umani organizzati in funzione del suo utilizzo generale, o/e politico, soggetto agli indirizzi e agli interessi delle società egemoni e del potere economico in funzione mercantile. Magari a vantaggio dei soliti pochi noti.
Si tratta di un’alea, di una minaccia dietro l’angolo che incombe sui nostri capi. In maniera più concreta di quanto forse noi ci si renda conto. Di qui la necessità di intervenire, per tempo ed a tutti i livelli (dal comune più piccolo all’Onu), nella difesa di un bene che deve essere di tutti e messo a disposizione di ognuno in maniera sufficiente. Tanto più che in questi ultimi anni le risorse idriche potabili stanno riducendosi in maniera preoccupante, assoggettate improvvidamente a sfruttamenti industriali, ma anche agricoli deleteri, ad inquinamenti e ad ogni sorta di manipolazione.
Non si vorrebbe che quanto di buono e di sano è rimasto finisse monopolio delle multinazionali anziché regolamentato da enti responsabili, come dovrebbero essere gli enti pubblici, in grado di garantire l’utilizzo corretto di tale risorsa. Pensare a questo problema, riflettervi e prendere posizione se necessario penso debba far parte della nostra coscienza civica di cittadini e di cooperatori solidali, attenti al benessere della nostra terra. Prima che sia troppo tardi.
PER SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE BASTA UNA SEMPLICE FIRMA !
http://www.acquabenecomune.org/
“ IO, CHE SONO SOLO UN SELVAGGIO……….”
Questa è la risposta del gran capo indiano SEATTLE all’offerta di acquisto della terra delle sue tribu’ da parte del “Gran Capo” di Washington all’Assemblea Tribale del 1854. Un inno alla Natura
Quando il Gran Capo di Washington manda a dire che desidera acquistare la nostra terra, egli chiede molto da noi. Il Gran Capo manda a dire che ci riserverà un’area in modo che noi possiamo vivere comodamente. Egli sarà il nostro padre e noi saremo suoi figli.
Così noi considereremo la Vostra offerta di comprare la nostra terra. Ma non sarà facile.
Perché questa terra è sacra per noi. Questa acqua scintillante che scende nei ruscelli e nei fiumi non è solo acqua ma il sangue dei nostri antenati. Se vi vendiamo la terra dovrete ricordare che è sacra, e dovrete insegnare
ai vostri figli che è sacra, e che ogni immagine spirituale riflessa nella chiara acqua dei laghi parla di avvenimenti e ricordi nella vita del mio popolo.
Il mormorio dell’acqua è la voce del padre di mio padre. I fiumi sono nostri fratelli, spengono la nostra sete. I fiumi trasportano le nostre canoe e alimentano i nostri figli. Se vi vendiamo la nostra terra dovrete ricordarvi e insegnare ai vostri bambini che i fiumi sono nostri fratelli, e vostri, e che dovrete d’ora innanzi riservare ai fiumi tutte le gentilezze che riservereste a ogni fratello.
Sappiamo che l’uomo bianco non comprende il nostro modo di pensare.
Un pezzo di terra è per lui uguale a quello vicino perché egli è lo straniero che viene di notte e prende dalla terra tutto ciò di cui ha bisogno.
La sua avidità divorerà la terra e lascerà dietro a sé solo il deserto.
Io non lo so. I nostri modi di pensare sono diversi dai vostri.
La vista delle vostre città fa male agli occhi dell’uomo rosso, forse perché l’uomo rosso è un selvaggio e non capisce. Non c’è luogo tranquillo nelle città dell’uomo bianco. Nessun luogo per ascoltare l’aprirsi delle foglie in primavera o il fruscio delle ali di un insetto.
Ma può darsi che questo sia perché io sono un selvaggio e non capisco.
Già il solo fracasso sembra un insulto alle orecchie. E come si può chiamare vita se non si riescono ad ascoltare il grido solitario del capriolo e le discussioni delle rane di notte attorno ad uno stagno?
Io sono un uomo rosso e non capisco.
L’indiano preferisce il sommesso suono del vento che increspa la superficie dello stagno e l’odore del vento stesso, purificato da una pioggia di mezzogiorno o profumato dai pini.
L’aria è preziosa per l’uomo rosso perché tutte le cose dividono lo stesso respiro, la bestia, l’albero, l’uomo, tutti dividono lo stesso respiro. L’uomo bianco non sembra notare l’aria che respira. Come un uomo in agonia da molti giorni egli è insensibile alla puzza.
Ma se vi vendiamo la nostra terra dovrete ricordare che l’aria per noi è preziosa, che l’aria divide il suo spirito con tutta la vita che sostiene. Il vento che diede al nostro avo il suo primo respiro riceve anche il suo ultimo sospiro. E se vi venderemo la nostra terra dovete tenerlo separato e considerarlo come un posto dove persino l’uomo bianco possa andare a sentire il vento addolcito dai fiori di prateria.
Così considereremo la Vostra offerta di acquistare la nostra terra. Se decideremo di accettare, io porrò una condizione: l’uomo bianco dovrà trattare le bestie di questa terra come sue sorelle.
Io sono un selvaggio e non capisco altro modo.
Cosa è un uomo senza le bestie? Se tutte le bestie se ne fossero andate, l’uomo morirebbe di grande solitudine di spirito perché qualunque cosa succeda alle bestie, presto succede all’uomo.
Tutte le cose sono collegate.
Dovrete insegnare ai Vostri bambini che la terra sotto i loro piedi è la cenere dei nostri avi. Affinché essi rispettino la terra dite ai Vostri bambini che la terra è ricca delle vite della nostra razza.
Insegnate ai vostri bambini ciò che noi abbiamo insegnato ai nostri bambini:
che la terra è nostra madre.
Qualunque cosa succeda alla terra, succede ai figli della terra. Se gli uomini sputano sulla terra sputano su se stessi.
Questo noi sappiamo: la terra non appartiene all’uomo ma l’uomo appartiene alla terra. Questo noi sappiamo. Tutte le cose sono collegate come il sangue che unisce una famiglia.
Tutte le cose sono collegate.
Qualunque cosa succeda alla terra succede ai figli della terra.
L’uomo non ha tessuto la trama della vita: egli è un filo.
Qualunque cosa egli faccia alla trama egli lo fa a se stesso.
Anche l’uomo bianco, il cui Dio cammina e parla con lui da amico, non può essere esonerato dal destino comune.
Potremmo essere fratelli, dopo tutto.
Vedremo.
Noi sappiamo una cosa che l’uomo bianco potrebbe scoprire un giorno: il nostro Dio è lo stesso Dio. Ora potreste pensare che voi lo possediate come desiderate possedere la nostra terra, ma non potete. Egli è il Dio dell’uomo e la Sua misericordia è uguale per l’uomo rosso e per l’uomo bianco.
Questa terra è per Lui preziosa e trattarla male è accumulare disprezzo sul suo Creatore. Anche i bianchi dovranno passare, forse prima di tutte le altre tribù.
Contaminate il Vostro letto e una notte soffocherete nei vostri rifiuti.
Ma nel vostro perire voi splenderete, incendiati dalla forza del Dio che vi ha portato su questa terra e per qualche speciale scopo vi ha dato il dominio sulla terra e sull’uomo rosso.
Questo destino è per noi un mistero, perché noi non sappiamo quando i bufali saranno tutti massacrati, i cavalli dominati, gli angoli segreti della foresta appesantiti con l’odore di molti uomini e la vista delle colline opulenti deturpata dai cavi.
Dov’è il boschetto? Sparito. Dov’è l’aquila? Sparita.
La fine della vita è l’inizio della Sopravvivenza.
Acqua e informazione[..] Se mai qualcuno avesse bisogno di comprendere come ogni istante della nostra vita dipende da interessi economici e politici di dimensioni rilevanti ecco che …. l’acqua è una «necessità umana fondamentale», ma non un « [..]
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