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UNO DEI SINTOMI DELLA GRANDE DEPRESSIONE.
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Con riferimento all’affermazione del precedente post che riguardava la considerazione di un ex manager di Hedge Funds Andy Kessler a proposito delle banche di affari americane coinvolte nelle grandi operazioni di leverage by out, ovvero tutte quelle acquisioni fatte con utilizzo totale o parziale della leva del debito definite esse stesse come un unico hedge fund finanziario, emblematico è un articolo apparso il due marzo sul sito di Bloomberg.com (http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=a0j4oiYE3Bfw&refer=home) a firma Shannon D.Harrington che evidenzia in maniera chiara e precisa una delle problematiche, o meglio delle cause principali che portarono alla creazione dei presupposti per la realizzazione della Grande Depressione del ’29.
Secondo alcuni analisti e studiosi che interpretarono e interpretano le cause di quella grande crisi, la creazione di credito ai fini prettamente speculativi accellerò il crollo della borsa americana.
Nel post relativo alla Grande Depressione ho scritto che nel ’29 lo stesso sistema bancario non avendo particolari controlli, poté sviluppare con facilità una politica di credito facile e di speculazioni legate alla borsa, attraverso acquisti diretti o acquisizioni, favorendo operazioni allo scoperto che provocarono il fallimento di molti privati cittadini o delle stesse industrie, ritirando improvvisamente le linee di credito. Il crollo di Wall Street provocò quindi una serie di fallimenti a catena, dai mercati ai privati ed alle industrie, quindi al commercio, ritornando inevitabilmente alle banche.
Secondo l’articolo di Shannon il pensiero di alcuni traders che operano in credit default swaps, le maggiori banche americane, Goldman Sachs Group, Merrill Lynch e Morgan Stanley sono diventate così speculative che vengono stimate come appena sopra i junk-bond cioè titoli spazzatura. I prezzi dei credit default swaps scambiati sul mercato collegati alle tre banche di New York sono scambiati a livelli che si avvicinano al Baa2 valutazione di Moody’s cinque livelli sotto la loro valutazione attuale che è Aa3 e solo due punti sopra il non-investment grade. I traders sono preoccupati che il crollo del mercato immobiliare e l’ultimo crollo del mercato azionario abbiano danneggiate le banche in questione. Merrill Lynch ha finanziato due banche prestatrici di ipoteca ( mortgage lenders ) successivamente fallite e comprato una terza banca la Franklin Financial Corp per 1,3 miliardi di dollari. Secondo Richard Hofmann, un analista della società di ricerca CreditSights inc. di New York queste banche hanno concesso molto credito durante il boom immobiliare ma la domanda ora è: qual’e’ l’attuale rischio di credito! I credit default swaps trattati sul debito della banca Goldman Sachs la più grande banca di affari mondiale sono aumentati a 32.775 dollari ogni 10 milioni di bonds contro i 21.500 dollari dell’inizio anno secondo Datavision CMA di Londra. Il prezzo ha toccato il 28 febbraio il top dal giugno 2005 a 35.000 dollari. I portavoci delle tre banche si sono rifiutati di commentare l’accaduto.Morgan Stanley e Goldman erano tra le cinque maggiori banche che nel 2005 trattavano i credit default swaps un gruppo che complessivamente trattava l’ 86 per cento del mercato secondo le valutazioni a settembre di Fitch agenzia di rating. Merrill Lynch e Bear Stearns erano tra le 12 banche principali. I credit default swaps sono stati creati e concepiti da Wall Street per proteggere dai rischi di default e un loro aumento nel prezzo indicano un declino nella percezione di solvibilità! Il costo dei contratti per le banche in questione è il più alto da 19 mesi a questa parte. Vengono poi elencati una fila di dati che testimoniano l’aumento del rischio legato alle banche. Si ricorda che lo scorso anno i profitti delle 4 banche sono aumentati del 33 % a 132,5 miliardi di dollari. Si fa inoltre riferimento alle ipoteche dei cosiddetti subprime che preoccupano il sistema finanziario con il forte desiderio di uscire al più presto dal mercato in questione.
In conclusione se come risulta dal mercato dei credit default swaps stanno crescendo notevolmente i prezzi medi pagati per proteggere i capitali dal rischio default e in particolare su alcune delle più grosse realtà finanziarie mondiali, credo che la situazione debba portare ad una piccola riflessione sulla facilità con cui si portano a termine operazioni di una così eveidente natura speculativa.