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ESODATI E IL POLLO DI TRILUSSA!

Scritto il alle 15:26 da icebergfinanza

A proposito di esodati e aliquote di solidarietà, mai sentito parlare di Trilussa ?

“C’è già aliquota del 3% su questi redditi, aggiungerne un’altra sarebbe alquanto iniquo: quella è la fascia di popolazione che è l’unica che spende e c’è il problema di consumi interni”. Lo dice il vice presidente di Confindustria Aurelio Regina, bocciando la proposta della commissione Lavoro della Camera di una tassa del 3% sui redditi altri per finanziare maggiori tutele per gli esodati.(Repubblica)

Quella è la fascia di popolazione che è l’unica che spende … quella è la fascia di popolazione che è l’unica che spende … quella è la fascia di popolazione che è l’unica che spende end end end…

In Italia lo 0,07 % dichiara più di 300.000 euro, lo 0,36 % più di 150.000, 1 % sopra i 100.000 vogliamo continuare con la virgola…

Il 90% degli italiani dichiara un reddito al di sotto dei 35mila euro: oltre 20,3 milioni di italiani hanno redditi al di sotto dei 15mila euro, mentre più di 17 milioni dichiarano di avere redditi compresi nella forbice fra 15mila e 35mila euro. Un terzo dei contribuenti non supera un reddito complessivo lordo di 10mila euro. Il 20% dei contibuenti dichiara redditi fra 26mila e 100mila euro, Solo lo 0,07%, pari a 30.590 soggetti, ha un reddito superiore a 300mila euro. I dati relativi alle dichiarazioni presentate per l’anno d’imposta 2010 sono stati resi noti dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia. di Nicoletta Cottone e Vittorio Nuti – Il Sole 24 Ore –

E il governo alfiere dell’equità che fa si oppone e viene messo sotto in Parlamento!

Chiedo scusa a Carlo Alberto Salustri se prendo in prestito la sua memorabile poesia ma non posso proprio farne a meno nell’Italia che è l’unica che spende magari anche l’unica che lavora…

Sai ched’è la statistica? È ’na cosa
che serve pe’ fa’ un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che sposa.
Ma pe’ me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pe’ via che, lì, la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
secondo le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra ne le spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perché c’è un antro che ne magna due.

Ma te spiego! Da li conti che se fanno co la fantasia, risurta che te tocca na balla al giorno e, se nun entra nel cervello tuo, l’entra ne la statistica lo stesso perché c’è un antro che se la beve pure!

Mi raccomando “brutti pendagli da forca” nei prossimi giorni mi ritiro sotto coperta per preparare l’arrembaggio di sabato 27 ottobre a Castelnuovo Scrivia e l’approdo in altre città italiane.

Fatevi sotto con le proposte, organizzate un incontro,  Icebergfinanza ha voglia di raggiungere ogni porto d’Italia, di stare tra la gente e non nei salotti esclusivi e predeterminati delle televisioni commerciali!

Mi raccomando non dimenticate l’operazione ” Onda d’urto” condividere la nostra avventura con i pulsanti Facebook e Twitter nei forum dei giornali on line!

State sintonizzati perchè ho da raccontarVi qualcosa di incredibile e come potete vedere qui sotto vi aspetto tutti a Castelnuovo Scrivia e in altre città italiane, non mancate saranno fuochi artificiali!

 

 

4 commenti Commenta
dorf001
Scritto il 25 Ottobre 2012 at 16:21

vogliamo vedere cosa hanno fatto di buono questi pagliacci di tecnici che ci comandano? senza averne mai avuto il permesso. rivolgersi a quel vecchio falso come giuda di napolitano. 90 anni! quand’è che và fuori dalle palle? mandatelo ai giardinetti coi vecchi. ora vediamo un pò di numeri. vedrete che belli.

vediamo adesso un po’ di freddi numeri e prestazioni eccellenti da archiviare alla storia dopo un anno scarso di governo Monti, per rinfrescarci la memoria:

1) Il PIL è crollato nel 2012 e chiuderemo al -2,5/-2,7% (ben il 2,0-2,5% meno della media UE, mentre negli ultimi 15 anni crescevamo “soltanto” dello 0,7/1,0% in meno rispetto alla media europea)

2) Sono stati creati 800.000 nuovi disoccupati, 200.000 nuovi cassaintegrati, 400.000 lavoratori sono passati dal full time al part time

3) Sono crollati la produzione industriale, i consumi, gli investimenti, con percentuali che per settore e comparto vanno dal 2% fino all’8%-9%

4) Sono peggiorate brutalmente le finanze pubbliche: il debito pubblico cresceva nel 2010 e nel 2011 di circa il 2% all’anno, con Monti siamo arrivati al +7% in un solo anno (dal 120% al 127%), ed il deficit di bilancio non ne vuole sapere di ridursi per raggiungere quell’agognato e più che mai inutile pareggio di bilancio nel 2013

5) L’inflazione è salita in un solo anno dal 2,2% al 3,3%.

Una vera sciagura, che ha davvero pochi precedenti nella storia repubblicana. Tuttavia ricordando ancora una volta che il professore Monti non ha mai lavorato per conto della Repubblica Italiana, ma è chiaramente al soldo e alle dipendenze di altri committenti che si trovano sparpagliati nei consigli di amministrazione delle maggiori banche e società finanziarie del mondo, dalla Goldman Sachs alla Deutsche Bank, da Morgan Stanley a Credit Agricole, non bisogna stupirsi troppo se per lui questi dati siano il frutto di un grande successo, che hanno consentito in vario modo a questi interlocutori internazionali di incassare il bottino del furto commesso in Italia. Per capire in quale modo scrupoloso ed egregio Monti e la sua banda di briganti stiano svolgendo il compito e siano in pari con il programma, basta ricordare brevemente alcuni passaggi fondamentali: la garanzia statale apposta in fretta e furia a dicembre sui prestiti e sulle obbligazioni bancarie con il decreto salva-Italia (meglio noto come salva-Banche), i €2,6 miliardi accreditati a gennaio alla Morgan Stanley per chiudere anticipatamente una posizione in contratti derivati, i €3,9 miliardi regalati a giugno alla banca fallita Monte Paschi di Siena per acquistare le sue obbligazioni spazzatura, i €10 miliardi forniti a settembre al fondo di strozzinaggio MES, che verranno utilizzati per acquistare titoli di stato di Germania, Finlandia, Olanda, alla faccia della sua iniziale funzione di solidarietà e sussidiarietà per aiutare i paesi della periferia più in difficoltà.

Cosa volete che sia una manifestazione di qualche centinaio di migliaia di persone per un personaggio di tale portata, che ha ancora la faccia tosta di presentarsi agli elettori come il salvatore della patria, il deus ex machina dell’economia e viene servilmente e viscidamente incensato da tutti gli organi della propaganda di regime come se fosse un santo. Bazzecole, puri effetti collaterali di cui non tenere alcun conto, perché le èlite al potere hanno vinto e il popolo, la democrazia, la gestione razionale e accorta dell’economia hanno perso. Questo è l’unico fatto, l’unico dato che per il professore ha una certa rilevanza. Parafrasando il nome del sito da cui sono stati ricavati alcuni di questi numeri, per Mario Monti il fatto che sarebbero sorte proteste popolari spontanee contro la sua gestione dissennata, sfacciatamente a favore delle banche e contraria al benessere comune, era un Rischio Calcolato. Lui lo sapeva già e il suo obiettivo era solo quello di riuscire ad arraffare più soldi possibili agli italiani prima di essere scoperto ed essere costretto a fuggire con l’elicottero dal tetto di Palazzo Chigi. Come accadrà molto presto a Monti, o a chi per lui, e ai suoi compari Rajoy e Samaras, perché la Storia insegna, non fa salti e sta andando tutta in questa direzione.

La Manifestazione a Roma del 27 ottobre rappresenta quindi un primo passo per consentire alla Storia di fare il suo corso, dando un immediato foglio di via a Monti e a tutti i politici collusi dell’ancien régime che fino ad oggi lo hanno sostenuto (Bersani, Berlusconi, Fini, Casini) e sperando che dopo di loro si apra davvero una nuova fase costituente di rinascita per il nostro Bel Paese svilito e bistrattato. Madrid e Atene sono già sul piede di guerra e attendono solo il segnale da Roma, per ripartire al contrattacco. Chiunque si metterà alla testa di questi cortei deve sapere però che non esiste più spazio per i compromessi: non si può dire No al Fiscal Compact e nello stesso tempo dire Sì all’euro, perché sono due facce della stessa medaglia e non può esistere l’uno senza l’altro e viceversa. Per capire meglio questo punto, basta ricordare cosa accadde all’ex primo ministro greco Papandreou quando paventò la possibilità di chiedere la legittimazione referendaria ai cittadini per ratificare le severe imposizioni di austerità incluse nei pacchetti di salvataggio e riprese nel Fiscal Compact: da Berlino e da Francoforte arrivarono precisi diktat per cambiare significato al referendum e indirizzarlo verso l’uscita o la permanenza nell’euro, perché la moneta unica a trazione tedesca esiste soltanto se vengono avallati dai paesi membri accordi capestro repressivi come il Fiscal Compact, il Six Pact, il Meccanismo Europeo di Stabilità. In caso contrario, in un’ottica puramente tedesca, la moneta unica sfuma, si dissolve nell’etere, non ha più senso di esistere, perché non sostiene più gli affari delle multinazionali e le circolazioni massicce di capitali esclusivamente privati e non pubblici, che tanti profitti hanno e stanno ancora procurando ai grandi gruppi bancari transfrontalieri.

ma bisogna leggere tutto. qui http://tempesta-perfetta.blogspot.it/2012/10/no-monti-day-del-27-ottobre-roma-la.html

sabato pomeriggio tutti a roma contro monti.

by DORF

stanziale
Scritto il 26 Ottobre 2012 at 10:02

Bravo Dorf, questo Piero Valerio e’ molto bravo nel dettagliare, evidentemente trova anche il tempo, cosi’ come Andrea e’ UNICO nell’intuire prima degli altri gli sviluppi, soprattutto economici, degli eventi. Ma, premesso che sta montando la protesta e quindi le manifestazioni contro questa farsa di euro, possibile che gente che ha guadagnato un monte di milioni di euro come Monti ed il Drago Mario non ci tenga a far godere le proprie ville agli eredi? No, propendo anch’io per la teoria che i gruppi di potere stanno rastrellando gli ultimi denari al popolo bue, ma gli manca poco a mollare. Altrimenti dove vanno poi ad abitare, su marte?

stanziale
Scritto il 26 Ottobre 2012 at 10:09

Non c’e’ nessuno della zona di Bologna che trovi un luogo per organizzare un incontro con Andrea Mazzalai? Bologna sarebbe un luogo raggiungibile abbastanza agevolmente oltre che da tutto il nord, dalla toscana, marche, Roma…

cartesio
Scritto il 26 Ottobre 2012 at 13:25

Il vero problema è la moneta di plastica Euro (che oltretutto è una moneta senza stato) e chi lo sostiene.
Il cognome Monti vi dice qualcosa?
L’Italia è in crisi di liquidità e non può stampare moneta; questo significa impoverimento progressivo ed avvitamento recessivo con relativa deflazione.
La disgregazione dell’eurozona e dell’Euro è, oltre che inevitabile, abbastanza prossima.

Per dorf001:
Buona e fondamentale l’iniziativa, ma l’eliminazione del “Leviatano”, visto il quadrato che i partiti politici hanno fatto attorno a lui, può avvenire solo in due modi: O con una rivolta sanguinosa, o con il repulisti generale dell’intero parlamento italiano sostituendo la casta con i cittadini; sembra ovvio e scontato che è da preferire la seconda soluzione.
L’unica forza politica in grado di affrontare e sostenere questa transizione è il Movimento5stelle.
Sarò cieco ma non vedo altre soluzioni.

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