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MONTI E LA CASTA DEGLI STOLTI!
Mentre la Corte Costituzionale tedesca avrà certamente approvato con condizionalita il fondo delle meraviglie dove noi italiani buttiamo nel fuoco dell’illusione europea ben 125 miliardi che magari prestiamo al 3 % e a noi costano il cinque virgola andiamo ad ascoltare Orazio, uno dei maggiori poeti dell’età antica, dotato di una buona dose di ironia amava ricordare che per evitare un difetto, gli stolti, spesso e volentieri, cadono nel difetto contrario.
(ASCA) – Roma, 11 set – ”Non pensiamo solo alle immagini suggestive della ‘casta’. Casta in un certo senso siamo tutti noi cittadini italiani, che ci siamo abituati a dare la prevalenza al ‘particulare’ rispetto al generale e poi ci lamentiamo perche’ il generale, di cui facciamo parte, lavora male”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, intervenendo alla Fiera del tessile di Milano.
Non ha tutti i torti il nostro Mario, siamo tutti casta se non pensiamo al bene comune, ma francamente detto da uno che di caste se ne intende, fa un certo effetto!
ROMA – La recessione? Era in qualche modo calcolata, messa nel conto, quasi voluta. Dal governo tecnico ovviamente e dal premier Mario Monti: ”Le nostre decisioni in parte hanno contribuito ad aggravare la congiuntura economica: solo uno stolto può pensare di riuscire a incidere su un male che dura da decenni senza causare nel breve periodo un aggravamento della situazione che deriva da una riduzione della domanda”, ha detto Monti. ”Penso che sono pronto a leggere titoli ‘Monti riconosce di aver contribuito alla recessione”’, ha aggiunto il presidente del Consiglio. ”Ma solo in questo modo – ha concluso – si può avere qualche speranza un pochino più in là di avere risanato la situazione”.
Cavoli mi sarei aspettato un qualunque straccio di risposta da parte dei pasdaran dello Stato minimo, quelli che vogliono fermare il declino, meno tasse e più tagli alla spesa e invece per il momento nulla!
Comunque complimenti professor Monti per la sincerità, solo uno stolto poteva non comprendere che l’austerità è la migliore risposta in un contesto di rientro generalizzato dal debito, soprattutto privato, di fronte alla liquefazione del mercato, degli investimenti privati, che solo una iniqua e imponente ulteriore tassazione poteva risolvere la situazione.
«Ci sono margini per mettere più soldi in tasca alla gente»: lo sostiene – secondo quanto riferito – il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, al tavolo con i sindacati (…)
Segnatevela questa perchè siamo già in campagna elettorale!
Caro professor Monti come la chiama Richard C. ha presente cosa sia una “recessione patrimoniale”.
«E’ un raro tipo di recessione che si manifesta dopo lo scoppio di un’ampia bolla finanziata con il debito. E’ quella che ha colpito il Giappone 15 anni fa e che oggi affligge Stati Uniti e Gran Bretagna. Quando una bolla finanziata con debito scoppia, i prezzi delle attività collassano ma le passività rimangono allo stesso livello, lasciando milioni di bilanci del settore privato sott’acqua». E cosa succede a quel punto? «Per “riparare” i danni causati dallo scoppio della bolla le aziende e i cittadini cercano di aumentare i risparmi per ridurre i debiti. Il settore privato passa dal comportamento standard descritto dall’economia liberista di “massimizzazione del profitto” a quello inusuale della “minimizzazione del debito”. Quando tutti operano in questo modo e contemporaneamente, si finisce in “recessione patrimoniale”». Le banche centrali hanno abbassato i tassi per far ripartire l’economia. Ma questa politica monetaria non sembra avere grandi effetti. «Perché le persone o le aziende che hanno uno sbilancio patrimoniale forte non sono interessate a indebitarsi ulteriormente qualunque sia il livello dei tassi di interesse. In questo contesto i bassi tassi applicati dalla Bce non sono sufficienti a stimolare la ripresa. Lo stesso accadde nel Giappone del 1995 e negli Stati Uniti dal 2009 in poi». Ma se il settore privato non “beve” e i governi applicano politiche restrittive si rischia la spirale deflattiva.
«Quando il settore privato va in ristrutturazione in presenza di tassi a zero, l’economia perde domanda in misura pari alla somma tra il risparmio accumulato e il rimborso dei debiti. Questo è il fenomeno che si manifestò in Giappone e nella Grande Depressione quando gli Usa persero il 46% del loro Pil in soli quattro anni». Repubblica
Aspettiamo ora il verbo di …fermare il declino, tagliare, tagliare, tagliare spesa pubblica e ridurre lo Stato al minimo. Io invece dico redistribuire e riformare la spesa pubblica ma non interrompere un flusso vitale come quello rappresentato dalla spesa pubblica in assenza e liquefazione del settore privato spesso e volentieri fallito.
Visto quello che è accaduto in passato, magari tra un convegno e un’intervista, forse dare un’occhiata alla storia non sarebbe male prima che qualche altro stolto possa … pensare di riuscire a incidere su un male che dura da decenni senza causare nel breve periodo un aggravamento della situazione che deriva da una riduzione della domanda”
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Questo è il risultato delle politiche neoliberiste più finanza e meno economia…meno manifattura in ogni angolo della terra soprattutto America e Inghilterra!
L’articolo linkato è titolato “La cura Monti ci sta ammazzando” (prof. Marco Fortis)
>Fortis è proprio l’autore dell’articolo sul sole di spalla oggi…
@Lacassandra.
Ottimo articolo.
Fa vedere che non siamo affatto peggio degli altri Stati Occidentali, anzi!!!!!
Ma la speculazione con alte spese di finanziamento statale, poco denaro alle imprese e fallimenti a raffica ci sta distruggendo.
Propongo di non pagare il debito pubblico verso l’estero,scommetto che in 2 giorni queste statistiche sarebbero rese pubbliche dalle varie banche d’affari!!
Mario Monti:”Abbiamo aggravato la crisi per un risanamento duraturo”.Speriamo che un giorno non debba rilasciare un’altra dichiarazione:L’operazione è riuscita,ma il paziente è morto.Grazie Dott. Mazzalai per l’ ottimo articolo.Un saluto
Chi è senza peccato scagli la prima pietra…
Chi lo disse “pare” fosse titolato a dirlo ma fu l’inizio di un disastro.
Certo che andando a scavare ciascuno ha un piccolo peccatuccio , e allora ?
Questo discorso calza a pennello per tutti quei mascalzoni che vorrebbero l’imponità perchè in fondo siamo tutti un po’ mascalzoni…
“L’assessore ai lavori pubblici si è fatto ristrutturare la casa gratis dalla società che ha avuto l’appalto per la manutenzione degli immobili comunali, si ma anche il geometra ha l’abbonamento gratis per lo stadio, e quell’altro che si sa che fa le consulenze in nero”
E poi ci sono i pensionati che vanno a fare i giardinieri, i cassintegrati che fanno gli imbianchini, i professori che danno lezioni private.
E così si assolvono e autoassolvono tutti.
NO !!!
CHI HA INCARICHI DI RESPONSABILITA’ (MOLTO BEN RETRIBUITI PERALTRO) E SOPRATTUTTO INCARICHI POLITICI E’ INCOMMENSURABILMENTE PIU’ RESPONSABILE E COLPEVOLE.
SMETTIAMO DI ACCETTARE IL PRINCIPIO CHE CHI RUBA UNA MELA E CHI RUBA UN CAMION DI MELE SONO ENTRAMBI LADRI DI MELE
L ‘ aspetto finanziario conta, ma non è il male maggiore ! Quà non si vuole capire che bisogna chiuderla con il petrolio ? Invece se ne vengono con ammissioni che definirle imbecillità è molto poco ! Hanno chiamato lui e l ‘altro banchiere a fare cosa ? Adesso sventolano il grande bluff del redditometro e bancomata da 50 eur !Q
L ‘ aspetto finanziario conta, ma non è il male maggiore ! Quà non si vuole capire che bisogna chiuderla con il petrolio ? Invece se ne vengono con ammissioni che definirle imbecillità è molto poco ! Hanno chiamato lui e l ‘altro banchiere a fare cosa ? Adesso sventolano il grande bluff del redditometro e bancomat da 50 eur !Questi sono servi di un potere che non vuole mollare la presa ! GUARDIAMO IN GIRO COSA SUCCEDE :AMEICANI CHE GUERREGGIANO X DISTOGLIERE IL LORO FALLIMENTO EVIDENTE ! AGENZIE DI RATING CHE MINACCIONO DI TAGLIARE IL RATING ???? SI TAGLIA è STOP , QUESTE MINACCE SONO DA MAFIA , PUNTO !
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come fa giustamente notare un giornalista sul sole di oggi, la cura tatcher risanò ( è cq da vedere in un ottica più lunga di quella abitualmente usata per tessere le lodi della ironwoman) l’inghilterra, ma il sistema manifatturieio britannico ne uscì con le ossa rotte, è quello che sta accadendo anche da noi.