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TRICKLE DOWN…PENSIONI D ‘ ORO!

Scritto il alle 13:14 da icebergfinanza

Se qualcuno aveva dei dubbi a proposito del perche’ il governo Monti si sta muovendo con i piedi di piombo per recuperare qualche decina di miliardi tra le dolci vallate della Svizzera ecco che quello che e’ accaduto recentemente a proposito delle pensioni d’oro potrebbe aiutarlo a comprendere i meccanismi della politica e soprattutto dell’antropologia…

Pubblica amministrazione, ecco perché non passa il tetto alle pensioni

Il governo, lo stesso che si appresta a sforbiciare la spesa pubblica con la spending review e che ha varato la riforma della previdenza, 

Il governo, lo stesso che si appresta a sforbiciare la spesa pubblica con la spending review e che ha varato la riforma della previdenza, ha detto no all’inserimento di un tetto alle pensioni d’oro. Perché? Di pensioni a 5 stelle tra i banchi dell’esecutivo ce ne sono diverse, basta leggere le indennità di diversi ministri e sottosegretari. Un pacchetto di alti redditi che in parte aiutano a spiegare la reticenza con cui l’esecutivo ha affrontato finora il tema dei tetti agli assegni della previdenza pubblica. La lista, del resto, chiama in causa addirittura il super-commissario ai risparmi, Enrico Bondi. Ma spicca anche un sottosegretario, Gianfranco Polillo, il sospettato numero uno del rinvio della norma.Il Fatto Quotidiano 

Non è ancora chiaro, infatti, come sarà il provvedimento che il Consiglio dei ministri è chiamato a varare la spending review (10 miliardi di tagli quest’anno, il doppio nel 2013, per disinnescare la bomba dell’aumento dell’Iva previsto da Berlusconi). E soprattutto non è chiaro se ci sarà o no un tetto massimo per le pensioni pagate dall’amministrazione pubblica che l’emendamento presentato dal deputato Pdl, Guido Crosetto, indicava in 6mila euro netti mensili. Quell’emendamento è stato ritirato dopo le insistenti “pressioni” da parte del governo e degli stessi colleghi di Crosetto. “Smuovi un campo troppo ampio” gli aveva detto in Commissione proprio Polillo. Il sottosegretario sa bene di cosa parla perché è titolare di una pensione di 9.541,13 euro netti al mese percepita dall’ottobre del 2006 dopo oltre 40 anni di servizio come funzionario della Camera. A pensar male, ovviamente, si dovrebbe ritenere che è la propria pensione a indurre a smussare un provvedimento tutt’altro che simbolico (consentirebbe un risparmio di 2,3 miliardi solo per il pubblico, di 15 estendendolo anche al privato). Ma questo presupporrebbe un’azione retroattiva del taglio che, a eccezione dei pensionati comuni (ai quali hanno bloccato l’adeguamento all’inflazione per gli assegni superiori ai 1.400 euro), come gli esodati, non si dà mai nella legislazione italiana. Forse si tratta invece di una mera rappresentanza di un interesse “di casta”.

Se però si volesse capire chi potrebbe effettivamente essere beneficiato dal mancato tetto, ecco il nome di Elsa Fornero. Il ministro del Lavoro che in pensione ancora non ci è andata ma che gode di una lunga carriera a cui aggiunge importanti consulenze e incarichi prestigiosi. Nel 2010 ha dichiarato un reddito di 402mila euro lordi annui, per cui non è difficile prevedere per lei una pensione al limite della soglia Crosetto. Ma quanti altri “cloni” di queste figure potrebbero essere salvati? Ancora altri esempi, magari proprio considerando l’estensione al privato: il ministro della Giustizia, Paola Severino, ha dichiarato nel 2011 oltre 7 milioni di euro. Il suo collega allo Sviluppo Corrado Passera, oltre 3,5 milioni. Per non parlare di Piero Gnudi, con una dichiarazione dei redditi da 1,7 milioni. Legittimo attendersi che, quando andranno in pensione, saranno ben oltre il tetto. 

… in che cosa consiste la conoscenza. Consiste nell’essere consapevoli sia di sapere una cosa che di non saperla. Questa è la conoscenza.

Il nucleo della conoscenza è questo: se la possiedi, applicala; se non la possiedi, confessa la tua ignoranza.

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3 commenti Commenta
7voice
Scritto il 4 Luglio 2012 at 17:09

quà si finirà a revolverate all’impazzata ! il resto son kagate. 😈

perplessa
Scritto il 5 Luglio 2012 at 01:14

beh, allora anche la tassa sui depositi è in conflitto di interessi: solo fino a un milione di euro e dopo no. oltre che non andare a colpire i grandi possessori di redditi, ma solo le classi medie, non va a colpire nemmeno gli esponenti del governo, ovviamente. se uno guadagna oltre 2 o 300.000 euro come fa a spenderli? è chiaro che gli avanzano, e quindi è altrettanto chiaro che la patrimoniale avrebbe tassato i loro depositi. ormai dovrei esseremi rassegnata alla mia età, tuttavia non ce la posso ancora fare a comprendere come i miei connazionali siano così ottusi, da credere che i ricchi facciano l’interesse dei poveri

ilcuculo
Scritto il 5 Luglio 2012 at 08:40

Per esplicita ammissione di illustri esponenti del governo dell’epoca , il terrorismo fu combattuto pesantemente anche sul fronte di concessioni sociali, prevalentemente al SUD che furono la radice della successiva esplosione della spesa pubblica e del debito che è oggi la principale vulnerabilità dell’Italia.

Chi governa apre il rubinetto del Trickle Down solo quando ha paura del rebelot ma le risorse le va a prendere nelle tasche degli altri, se poi questi altri sono i cittadini del futuro che per definizione oggi non protestano , la soluzione, nel breve termine, funziona.

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